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Attacco al web

Non c’è dubbio che il prossimo violento attacco all’informazione da parte di chi oggi guida il Paese sarà il web. Dopo aver messo sotto controllo quasi tutti i media, carta stampata e tv, se non si imbavaglia internet l’operazione di conquista dell’Italia non riuscirà. Ci sono già diversi imbarazzanti e pericolosi segnali, con leggine che si affacciano qua e là, sfuriate dei politici di mestiere, insofferenze non più sopportate. I diversi tentativi di utilizzare il mezzo da parte di chi vuole imporre la sua visione delle cose è fallito: sul web sei facilmente smascherato se c’è qualcuno che usa la sua testa. La tv e la carta stampata la subisci, soprattutto chi ha meno protezione e preparazione, dando le notizie che vuoi tu, ricattando i giornalisti di mestiere che non riescono più a firmare un contratto nazionale, trovando migliaia di mediatori pronti a vendersi per due o più soldi.

Ormai in Italia l’informazione ha due facce, completamente contrastanti tra loro. Rendersene conto non è difficile. Basta fare un facile raffronto. Se leggete i giornali del giorno ed ascoltate i vari tg il mondo sembra che vada in un certo modo. Se aprite il computer e vi andate a cercare le notizie, le confrontate, guardate i media stranieri, leggete gli innumerevoli blog, emerge tutta un’altra visione di quello che sta succedendo intorno a noi. Sul web, infatti, non è possibile, come dice Riotta, mediare per gli altri ed imporre la propria visione, o meglio quella dei potenti di turno; ognuno si esprime liberamente, magari non proprio con tutte quelle nozioni di giornalismo e di sintesi che faciliterebbero la lettura, ma se sai scegliere che ampio panorama di sapere ti si para davanti.



Al contrario accendere la tv oggi o leggere uno dei quotidiani tradizionali, sempre più spesso ti fa cascare le braccia e pensare che quella che leggi o vedi non è la realtà che percepesici attorno a te. E’ una realtà pilotata, edulcorata, provinciale, arretrata, mediocre, falsa, mirata, tesa a fregarti. Per questo, nei prossimi giorni l’attacco più virulento sarà quello al web. Se succeddesse spostiamoci sui siti fuori dall’Italia aspettando che questo tempo di furore passi e sperando che, allora, non arrivino addirittura a staccarci la luce.

In realtà l’informazione in Italia ormai non esiste più. Esiste solo il web.

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