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Allevo erbe spontanee. Vi racconto la mia esperienza

Allevo erbe spontanee e le allevo spontaneamente. Vado orgogliosa di questo e, per questo, ho deciso di condividere la mia esperienza.

Penso infatti che questo sia il momento opportuno per raccontare cosa accade nel mio terreno, visto il grande e giustificato interesse che ultimamente solleva l'argomento "erbe spontanee". La mia filosofia di base: lasciar crescere ciò che cresce.

 E cresce molto, moltissimo, in varietà e in altezza. Soprattutto nel mese di luglio, le erbe spontanee sono nel pieno del loro rigoglio. Ad agosto, causa caldo, molte di essere seccano e muoiono, ma altre erbe spontanee son pronte a prenderne il posto. E' un pullulare di animali, il mio terreno, volanti, striscianti, ambulanti. Biologico estremo. Le ho tutte, le erbe spontanee: l'Alium Vineale, l'Aglio Orsino e la Piantaggine, per non parlare delle ortiche, che produco in misura industriale.

Ognuna di queste piante spontanee - e tante altre ancora - hanno come si sa un loro uso specifico. La Piantaggine, ad esempio, offre l'impagabile beneficio di allontanare gli spiriti maligni. Ne faccio uso quotidiano, in certi periodi anche un paio di volte al giorno. Il bello di avere un terreno di erbe spontanee consiste nel percorrerlo. E' una sensazione difficilmente descrivibile non sapere dove stai per appoggiare i piedi, se inavvertitamente schiaccerai un animale che, giustamente, ti morderà per difendersi.

E' oltre il bucolico percepire le punture di insetti che ti attaccano al tuo passare o il ritrovarsi, alla fine, con gli indumenti, la pelle e i capelli intrisi di bacche secche, spighe di erbe selvatiche, piccoli grumi di nonsisacosa-forsesanguerappreso-iltuo.

La difficoltà nel mantenimento di un terreno coltivato a erbe spontanee consiste nel non falciare le erbe e consentirne la crescita secondo i ritmi delle stagioni, il clima, le precipitazioni atmosferiche e gli spiriti maligni di cui sopra, debellabili comunque tramite Piantaggine.

Un vigneto coltivato in comunanza con erbe spontanee deve a propria volta essere allevato spontaneamente, altrimenti che senso ha? Dopo qualche tempo - nemmeno tanto - i tralci e i pampini, lasciati ai ritmi della natura, creeranno un incredibile groviglio di rami, steli e foglie che andranno a intrecciarsi mirabilmente con le erbe spontanee.

Ne proveranno giovamento gli occhi e il cuore. Non a caso, al limitare ultimo del mio terreno, là dove giace un binario abbandonato del treno, l'ente ferrovie ha da anni applicato la teoria della crescita spontanea della vegetazione: sono anni e anni e anni che nessuno più ripulisce il binario - e luoghi limitrofi - da piante e alberi spontanei, che hanno invaso il mio terreno, venendo a creare un tutt'uno di ineguagliabile impatto visivo.

Là c'è vita. In ogni caso, se qualche volontario volesse intervenire e sulla massicciata e sul mio terreno per sperimentare l'effetto che fa la falciatura delle erbe spontanee, sono disponibile a concedere la mia proprietà a tale forma di laboratorio. Senza chiedere i danni, nemmeno per lo sterminio eventuale della Piantaggine.

Foto e testo di Cinzia Montagna

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