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Addio a Rita Levi Montalcini: donna, scienziata e premio Nobel

Era il 1986 e a Stoccolma, come ogni anno, venivano assegnati i premi Nobel. Per la medicina, il massimo riconoscimento scientifico quell’anno venne assegnato ad un’elegante professoressa torinese, Rita Levi Montalcini, che per la scoperta e l'identificazione del fattore di accrescimento della fibra nervosa passerà alla storia.

Ancora oggi, per molti, il nome della Montalcini è indissolubilmente legato a quell’avvenimento, ma la vita dell’illustre scienziata è stata lunga e ricca di tappe significative iniziando dalla lotta contro il padre per iscriversi all’università in una società, quella di inizio secolo, che vedeva ancora le donne come destinate ad essere “moglie e madri”, passando per la fuga in Belgio durante le persecuzioni razziali, fino ad arrivare alla scelta di stabilirsi in America per oltre 30 anni.

Oltre al Nobel sono stati tantissimi i riconoscimenti attribuiti alla scienziata nel corso della sua carriera, non ultima la nomina di senatrice a vita nel 2001.

Icona della medicina nel ‘900, la Montalcini si è spenta ieri nella sua casa romana alla veneranda età di 103 anni dopo una vita dedicata allo studio e alla ricerca. Ma non solo, la famosa neurologa ha sempre sostenuto anche i giovani, con i quali spesso si è interfacciata e ha lavorato per sostenere il rapporto tra le nuove generazioni e l’innovazione scientifica e tecnologica. Nel 2011, la studiosa così parlava ad 8 ricercatrici di tutto il mondo, interessate a seguire la sua stessa carriera scientifica:

Oltre a raccontare la sua vita, il suo percorso accademico e scientifico, la Montalcini in quell’occasione si espresse anche sul suo concetto di “immortalità”:

"La vita non finisce con la morte. Quello che resta di te è quello che trasmetti ad altre persone. L'immortalità non è il tuo corpo, che un giorno morirà. Non mi importa di morire. La cosa importante è il messaggio che lasci agli altri. Questa è l'immortalità". 

Così parlava, in un perfetto inglese, a 102 anni compiuti una donna esempio per molte generazioni che vogliamo ricordare con una delle sue ultime interviste in tv, nel 2009, ospite di Fabio Fazio:

“Avevo 3 anni e ho deciso: non mi sposerò e non avrò figli. Ho cose più importanti da fare”.

Oggi, a partire dalle 15:30 circa, in Senato sarà allestista la camera ardente. Il 2 gennaio a Torino, si svolgeranno poi i funerali in forma privata.

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