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9 ottobre 2021 a Roma

«Chiediamo giustizia e che questi gravissimi reati non cadano in prescrizione». Delle 60 associazioni che aderivano dei "parenti delle vittime dei disastri ambientali e industriali", in piazza Santi Apostoli a Roma ci saranno state forse 100 persone e forse meno, 10.000 e forse più per il "no Green Pass" a Roma, a Piazza del Popolo, il 9 ottobre 2021.

 Il 9 ottobre 2021, ricordando il Vajont, che tutti i Media hanno scordato eppure ci furono quasi 2.000 morti..., si sono riuniti a Roma in piazza Santi Apostoli i familiari delle vittime delle tante stragi italiane che hanno spezzato centinaia di vite. La rivendicazione è del Comitato 9 ottobre che ha manifestato nella "Giornata nazionale in memoria delle vittime dei disastri ambientali e industriali" istituita sul ricordo della strage del Vajont.
In piazza c'erano i parenti delle stragi ambientali, dei trasporti e sul lavoro che hanno colpito l'Italia. Gianluca Tanda che ha perso il fratello nella strage di Rigopiano. Lucia Vastano dell'Associazione Cittadini per la Memoria del Vajont, Fulvio Aurora dell'Associazione Italiana Esposti all'Amianto,Mario Sanna, padre di Filippo morto nel terremoto di Amatrice, dell'Associazione il Sorriso di Filippo, Daniela Rombi, presidente dell'associazione dei familiari delle vittime della strage ferroviaria di Viareggio, Gianni Devani dell'Associazione Vittime del Salvemini, Anna Aloysi dell'associazione Maria Aloysi incidente ferroviario di Andria, Lalla Quinti di Medicina democratica in rappresentanza dei morti sul lavoro e Moni Ovadia che farà "una orazione laica".Ma idealmente ci sono anche i parenti della Moby Prince, del ponte Morandi, dalle Terre dei fuochi all'amianto e di tutte le associazioni e i familiari dei morti sul lavoro.
"Anche se abbiamo già ottenuto dal Parlamento un primo riconoscimento (Legge 14 giugno 2011) ora è necessario agire concretamente riguardo alle normative esistenti che impediscono l'effettivo riconoscimento dei diritti delle vittime ed evitare l'esito inaccettabile della 'prescrizione' per reati di questo tipo.L'improcedibilità dei processi introdotta con la recente riforma Cartabia è la negazione di questo diritto delle vittime e dovere dello Stato".
Era la fine del 2012, quando il Senato approvò all'unanimità e in via definitiva il ddl n. 2362 che istituiva la Giornata nazionale in memoria delle vittime dei disastri ambientali e industriali causati dall'incuria dell'uomo.
La data prescelta era il 9 ottobre, anniversario della tragedia del Vajont il 9 ottobre del 1963. "Il valore della proposta è dato dalla riflessione sul rapporto tra sviluppo e tutela ambientale che tali ricorrenze debbono sollecitare nella coscienza civile del Paese, perché siano evitati in futuro i lutti e i disastri del passato".
La nuova legge prevedeva la possibilità di organizzare "sul territorio nazionale manifestazioni, cerimonie, incontri e momenti comuni di ricordo dei fatti accaduti e di riflessione sui fatti medesimi, anche nelle scuole di ogni ordine e grado" per creare "una maggiore consapevolezza dei rischi connessi ad interventi che alterano gli equilibri del territorio e della necessita' di tutelare il patrimonio ambientale del Paese".
Il 9 ottobre 2021, a Roma, queste erano le persone in piazza, per me: su tutto il resto cala il mio più profondo disprezzo.
 
 

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