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Alessandro Peruzzi

L’ Attore ed Autore ci racconta di lui e delle sue esperienze lavorative e di vita

Nome Alessandro

Cognome Peruzzi

Tu... Di cosa ti occupi nella vita di tutti i giorni? Lavoro in sanita', sono infermiere strumentista in un comparto operatorio.

Le tue passioni? Leggo molto, scrivo, ascolto musica e mi piace frequentare gli amici...

Qualche tempo fa lessi il tuo libro di poesie, vuoi parlarmene?Avevo Quindici anni”, questo e' il titolo della mia raccolta di poesie, come sai e' la “raccolta” di tutti i miei pensieri scritti durante la mia adolescenza. Pensieri questi, che mettevo su carta come avessi voluto fare un sunto dei momenti più salienti del mio vissuto in quel periodo così tumultuoso ma anche così importante nella vita mia e di ognuno di noi. Andati persi per un lungo periodo, ho ritrovato questi miei scritti nel fondo di una scatola durante alcuni lavori di restauro dell' abitazione di famiglia. Rileggendo il tutto, provai una grande emozione, cosi' come stessi rivivendo attimo per attimo quei momenti. Per evitare di perderli nuovamente e credendo di riportare alla mente di ogni lettore il proprio vissuto adolescenziale visto che le problematiche sono spesso comuni, decisi di pubblicarlo. Prima, però, chiesi al maestro Pupi Avati un suo parere. Cosi ', dopo averlo letto, lui appose la sua nota critica. Non solo, decisi di aggiungervi quanto scritto nel maggio 1995 ( All' Anima MIA) dopo che la grande Artista Mia Martini era passata improvvisamente ad altra dimensione e di dedicarle l' intera raccolta.. E lui, di sua spontanea volonta', scrisse a lei una bellissima lettera contenente tutto quanto avrebbe voluto dirle … che ho inserito nel libro.

La poesia del tuo libro che ti rappresenta di piu' qual' e'? Senza dubbio e': "Ricominciare". Rappresenta infatti il confine tra il mio vissuto ed il mio futuro, la scelta di perseguire previa identificazione, la strada a me più congeniale, nella consapevolezza dell' avvenuto processo di maturazione .. e' quindi l' emblema dello spartiacque tra l'IO e L'EX

Hai scritto alcuni manuali di medicina, raccontami... Si, in effetti ne ho scritti due, uno inerente le procedure di assistenza in chirurgia generale ed uno in chirurgia specialistica: INFERMIERE STRUMENTISTA - PROCEDURE IN CHIRURGIA GENERALE vol 1” e “INFERMIERE STRUMENTISTA IN CHIRURGIA SPECIALISTICA, vol 2”. Entrambi editi da Elsevier-Masson, una casa editrice molto prestigiosa in campo scientifico. L' idea nacque dal fatto che, avendo sviluppato delle ricerche in materia ed avendo iniziato a delineare tali procedure, pensando risultassero utili nel mio ambiente professionale, ma dal momento che non risultarono utili in tal senso, le presentai come profilo del progetto editoriale che avevo in mente e l' Editor accolse subito la mia richiesta, ed a buona ragione dal momento che tali libri sono stati bene accolti ed adottati in varie Università italiane e straniere( Svizzera, ..). Inoltre ero consapevole che nel panorama editoriale scientifico italiano mancava un tale genere di testo, un supporto cioè per gli studenti di Scienze Infermieristiche inerente le tecniche di assistenza da attuare in sala operatoria, per gli Infermieri che intendevano specializzarsi come strumentisti e anche per gli specializzandi in discipline chirurgiche.

Le tue esperienze come attore? so che hai lavorato con alcuni dei piu' grandi del cinema italiano... Si puo' decidere di recitare per più motivi; per farne della recitazione una professione stabile, per semplice passione, per crearsi un interesse al di la' degli impegni del quotidiano... Nel mio caso niente di tutto ciò. Ho iniziato a frequentare corsi di recitazione molti anni orsono, più per sfidare me stesso che altro, nel senso che ero convinto che tale esercizio mi aiutasse a formarmi come persona, come carattere e a vincere quell' apparente aria di timidezza che credevo di avere...Mi resi conto che..tale frequentazione, col tempo, stava divenendo sempre più avvincente per me aiutandomi a scoprire dei lati caratteriali sconosciuti come quello di sentirmi gratificato nell'interagire, nel vivere un personaggio parallelo al proprio e nel riuscire ad essere un soggetto di un contesto ben definito nello spazio temporale vissuto al momento. Cosi' iniziai a prendere lezioni private da una valida attrice teatrale allieva del maestro U.Chiti, frequentando i suoi seminari e le sue lezioni. A. Dii Maggio, docente pure presso il laboratorio teatrale della mia città, mi ha insegnato e da lei ho imparato a percorrere i primi passi, grazie a lei fin da subito potetti apprendere il valore del silenzio, della parola, del movimento... In seguito mi iscrissi alla Scuola di cinema A. Magnani di Prato dove ho frequentato per alcuni anni, ed avuto docenti come N.Zavagli, un bravissimo sceneggiatore che per molto tempo ha collaborato con Alessandro Benvenuti. A lui dobbiamo la sceneggiatura de: Ivo il Tardivo e di Belle al bar, due bellissimi film del suddetto regista. Ma il film della e sulla mia vita e' Storie di Ragazzi e ragazze di Pupi Avati. Il destino ha voluto che entrassi in contatto diretto con lui e che, col tempo, s'instaurasse un ottimo rapporto di conoscenza e stima reciproca. A lui ho sempre parlato di questa mia passione e confessato il mio desiderio di poter recitare anche solo come esperienza, in qualche lavoro degno di nota anche perché reduce da alcune proposte fattemi a cui dovetti rinunciare per questioni personali indipendenti dal mio volere.. E spontaneamente, mi telefono' perché prendessi parte ad alcuni suoi lavori in piccolissimi ruoli ne: "I cavalieri che fecero l' impresa" e "Nel cuore altrove". Assistere alla lavorazione di quei due suoi film, parlare con lui di cinema, carpire i segreti dei grandi per me divenne fonte di ineguagliabile soddisfazione ed appagamento. Poi ho preso parte come figurante al film: "Il nostro matrimonio e' in crisi" di A. Albanese. Ricordo che il casting director mi propose di prendere parte anche ad altre pose non previste inizialmente ma avendo solo pochi giorni a disposizione e non avendo programmato cio', essendone all'oscuro, dissi di no. Ovviamente non essendo un professionista della recitazione, dovevo, per forza maggiore, dare precedenza alla mia principale attività, per non mettere a repentaglio la mia posizione e per non creare disservizio. Con la piccola compagnia "Musica Mundi"c apitanata da C. Pagliai, soprano del Maggio Musicale Fiorentino, ho fatto la voce narrante di molte opere presentate quali: “Il Gobbo di Notre Dame”, “La vedova allegra”, “Cavalleria rusticana”, “Il Barbiere di Siviglia” etc etc... Ho scritto, assieme ad alcuni compagni di corso, una sceneggiatura di un noir che, benché a fini didattici, potrebbe davvero dare vita ad un giallo dai risvolti interessanti. Il film si intitola: "La bambola di Giada2” ed e' ambientato sulle colline del San Baronto. 3 aggettivi che ti descrivano.. Razionale. Anticonformista. Osservatore.

1 cosa positiva di te, ed una negativa. La razionalità che spesso mi porta ad analizzare ogni fatto ed ogni passo da compiere. Il non dare più di due chances a chi ritengo mi abbia fatto un torto, chiudendo i ponti definitivamente.. Pur sapendo di essere pronto in caso di estrema necessita' da parte di questa ipotetica persona.

Quando eri bambino cosa avresti voluto fare da grande? Mi sarebbe piaciuto molto fare il giornalista, magari, corrispondente dall' estero..

Ed ora invece cosa vuoi fare da grande? Sperimentare tutte le strade che più mi aggradano ed appagano, nella consapevolezza che niente e nessuno può modificare il proprio destino e corso degli eventi, se non semplicemente cercare di ottimizzarlo. Progetti futuri? Ne ho e molti, ma la loro realizzazione e' legata all' altrui decisione per cui non sono solito parlarne... Registi ed attori con cui hai collaborato? Pupi Avati, A.Albanese, Sandra Milo, Nino D' Angelo, Neri Marcore', C.Pagliai, e sopra tutti il grande Carlo Delle Piane, a mio avviso uno degli attori più completi del cinema italiano, un modello per me e a cui molti dovrebbero riferirsi. So che hai avuto il piacere di conoscere una grandissima artista italiana, ci vuoi raccontare qualcosa? Certamente, sono molto felice del fatto che questa grandissima artista, forse la più grande interprete italiana, venga scoperta dalle nuove generazioni pur essendo ormai trascorsi quindici anni da quando ella e' passata ad altra dimensione...Intendo riferirmi a Mia Martini che ho potuto conoscere personalmente nell' 87 a Pieve di cento, in provincia di Ferrara, dove mi recai per visitare la fiera dell'antiquariato e dove alla sera lei avrebbe tenuto un concerto. Durante le prove era li, sotto la pioggia, con le sue infradito...una vera artista.... dopo il concerto l' avvicinammo (ero con amici) ed iniziammo a parlare... Parlammo molto, soprattutto del suo ambiente e di tutte le sue remore nel tornare a cantare visto che era in una fase di volontario esilio dalle scene... Ma non escludeva che sarebbe tornata anche perché era sua effettiva intenzione. Cosi, due anni dopo accadde e si presentò a Sanremo con "Almeno tu nell' Universo" di Lauzi-Fabrizio, canzone che non necessita di presentazioni... Mimi' era cosi, certi periodi dai più intensi, come periodo di crisi, erano in realta' periodi di accrescimento interiore e artistico... Non come molti pensavano e pensano di crisi nera... Molti altri suoi colleghi hanno gli stessi periodi, ma di nessuno viene detto ciò... Era una donna solare, simpaticissima, con la battuta sempre pronta e a differenza di molti altri, di una straordinaria cultura musicale e generale. Non per nulla amica dei più grandi cantautori e da essi contesa: De Andre', de Gregori, Fossati, Lauzi etc etc. Nessun altro cantante ha potuto cantare sempre pezzi di tali cantautori e se qualche caso isolato c'e' stato, non era proprio la stessa cosa... basta fare dei semplici confronti... Questo e' dimostrato dal fatto che nonostante tutto, lei e' sempre presente nel panorama della musica italiana e continua ad essere amata anche all'estero... a differenza di altri, ancora esistenti, e scomparsi oppure inflazionati, riposti... Quel che spiace di lei si doveva per forza accrescere, e definire certi periodi come bui... essendo una persona, un essere umano, come tutti ha sempre avuto i suoi alti e bassi...come anche tanti suoi colleghi ma di questi, vietato parlarne....mah!!!! Ne approfitto per ringraziare tutti gli amici di “Chez MIMì” ed in particolare modo il fondatore ed instancabilissimo Dott. Pippo Augliera, per tutto quello che sempre ha fatto, sta facendo e farà per fare conoscere questa unica, insuperabile artista che ormai non ha eredi... CHEZ MIMI' e' il fans club a cui MIMì si e' sempre rapportata e che lei stessa ha autorizzato, vi sono iscritti anche molti dei suoi amici artisti.. Hai vinto poco tempo fa un premio, di cosa si tratta? Sono stato invitato dal regista Carlo Fumo a ritirare una targa speciale come riconoscimento al valore del mio libro: “Avevo quindici anni” , nel contesto del Valva film festival di cui lui' e' presidente e direttore artistico. Una grande soddisfazione anche perché il tutto è avvenuto alla presenza di molti grossi nomi del cinema italiano: ad es. Rocco Papaleo, Orfeo Orlando etc. La persona più importante nella tua vita chi e'? Sono varie persone: chi mi ha generato ed educato in primis, chi mi ha voluto bene e magari non c'e' più, chi mi stima e di me vuole solo il meglio... ed infine, me stesso perché per ritenere importante qualcuno bisogna volere bene per primi a noi stessi.

Ti lascio con un' ultima domanda, cosa vedi nel futuro? Niente di certo, fino a quando ciò che penso nel presente non si realizza... (sorride)... poi, in futuro... Preferisco essere più pragmatico che sognatore.. Grazie Alessandro per averci dato modo ancora una volta di poterti conoscere. Spero che la prossima intervista sia su un tuo prossimo film, magari da protagonista! 

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