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Angelo Vassallo, il sindaco pescatore assassinato dalla Camorra nel film con Sergio Castellitto

Stasera, opportunamente, la Rai trasmetterà un film-tv su Angelo Vassallo, sindaco di Pollica, assassinato nel 2010 molto probabilmente dalla camorra.

Per la verità fino ad ora le indagini della magistratura non hanno individuato con certezza gli autori e i mandanti dell’assassinio. L’unico indagato è Bruno Humberto Damiani.

Io spero che la trasmissione del film contribuisca a rilanciare le indagini, per arrivare finalmente all’individuazione di autori e mandanti dell’assassinio di Vassallo, in modo tale che possa essere anche realizzato un processo.

E mi è sembrato opportuno, quindi, riportare alcuni cenni biografici di Vassallo ripresi da quanto scritto sul sito della fondazione a lui dedicata, la Fondazione Vassallo

Angelo Vassallo è stato sindaco di Pollica, in provincia di Salerno, dal 1995 al 2010. Era anche presidente della Comunità del parco, organo consultivo dell’ente Parco nazionale del Cilento e Vallo di Diano e vicepresidente delle “Città slow”.

Nel 2009 Vassallo si era fatto promotore della proposta di inclusione della dieta mediterranea tra i patrimoni orali e immateriali dell’umanità, proposta accolta l’anno successivo dall’Unesco.

Vassallo era noto come il sindaco pescatore, per il suo passato di pescatore e per l’amore per il mare e la terra, che nella sua attività di amministratore lo aveva sempre guidato. Ambientalista convinto viene ricordato anche per le sue ordinanze singolari. Nel gennaio 2010, ad esempio, firmò un’ordinanza che prevedeva una multa fino a mille euro per chi veniva sorpreso a gettare a terra cenere e mozziconi di sigarette.

Angelo Vassallo ha travasato il suo amore per il mare, nelle buone pratiche di una bella politica. Ciò ha portato le acque di Pollica ad essere le più premiate, negli anni, con le 5 vele – massimo riconoscimento – della bandiera blu di Legambiente e Touring club.

L’eredità di Angelo Vassallo ha consentito di proclamare Pollica, anche per il 2011, regina d’Italia, unica nella penisola a ricevere le prestigiose 5 vele.

La sera del 5 settembre 2010, mentre rincasava alla guida della sua auto, Angelo Vassallo è stato ucciso, per mano di uno o più attentatori. I suoi assassini sono ancora ignoti.

Angelo Vassallo viene ricordato ogni anno il 21 marzo nella giornata della Memoria e dell’impegno di Libera, associazioni, nomi e numeri contro le mafie.

Benché ancora oggi la matrice dell’attentato sia ignota, il pubblico ministero Luigi Rocco, incaricato delle indagini, ha avanzato l’ipotesi che esso sia stato commissionato dalla camorra al fine di punire un rappresentante delle istituzioni che si era opposto a pratiche illegali: un collegamento potrebbe risiedere nelle azioni svolte da Vassallo a tutela dell’ambiente.

Infatti era considerato dalla camorra come un ostacolo al controllo del porto che le garantirebbe libertà nei commerci illegali di droga.

Questo articolo è stato pubblicato qui

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