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Ancona, Al Bano e il giallo del cachet: intermediario accusato di truffa

Al Bano Carrisi in tribunale ad Ancona citato come testimone ad un processo per truffa: "Ho cantato ad un matrimonio, ma non ho preteso un centesimo". Indagato un intermediario 69enne che ha negoziato con la coppia di sposi un cachet da 28 mila euro.

Una Ave Maria cantata in chiesa dal famoso cantante nel 2007, costata ben 28 mila euro ad una coppia di sposi di Osimo. Ma Al Bano Carrisi non aveva "chiesto ed ottenuto un centesimo. Era una iniziativa privata che mi aveva chiesto un amico e non ho preteso soldi". Il noto cantante lo ha riferito ai giudici della Corte di Appello di Ancona.



Citato come testimone in un processo per truffa, Al Bano Carrisi non ha esitato un attimo davanti ai giudici: "Non ho preso un centesimo e non ho chiesto un centesimo". Imputato un intermediario, un 69enne, amico di famiglia, che all'epoca dei fatti, nel 2007, avrebbe negoziato con la coppia di sposi il cachet di 28 mila euro per un matrimonio da favola, sulla scia delle note del famoso cantante.

Ma l'arrivo di Albano ad Ancona non è passato inosservato: il noto cantante, infatti, notato in città, si è intrattenuto con i suoi fan tra uno scatto, un autografo e qualche selfie. Poi la visita al sarto delle star, Belvederesi.

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