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Ancora agenti infedeli, ancora fango e affittopoli

Nel caos delle ultime giornate tante notizie sono destinate a scivolare inosservate, anche se meriterebbero grande attenzione. Ieri ad esempio Repubblica riporta due storie che in condizioni normali chiamerebbero il governo a pronunciarsi e ad agire, in un senso o nell'altro, ma che invece probabilmente resteranno confinate nella loro dimensione giudiziaria.

La prima storia è (l'ennesima) storiaccia di veleni e di fango, con un buon numero di agenti, giudici, politici e 007 infedeli che si mettono a costruire calunnie per screditare un giudice sgradito alla maggioranza, il pubblico ministero Woodcock. Storia triste e miserrima, che in un paese decente avrebbe già fatto saltare più di una testa, da noi s'attendono le eventuali condanne definitive, salvo prescrizioni, anche in presenza di confessioni e di prove certe come lo può essere la ripresa video del poliziotto che porta il dossier calunnioso all'ufficio postale.

La seconda è invece (l'ennesma) storiaccia di privilegi e sospetti peculati ai danni della pubblica amministrazione, portata alla luce da un sindacato di polizia. Pare se ne facesse un uso un po' troppo disinvoltodel robusto patrimonio immobilare a disposizione del Viminale, affitti a prezzi simblici per funzionari dagli stipendi di giada, contratti a persone che non hanno alcun titolo per accedervi. C'è persino l'ex segretaria del capo della polizia Manganelli, beneficiaria di un appartamento di 200 metri quadri centralissimo anche dopo aver terminato il suo incarico. Inutile sperare in un chiarimento di Manganelli, che su certe questioni è notoriamente lento, ancora s'aspetta la sua verità su Genova 2001, annunciata dopo aver ricevuto una condanna in secondo grado. Nemmeno la recente minaccia di pignoramento sui suoi beni lo ha spinto a pronunciarsi.

Per ora Manganelli sembra più interessato a discutere con Giovanardi (sic) il destino dei soldi raccolti con la colletta per pagare la benzina alle volanti. Se non ne parla il governo (Maroni?) e non ne parla il capo della polizia, a chi tocca rassicurare i cittadini sul fatto che i comportamenti illeciti verranno repressi e puniti e la legalità restaurata? Scoperta la magagna sono partiti alcuni sfratti, che per ora non toccan gli inquilini più potenti. Resta da vedere se la magistratura acquisirà il dossier del sindacato di polizia e vorrà indagare su quello che sembra un grosso scandalo nella gestione del patrimonio immobiliare in gestione al Viminale. Per ora non si hanno notizie di richiestr di risarcimenoi nei confronti di chi occuapava gli appartamenti senza averne titolo e nemmeno di alcuna denuncia partita dal Viminale.

P.s.: A Bologna la Procura ha invitato il poliziotto, che nel corso di una delle ultime manifestazioni ha colpito con una manganellata sui denti una ragazza inerme, a farsi avanti e ad assumersi le sue responsabilità. Non si è fatto avanti nessuno e nemmeno i suoi colleghi hanno ritenuto opportuno denunciarlo.

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