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Animali abbandonati: il paradosso delle tante campagne, ma poche soluzioni per i proprietari che vanno in vacanza

Ogni anno, soprattutto con l'avvicinarsi dell'estate, assistiamo a un intenso susseguirsi di campagne contro l'abbandono degli animali. Sui social media, in televisione e sui cartelloni stradali, si moltiplicano gli appelli che ricordano l'importanza di non abbandonare i nostri amici a quattro zampe. Nonostante ciò, il fenomeno dell'abbandono rimane una piaga sociale, alimentata da una serie di paradossi che meritano una riflessione profonda.

 

Uno degli aspetti più frustranti per i proprietari di animali è l'ipocrisia che si cela dietro queste campagne. Mentre siamo tutti invitati a portare con noi i nostri animali in vacanza, la realtà è ben diversa. Molte strutture turistiche, che dovrebbero favorire un’accoglienza inclusiva, non accettano cani. Alberghi, case vacanza e campeggi spesso si presentano come "pet-friendly" solo sulla carta, ma poi pongono restrizioni tali da rendere difficile, se non impossibile, una vera convivenza durante il soggiorno. 

La situazione peggiora se si considerano le spiagge. In regioni turisticamente rinomate come Sardegna, Liguria ed Emilia-Romagna, i proprietari di cani si trovano a dover fare i conti con regole stringenti e, spesso, insensate. Spiagge vietate ai cani durante il giorno, con concessioni limitate solo nelle ore più calde o inaccessibili, che rendono il mare un sogno proibito per i nostri animali. Questa rigidità non solo limita la libertà dei proprietari, ma crea anche un ambiente in cui l'idea di portare un animale in vacanza diventa un problema piuttosto che un piacere.

Non è difficile comprendere come queste difficoltà contribuiscano al triste fenomeno dell'abbandono. Se un proprietario di cane sa che la sua vacanza sarà costellata da divieti e ostacoli, la tentazione di lasciare l'animale in un canile o, peggio, di abbandonarlo, diventa più forte. E qui si rivela il grande paradosso: le stesse società che condannano l'abbandono animale, attraverso campagne emotivamente potenti, non fanno abbastanza per creare un ambiente accogliente per gli animali domestici.

È giunto il momento di passare dalle parole ai fatti. Le campagne contro l'abbandono animale devono essere accompagnate da politiche concrete che incentivino l'accoglienza degli animali nelle strutture turistiche e nelle spiagge. I comuni e le regioni dovrebbero investire in spazi dedicati, come aree attrezzate per cani, spiagge pet-friendly e servizi di supporto per chi viaggia con un animale. Solo così potremo davvero ridurre il numero di abbandoni e garantire una vacanza serena per tutti, uomini e animali.

In definitiva, se vogliamo veramente combattere l’abbandono, dobbiamo smettere di vedere gli animali come un problema e iniziare a considerarli parte integrante della nostra società. Solo in questo modo possiamo sperare di creare un mondo dove ogni estate non sia più associata alla tragedia dell’abbandono, ma a un’occasione di relax e gioia condivisa con i nostri amici a quattro zampe.

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