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 Home page > Tribuna Libera > Tumori e alimentazione. Errare è umano, perseverare è da Iena

Tumori e alimentazione. Errare è umano, perseverare è da Iena

Dopo la serie di servizi sul metodo Stamina, Le Iene ci riprovano con la cura vegan per i tumori, intervistando alcuni pazienti, che sarebbero guariti grazie a una dieta a base di frutta, verdura e concentrato d'aloe. Se da un programma di intrattenimento non si può certo pretendere che faccia divulgazione scientifica, stupisce notare come vengano affrontati temi delicati con imbarazzante incompetenza e come non ci sia il minimo pudore nel dare false speranze a malati gravi. 

Il noto programma di Italia 1 Le Iene persevera nella realizzazione di servizi riguardanti cure miracolose, che sarebbero taciute e osteggiate dalla scienza "convenzionale". Dopo la serie di puntate dedicate al metodo Stamina dello psicologo Davide Vannoni, ora è la volta di tumori incredibilmente regrediti grazie a una dieta vegana, con l'aggiunta di concentrato di aloe. Si badi bene che il problema qui non sta nel dare spazio a terapie non riconosciute dalla medicina "convenzionale" o dalla mitologica Big Pharma, quanto piuttosto nel parlarne senza alcuna dimestichezza col lessico e con nozioni di base in campo medico, senza nessuna conoscenza del metodo scientifico e senza il minimo pudore nel gridare alla guarigione, seguendo una linea priva di qualsiasi razionalità logica. Ma andiamo con ordine.

Il leitmotiv di fondo è che, nella cura del cancro, l'alimentazione sia di fondamentale importanza: a questo proposito, vengono inserite le dichiarazioni del Prof. Veronesi, che definisce il cibo una vera e propria medicina. Ovviamente, che un'alimentazione sana e equilibrata aiuti a prevenire numerose patologie è un principio condiviso dalla totalità della comunità scientifica e lo si ripete ovunque che bisogna seguire una dieta ricca di frutta e verdura. Solo che Le Iene ci mettono un attimo a confondere il concetto di prevenzione con quello di cura, per cui dal principio di cui sopra derivano, con stucchevole noncuranza, che frutta e verdura guariscano dai tumori. Per avvalorare questa tesi, intervistano alcuni pazienti, che spiegano come, eliminando latticini, carni rosse, farina, zucchero, carboidrati dalla loro dieta, le masse cancerogene, che erano state loro diagnosticate, si siano inaspettatamente ridotte. 

Dice Gianni: "I medici mi avevano proposto la chemioterapia, ma io mi sono informato e scopro delle terapie alternative. Quella che più mi piaceva è basata esclusivamente su cibi vegetali [...] Non mangio carne, latte e derivati dal latte, farina bianca, zuccheri [...] per depurare il fisico, più tossine tu butti fuori, più rinforzi il sistema immunitario".

Vengono quindi riportate le esperienze di singoli individui senza specificare che tre casi, a fronte di migliaia e migliaia di altri, non hanno un peso statistico, ma soprattutto, cosa ancora più grave, nel momento in cui i pazienti specificano che il tumore, dopo essere regredito, si è ripresentato, la colpa viene data all'aver sgarrato dalla dieta, come se realmente fosse quello il motivo. Inoltre, manca del tutto qualsiasi contraddittorio: tutti i pareri dei medici sono ritagliati ad hoc, decontestualizzati e inseriti in un puzzle schizofrenico, in cui non c'è un solo concetto adeguatamente spiegato. Il discorso viene a perdere qualsiasi spessore e qualsiasi significato e sembra che le dichiarazioni di due o tre medici possano valere tanto quanto la posizione di un'intera comunità scientifica.

Non solo: ad avvalorare la tesi, viene proposto uno spezzone tratto dal Maurizio Costanzo Show, in cui tale Padre Romano Zago asserisce di poter guarire il cancro somministrando una bevanda a base di aloe. la Iena Viviani pone l'accento sul fatto che Padre Zago abbia fatto una simile dichiarazione "davanti a milioni di italiani", come se questo dovessere essere sufficiente a dimostrare la veridicità di quanto detto.

Ma la cosa più grave è che non viene fatta distinzione alcuna tra l'associare una dieta sana e un corretto stile di vita a chemioterapia o radioterapia (raccomandazione che qualunque medico dotato di buon senso farebbe) e il rifiutare chemioterapia e radioterapia preferendo invece succhi di frutta e insalata. 

La redazione de Le Iene dovrebbe almeno prendere coscienza della responsabilità derivante dalla realizzazione e messa in onda di servizi del genere e di quanto sia poco professionale diffondere informazioni inadeguate e incomplete, su tematiche così delicate. Dovrebbero vergognarsi per l'imbarazzante cattiva informazione che forniscono senza averne le competenze. 

E dovrebbero infine segnalare che i contenuti trasmessi non possono e non devono essere considerati sostitutivi di un parere medico e che sono privi di qualsiasi fondamento scientifico.

Questo articolo è stato pubblicato qui

I commenti più votati

  • Di (---.---.---.217) 10 maggio 2014 13:42

    No grazie non firmo! Ho 43 anni e da quando ne avevo 6 sono affetta da una forma reumatica. Alcune volte è stata classificata come artrite reumatoide, altre come artrite psoriasica. Comunque non vi è grande differenza. Da allora sono stata costantemente in terapia. Cortisone, infiltrazioni al ginocchio che mi dava problemi ma nulla è servito. A 11 anni il primo intervento al ginocchio sx che sembrava risolutivo ma dopo 2 anni lo ho dovuto rifare. Intanto peggioravo sempre più e quasi non riuscivo a camminare. Ho cambiato vari medici per sentire pareri diversi ma tutte le terapie che ho fatto non hanno dato grandi risultati. Mi dicevano che dovevo conviverci. A 22 anni altro intervento e dopo un anno si ripete la stessa storia e quindi altro intervento. non riuscivo a camminare bene, zoppicavo vistosamente, non stavo in piedi per più di mezz’ora al giorno e per alzarmi da seduta ci mettevo in media 15 minuti per radrizzare le ginocchia. Poi a 27 anni intervento di protesi totale. Finalmente ho ripreso a camminare bene e con i farmaci immunosoppressori che mi faceva prendere la reumatologa sono stata discretamente bene. Ho fatto una gravidanza senza farmaco ma con infiltrazioni a quasi tutte le articolazioni del corpo perchè intanto la malattia aveva cominciato a progredire. Poi ho ripreso le terapie ma mi è stato riscontrato una osteonecrosi all’anca. A questo punto sono stata costretta a fare una decina di flebo di bibosfonati. Farmaco abbastanza tossico che mi ha dato "qualche" problema. Alla seconda gravidanza ho assunto sempre cortisone ma ho cominciato ad informarmi su quelle che potevano essere altre vie per stare bene. Da due anni ho cambiato completamente alimentazione. Ho eliminato tutti i prodotti di origine animale e, seguendo comunque una alimentazione corretta e bilanciata, sono diventata vegana. Da più di un anno non prendo nessun tipo di farmaco, le mie analisi sono perfette, cammino bene, non ho dolori agli arti e finalmente vivo una vita normale. Ora io dico, magari dopo 36 anni sono stata miracolata e sono guarita, forse è stata una coincidenza che cambiando alimentazione sia migliorata così tanto la mia situazione. Fatto stà che è il primo anno, dopo 36 di malattia e farmaci, che stò bene e non prendo nulla. Forse è solo per un momento e poi avrò una ricaduta? Non importa ne è valsa comunque la pena! Mi sento di dire a tutti quelli che credono che non sia possibile di provare e vedere se hanno dei risultati, tuttalpiù avranno fatto una cura disintossicante e un pieno di vitamine! Non credo si creino false illusioni, nessuno vuole gridare al miracolo e spingere le persone a fare delle scelte estreme ma , visto i risultati e gli studi scientifici che supportano ciò, perchè non provarci? A proposito, sono al quinto mese di gravidanza , senza farmaci e tutto procede bene.


    Cristina
  • Di (---.---.---.79) 12 maggio 2014 16:47

    Salve. Ho una domanda semplice semplice: da dove vi viene questa assoluta certezza che l’alimentazione non cura ma al massimo può fare da prevenzione, come ho letto mille volte nei commenti di chi è "insorto" dopo questi servizi delle Iene?
    In base a cosa lo dite? Avete dei dati che supportino questa vostra convinzione? L’ho chiesto ad altri che lo affermavano con forza e sicurezza, tra cui dei medici, ma non ho ottenuto risposte, nessuno ha saputo spiegarmi perchè non sarebbe vero che l’alimentazione cura. Eppure, dire che l’alimentazione non ha un’azione curativa non è un’affermazione di poco conto: si tratta di negare l’efficiacia di una possibile cura.
    Immagino quindi che, per indignarvi in questo modo e per parlare con così tanta sicurezza, abbiate in mano delle prove schiaccianti sulla non efficacia dell’alimentazione come cura.
    Spero tanto che non parliate solo per dogmi o per pregiudizi. Altrimenti dovreste rivedere il vostro concetto di "scientifico".

  • Di (---.---.---.108) 16 maggio 2014 14:15

    "non ci sono studi che attestano la capacità curativa di un dieta alimentare."
    No, ma io non mi riferivo a questo: la realtà oggettiva di cui parlavo è che i cibi hanno proprietà curative (antiinfiammatorie, antiossidanti, antitumorali, che favoriscono l’apoptosi).
    Giusto perchè lei non continui a dire che non è una cosa provata, le faccio l’esempio dell’aglio:
    " Attività antitumorale

    L’ attività antiproliferativa nei tumori umani di numerosi derivati dell’aglio è ormai assodata I meccanismi di azione attraverso cui tale attività si esplica sono molteplici:induzione dell’apoptosi, rallentamento della progressione del ciclo cellulare (ed in particolare nella fase G(2)/M)(Knowles LM, Milner JA, J Nutr, 2001 Mar; 131(3s):1061s-6s)(Hirsch K et Al;Nutr Cancer, 2000;38(2):245-54)(Frantz DJ et Al;Nutr Cancer, 2000;38(2):255-64), modificazione nelle vie di trasduzione del segnale al nucleo (Pinto JT, Rivlin RS, J Nutr, 2001 Mar; 131(3s):1058s-60s)"
    http://www.smbitalia.org/notizie/ar...

    "Io non le avevo chiesto di dimostrarmi che il cibo ha proprietà preventive, ma curative"
    E io le ho mostrato come il cibo abbia proprietà che sono ad esempio antiinfiammatorie, antiossidanti e antitumorali. Se quindi soffro di uno stato infiammatorio ad esempio allo stomaco e assumo cibi che hanno propietà antiinfiammatorie, l’infiammazione verrà debellata. E questa non è una proprietà preventiva, ma a tutti gli effetti curativa.

    "Scusi ma se funziona come dice lei, perché non ci sono studi a riguardo? E perché nell’articolo da lei citato non si affrontano e sottolineano anche queste fantomatiche capacità curative del cibo, ma si limitano ad indicarlo come un fattore utile per la prevenzione?"
    Sarebbe bello sapere perchè non ci sono studi al riguardo. Se lo chiedono anche gli autori di uno degli studi da me linkati. Forse, e dico forse, perchè non c’è interesse a indagare su questa strada, dato che non converrebbe molto a chi vende le cure attualmente approvate?

    "Le "proprietà intrinseche" curative del cibo non sono provate e infatti non è in grado di riportare un solo articolo scientifico che ne parli."
    Gliel’ho linkato sopra un articolo che dimostra le proprietà curative del cibo.
    E ancora mi deve spiegare, se il cibo non ha proprietà curative, come fa ad avere proprietà preventive, ossia che impediscono l’insorgere di patologie. Grazie a cosa il cibo ha il potere di inibire patologie e tumori? GLiel’avevo già chiesto, ma ha astutamente glissato, com’era prevedibile.

    "No, è solo prevenzione. Ovviamente se ci sono studi che indicano che bere frullati vegetali porta alla distruzione di tumori, sarei curioso di leggerli. Vorrei capire in che modo agiscono queste famose proprietà intrinseche da lei citate quando si tratta di una patologia tumorale conclamata."
    La rimando di nuovo all’articolo che le ho messo sopra sull’aglio.

    "Perché l’efficacia della chemioterapia è dimostrata. Di quella citata dalle Iene lei non è in grado di rintracciare un minimo di prova. Che portino alla morte il tumore lo dice lei e fino a che non lo trovo scritto in un articolo peer-review io ho tutto il diritto di non dare affidamento a queste cose."
    Talmente dimostrata, che è emerso che la chemio favorisce i tumori.
    Che portino al suicidio delle cellule tumorali (apoptosi) lo dico solo io, come no:
    http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/...
    http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/...

    "Mi scusi, ma la capacità di diluire i sali minerali non è una "caratteristica intrinseca" dall’acqua dovuta alle sue molecole? Non fa parte delle sue proprietà termodinamiche o è magia? Non è uno dei motivi per cui è necessaria alla vita e l’assunzione è benefica, se non in quantità eccessive? O le "proprietà intrinseche" le considera solo quando fa comodo a lei? "
    Certo, ma nessuno si sognerebbe di berne dieci litri al giorno. E bevuta nelle normali quantità non ha effetti negativi. Mentre ad esempio il ferro-eme della carne ha sempre e comunque effetti ossidativi, anche in quantità modeste. Non è che tali effetti ossidativi, anche se la carne viene assunta nelle giuste quantità, hanno effetti positivi, come invece accade per le proprietà dell’acqua nelle normali quantità.

    "Anche qui dipende dalla quantità di carne assunta. Un eccesso di carne può rappresentare un fattore di rischio, non la carne di per sé."
    No, proprio la carne di per sè e a prescindere dalla quantità, come le ho appena detto sul suo effetto ossidativo, che tale rimane sia che se ne consumi un boccone alla settimana che un chilo al giorno.

    "Veramente non ho mai detto questo."
    O ha la memoria corta, o è disonesto. Suo commento del 14 maggio alle 15:01:
    "
    A me non risulta in alcuna pubblicazione scientifica di persone guarite da un tumore semplicemente cambiando l’alimentazione, pertanto mi sento di confermare questa sua frase".
    La mia frase di cui parlava era "Voi affermate categoricamente che modificare l’alimentazione non ha alcuna efficiacia nel far guarire da un tumore"
    E poi (14 maggio ore 18:15):
    "il massimo che posso ammettere è che l’efficacia di un cambio di alimentazione nella cura dei tumori è ignota, dubbia, non dimostrata, non misurata."
    A cui le ho risposto:
    "E io cosa sto dicendo da mille commenti a questa parte? Proprio che non avete niente in mano, che non sapete niente in merito a questa faccenda, eppure vi permettete di dare sentenze definitive e categoriche"
    Quindi, come da lei affermato, non avete nulla per dare dei giudizi, poichè non esistono studi in merito."
    Per cui, in sintesi, ha confermato che non ha alcunchè in mano per poter dare dei giudizi.

    "Quindi se invita ad indagare, significa che prove di quanto afferma non ci siano. Direi che possiamo chiuderla qui, non trova?"
    Vedo che si diverte a giocare con le parole.
    Dicendo che vi invito a indagare intendo dire che invece di dare giudizi categorici, basati sul nulla dato che non avete nulla in mano per poterli fare, dovreste interessarvi all’argomento piuttosto che snobbarlo e bocciarlo a priori così, per principio.
    In ogni caso non usciamo dai binari della questione focale di questa vicenda, che consiste nel fatto che voi date un giudizio su un argomento di cui non sapete niente e di cui non avete alcun dato per poterlo dare. E’ questo il fatto grave: sputare sentenze senza avere niente in mano che le supporti.
    Dal vostro versante c’è solo il pregiudizio e l’arroganza di dare giudizi del tutto immotivati, dall’altro versante ci sono come minimo dei forti indizi e delle persone che sono guarite grazie a quelle che voi bollate per partito preso come idiozie.
    E tutto ciò, ripeto, depone decisamente a favore delle cure mostrate nei servizi delle Iene.
    Questi sono i fatti, punto.
    Appurato questo, direi di sì: possiamo chiuderla qui. Anche se so già che lei continuerà a obiettare inutilmente (inutilmente perchè, per quanto lei possa dire, rimane il fatto che non avete niente dalla vostra per dare giudizi) al fine di non darla vinta ai "ciarlatani" (che almeno dalla loro hanno persone che tali terapie le hanno provate e le stanno provando e con successo).

  • Di (---.---.---.79) 12 maggio 2014 19:32

    Ilaria, il suo a me pare solo un modo per non rispondere alla domanda che ho fatto.
    Troppo comodo dire che non può citare centinaia di studi o narrarmi la storia della medicina. Lei studia? Agli esami risponde così se interpellata o risponde nel merito della domanda?
    Tra tutte queste centinaia di studi di cui mi parla ce ne sarà uno che dica che l’alimentazione non cura le patologie. Ripeto: parlate come se voi foste assolutissimamente certi di ciò che dite, come se aveste in mano dei dati inoppugnabili a confermare ciò che affermate, al punto da dare dell’ignorante a chi vi pone dei dubbi, salvo poi non saper spiegare perchè fate certe affermazioni. Non le sembra che in questo modo di fare ci sia qualcosa che non quadra?.

Commenti all'articolo

  • Di Ilaria Ampollini (---.---.---.233) 10 maggio 2014 04:18
    Iaia Leone

    segnalo il link della petizione http://www.change.org/it/petizioni/... se vi va, firmate e soprattutto condividete! 

  • Di (---.---.---.217) 10 maggio 2014 13:42

    No grazie non firmo! Ho 43 anni e da quando ne avevo 6 sono affetta da una forma reumatica. Alcune volte è stata classificata come artrite reumatoide, altre come artrite psoriasica. Comunque non vi è grande differenza. Da allora sono stata costantemente in terapia. Cortisone, infiltrazioni al ginocchio che mi dava problemi ma nulla è servito. A 11 anni il primo intervento al ginocchio sx che sembrava risolutivo ma dopo 2 anni lo ho dovuto rifare. Intanto peggioravo sempre più e quasi non riuscivo a camminare. Ho cambiato vari medici per sentire pareri diversi ma tutte le terapie che ho fatto non hanno dato grandi risultati. Mi dicevano che dovevo conviverci. A 22 anni altro intervento e dopo un anno si ripete la stessa storia e quindi altro intervento. non riuscivo a camminare bene, zoppicavo vistosamente, non stavo in piedi per più di mezz’ora al giorno e per alzarmi da seduta ci mettevo in media 15 minuti per radrizzare le ginocchia. Poi a 27 anni intervento di protesi totale. Finalmente ho ripreso a camminare bene e con i farmaci immunosoppressori che mi faceva prendere la reumatologa sono stata discretamente bene. Ho fatto una gravidanza senza farmaco ma con infiltrazioni a quasi tutte le articolazioni del corpo perchè intanto la malattia aveva cominciato a progredire. Poi ho ripreso le terapie ma mi è stato riscontrato una osteonecrosi all’anca. A questo punto sono stata costretta a fare una decina di flebo di bibosfonati. Farmaco abbastanza tossico che mi ha dato "qualche" problema. Alla seconda gravidanza ho assunto sempre cortisone ma ho cominciato ad informarmi su quelle che potevano essere altre vie per stare bene. Da due anni ho cambiato completamente alimentazione. Ho eliminato tutti i prodotti di origine animale e, seguendo comunque una alimentazione corretta e bilanciata, sono diventata vegana. Da più di un anno non prendo nessun tipo di farmaco, le mie analisi sono perfette, cammino bene, non ho dolori agli arti e finalmente vivo una vita normale. Ora io dico, magari dopo 36 anni sono stata miracolata e sono guarita, forse è stata una coincidenza che cambiando alimentazione sia migliorata così tanto la mia situazione. Fatto stà che è il primo anno, dopo 36 di malattia e farmaci, che stò bene e non prendo nulla. Forse è solo per un momento e poi avrò una ricaduta? Non importa ne è valsa comunque la pena! Mi sento di dire a tutti quelli che credono che non sia possibile di provare e vedere se hanno dei risultati, tuttalpiù avranno fatto una cura disintossicante e un pieno di vitamine! Non credo si creino false illusioni, nessuno vuole gridare al miracolo e spingere le persone a fare delle scelte estreme ma , visto i risultati e gli studi scientifici che supportano ciò, perchè non provarci? A proposito, sono al quinto mese di gravidanza , senza farmaci e tutto procede bene.


    Cristina
    • Di Ilaria Ampollini (---.---.---.233) 10 maggio 2014 15:07
      Iaia Leone

      Cara Cristina,

      mi spiace che lei non voglia firmare. Io credo che, vista la sua esperienza, dovrebbe invece firmarla la petizione. Proprio perché sa cosa vuol dire avere difficoltà nel curarsi, sarebbe bello che lei cogliesse il senso della petizione. Il servizio de Le Iene non è criticato per le cure alternative proposte ( magari ce ne fossero, magari funzionassero; sono in corso ricerche sull’efficacia dell’Aloe - la rimando al sito dell’Airc ), ma per il modo in cui affronta l’argomento. Gridare al miracolo è sempre un’operazione rischiosa e scorretta, di fronte a tutte le persone che stanno male e che si ritrovano nella disperazione. 

      Inoltre, le faccio notare che la sua patologia è molto diversa da cancro e diabete. Lei può certamente consigliare quello che vuole a amici e conoscenti, assumendosene la piena responsabilità. Un programma con un largo seguito come Le Iene, conosciuto perché fa giornalismo di inchiesta, dovrebbe almeno realizzare servizi esaustivi e corretti dal punto di vista lessicale e metodologico. 

      La invito infine a leggere i commenti lasciati alla petizione; molti sono di pazienti che si sono sentiti offesi dalla quantità di idiozie riportate nei servizi.

      Ilaria
    • Di (---.---.---.69) 11 maggio 2014 00:12

      Penso che saranno "un’infinità" a non firmare quella petizione. Oramai da troppo tempo (ad esempio io da 40 anni) sentiamo dire "Tra 5 anni sconfiggeremo...", "Tra 3 anni avremo il farmaco tal dei tali..." ...condizioni puntualmente disattese da svariati quinquienni! In qualsiasi altro lavoro se qualcuno provasse a disattendere un impegno - e non per 40 anni, ma per molto meno tempo! - verrebbe licenziato!

      Non dico che si debbano fare miracoli, ma vedere gli studi medici sempre più pieni (tanto che per fare una "banale" ricetta bianca di melatonina e retinoidi occorrono 2 ore di attesa!) e persone sempre più cronicizzate diverse cose iniziano a venire in mente!

      E non mi venite a dire che grido ai "gomblotti" e amenità varie, perché basta vedere i casi della clinica S.Rita, percentuali farlocche etc etc ...in tre sole parole: "E’ sufficiente contarsi" per vedere la stima tra quelli rimasti vivi e quelli deceduti.

      Se avete qualcosa da obiettare andate in TV (anche voi con il contraddittorio che tante richiedete) e dite la vostra. E non ricordatevi dei malati solo quando è tempo di 5x1000.

      A proposito di contraddittorio, dov’è il contraddittorio quando i soliti baroni parlano di % di guarigioni del 90% del malattia TalDeiTali? Dove sono in quei casi le domande, le obiezioni etc dei malati e il contraddittorio?

    • Di Ilaria Ampollini (---.---.---.233) 11 maggio 2014 01:46
      Iaia Leone

      penso che non risponderò. di solito rispondo, ribatto e controbatto, ma davanti a certe prese di posizione cosa posso fare? le do ragione, le lascio aver ragione. ad un certo punto, chi se ne frega. tutti abbiamo gli strumenti per poter comprendere come funziona la ricerca scientifica, il progresso in campo medico e chi più ne ha più ne metta. ma se queste sono le conlusioni a cui lei è riuscito ad arrivare, sì, penso che le darò ragione e basta. 

    • Di (---.---.---.142) 14 maggio 2014 11:07

      premetto che in famiglia sia mio padre che mia madre hanno avuto il cancro, la loro alimentazio è stata sempre ricca di prodotti animali....., conosco gente personalmente che sono stati mandati a casa per morire perché la medicina si è arresa, ebbene detta gente sopravvive bevendo succhi estratti da verdura e frutta in quantità, cereali integrali legumi e frutta oleaginosa dichiarando di stare come un Dio rispetto a prima... e addirittura stanno osservando una regressionne della massa tumorale... quindi nessuno vuole illudere nessuno semplicemente è incredibile come una dieta vegana si stia mostrando miracolosa per malati in tutto il mondo... con le più svariate patologie....certo capisco che sembra una balla perché ormai siamo stati totalmente plagiati dalla medicina ufficiale....

    • Di (---.---.---.166) 4 ottobre 2014 22:48

      Salve, mi fa piacere che abbia potuto ritrovare sollievo dalla sua patologia.

      In realtà mi sono trovato stupito tempo fa dallo scoprire come molte patologie estremamente diffuse (infarto, ictus, diabete di tipo II) siano affrontabili con una dieta plant based integrale che difatti sarebbe una dieta vegana, ma poi a seconda dei casi può anche includere piccole quantità di cibo animale (in quel caso non è più vegana), ma di norma ne è priva.

      Ho trovato molti autori (Dottori in Medicina, oppure Registered Dietitian) specialmente USA che elencherò in questa lista che supportano tale tipo di dieta:

      Caldwell Esselstyn MD, Dean Ornish MD, Joel Fuhrman MD, John McDougall MD, Neal Barnard Md, Brenda Davis RD, Jack Norris RD, David Katz MD (magari lui non proprio plant based, ma simile), T. Colin Campbell (PhD, MS).

      MD = Dottore in medicina; RD = Registered Dietitian; MS = Master of Science, cioè la nostra Laurea Magistrale ;

      Per quanto riguarda la tematica tumore-alimentazione, risulta difficile dimostrare con un trial in doppio cieco l’efficacia di una terapia puramente dietetica per ovvie ragioni (il cibo è diverso da una pillola) comunque è uscito tempo fa uno studio del Dr Dean Ornish a proposito del tumore alla prostata dove veniva utilizzata proprio una plant based diet come opzione terapeutica e sembra molto promettente secondo me:

      http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/...

      Anche sul sito del Dr Greger, un altro medico USA, viene affrontata molte volte questa tematica e sembra che vi siano molte prove (almeno teoriche) a favore di un protocollo dietetico plant based per i malati di patologie neoplastiche (ovviamente dipende dai casi).

      http://nutritionfacts.org/

      Nel suo caso, ma credo lo sappia già sembra che le proteine animali giochino un ruolo pro infiammatorio che caratterizza l’artrite reumatoide.

      http://nutritionfacts.org/video/die...

      Poi ovviamente ognuno di noi è differente bisogna valutare caso per caso.
  • Di paolo (---.---.---.115) 11 maggio 2014 10:21

    Cara Ilaria , lei fa molto male a dare ragione al commento di xxx.69 .

    Quella di xxx.69 è una tesi dietro la quale ci sta di tutto ,pulito , meno pulito e decisamente sporco ,anche se ovviamente non mi riferisco al commentatore in questione . La medicina non è una scienza esatta e ogni individuo reagisce ai farmaci e alle terapie in maniera diversa (vedi xxx.217 di cui bisognerebbe però avere un profilo medico terapeutico completo ), ma attenzione a non cadere nella trappola della demagogia (nella ipotesi migliore ) o della malafede (vedi casi in questione e precedenti storici). Quello della salute è un business che attrae gli istinti peggiori e dentro ci arriva di tutto.

    A metà del secolo scorso le affezioni reumatiche infantili hanno prodotto una moltitudine di patologie cardiache progressive ( stenoinsufficienza mitralica ecc.. ) ,perché non esisteva o era in fase di sperimentazione una terapia antibiotica opportuna . Oggi queste patologie sono scomparse e la chirurgia valvolare ha ridato vita piena ed efficiente a chi era condannato .

    Quindi piano con il demonizzare la medicina ,che non significa ovviamente giustificare certe speculazioni che stanno , per esempio ,dietro l’industria del farmaco ; ma se l’idea è che basta l’omeopatia o il fai da te a prescindere ..............
    Tanto vale tornare alla danza propiziatoria .

  • Di (---.---.---.101) 11 maggio 2014 18:10

    via gente, i medici sono corrotti e cattivi, tutti a curarci coi fiori di bach.
    non andate all’ospedale dai lobbisti, sia mai ti potessero guarire e magari ti metti pure a procreare....

  • Di (---.---.---.96) 11 maggio 2014 23:54

    nazisti squadristi! perdete pure il vostro prezioso tempo per queste panzane.
    Prendetevela pure con tutti quelli che non vi danno ragione, anestetizzati invidiosi del ca
    una strana forza oscura vi da il coraggio di negare l’evidenza di far finta di nulla di fronte alle affermazioni dell’esimio dott. Berrino e la Dott.ssa De Petris.. pensa in che mani siamo, sara’ per quello che crepano tutti?
    Grandissime le Iene, avete tutto il mio supporto!

  • Di (---.---.---.96) 11 maggio 2014 23:58

    fiumi di parole, prima o poi ti portano via, fiumi di parole fiumi di parole per noi.. bastaaaa andate a lavorare fannulloni inconcludenti, che fate piu’ danni che altro

  • Di (---.---.---.16) 12 maggio 2014 02:24

    Salve, non sono un dottore, né considero il mio verbo come la verità assoluta. Il ché leggendo l’articolo mi ha fatto molto pensare all’arroganza di chi lo ha scritto, e di quanto poco rispetto abbia per la vita umana. Perché qualsiasi persona davanti a una speranza avrebbe ( senza correre a criticare il modo per cui sono trattati i temi sui un blog da quattro soldi tanto per far capire che non la ascolta nessuno) cercato approfondimenti, e avrebbe scoperto che si parla di quarant’anni di studi, e non di una persona qualsiasi, sono stati intervistati Oncologi, Specialisti e Dietologi, e nientemeno che IL CHINA STUDY è stato riassunto in un brevissimo video.
    Che i cibi di provenienza animale contengano troppe proteine per il nostro organismo è risaputo (non sono vegano ) E che i nostri nonni dicevano di mangiare tanta verdura per prevenire i tumori è altrettanto risaputo, ora sappiano che non solo che le carni e la caseina ( quattro volte superiore a quella sufficiente all’uomo nel latte di mucca ) è la proteina che porta alla crescita le malattie cellulari.
    Chiaramente se ci curiamo con l’alimentazione, le case farmaceutiche non esisterebbero, è questo porta a una serie di interessi dalle aziende ai dottori, che un’alimentazione sana sia la chiave per il benessere, lo avevano scoperto anche i romani. :)

  • Di (---.---.---.168) 12 maggio 2014 09:05

    Faccio i complimenti a chi ha scritto l’articolo ed ovviamente ho anche firmato la petizione. 

    Penso che quello che stanno facendo le Iene sia molto grave ed anche poco professionale. Approfittano della disperazione di tanta gente malata dando false speranze, false informazioni, contorcendo la realtà. Purtroppo mi rendo conto che la maggior parte delle persone non ha i mezzi per poter distinguere il vero dal falso... perchè manca quello che è il concetto di metodo scientifico. C’è una grandissima ignoranza su quello che è il mondo della scienza e della medicina. Per questo motivo servizi come quelli delle iene che utilizzano un linguaggio più accessibile, formulando ragionamenti banali ha molto più appeal di un ragionamento scientifico. Poi sembra che basti gridare "al complotto" e tutti che impazziscono. Inoltre siamo arrivati ad un punto dove tutti i riconoscimenti dei progressi fatti in medicina sembra che non esistano più.. sembra che tutto quello che è stato fatto fino ad adesso non conti nulla. Ad esempio la nuova moda complottista contro i vaccini la trovo molto pericolosa perchè mette a rischio tutta la popolazione. In Italia non si parla mai di donazione del cordone ombelicale ( nel nostro paese solo il 5% lo dona) mentre del caso Stamina se ne parla continuamente. Purtroppo siamo un paese con poca cultura scientifica, ed infatti lo dimostrano anche gli investimenti fatti dai nostri governi, che rispetto ad altri paesi i nostri sono veramente miseri. Ed ecco che poi abbiamo la fuga dei cervelli...       Sara
  • Di (---.---.---.79) 12 maggio 2014 16:47

    Salve. Ho una domanda semplice semplice: da dove vi viene questa assoluta certezza che l’alimentazione non cura ma al massimo può fare da prevenzione, come ho letto mille volte nei commenti di chi è "insorto" dopo questi servizi delle Iene?
    In base a cosa lo dite? Avete dei dati che supportino questa vostra convinzione? L’ho chiesto ad altri che lo affermavano con forza e sicurezza, tra cui dei medici, ma non ho ottenuto risposte, nessuno ha saputo spiegarmi perchè non sarebbe vero che l’alimentazione cura. Eppure, dire che l’alimentazione non ha un’azione curativa non è un’affermazione di poco conto: si tratta di negare l’efficiacia di una possibile cura.
    Immagino quindi che, per indignarvi in questo modo e per parlare con così tanta sicurezza, abbiate in mano delle prove schiaccianti sulla non efficacia dell’alimentazione come cura.
    Spero tanto che non parliate solo per dogmi o per pregiudizi. Altrimenti dovreste rivedere il vostro concetto di "scientifico".

    • Di Ilaria Ampollini (---.---.---.233) 12 maggio 2014 17:49
      Iaia Leone

      cercherò di mantenere la calma e di andare con ordine. dunque: innanzitutto, la medicina di oggi è il risultato di millenni di scoperte e progressi, quindi le cure che abbiamo oggi non sono state vomitate fuori improvvisamente dall’industria farmaceutica, ma sono il prodotto di acquisizioni culturali avvenute con grande fatica e lentezza. sappiamo che il mirtillo è efficace per la prevenzione e in alcuni casi per la cura della cistite, sappiamo che i salumi sono dannosi per l’organismo se mangiati troppo spesso (più di una volta a settimana), sappiamo i meccanismi di generazione di un tumore e, purtroppo, ad oggi riusciamo a intervenire solo con terapie come chemio e radio, che hanno effetti collaterali non trascurabili. si spera in futuro di trovare terapie con percentuali più alte di successo e minori effetti collaterali. se ha voglia di leggere informazioni più approfondite, le può trovare sul sito dell’AIRC. 


      lei usa tre termini, convinzione dogmi e pregiudizi, che poco si sposano con il metodo scientifico, ma potrebbe anche aver ragione, perché alla fine anche gli scienziati i ricercatori i medici sono uomini, anche loro sbagliano, anche loro sono spesso guidati da interessi economici o di gloria, esattamente come un idraulico, un economista, un politico o come lei (non so che lavoro faccia). però, c’è un però. gli scienziati non lavorano MAI in solitaria e sono chiamati a rispondere a una comunità scientifica, che si autocontrolla, e lo fa, siamo sicuri che lo faccia, perché altrimenti non avremmo i progressi che abbiamo (pensi solo alle protesi di ultima generazione, alla prevenzione di infarti e ictus, alla cura di tutte quello patologie che fino a pochi decenni fa erano mortali). per esempio, noi oggi sappiamo che uno dei maggiori responsabili dei tumori è il fumo e, per quanti siano gli interessi che girano attorno al tabagismo, non si tira indietro nessuno nel dirlo e ridirlo. peccato che poi magari ci sono persone che guardano Le Iene, si vogliono curare con l’aloe ma fumano infischiandosene dei consigli dei medici, va beh.

      ora, tiro le somme e rispondo a questa sua domanda: "In base a cosa lo dite? Avete dei dati che supportino questa vostra convinzione?"
      Sì, non si tratta di semplici dati, si tratta di decenni di studi e di progressi (lei sa vero che i tumori non sono certo una malattia recente?) che hanno permesso di ridurre notevolmente i tassi di mortalità e aumentare la sopravvivenza dei pazienti. se lei prende un qualsiasi manuale di oncologia, tipo questo , e se lo legge, magari riuscirà a imparare quali sono i meccanismi con cui si forma un tumore; si renderà conto di quanti differenti tipi di tumori ci sono, di quanto siano complessi, di quanto purtroppo non basti un po’ di frutta e verdura per curarli. poi, se ci sono scienziati, ricercatori e medici convinti che con l’alimentazione si possa curare il cancro, questo è quello che faranno: prenderanno centinaia di pazienti ammalati di cancro disposti a entrare in una sperimentazione, un gruppo di questi sarà curato con l’alimentazione, un gruppo con le terapie tradizionali, un gruppo con del placebo. alla fine del trial si guarderà quale terapia ha dato i risultati migliori.

      nel frattempo, lei cerchi di ricordarsi che ci sono persone che lavorano 9, 10, 11 ore al giorno in laboratorio, pagate 1000 euro al mese, per fare ricerca SERIA su patologie SERIE. poi ci sono Le Iene, che prendono un cazzo di microfono, intervistano gente a caso, montano le interviste come merda vogliono e le fanno credere che i miracoli esistano. non c’è niente di male a credere nei miracoli, ma allora tanto vale spegnere la tv e farsi un giro a Medjugorje. almeno camminate, che fa bene alla salute. 
    • Di (---.---.---.20) 13 maggio 2014 03:31

      Che caduta di stile da parte di un Epistemologa. :(

    • Di (---.---.---.107) 13 maggio 2014 17:09

      Direi che basta sfogliare un dizionario e scoprire che alimento, alimentazione e cura, medicina, farmaco non sono sinonimi ma termini che indicano cose un po’ diverse.


      In altre parole già per la lingua italiana sono cose diverse, non è necessario dimostrarlo, sono indicate da un significante differente perché non sono la stessa cosa. Diciamo che sono evidenze prese per buone, date per scontato.

      Pertanto, nel caso si voglia uniformare un farmaco ad un alimento è necessario dimostrare che siano analoghi, non che non siano diversi. L’onere della prova è in cui afferma che un alimento possa curare, perché lo scopo dell’alimentazione è alimentare. Banalmente.

      Non vorrà mica chiedere di dimostrare che un costume da bagno e un’automobile non sono la stessa cosa? Se hanno nomi diversi ci sarà un motivo o la questione è da indagare e provare oltre ogni ragionevole dubbio? 

      Per carità, si può cavillare con le parole quanto si vuole, ma resta uno spreco di tempo.
      Se l’alimentazione cura, come a leggere il commentatore, non ci saranno problemi a dimostrarlo, no? E’ così evidente che sarà facilissimo.


    • Di (---.---.---.146) 13 maggio 2014 21:20

      Per ---.---.---.107:
      Ah, quindi per capire che l’alimentazione non cura basta andare a guardarsi le definizioni di cibo e cura su un dizionario? Sarebbe questa la sua spiegazione scientifica? Ma è serio?

      "Pertanto, nel caso si voglia uniformare un farmaco ad un alimento è necessario dimostrare che siano analoghi, non che non siano diversi."
      E chi l’ha detto che un farmaco e un alimento siano analoghi? E’ ovvio che siano diversi, non so dove lei abbia letto che io abbia detto questa cosa.

      "L’onere della prova è in cui afferma che un alimento possa curare"
      Innanzitutto, come già ho detto più e più volte ormai, l’onere della prova spetta a chi fa un’affermazione, quindi non a me che ho semplicemente posto un quesito. L’onere della prova spetta a chi afferma "L’alimentazione non può curare", che è appunto un’affermazione.
      Ho chiesto più e più volte di motivare questa affermazione, di fornirmi dei perchè, ma invece di ottenere delle risposte ho ricevuto solo giri di parole e link non pertinenti.
      Eppure siete così assolutamente certi nel fare questa affermazione, al punto di indignarvi, di stracciarvi le vesti, di fare sit in di protesta, di mobilitarvi in massa... come se aveste sentito la più grossa bestemmia mai proferita dall’uomo... mi pare decisamente ridicolo che poi, quando vi si chiede il perchè di tutto questo, non sappiate rispondere.

      "lo scopo dell’alimentazione è alimentare. Banalmente."
      Oh, Cristo... quindi secondo lei non c’è relazione tra ciò che si mangia, lo stato di salute, l’insorgenza di patologie, e la guarigione da queste? Le chiedo di nuovo: ma è serio?

      "Se l’alimentazione cura, come a leggere il commentatore, non ci saranno problemi a dimostrarlo, no? E’ così evidente che sarà facilissimo."
      Nessun problema, infatti: basti pensare al fatto che ogni alimento ha delle proprietà, spero che sappia cosa significa questa parola, e non è semplicemente (banalmente, direbbe lei) un qualcosa di inerte da masticare e ingoiare per "alimentare". O basterebbe pensare al fatto che ci sono cibi consigliati per determinate patologie, ad esempio i problemi cardiovascolari, in quanto hanno un’azione positiva sulla patologia. E, per contro, ci sono cibi sconsigliati, in quanto hanno un’azione dannosa. O pensare ad esempio che un alimento può avere proprietà antiossidanti o anti-infiammatorie, ed essere quindi indicato per ovviare a dei problemi di salute. O ancora, al fatto che vari alimenti hanno proprietà antitumorali, in quanto contengono sostanze che contrastano la crescita tumorale e ne promuovono il suicidio cellulare (altrimenti detto "apoptosi"). A me non pare poco, anzi.
      Ma a leggere cosa scrive lei, lo scopo dell’alimentazione sarebbe solo quello di alimentare... manco il nostro organismo fosse un inceneritore. Tanto poi, se casomai insorgessero delle patologie, la soluzione sarebbe quella di assumere farmaci, immagino, dato che l’alimentazione non ha alcun ruolo curativo ma serve solo ad "alimentare".

      "Per carità, si può cavillare con le parole quanto si vuole, ma resta uno spreco di tempo."
      Concordo: l’unica cosa che ho ottenuto qui è stato aver sprecato del tempo, dato che non ho avuto risposte a ciò che ho chiesto, anzi le risposte che ho avuto sono state solo cavillosi giri di parole.

    • Di (---.---.---.117) 14 maggio 2014 00:26

      Per ---.---.---.107:
      Ah, quindi per capire che l’alimentazione non cura basta andare a guardarsi le definizioni di cibo e cura su un dizionario? Sarebbe questa la sua spiegazione scientifica? Ma è serio?

      Si e non ha nulla a che fare con la scienza, perché neanche il suo quesito ha a che fare con la scienza a meno non di non voler considerare scientifica la differenza tra un gelato e un cacciavite, che è talmente banale da non dover essere indagata più di tanto. Sono serio e assolutamente razionale, perché è il solo modo di rispondere ai suoi sofismi. Le differenze tra un farmaco e un alimento ci sono e sono talmente banali da far sì che i due termini indichino cose diverse. Se poi lei ha intenzione di nutrirsi di soli antibiotici faccia sapere come è andata.

      E chi l’ha detto che un farmaco e un alimento siano analoghi? E’ ovvio che siano diversi, non so dove lei abbia letto che io abbia detto questa cosa.

      E allora perché chiede se un alimento cura? Un alimento alimenta, per definizione. Non è chiara la differenza? Sono sicuramente entrambi composti di comprovata utilità e meccanismo di azione chimico ma hanno scopi diversi a livello metabolico. Non sono succedanei, non si può vivere di soli farmaci e non bastano gli alimenti per evitare le malattie, perché chi muore di malanni non è necessariamente denutrito. E’ così banale.

      "L’onere della prova è in cui afferma che un alimento possa curare"
      Innanzitutto, come già ho detto più e più volte ormai, l’onere della prova spetta a chi fa un’affermazione, quindi non a me che ho semplicemente posto un quesito. L’onere della prova spetta a chi afferma "L’alimentazione non può curare", che è appunto un’affermazione.

      Ok, allora le devo dimostrare che con un gelato non posso avvitare un bullone, è questo che chiede? Vuole una dimostrazione banale? Assuma antipiretici per un mese, solo esclusivamente antipiretici, magari dopo un paio di giorni avvertirà qualche fastidio. E analogamente, provi a modificare l’alimentazione ad un malato di ebola, le lascio campo libero qualsiasi cosa senta di somministrare a livello di nutrimento, vediamo che succede. 

      Anche io credevo che con gli alimenti si guarisse, ma avevo 5 anni e mi riferivo alle caramelle che sicuramente preferivo a certi orrendi sciroppi. Per fortuna i miei genitori non mi hanno mai preso molto sul serio.


      Ho chiesto più e più volte di motivare questa affermazione, di fornirmi dei perchè, ma invece di ottenere delle risposte ho ricevuto solo giri di parole e link non pertinenti.

      Il suo quesito è pura retorica, perché chi conosce un minimo il metodo scientifico sa che bisogna definire il sistema che si analizza. La sua richiesta, così indeterminata, non è analizzabile, sta facendo pura filosofia. Per quale alimento chiede notizie? A quale malanno vuole fare riferimento? Se non specifica questi dati, non le si può rispondere, se ne rende conto? Se vuole sapere se con le pappardelle all’uovo si guarisce dalla leucemia, allora il discorso - pur assurdo - può anche aver senso perché basta fare una sperimentazione in tal senso per smentire i suoi dubbi. Ma se parla genericamente di alimentazione e genericamente di malanni, la sua domanda è semplicemente irricevibile perché mal posta.

      Eppure siete così assolutamente certi nel fare questa affermazione, al punto di indignarvi, di stracciarvi le vesti, di fare sit in di protesta, di mobilitarvi in massa... come se aveste sentito la più grossa bestemmia mai proferita dall’uomo... mi pare decisamente ridicolo che poi, quando vi si chiede il perchè di tutto questo, non sappiate rispondere.

      Perché il suo quesito è mal posto, le ho spiegato su il perché.

      "lo scopo dell’alimentazione è alimentare. Banalmente."
      Oh, Cristo... quindi secondo lei non c’è relazione tra ciò che si mangia, lo stato di salute, l’insorgenza di patologie, e la guarigione da queste? Le chiedo di nuovo: ma è serio?

      Insorgenza di patologie è diverso da guarigione. Se funzionasse come lei suppone, non si spiegherebbero malanni diversi in soggetti che seguono la stessa dieta.

      Nessun problema, infatti: basti pensare al fatto che ogni alimento ha delle proprietà, spero che sappia cosa significa questa parola, e non è semplicemente (banalmente, direbbe lei) un qualcosa di inerte da masticare e ingoiare per "alimentare". 

      E anche qui gioca con l’indeterminazione affermando cose così banali da essere superflue. Di quali molecole parla? In quale linea metabolica ne suppone l’effetto, a che livello? Quando si parla di farmaci si arriva a questi dettagli, che ovviamente lei trascura perché altrimenti il suo ragionamento perde immediatamente di consistenza.

      Mi sa dire la formula chimica del cibo? Non quella bruta, non mi interessa la composizione in termine di nutrienti, ma proprio l’analisi della reattività della molecola "cibo", che a sentirla non è un inerte che si ingoia. Sarei interessato ai dati cinetici e ai meccanismi di reazione che prevede per questa nota molecola "cibo", perfettamente caratterizzata a sentirla, che ingurgitiamo. Ovviamente se questi dati non sono noti, si renderà conto che la sua domanda non ha alcun senso.

      O basterebbe pensare al fatto che ci sono cibi consigliati per determinate patologie, ad esempio i problemi cardiovascolari, in quanto hanno un’azione positiva sulla patologia. E, per contro, ci sono cibi sconsigliati, in quanto hanno un’azione dannosa. 

      Già, ma lei parla di alimenti consigliati o sconsigliati, non di curativi, se ne rende conto? Riformulo la domanda: ho una patologia reumatica, che devo mangiare per curarla con certezza di guarigione al 100% senza assunzione di farmaci? E guardi che le sto facilitando la risposta, perché almeno ho definito una classe di patologie, a differenza dell’indeterminatezza della questione da lei posta.

      O pensare ad esempio che un alimento può avere proprietà antiossidanti o anti-infiammatorie, ed essere quindi indicato per ovviare a dei problemi di salute. 

      Si, ma basta a curare?

      O ancora, al fatto che vari alimenti hanno proprietà antitumorali, in quanto contengono sostanze che contrastano la crescita tumorale e ne promuovono il suicidio cellulare (altrimenti detto "apoptosi"). A me non pare poco, anzi.

      A me si, perché che un alimento abbia proprietà antitumorali non significa che sia in grado di far guarire un ammalato di tumore. Poi non capisce il perché delle reazioni alle sue tesi.

      Ma a leggere cosa scrive lei, lo scopo dell’alimentazione sarebbe solo quello di alimentare... manco il nostro organismo fosse un inceneritore. 

      E così ha dimostrato che non sa neanche cosa sia un inceneritore. Non ha mica bisogno di essere alimentato, mica muore. Siamo noi a volerlo alimentare per smaltire rifiuti.

      Tanto poi, se casomai insorgessero delle patologie, la soluzione sarebbe quella di assumere farmaci, immagino, dato che l’alimentazione non ha alcun ruolo curativo ma serve solo ad "alimentare".

      Si, in genere funziona così.

    • Di (---.---.---.117) 14 maggio 2014 00:31

      Per ---.---.---.107:
      Ah, quindi per capire che l’alimentazione non cura basta andare a guardarsi le definizioni di cibo e cura su un dizionario? Sarebbe questa la sua spiegazione scientifica? Ma è serio?

      Si e non ha nulla a che fare con la scienza, perché neanche il suo quesito ha a che fare con la scienza a meno non di non voler considerare scientifica la differenza tra un gelato e un cacciavite che è talmente evidente da non necessitare indagini. Sono serio e assolutamente razionale, perché è il solo modo di rispondere ai suoi sofismi. Le differenze tra un farmaco e un alimento ci sono e sono talmente banali da far sì che i due termini indichino cose diverse. Se poi lei ha intenzione di nutrirsi di soli antibiotici faccia sapere come è andata.

      E chi l’ha detto che un farmaco e un alimento siano analoghi? E’ ovvio che siano diversi, non so dove lei abbia letto che io abbia detto questa cosa.

      E allora perché chiede se un alimento cura? Un alimento alimenta, per definizione. Non è chiara la differenza? Sono sicuramente entrambi composti di comprovata utilità e meccanismo di azione chimico ma hanno scopi diversi a livello metabolico. Non sono succedanei, non si può vivere di soli farmaci e non bastano gli alimenti per evitare le malattie, perché chi muore di malanni non è necessariamente denutrito. E’ così banale.

      "L’onere della prova è in cui afferma che un alimento possa curare"
      Innanzitutto, come già ho detto più e più volte ormai, l’onere della prova spetta a chi fa un’affermazione, quindi non a me che ho semplicemente posto un quesito. L’onere della prova spetta a chi afferma "L’alimentazione non può curare", che è appunto un’affermazione.

      Ok, allora le devo dimostrare che con un gelato non posso avvitare un bullone, è questo che chiede? Vuole una dimostrazione banale? Assuma antipiretici per un mese, solo esclusivamente antipiretici, magari dopo un paio di giorni avvertirà qualche fastidio. E analogamente, provi a modificare l’alimentazione ad un malato di ebola, le lascio campo libero qualsiasi cosa senta di somministrare a livello di nutrimento, vediamo che succede. 

      Anche io credevo che con gli alimenti si guarisse, ma avevo 5 anni e mi riferivo alle caramelle che sicuramente preferivo a certi orrendi sciroppi. Per fortuna i miei genitori non mi hanno mai preso molto sul serio.


      Ho chiesto più e più volte di motivare questa affermazione, di fornirmi dei perchè, ma invece di ottenere delle risposte ho ricevuto solo giri di parole e link non pertinenti.

      Il suo quesito è pura retorica, perché chi conosce un minimo il metodo scientifico sa che bisogna definire il sistema che si analizza. La sua richiesta, così indeterminata, non è analizzabile, sta facendo pura filosofia. Per quale alimento chiede notizie? A quale malanno vuole fare riferimento? Se non specifica questi dati, non le si può rispondere, se ne rende conto? Se vuole sapere se con le pappardelle all’uovo si guarisce dalla leucemia, allora il discorso - pur assurdo - può anche aver senso perché basta fare una sperimentazione in tal senso per smentire i suoi dubbi. Ma se parla genericamente di alimentazione e genericamente di malanni, la sua domanda è semplicemente irricevibile perché mal posta.

      Eppure siete così assolutamente certi nel fare questa affermazione, al punto di indignarvi, di stracciarvi le vesti, di fare sit in di protesta, di mobilitarvi in massa... come se aveste sentito la più grossa bestemmia mai proferita dall’uomo... mi pare decisamente ridicolo che poi, quando vi si chiede il perchè di tutto questo, non sappiate rispondere.

      Perché il suo quesito è mal posto, le ho spiegato su il perché.

      "lo scopo dell’alimentazione è alimentare. Banalmente."
      Oh, Cristo... quindi secondo lei non c’è relazione tra ciò che si mangia, lo stato di salute, l’insorgenza di patologie, e la guarigione da queste? Le chiedo di nuovo: ma è serio?

      Insorgenza di patologie è diverso da guarigione. Se funzionasse come lei suppone, non si spiegherebbero malanni diversi in soggetti che seguono la stessa dieta.

      Nessun problema, infatti: basti pensare al fatto che ogni alimento ha delle proprietà, spero che sappia cosa significa questa parola, e non è semplicemente (banalmente, direbbe lei) un qualcosa di inerte da masticare e ingoiare per "alimentare". 

      E anche qui gioca con l’indeterminazione affermando cose così banali da essere superflue. Di quali molecole parla? In quale linea metabolica ne suppone l’effetto, a che livello? Quando si parla di farmaci si arriva a questi dettagli, che ovviamente lei trascura perché altrimenti il suo ragionamento perde immediatamente di consistenza.

      Mi sa dire la formula chimica del cibo? Non quella bruta, non mi interessa la composizione in termine di nutrienti, ma proprio l’analisi della reattività della molecola "cibo", che a sentirla non è un inerte che si ingoia. Sarei interessato ai dati cinetici e ai meccanismi di reazione che prevede per questa nota molecola "cibo", perfettamente caratterizzata a sentirla, che ingurgitiamo. Ovviamente se questi dati non sono noti, si renderà conto che la sua domanda non ha alcun senso.

      O basterebbe pensare al fatto che ci sono cibi consigliati per determinate patologie, ad esempio i problemi cardiovascolari, in quanto hanno un’azione positiva sulla patologia. E, per contro, ci sono cibi sconsigliati, in quanto hanno un’azione dannosa. 

      Già, ma lei parla di alimenti consigliati o sconsigliati, non di curativi, se ne rende conto? Riformulo la domanda: ho una patologia reumatica, che devo mangiare per curarla con certezza di guarigione al 100% senza assunzione di farmaci? E guardi che le sto facilitando la risposta, perché almeno ho definito una classe di patologie, a differenza dell’indeterminatezza della questione da lei posta.

      O pensare ad esempio che un alimento può avere proprietà antiossidanti o anti-infiammatorie, ed essere quindi indicato per ovviare a dei problemi di salute. 

      Si, ma basta a curare?

      O ancora, al fatto che vari alimenti hanno proprietà antitumorali, in quanto contengono sostanze che contrastano la crescita tumorale e ne promuovono il suicidio cellulare (altrimenti detto "apoptosi"). A me non pare poco, anzi.

      A me si, perché che un alimento abbia proprietà antitumorali non significa che sia in grado di far guarire un ammalato di tumore. Poi non capisce il perché delle reazioni alle sue tesi.

      Ma a leggere cosa scrive lei, lo scopo dell’alimentazione sarebbe solo quello di alimentare... manco il nostro organismo fosse un inceneritore. 

      E così ha dimostrato che non sa neanche cosa sia un inceneritore. Non ha mica bisogno di essere alimentato, mica muore. Siamo noi a volerlo alimentare per smaltire rifiuti.

      Tanto poi, se casomai insorgessero delle patologie, la soluzione sarebbe quella di assumere farmaci, immagino, dato che l’alimentazione non ha alcun ruolo curativo ma serve solo ad "alimentare".

      Si, in genere funziona così.

    • Di (---.---.---.139) 14 maggio 2014 09:48

      Prova di invio commento

    • Di Ilaria Ampollini (---.---.---.233) 14 maggio 2014 10:00
      Iaia Leone

      allora, io mi metto a sua disposizione. lei mi indichi un tipo di tumore (uno, perché ogni tumore è diversissimo dagli altri) e mi dica anche quali alimenti potrebbero curarlo. io vado a cercare gli studi specifici (ammesso che ce ne siano, ma vale la pena provare).


      comunque è sicuro di conoscere il sito dell’AIRC? Perché per esempio ho trovato questo: 

      "L’Istituto nazionale tumori di Milano sta verificando se un’alimentazione appropriata può migliorare la prognosi di queste pazienti. A questo scopo il progetto Diana 5 sta sperimentando una dieta particolare, che utilizza alcune preparazioni tipiche della tradizione mediterranea e di quella macrobiotica, per aiutare le pazienti a ridurre i fattori di rischio correlati alle recidive."

      Si tratta di uno studio relativo ai tumori al seno. Glielo riporto tanto per mostrare come gli studi sugli effetti curativi (si parla di prognosi, quindi non siamo più nel campo della prevenzione) del cibo ci sono. Ma le cose non sono semplici e miracolose come vogliono far credere Le Iene. Sarebbe molto bello, ma non è così. 
    • Di (---.---.---.139) 14 maggio 2014 10:22

      Ilaria, risponderei volentieri sia a lei sia a ---.---.---.117, ma ho notato che da oggi stranamente non riesco più a mettere commenti della stesssa lunghezza di quello di ---.---.---.117, e addirittura quando provo a inviarne uno lungo anche la metà (avevo fatto un riassunto della mia risposta per ovviare al problema della lunghezza eccessiva) mi viene richiesto nome utente e password, cosa che fino a ieri non succedeva...
      Mi sa spiegare il motivo di questi strani e improvvisi "disguidi"?

    • Di (---.---.---.212) 14 maggio 2014 13:10

      Sono il commentatore a cui vorrebbe rispondere, le posso assicurare che anche io ho avuto problemi ad inviare il commento di ieri, tanto da mandarne due per errore (cosa di cui mi scuso).


      Come vede non è nei suoi riguardi, anzi direi che dal modo in cui l’autrice dell’articolo si prodiga a rispondere ella apprezzi il dibattito in linea di principio.

      Se ha problemi ad inviare un commento corposo, almeno per quanto mi riguarda lo può spezzare in più interventi.
    • Di (---.---.---.212) 14 maggio 2014 13:53

      Guardi, cercherò di venirle incontro accettando parzialmente il suo ragionamento, ma le ricordo che per come funziona il metodo scientifico se non si definisce in modo preciso il sistema cui si fa riferimento non si può fare alcun ragionamento, perché la materia segue leggi che dipendono dallo stato del sistema e non sono ipotizzabili a piacimento come in certe diatribe filosofiche. Chiedere di dimostrare che gli alimenti non curano è come pretendere di ragionare sull’evoluzione della sostanza A nel sistema TOT nelle condizioni PINCOPALLO. Si renderà conto che questo è fattibile a livello di ragionamento, nel corso del quale però si tenderanno ad inserire comunque ipotesi che definiscano ciò di cui si parla, ma da un punto di vista fisico (inteso come disciplina) la questione non ha alcun senso perché l’evoluzione di un sistema dipende strettamente dal sistema stesso e dalle condizioni e forzanti cui è sottoposto. Se non è definito, si parla del sesso degli angeli.


      Detto questo, cercando di venirle incontro, sicuramente ogni volta che ci alimentiamo ingurgitiamo qualcosa che ha una certa reattività chimica e come tale interferisce con il nostro metabolismo a vari livelli. Soprattutto, qualsiasi sostanza, oltre certi dosaggi (alias concentrazioni nel nostro corpo) ha effetti letali, così come per averne di apprezzabili deve essere somministrata al di sopra di una quantità minima (altrimenti non partono i meccanismi regolatori che permettono la sintesi di composti atti alla metabolizzazione di dette sostanze, in genere questi meccanismi regolatori sono legati alla concentrazione delle sostanze introdotte nell’organismo). E qui mi sto mantenendo al livello di indeterminazione del suo discorso ma così si renderà conto che qualsiasi alimento può essere curativo o letale perché al di là della sua composizione, assolutamente vaga a questo livello di ragionamento, stiamo trascurando un aspetto della questione fondamentale: concentrazione. Quantità di quell’alimento da ingurgitare per avere effetti apprezzabili (positivi o negativi che siano) e lo stiamo trascurando perché parlare di questo significa DEFINIRE un minimo il sistema.

      Sicuramente è corretto dire che oltre una certa dose, ogni alimento è patogeno, se non letale. Anche quelli che lei considera benefici.

      Soprattutto il cibo non è un elemento allo stato puro, ma un complesso di nutrienti che riteniamo fondamenti alla sopravvivenza umana e in genere si definisce cibo ciò che apporta non un singolo nutriente, ma una bilanciata composizione di ciò che è considerato necessario al metabolismo umano nel suo complesso. In altre parole quando si distingue tra cibo e farmaci si ragiona in base allo scopo per cui si assumono, perché interferiscono con linee metaboliche diverse. Il cibo è un complesso preparato chimico che serve alla sussistenza, il farmaco è in genere un concentrato di un singolo o pochi principi attivi, appunto a concentrazione precisa, definita, che serve a "correggere" eventuali squilibri metabolici. Tale concentrazione è appunto legata alla chimica del problema, a questi livelli di ragionamento assolutamente ignota.

      Guardi, è molto probabile che in ogni singolo alimento vi siano gli stessi principi attivi di un farmaco, per cui mangiarlo sicuramente fa bene. Aiuta a prevenire, diciamo. Il problema è la concentrazione di questo principio attivo in detto alimento, che può non essere sufficiente a CURARE un eventuale malanno (non fa partire le linee metaboliche richieste) a meno di non ingurgitarne una quantità tale che poi magari un altro componente di detto cibo diventa tossico per il nostro corpo.

      I farmaci non sono sempre sintetici, anzi la maggiorparte si ottengono concentrando opportunamente principi chimici che si ritroverebbero in moltissimi alimenti. Il fatto è che se prendo una pillola che contiene le stesse sostanze benefiche che potrei trovare nei fagiolini, so quanto di quel principio attivo sto assumendo, non ho bisogno di mangiare quintali di fagiolini a parità di principio attivo necessario, e soprattutto assumo solo quel principio attivo e non altre sostanze contenute nei fagiolini, che magari in quintali di fagiolini potrebbero risultarmi tossiche.

      Specificità.

      Questo per parlare a livello puramente teorico, generico, ma ovviamente sarebbe meglio entrare nel merito delle patologie cui si fa riferimento.
    • Di (---.---.---.112) 16 maggio 2014 22:32

      Ilaria Ampollini mi creda leggere i suoi commenti mi fa provare un tale senso di rabbia che penso che non ci dormirò stanotte.I suoi commenti, la sua arroganza mi fanno capire che leI le basi del metodo scientifico, del metodo sperimentale non li conosce proprio o li ha dimenticati.Credo di aver studiato quanto e forse più di lei, sono un ingegnere di vecchia scuola e grazie all’ingegneria disponete di maccine e dispositivi senza i quali i medici sarebbero all’età della Pietra.Penso alla TAC o alla PET,sono forse state progettate da dei medici?Siete all’età della Pietra rispetto al Cancro dovete ammetterlo e basta.In un corso di laurea in medicina non c’è nemmeno un esame che studia l’alimentazione.Mi chiedo ma che cosa studiate?se siamo il risultalto di quello che mangiamo come si fa ad ignorare questo aspetto.

  • Di (---.---.---.79) 12 maggio 2014 18:19

    Grazie della risposta, ma nonostante tutto ciò che ha scritto non ha risposto alla mia domanda.

    "purtroppo, ad oggi riusciamo a intervenire solo con terapie come chemio e radio"
    Dove sono le prove che ad oggi possiamo intervenire solo con queste terapie?

    "di quanto purtroppo non basti un po’ di frutta e verdura per curarli"
    Parlare di "un po’ di frutta e verdura" spero si renda conto che significa sminuire e ridicolizzare un argomento serio.

    "se ci sono scienziati, ricercatori e medici convinti che con l’alimentazione si possa curare il cancro, questo è quello che faranno: prenderanno centinaia di pazienti ammalati di cancro disposti a entrare in una sperimentazione, un gruppo di questi sarà curato con l’alimentazione, un gruppo con le terapie tradizionali, un gruppo con del placebo. alla fine del trial si guarderà quale terapia ha dato i risultati migliori."
    In realtà questo è stato già fatto per il tumore alla prostata. Non so se posso mettere link o se vengono considerati come spam, in ogni caso basta digitare su google "sangue dei vegani" e aprire il primo sito, che parla appunto di questo studio, da cui si è evinto che il sangue di chi si ciba di soli vegetali è 8 volte più efficace nel combattere l’insorgenza tumorale.

    "poi ci sono Le Iene, che prendono un cazzo di microfono, intervistano gente a caso, montano le interviste come merda vogliono e le fanno credere che i miracoli esistano"
    Mica se lo sono inventati le Iene che l’alimentazione può curare le patologie, sono cose che come minimo vengono studiate da 100 anni. Anzi, in realtà da secoli, già Ippocrate affermò: "Fà che il cibo sia la tua medicina e che la tua medicina sia il cibo".

    ole.it/aforismi/medicina-e-salutep/frase-6Si veda la terapia Gerson, solo per fare un esempio. Oppure si informi sul dottor Paolo Rege Gianas, che all’ospedale di Garbagnate Milanese cura con successo malati di tumore anche in metastasi, facendogli assumere nient’altro che succhi di frutta e verdura (terapia simile a quella di Gerson).

    Ad ogni modo, anche dalla sua risposta, vedo che in definitiva non avete niente in mano per poter fare affermazioni lapidarie quali "L’alimentazione non cura".
    • Di kayser soze (---.---.---.129) 12 maggio 2014 18:51

      Ma lei seriamente osa parlare della terapia Gerson e dei clisteri di caffè? Cita Ippocrate come prova a favore dell’alimentazione che cura? 

      Francamente mi stupisco che prima Ilaria Ampollini abbia speso tempo per risponderle. 
      Lei non ha sicuramente i mezzi per capire, vada pure a bersi i suoi succhi di mirtillo, si faccia un paio di clisteri di caffè e non dimentichi una bella endovena di bicarbonato. 
      Poi accenda il suo reattore a fusione fredda e dopo aver contemplato un cielo geoingegnerizzato si corichi sereno.

      Assolutamente incredibile il livello di ignoranza che ci circonda, sono basito.

  • Di (---.---.---.79) 12 maggio 2014 18:58

    Kayser, invece di far i soliti giri di parole e le solite battutine rispondete semplicemente alla domanda:dove sono le prove che l’alimentazione non cura le patologie? In base a cosa affermate che l’alimentazione non cura le patologie?
    Perchè fino ad ora l’unica cosa che ho potuto constatare è che fate affermazioni lapidarie come questa, ma poi non sapete perchè le fate e non sapete fornire dati e prove a supporto di ciò che dite.
    E questo significa parlare per dogmi e per pregiudizi. Altro che scienza. MA gli ignoranti sono ovviamente gli altri, mica chi sputa sentenze senza sapere il perchè.
    Io aspetto.

    • Di kayser soze (---.---.---.129) 12 maggio 2014 19:07

      Ma scusi, non fa prima a fornire LEI le prove che l’alimentazione cura le patologie? Da dove deriva questa sua arrogante sicumera? Le banane curano? Ci fornisca le prove, per la medicina, quella vera, una buona alimentazione può essere una buona prevenzione, nulla più. Vuole le prove? Si faccia un’endovena di sangue infetto e poi si curi con mirtilli e ravanelli, avrà tutte le prove che vuole.

    • Di Ilaria Ampollini (---.---.---.233) 12 maggio 2014 19:22
      Iaia Leone

      No scusi un attimo eh, siccome io ho speso il mio tempo per risponderle, sarebbe carino da parte sua almeno leggere quello che ho scritto. Le ho indicato un manuale di oncologia clinica e il sito dell’AIRC, che è l’Associazione italiana per la ricerca sul cancro, sostenuta proprio dai pazienti oncologici e dalle loro famiglie. Se poi lei è più comodo a leggere solo quelle due cose che trova digitando su google ’cancro aloe cure alternative’, questo è un altro discorso. Se lei avesse dimestichezza con la scienza, riuscirebbe a capire che io non posso riassumerle decenni di studi e di evidenze in un commento. Lei deve fare lo sforzo di entrare in una libreria e cercare testi con i quali informarsi. Potrebbe iniziare da Storia della medicina, di Cosmacini, tanto per farsi un’idea di cosa stiamo parlando. Sul sito dell’AIRC poi trova informazioni dettagliate su ogni tipo di tumore, consigli per prevenirli e spiegazioni sulle cure a disposizione. Trova anche approfondimenti, per esempio, sull’utilizzo dell’Aloe, come questo .


      Io non posso citarle UNO studio, semplicemente perché non stiamo parlando di studi isolati. Stiamo parlando di CENTINAIA, MIGLIAIA DI STUDI, stiamo parlando di un patrimonio di conoscenze che è stato costruito da tutta la comunità scientifica, europea, americana, asiatica, non da uno, due o tre medici. Almeno su questo riesce ad essere d’accordo?

      Comunque se l’AIRC non la convince e conosce l’inglese, le consiglio PubMed  : è il più grande database di studi scientifici. Lei può inserire in alto le parole chiave della sua ricerca (in questo caso per esempio cancer e diet) e trova tutti gli studi che NEL MONDO sono stati fatti a riguardo, con statistiche e quant’altro. Qui il link, ho fatto la ricerca: http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/...
    • Di (---.---.---.79) 12 maggio 2014 19:32

      Ilaria, il suo a me pare solo un modo per non rispondere alla domanda che ho fatto.
      Troppo comodo dire che non può citare centinaia di studi o narrarmi la storia della medicina. Lei studia? Agli esami risponde così se interpellata o risponde nel merito della domanda?
      Tra tutte queste centinaia di studi di cui mi parla ce ne sarà uno che dica che l’alimentazione non cura le patologie. Ripeto: parlate come se voi foste assolutissimamente certi di ciò che dite, come se aveste in mano dei dati inoppugnabili a confermare ciò che affermate, al punto da dare dell’ignorante a chi vi pone dei dubbi, salvo poi non saper spiegare perchè fate certe affermazioni. Non le sembra che in questo modo di fare ci sia qualcosa che non quadra?.

    • Di Ilaria Ampollini (---.---.---.233) 12 maggio 2014 19:39
      Iaia Leone

      http://www.airc.it/cancro/affrontar...



      adesso li legge, per favore? poi ne discutiamo, entrando nel merito dei contenuti. 
    • Di (---.---.---.79) 12 maggio 2014 19:45

      I link che mi ha fornito, che comunque già avevo letto, non rispondono alla mia domanda.
      Ma poi non sa rispondere di suo pugno, senza rimandare a siti vari? Diamine, la vedo così indignata per questa faccenda ma poi se le si chiede perchè lo sia non sa nemmeno lei spiegarlo!

    • Di Ilaria Ampollini (---.---.---.233) 12 maggio 2014 19:50
      Iaia Leone

      perché dovrei rispondere di mio pugno mi scusi? non esiste una cosa del genere. io da sola non posso darle una risposta attendibile. io posso rinviarla agli studi fatti. comunque dopo cena cercherò di scrivere un nuovo articolo, in cui proverò a riassumere di mio pugno il contenuto dei link, perché a quanto pare lei è troppo pigro intellettualmente per leggerli. 

    • Di (---.---.---.79) 12 maggio 2014 20:06

      Ah, lei non può rispondere di suo pugno per spiegarmi perchè l’alimentazione non curerebbe, ma di suo pugno invece scrive questa affermazione... se uno si permette di fare affermazioni così importanti mi aspetto che sappia anche motivarle, oppure cosa facciamo? Buttiamo lì delle frasi così, tanto per?
      Non è che sono pigro e non ho letto i link che mi ha fornito, come le ho detto me li ero già letti e non vi ho trovato la risposta alla domanda "Perchè l’alimentazione non cura?".
      Semplicemente dicono cosa mangiare e come comportarsi per fare prevenzione, il che non risponde certo alla ia domanda.

    • Di Stefano (---.---.---.30) 7 ottobre 2015 00:44

      Unico consiglio, la smetta con le droghe.

    • Di Stefano (---.---.---.30) 7 ottobre 2015 01:01

      A parte il caloroso invito, ha mai sentito parlare di persone vegetariane, vegane, ovo.. latto.. fruttariane.. ecc.. che si sono ammalate di neoplasie maligne?

      La prego di rivedere le sue idee e i suoi scritti perchè si sta parlando di patologie più che gravi. Bastassero 3 carote, uno spicchio d’aglio e del prezzemolo per guarire da situazioni di questo tipo probabilmente lei sarebbe da nobel, il consiglio che le do è di non provarci, seriamente.
      Pensare di guarirsi con l’alimentazione probabilmente può funzionare nel combattere il mal di testa, di stomaco, il raffreddore.. e altre di misera entità. Altra buona norma è non farsi mancare nutrienti essenziali da una alimentazione varia e completa, entrando però in materia preventiva e di buon STILE di vita, non di automedicazione.
      La prego.
      PS: L’agitazione nervosa messa in evidenza dai suoi numerosi scritti può portare ad un incremento notevole delle patologie cardiache, una camomilla in via preventiva può abbassarle questo rischio. 
  • Di (---.---.---.79) 12 maggio 2014 19:19

    Ah, solo io devo portare prove? Voi invece potete sparare affermazioni col lusso di tralasciare dati e prove a supporto di ciò che dite? Comodo, non c’è che dire.
    Senti poi chi parla di arroganza... io sono stato educato, voi avete risposto come degli scaricatori di porto con dei "cazzo", "merda" e facendo ironie. Ma zero risposte.
    Io non ho fatto alcna affermazione, se ha letto bene, ho solo posto una domanda a cui non ho avuto uno straccio di risposta.
    A fare affermazioni categoriche siete voi, nel momento in cui dite che l’alimentazione non cura niente. Di solito funziona che è chi fa affermazioni che deve dare delle motivazioni.
    L’alimentazione non cura le patologie? Perchè? Quali sono le motivazioni a supporto di questa affermazione? Se non sapete fornire delle motivazioni a ciò che dite, significa che state parlando per dogmi, pregiudizi e quindi presunzione.
    Io contiuo ad aspettare. Ma spero non riceverò come risposta altri inutili giri di parole e battutine. O è questo il vostro livello scientifico?

    • Di kayser soze (---.---.---.129) 12 maggio 2014 19:29

      Ho letto e riletto le risposte ai suoi commenti e le uniche parolacce le vedo in ciò che ha scritto lei, la risposta le è stata data e ridata, vada a leggersi gli studi e avrà le sue benedette prove.

    • Di Ilaria Ampollini (---.---.---.233) 12 maggio 2014 19:35
      Iaia Leone

      senta anche Galileo Galilei ha dovuto addurre prove a favore della sua teoria eliocentrica e Halley è morto prima che le sue ipotesi sull’orbita delle comete fosse confermata dalle osservazioni. quindi non è così un delitto chiederle a lei, non crede? chiunque è chiamato a fornire prove per dimostrare la propria ipotesi, la scienza funziona così, purtroppo per lei. ci sono milioni di ricercatori che giorno dopo giorno cercano prove nei laboratori, nelle statistiche, in vitro, nei trials. capisce? 

    • Di (---.---.---.79) 12 maggio 2014 19:36

      Le parolacce le avrei scritte io??? Forse mi confonde con altri che hanno commentato (io ho commentato oggi per la prima volta), sono sicuro di non aver scritto parolacce, tranne quelle che ho riportato.
      Ah, la risposta è stata data e ridata? E dove?
      Quali sono gli studi che rispondono alla domanda "Perchè l’alimentazione non cura?".
      Non fa prima lei a mostrarmi questi studi?

    • Di (---.---.---.79) 12 maggio 2014 19:41

      Ma non fate prima a darmi questa benedetta risposta, invece di continuare a divagare?
      Ripeto: io non ho fatto alcuna affermazione, ma ho posto una domanda. Ad aver fatto un’affermazione siete voi, e siete quindi voi a dover dare spiegazioni.

      "chiunque è chiamato a fornire prove per dimostrare la propria ipotesi, la scienza funziona così, purtroppo per lei."
      No, purtroppo per lei, mi sa... Lei sostiene ed afferma che l’alimentazione non cura: ora mi fornisca le motivazioni di quanto sostiene. La scienza funziona così.
      Ma mi fornisca spiegazioni reali, non le solite divagazioni fatte di discorsoni sulla storia della medicina e sul numero di studi pubblicati.

    • Di Ilaria Ampollini (---.---.---.233) 12 maggio 2014 19:45
      Iaia Leone

      sto continuando a risponderle con dei link, può leggerli per favore? le sto fornendo gli studi, le fonti che lei mi ha chiesto.


      questo è un progetto di ricerca europea interamente dedicato a cancro e alimentazione:


      The European Prospective Investigation into Cancer and Nutrition (EPIC) is coordinated by Dr Elio Riboli, Head of the Division of Epidemiology, Public Health and Primary Care at the Imperial College London in the United Kingdom. EPIC received substantial financial support from the Europe Against Cancer Program of the European Commission.

      EPIC was designed to investigate the relationships between diet, nutritional status, lifestyle and environmental factors and the incidence of cancer and other chronic diseases. EPIC is a large study of diet and health having recruited over half a million (520,000) people in ten European countries: Denmark, France, Germany, Greece, Italy, The Netherlands, Norway, Spain, Sweden and the United Kingdom.
    • Di kayser soze (---.---.---.129) 12 maggio 2014 19:48

      Ma lei proprio se le cerca con il lanternino allora. Le rispondo per l’ultima volta e poi faccia ciò che le pare e con chi le pare. Se rilegge i commenti vedrà che per ben due volte ripeto due volte le sono stati indicati dei link che la rimandano a studi effettuati e verificati, vada a leggerseli. Per quanto mi riguarda le ho già detto che l’alimentazione non è un cura.

      Mi piacerebbe sapere chi l’ha insultata e quale sia il commento che riporta parolacce, a parte il suo ovviamente e che è l’unico in cui le ho lette.

      Detto questo le auguro di trovare al più presto le risposte che tanto brama, non perderò ulteriore tempo nel rispondere a chi fa finta di non capire, a chi non sa o non vuole leggere, a chi lancia accuse false, a chi evidentemente si diverte a trolleggiare. Insomma, scriva quello che vuole, io non le risponderò più, lei mi ha stufato.

  • Di (---.---.---.79) 12 maggio 2014 19:58

    Lo studio EPIC l’o conosco già, ma anche quello non risponde alla mia domanda.
    Ma invece di continuare a rimandarmi a siti veri sa dare una risposta di suo pugno?

    Kayser, quei link che avete messo, ripeto, non rispondono affatto a ciò che chiedo. Li conosco già e li avevo già letti.
    Il commento con le parolacce è quello di Ilaria in cui mi ha risposto per la prima volta... non è che mi ha insultato, ma non mi pare certo un modo educato di dialogare, specie per una ragazza.
    Che non intenda più rispondermi ci credo, dato che non ha niente in mano che la possa aiutare a rispondermi. E ovviamente, classico copione: chi pone domande a cui non si sa rispondere viene etichettato come troll e si cerca di farlo passare come un disturbatore.
    Mi spiace per voi, ma mica è colpa mia se avete la faccia tosta di sputare sentenze e poi non siete nemmeno in grado di fornire uno straccio di motivazione a supporto di ciò che dite. E questo si chiama parlare per dogmi, si chiama presunzione. E ignoranza.
    Vabbè, lascio anch’io. Tanto ho già capito che si va per le lunghe con inutili giri di parole e zero risposte.
    Tanto è evidente a chiunque legga che non sapete di cosa parlate e non sapete fornire spiegazioni alle affermazioni che fate. Buona continuazione.

  • Di (---.---.---.234) 12 maggio 2014 21:11

    Anche io come ---.---.---.79 sarei curioso di vedere alcuni dati di ricerche che possono dimostrare che non c’è relazione tra abitudini alimentari e malattie.

  • Di (---.---.---.79) 12 maggio 2014 23:04

    Per ---.---.---.234: giusto per fare chiarezza, io non ho chiesto di vedere studi e ricerche che possano dimostrare che non c’è relazione tra abitudini alimentari e malattie. Che ci sia una chiara relazione tra cosa si mangia e l’insorgenza di patologie è pacifico, esistono degli studi che lo confermano e alcuni di essi sono stati linkati da Ilaria. Io chiedevo un’altra cosa (a cui gli studi fin qui linkati non danno risposta, dato che parlano solo di prevenzione): ossia di vedere dati che dicano che l’alimentazione non fa da cura, che è ben diverso.

  • Di (---.---.---.41) 14 maggio 2014 00:56

    Scrivo questo e non voglio risposte....ognuno è libero di pensare cio che vuole...lavoro in sala operatoria da quattordici anni...sempre più patologie che in passato erano legate agli. Over sessanta oggi arrivano gia dai 25 anni....da che è nato l’uomo siamo la prima generazione che mangia carne, sotto varie forme, tutti i giorni. Ragazzi che si operano di colecisti a 28 anni....uomini che prendono gli antipertensivi a 38 anni....ma nella più totale ignoranza voi credete davvaero che se questa gente avesse avuto una vita da vegetariani avrebbe manifestato tali patologie? Facciamo una vita pressoche sedentaria e ci alimentiamo come se dovessimo affrontare i pirenei scalzi e nudi...ma ammettete che il nostro regime alimentare e vergognoso....i vegani fanno bene....tra i due estremi meglio essere vegani che onnivori allo stato brado...i nostri nonni di 80anni? Non avevano nemmeno il frigo e vivevano di prodotti della terra....si mangiava carne alle feste...sono ancora in vita...cari scettici....tra un hamburger e un hot dog spero di non vedervi nella mia sala....dopo il primo servizio delle iene sono diventato vegano... Non sono animalista ma ho voluto provare...sono rinato e mi sento un uomo nuovo....sono figlio della medicina convenzionale...non credete alle favole...non si muore di vaiolo ma di hiv, non si muore di morbillo(falso) ma si muore di h1n1...si moriva prima e si muore adesso...eliminare le proteine animali non è un eresia....fa bene davvero....lasciate google e provateci....poi ritroviamoci in questo forum

    P.s. 
    Per intraprendere certe diete bisogna avere una conoscienza alimentare non indifferente altrimenti si rischiano deficit che i signori medici catalogano come conseguenza logica di queste diete.....sbagliato....le carenze sono dovute all’ignoranza...lasciate la carne o almeno provateci...ne guadqgnerete sicuramente in salute.... W le iene
    • Di Ilaria Ampollini (---.---.---.233) 14 maggio 2014 09:53
      Iaia Leone

      Io credo che lei dica cose ragionevoli, e spero la rincuorerà sapere che TUTTI i medici sono concordi nel dire che il consumo di carni rosse va limitato a 2 porzioni a settimana, per esempio. La sua scelta di diventare vegano è per certi versi ammirevole e sicuramente ogni individuo ha diritto di decidere cosa mangiare e in quali quantità. 

      Il problema non è questo. Il problema è che Le Iene stanno dicendo che se ci si ammala di cancro ci si può curare con una dieta vegana e concentrato d’aloe. Ora, lei è disposto a credere in un’affermazione così perentoria e drastica? 

      Sarebbe come dire: visto che la gonorrea si previene utilizzando il preservativo (così come una dieta a prevalenza vegetariana aiuta a prevenire il cancro) allora se ho la gonorrea mi curo con il preservativo. Cerchi su google le immagini relative a ’gonorrea’ e poi mi faccia sapere se le viene voglia di curarsi indossando semplicemente un preservativo.

      Probabilmente funziona, visto che ’NON CI SONO STUDI CHE DIMOSTRANO CHE UN PRESERVATIVO NON CURA LA GONORREA’. 
    • Di (---.---.---.139) 14 maggio 2014 13:06

      Oh, Cristo santo... Ma che esempi assurdi fa???
      Peccato che il preservativo non abbia alcuna proprietà intrinseca, nessuna proprietà curativa, ma sia solo una semplice barriera fisica che trattiene lo sperma.
      Gli alimenti invece non sono minimamente paragonabili a un profilattico, poichè hanno proprietà che influiscono sull’organismo e sulla salute.
      PS: mi sa dire se il problema cui avevo accennato sopra è risolto?

  • Di (---.---.---.139) 14 maggio 2014 13:16

    Per
    ---.---.---.117:
    Avevo risposto punto per punto alle sue obiezioni, ma vedo che ora mi è impossibile pubblicare commenti lunghi (chissà come mai), per cui le scriverò una sintesi di quanto avevo scritto.
    Quindi, lei in definitiva sta dicendo che un alimento non ha intrinseche proprietà curative e terapeutiche? Questo sta dicendo? Che è una cosa inerte senza effetti sull’organismo, sull’insorgenza di patologie e sulla guarigione da esse? Sul serio?
    E chi lo dice che non bastano gli alimenti per evitare le malattie? Gli informatori farmaceutici, forse...?
    "A quale malanno vuole fare riferimento?"
    Ai tumori, visto che è quello il focus dei servizi delle Iene e su cui vi imbestialite (per non citare patologie minori). Dove sono i dati che vi fanno dire con forza e indignazione "L’alimentazione non cura i tumori!"? In base a cosa lo dite?
    Ma non sono io a dover fornire spiegazioni, siete voi che fate con forza questa affermazione ma non sapete portare dati a supporto: eppure immagino che per fare affermazioni così categoriche abbiate un consistente background di dati ed esperienze. Non è così? Allora in base a cosa parlate?
    "E anche qui gioca con l’indeterminazione affermando cose così banali da essere superflue. Di quali molecole parla? In quale linea metabolica ne suppone l’effetto, a che livello?"
    Dai, che lo sa anche lei, mica sono cose segrete... solo per fare un esempio e non scrivere papiri cito i polifenoli, che hanno azione antiossidante, antiinfiammatoria, antitumorale, o la curcumina, che promuove l’apoptosi delle cellule tumorali, l’allicina dell’aglio anch’essa in grado di arrestare la crescita tumorale e promuoverne l’apoptosi, ecc...

    "Si, in genere funziona così"
    Ah, bene. Quindi se ho il colesterolo alle stelle invece di modificare l’alimentazione prenderò le statine. Se ho le arterie che si stanno intasando prenderò altri farmaci, invece che modificare l’alimentazione. Se ho una gastrite prenderò altri farmaci, invece che modificare l’alimentazione. Se ho il sangue denso prenderò dei fluidificanti del sangue, invece che modificare l’alimentazione. Se ho il diabete prenderò altri farmaci, invece che modificare l’alimentazione.

    Decisamente molto intelligente e furbo, visto che oltre a non risolvere tali problemi all’origine finirò per crearmene potenzialmente altri a causa degli effetti collaterali dei farmaci.
    Capisco che al mondo della medicina interessi molto far passare l’idea che l’alimentazione non influisce più di tanto sulla salute e che sia quindi necessario ricorrere ai farmaci a ogni piè sospinto, ma purtroppo non è così.

    Alla fine siamo punto e a capo, non ho ottenuto risposte., se non le solite divagazioni e i soliti inutili giri di parole.
    Non sapete spiegare perché l’alimentazione non cura, eppure lo affermate con forza. Alla faccia del metodo scientifico. Tutto ciò è grottesco, ridicolo.

    • Di (---.---.---.38) 14 maggio 2014 14:19

      Quello che penso non è la forzatura che mi attribuisce, ho già anticipato il grosso delle sue obiezioni in risposta al commento precedente, sa come visualizzarlo.

    • Di (---.---.---.139) 14 maggio 2014 14:36

      Forzatura? Niente affatto. Voi affermate categoricamente che modificare l’alimentazione non ha alcuna efficacia nel far guarire da un tumore. Non è una forzatura che mi sono inventato io, è quello che dite voi.
      E lo dite, ripeto, pur senza sapere se le cose stiano come dite, dato che non avete alcun dato per poter fare un’affermazione simile. Ma la fate lo stesso. Non si sa perchè. O meglio, il perchè lo si può intuire: di fronte a cose che non collimano con quanto credete sia la verità che ritenete essere una ed inscalfibile, date in escandescenze e gridate allo scandalo. Il che è paragonabile al comportamento di un fondamentalista religioso nel momento in cui si mettono in dubbio i dogmi in cui crede: lui reagisce dando dell’infedele o del blasfemo agli altri, voi dando del ciarlatano.

  • Di (---.---.---.195) 14 maggio 2014 15:01

    Guardi, la cito testualmente:


    Quindi, lei in definitiva sta dicendo che un alimento non ha intrinseche proprietà curative e terapeutiche? 

    No, non ho mai detto questo. Rilegga nel caso, anche il mio commento odierno che sta (forse volutamente) ignorando. Lì è spiegato punto per punto cosa intendo riguardo i principi attivi contenuti nel cibo. Spero di non dover duplicare l’intervento per tacitare le sue attribuzioni di pensiero perché sarebbe poco educato nei confronti dell’autrice dell’articolo, ma contemporaneamente è poco corretto da parte sua spostare la discussione in un altro commento e ivi attribuirmi cose che non ho mai detto né pensato, contando sul fatto che un generico lettore non si prenderà la briga di leggere lo scambio precedente e quindi tenderà a crederle sulla parola.

    . Voi affermate categoricamente che modificare l’alimentazione non ha alcuna efficacia nel far guarire da un tumore

    A me non risulta in alcuna pubblicazione scientifica di persone guarite da un tumore semplicemente cambiando l’alimentazione, pertanto mi sento di confermare questa sua frase (ben diversa dalla precedente). Magari mi sbaglio, magari è noto che mangiare mirtilli guarisce dal tumore all’intestino e sono il solo a non saperlo, magari la comunità scientifica ne è a conoscenza da decine di anni e a me sfugge. Nel caso, sarei interessato a leggere pubblicazioni in tal senso. Se ne ha da proporne, ha la mia piena attenzione. Fino a quel momento, si: affermo categoricamente che modificare l’alimentazione non ha alcuna EFFICACIA (che è diverso da effetto) sul guarire da un tumore. Perché non è mai stata dimostrata, evidentemente.

    Le ripeto; se le interessa dialogare, può fare riferimento al mio commento odierno che può facilmente reperire nello scambio precedente, se invece le interessa delegittimare le opinioni altrui compiendo attribuzioni di pensiero e usando l’argomento ad hominem, faccia pure: l’unica cosa che dimostra è che se si entra nel merito delle sue obiezioni non sa che rispondere se non attaccare il suo interlocutore.

    Ribadisco il concetto espresso dal mio precedente commento: ogni alimento è potenzialmente letale, come benefico, come ininfluente.

    Ha mai sentito parlare di concentrazione, equazioni cinetiche o pensa che le reazioni chimiche siano sempre elementari per cui se metto A e B assieme sicuramente si formerà C?

    Giusto per restare sul terra terra, perchè questo è il livello del discorso.
  • Di (---.---.---.139) 14 maggio 2014 16:02

    Per ---.---.---.212: non avevo visto il suo commento di oggi, purtroppo c’è un accavallarsi di commenti e non l’avevo notato. Cerco qui di risponderle a quel commento, anche se non so quanto potrò scrivere.
    lei dice che non è possibile rispondermi perchè blablabla (scrivo così per tagliare corto), ma non si rende conto che nonostante questo suo discorso voi la sentenza la date eccome, pur essendo una cosa complessa su cui non si può discutere ragionevolmente, lo dice lei stesso. E allora come mai voi avete questa certezza su un argomento che (parole sue) "Se non è definito, si parla del sesso degli angeli"?

    "stiamo trascurando un aspetto della questione fondamentale: concentrazione."
    Infatti, le cure descritte nei servizi delle Iene sono a base di estratti di frutta e verdura, quindi di concentrati di principi attivi in esse presenti. Da precisare, poi, che tali cure oltre che su tali estratti di vegetali si basano anche sul principio dell’affamare il tumore non dandogli il nutrimento di cui necessita per crescere: quindi il metodo consiste nel far morire di fame il tumore e contemporaneamente assumere in dosi concentrate sostanze che ne contrastano la crescita e ne favoriscono il suicidio cellulare.

    "Sicuramente è corretto dire che oltre una certa dose, ogni alimento è patogeno, se non letale. Anche quelli che lei considera benefici." Il solito discorso che fa chi vuole contrastare i vegani: le faccio notare che frutta e verdura sono consigliate in MINIMO 5 porzioni giornaliere, e vorrei vedere chi riesce a mangiarle. Poi sarei curioso di sapere quali patologie derivano dall’esagerare con i vegetali (cosa che è praticamente infattibile), mentre è più che certo che esagerare con carne e derivati animali significa consumarne oltre le due-tre porzioni settimanali. E’ ben comprensibile dunque quali sono i cibi adatti all’uomo e quali no.
    Il cibo non serve esclusivamente alla sussistenza, ma ha realmente degli effetti sulla salute dell’organismo, dovuti appunto alle sostanze benefiche che apporta. Mangiando ogni giorno cibo che fa bene annulliamo ogni giorno l’insorgenza di processi patologici in corso.

  • Di (---.---.---.139) 14 maggio 2014 16:18

    Per ---.---.---.195 (credo sia sempre la stessa persona con cui sto dialogando da prima, non so perchè cambino le cifre del nominativo):

    "A me non risulta in alcuna pubblicazione scientifica di persone guarite da un tumore semplicemente cambiando l’alimentazione, pertanto mi sento di confermare questa sua frase"

    Ecco, finalmente ha ammesso quindi di non avere alcun dato a supporto di ciò che andate affermando. In pratica, prendete una netta posizione su un argomento di cui, di fatto, non sapete alcunchè. Brancolate nel buio, ma vi permettete di dare sentenze categoriche e indignarvi. Non mi pare affatto un comportamento scientifico, anzi.

    "Fino a quel momento, si: affermo categoricamente che modificare l’alimentazione non ha alcuna EFFICACIA (che è diverso da effetto) sul guarire da un tumore."
    Le prove ci sarebbero, può informarsi su Gerson e la sua terapia: ovviamente fu bollata come inefficace, dato che venne fortemente osteggiato dai poteri forti dell’epoca, nonostante diversi malati di tumore avessero testimoniato a suo favore. Oppure può informarsi sul dottor Paolo Rege-Gianas, neurologo che all’ospedale di Garbagnate Milanese cura i pazienti ammalati di tumore, anche con metastasi, con succhi vegetali e alimenti vegetali, con una terapia simile a quella di Gerson, con ottimi risultati (lui stesso ha detto che un paziente è già guarito mentre altri stanno ottenendo ottimi risultati e può fornire documentazione e quant’altro in merito).

    "l’unica cosa che dimostra è che se si entra nel merito delle sue obiezioni non sa che rispondere se non attaccare il suo interlocutore."
    Se ci ha fattocaso, siete proprio voi che , se si entra nel merito della questione, non sapete rispondere (perchè non avete niente su cui basarvi per argomentare, se non ammettere che non ne sapete niente) e attaccate chi parla di queste terapie, le Iene in questo caso.

    • Di (---.---.---.201) 14 maggio 2014 16:59

      L’IP cambia perché è dinamico, cambia ad ogni mia connessione, nessuno strano motivo.


      L’efficacia è una misura della capacità di un metodologia di risoluzione di un problema, cioè di quanto un procedimento raggiunga lo scopo prefisso ed è un parametro misurabile, da un punto di vista scientifico. In assenza di pubblicazioni scientifiche in tal senso, il massimo che posso ammettere è che l’efficacia di un cambio di alimentazione nella cura dei tumori è ignota, dubbia, non dimostrata, non misurata.

      E non ho alcun problema ad affermarlo, posso anche confermarla e accenderla se necessario.
      Ovviamente, le ripeto, se sbaglio ed esistono studi scientifici che dimostrino come variando alimentazione o assumendo uno specifico alimento sia possibile guarire da un tumore conclamato sono a sua disposizione, specie se misura l’efficacia di tale modifica alimentare. Non me ne ha linkati però, purtroppo.

      Per dose letale intendo la quantità di una qualsiasi sostanza in grado di uccidere una tot percentuale di una popolazione ed è un parametro usato in tossicologia che niente ha a che fare con le critiche alla dieta vegana perché non ha a che fare con semplici squilibri alimentari legati alla poca varietà o completezza alimentare, ma con l’assunzione oltre la soglia tollerabile dall’organismo di un singolo principio attivo.

      Qualsiasi alimento, da questo punto di vista, è potenzialmente letale, anche l’acqua (pare che la dose letale si attesti intorno agli 8-10 litri). Così come, se assunto nelle giuste quantità, può essere non tossico (anche le carni rosse di cui tanto si lamenta, dipende da quante porzioni vengano consumate settimanalmente). Così come può essere assolutamente ininfluente, anche perché le reazioni biologiche sono enzimatiche e come tali seguono delle cinetiche non necessariamente semplici, alcune delle quali posso essere talmente lente a basse concentrazioni da non essere apprezzabili.

      Quando parlavo di concentrazione non mi riferivo a frullati o concentrati, ma di un parametro chimico-fisico largamente caratterizzato in letteratura scientifica e che genericamente, specie in relazione a farmaci, è collegato a quantità di preparato ben superiori a quanto possibile assumere con una spremuta.

      In altre parole, credo sia difficile affermare che esistano cibi sani e cibi dannosi, quanto quantità sopportabili, dannose o insufficienti a dare effetti apprezzabili sull’organismo.

      Questo ragionando a livello puramente teorico, se poi vuole entrare nel merito e spiegare con quale alimento preciso si cura un preciso tipo di tumore ha la mia attenzione più totale.
  • Di (---.---.---.139) 14 maggio 2014 18:15

    "il massimo che posso ammettere è che l’efficacia di un cambio di alimentazione nella cura dei tumori è ignota, dubbia, non dimostrata, non misurata."
    E io cosa sto dicendo da mille commenti a questa parte? Proprio che non avete niente in mano, che non sapete niente in merito a questa faccenda, eppure vi permettete di dare sentenze definitive e categoriche.

    "Non me ne ha linkati però, purtroppo."
    Purtroppo a oggi non c’è granchè di studi scientifici che trattino la questione, ma esistono studi che rilevano che un’alimentazione priva di carne e cibi di origine animale mette molto meno a rischio per ciò che riguarda svariate patologie e diversi tipi di tumore, il che già dovrebbe far rizzare le orecchie.
    Qualcosa comunque, se si va a cercare, c’è. Ad esempio:
    http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/art...
    La cui conclusione è "Sebbene le diete a base vegetale tra cui le diete vegetariane e vegane sono generalmente considerate essere protettive nei confronti del cancro, sorprendentemente pochi studi hanno direttamente affrontato la questione. Tuttavia, un ampio corpus di evidenze indica che gli alimenti vegetali come frutta e verdura, componenti vegetali come fibre, antiossidanti e altre sostanze fitochimiche, e il raggiungimento e mantenimento di un peso sano contribuiscano alla riduzione del rischio di diagnosi di cancro e di recidiva. E la ricerca collega il consumo di carne, specialmente rossa e processata, ad un aumentato rischio di diversi tipi di cancro. Le diete vegetariane e vegane permettono un incremento di alimenti vegetali benefici e componenti vegetali, escludono l’assunzione di carne per definizione, e aiutano a raggiungere e mantenere un peso sano. Le poche relazioni che hanno affrontato se le diete vegetariane possono essere utilizzate per la gestione o la prevenzione delle recidive del cancro sono positive".

    Oppure questo, in cui si è constatato, in merito al tumore prostatico, che chi mangia vegetale ha un rischio 8 volte minore:
    http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/...

    O questo, in cui in sole due settimane di dieta vegetale si è visto che l’apoptosi delle cellule tumorali del seno è aumentata del 20-30%
    http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/...

    Come vede, già il solo eliminare gli alimenti di origine animale dall’alimentazione porta a questi risultati. Le pare poco? Quisquilie? Dati irrilevanti e trascurabili?

    "Qualsiasi alimento, da questo punto di vista, è potenzialmente letale, anche l’acqua (pare che la dose letale si attesti intorno agli 8-10 litri)"
    Ma mi dice a chi capita di bersi 10 litri d’acqua al giorno (a parte ai cosiddetti "aquaholics", che però configurano una patologia che li porta a bere tutta quest’acqua)?
    Questo discorso degli eccessi lo trovo fuorviante, dato che potrebbe giustificare cose come il fumo, visto che si potrebbe affermare che siccome fumare una sigaretta alla settimana non fa praticamente niente allora fumare non fa male, e che dipende dagli eccessi, come in ogni cosa. Che fumare una sigaretta alla settimana non causi danni non fa del fumo una cosa non nociva, la stessa cosa vale per la carne e i cibi di origine animale. Di cui, non a caso, se ne consiglia un consumo moderato e sporadico. Al contrario di frutta e verdura, di cui è consigliato un consumo giornaliero abbondante.

    "quantità di preparato ben superiori a quanto possibile assumere con una spremuta."
    Non si tratta di una semplice spremuta: si ottengono i succhi dei vegetali tramite un estrattore, che permette di estrarre quantità di principi attivi maggiori.

    "In altre parole, credo sia difficile affermare che esistano cibi sani e cibi dannosi, quanto quantità sopportabili, dannose o insufficienti a dare effetti apprezzabili sull’organismo."
    Ma proprio no, dal momento che per dare effetti apprezzabili sull’organismo è sufficiente sforare con le quantità di carne o latticini, mentre è possibile per contro scongiurare l’insorgenza di patologie mangiando regolarmente vegetali.

    "Questo ragionando a livello puramente teorico, se poi vuole entrare nel merito e spiegare con quale alimento preciso si cura un preciso tipo di tumore ha la mia attenzione più totale."
    Su questo non saprei risponderle di preciso, dovrebbe consultare chi mette in pratiche queste terapie (in ogni caso non c’è un alimento singolo per un preciso tumore, da quello che so si usano succhi di vari vegetali assieme).

    • Di (---.---.---.165) 14 maggio 2014 19:33
      Sto leggendo la prima ricerca da lei citata, ma non mi sembra che parli di cure del cancro basate sull’alimentazione, quanto un effetto (anche blando a leggere l’abstract) di prevenzione di rischio e recidive. Forse abbiamo problemi a capirci ma se lei chiede se un cambiamento di alimentazione è efficace nella cura dei tumori non si intende proprio quanto riportato nell’articolo. Cura. Non prevenzione, non rischio. CURA. Tipo quando uno il tumore ce lo ha già e non ha il problema del rischio e delle recidive, perché lo ha e deve CURARLO. La ricerca da lei riportata non parla di questo. La mia frase non ha niente di strano: efficienza dubbia, non provata, ignota. Quindi non si può affermare che curino in buona fede perché la loro efficienza in tal senso non è minimamente dimostrata.

      Trovo comunque simpatico il modo in cui è stato tradotto l’abstract, da lei così riportato:


      Sebbene le diete a base vegetale tra cui le diete vegetariane e vegane sono generalmente considerate essere protettive nei confronti del cancro, sorprendentemente pochi studi hanno direttamente affrontato la questione. Tuttavia, un ampio corpus di evidenze indica che gli alimenti vegetali come frutta e verdura, componenti vegetali come fibre, antiossidanti e altre sostanze fitochimiche, e il raggiungimento e mantenimento di un peso sano contribuiscano alla riduzione del rischio di diagnosi di cancro e di recidiva. E la ricerca collega il consumo di carne, specialmente rossa e processata, ad un aumentato rischio di diversi tipi di cancro. Le diete vegetariane e vegane permettono un incremento di alimenti vegetali benefici e componenti vegetali, escludono l’assunzione di carne per definizione, e aiutano a raggiungere e mantenere un peso sano. Le poche relazioni che hanno affrontato se le diete vegetariane possono essere utilizzate per la gestione o la prevenzione delle recidive del cancro sono positive

      Questo è l’originale:

      This report reviews current evidence regarding the relationship between vegetarian eating patterns and cancer risk. Although plant-based diets including vegetarian and vegan diets are generally considered to be cancer protective, very few studies have directly addressed this question. Most large prospective observational studies show that vegetarian diets are at least modestly cancer protective (10%–12% reduction in overall cancer risk) although results for specific cancers are less clear. No long-term randomized clinical trials have been conducted to address this relationship. However, a broad body of evidence links specific plant foods such as fruits and vegetables, plant constituents such as fiber, antioxidants and other phytochemicals, and achieving and maintaining a healthy weight to reduced risk of cancer diagnosis and recurrence. Also, research links the consumption of meat, especially red and processed meats, to increased risk of several types of cancer. Vegetarian and vegan diets increase beneficial plant foods and plant constituents, eliminate the intake of red and processed meat, and aid in achieving and maintaining a healthy weight. The direct and indirect evidence taken together suggests that vegetarian diets are a useful strategy for reducing risk of cancer.

      Ah, "links" andrebbe tradotto con "lega" in entrambi i casi, perché "indica che" ha una sfumatura di significato un po’ diversa. Minuzie.
    • Di (---.---.---.165) 14 maggio 2014 19:36
      Sto leggendo la prima ricerca da lei citata, ma non mi sembra che parli di cure del cancro basate sull’alimentazione, quanto un effetto (anche blando a leggere l’abstract) di prevenzione di rischio e recidive. Forse abbiamo problemi a capirci ma se lei chiede se un cambiamento di alimentazione è efficace nella cura dei tumori non si intende proprio quanto riportato nell’articolo. Cura. Non prevenzione, non rischio. CURA. Tipo quando uno il tumore ce lo ha già e non ha il problema del rischio e delle recidive, perché lo ha e deve CURARLO. La ricerca da lei riportata non parla di questo. La mia frase non ha niente di strano: efficienza dubbia, non provata, ignota. Quindi non si può affermare che curino in buona fede perché la loro efficienza in tal senso non è minimamente dimostrata.

      Trovo comunque simpatico il modo in cui è stato tradotto l’abstract, da lei così riportato:


      Sebbene le diete a base vegetale tra cui le diete vegetariane e vegane sono generalmente considerate essere protettive nei confronti del cancro, sorprendentemente pochi studi hanno direttamente affrontato la questione. Tuttavia, un ampio corpus di evidenze indica che gli alimenti vegetali come frutta e verdura, componenti vegetali come fibre, antiossidanti e altre sostanze fitochimiche, e il raggiungimento e mantenimento di un peso sano contribuiscano alla riduzione del rischio di diagnosi di cancro e di recidiva. E la ricerca collega il consumo di carne, specialmente rossa e processata, ad un aumentato rischio di diversi tipi di cancro. Le diete vegetariane e vegane permettono un incremento di alimenti vegetali benefici e componenti vegetali, escludono l’assunzione di carne per definizione, e aiutano a raggiungere e mantenere un peso sano. Le poche relazioni che hanno affrontato se le diete vegetariane possono essere utilizzate per la gestione o la prevenzione delle recidive del cancro sono positive

      Questo è l’originale:

      This report reviews current evidence regarding the relationship between vegetarian eating patterns and cancer risk. Although plant-based diets including vegetarian and vegan diets are generally considered to be cancer protective, very few studies have directly addressed this question. Most large prospective observational studies show that vegetarian diets are at least modestly cancer protective (10%–12% reduction in overall cancer risk) although results for specific cancers are less clear. No long-term randomized clinical trials have been conducted to address this relationship. However, a broad body of evidence links specific plant foods such as fruits and vegetables, plant constituents such as fiber, antioxidants and other phytochemicals, and achieving and maintaining a healthy weight to reduced risk of cancer diagnosis and recurrence. Also, research links the consumption of meat, especially red and processed meats, to increased risk of several types of cancer. Vegetarian and vegan diets increase beneficial plant foods and plant constituents, eliminate the intake of red and processed meat, and aid in achieving and maintaining a healthy weight. The direct and indirect evidence taken together suggests that vegetarian diets are a useful strategy for reducing risk of cancer.

      Ah, "links" andrebbe tradotto con "lega" in entrambi i casi, perché "indica che" ha una sfumatura di significato un po’ diversa. Minuzie.
  • Di (---.---.---.139) 14 maggio 2014 18:32

    Mi correggo: nell’ultimo link che ho messo la dieta non era totalmente vegetale, ma semplicemente prevalentemente vegetale e venivano ridotte le quantità di carne e alimenti animali. Ma siamo sempre lì: tutto ruota attorno alla riduzione o ancora meglio all’eliminazione dei cibi di origine animale dall’alimentazione, e all’aumento di quelli vegetali.

  • Di (---.---.---.139) 14 maggio 2014 20:15

    Come avevo specificato, studi come quelli che lei richiede non se ne trovano, perchè la questione "stranamente" non trova l’interesse di chi dovrebbe indagare ed effettuare delle sperimentazioni, come viene detto anche nel primo link che ho messo ("Sebbene le diete a base vegetale tra cui le diete vegetariane e vegane sono generalmente considerate essere protettive nei confronti del cancro, sorprendentemente pochi studi hanno direttamente affrontato la questione").
    Gli studi che ho riportato servivano solamente a farle vedere che il cibo non è, come lei sostiene, un banale mezzo per alimentare il corpo ma ha un’azione terapeutica e curativa, dal momento che contiene determinate sostanze che contrastano l’insorgenza di patologie e tumori.
    Quegli studi, come ho detto, dovrebbero come minimo far rizzare le orecchie e dare il via a sperimentazioni su larga scala, che però non vengono fatte.
    In definitiva, comunque, una cosa risulta essere evidente: i cibi di origine animale favoriscono patologie e tumori, quelli vegetali invece sono protettivi. Dunque pensare di combattere un tumore eliminando i primi e avvalendosi delle proprietà terapeutiche dei secondi è tutt’altro che un’idea peregrina o campata in aria.
    E il succo del discorso, in definitiva, rimane sempre quello: voi vi permettete di fare affermazioni categoriche nonostante non abbiate alcun dato in mano per poterle fare.
    Anzi, a ben vedere, da ciò che emerge dalla mole degli studi effettuati è evidente che carne e cibi di origine animale promuovono l’insorgenza di patologie e tumori mentre frutta e verdura sono protettive in questo senso. E tutto ciò, è innegabile (tranne che per chi ha come missione fare crociate contro l’alimentazione vegetale, vuoi per interessi vuoi per ottusità e chiusura mentale), depone nettamente a favore delle terapie menzionate dalle Iene.

    • Di (---.---.---.126) 15 maggio 2014 12:44
      Quindi se non esistono studi che dimostrano l’azione curativa del cibo - e lei concorda in questo - è corretto affermare che la sua efficacia curativa è come minimo ignota, o sbaglio?



      Tra parentesi, l’abstract da lei riportato in maniera abbastanza imprecisa non afferma assolutamente la valenza curativa del cibo, ma solo di prevenzione.
      Non si parla assolutamente di azione terapeutica o curativa, del resto l’ultima frase da del testo da lei riportato, come da grassettato mio, è completamente inventata in quanto non presente nell’originale. Così come son stati saltati due periodi (perché?), nei quali si cita la supposta efficacia dell’alimentazione nella PREVENZIONE del rischio (attestata intorno al 10-12% e non di più, un po’ pochino insomma) e soprattutto si afferma che non vi siano dati precisi riguardo specifiche malattie tumorali e manchino evidenze a lungo termine.
      Poi c’è l’ennesimo svarione per cui "carni rosse e processate" diventano "carne" e basta.
      Basta confrontare l’abstract originale con la traduzione italiana (dove lo ha reperito, perché non linka la sua fonte che non è la sede dell’articolo originale) e il suo riassunto per rendersi conto di quanto siano forzate le sue affermazioni.

      Questi studi non dimostrano il resto di niente se non il banale fatto che un’alimentazione equilibrata faccia bene e non c’è bisogno di andare in tv dalle Iene a dirlo, lo sanno anche le pietre.

      Ripeto il concetto: non esistono cibi buoni e cibi cattivi, qualsiasi alimento preso nelle dosi giuste può essere non patogeno se non addirittura benefico, mentre lo stesso alimento, oltre una certa quantità può diventare tossico per l’organismo. Demonizzare alimenti è sbagliato, sono le abitudini alimentari a dover essere indagate.
  • Di (---.---.---.62) 15 maggio 2014 13:49

    "Quindi se non esistono studi che dimostrano l’azione curativa del cibo - e lei concorda in questo - è corretto affermare che la sua efficacia curativa è come minimo ignota, o sbaglio?"
    Non esattamente: come le ho già detto, molti alimenti hanno proprietà ben precise (aniinfiammatorie, antiossidanti, antiossidanti, ecc...), il che fa di essi dei mezzi per curare e guarire. Il fatto che non ci siano degli studi effettuati non cambia questa realtà oggettiva.
    Inoltre le ricordo che, come già le ho accennato, esistono la terapia Gerson oppure quella del dottor Paolo Rege-Gianas, basate su succhi di vegetali, che hanno ottenuto e ottengono ottimi risultati. E senza la devastazione del corpo e del sistema immunitario delle cure convenzionali, anzi le cure basate sui vegetali mirano proprio a potenziarlo.

    Quanto all’abstract su cui insiste, le ho già detto che quel link e gli altri li avevo messi per farle capire che il cibo non è un banale mezzo con cui alimentare il corpo. Li lasci pure perdere, non riguardano il fulcro della questione. Ma anche ammettendo che , come dice lei, il cibo avesse solamente una valenza preventiva, sa spiegare come fa ad avere questa valenza? Come fa il cibo a prevenire l’insorgenza di patologie? Per magia? Oppure perchè contiene sostanze che contrastano processi biologici che possono dare il via a all’insorgere di patologie e debellano eventuali sostanze patogene ingerite e/o assimilate in altro modo (ad esempio col fumo o con l’inquinamento)?

    "Questi studi non dimostrano il resto di niente se non il banale fatto che un’alimentazione equilibrata faccia bene e non c’è bisogno di andare in tv dalle Iene a dirlo, lo sanno anche le pietre."
    Vedo che continua a fingere di non aver capito e cerca di sminuire la cosa: le Iene in tv non hanno semplicemente detto che un’alimentazione equilibrata faccia bene (in effetti, come dice lei, dove sarebbe stata la notizia?), hanno invece mostrato come eliminando i cibi di origine animale e assumendo vegetali e succhi di vegetali costituisca un metodo di guarigione. Il che è ben diverso dal promuovere banalmente un’alimentazione equilibrata.

    "Ripeto il concetto: non esistono cibi buoni e cibi cattivi, qualsiasi alimento preso nelle dosi giuste può essere non patogeno se non addirittura benefico, mentre lo stesso alimento, oltre una certa quantità può diventare tossico per l’organismo. Demonizzare alimenti è sbagliato, sono le abitudini alimentari a dover essere indagate."
    Questo è quello che volete far credere a tutti i costi, allo scopo di sminuire l’importanza del ruolo dell’alimentazione e di ciò che si mangia e allo scopo di difendere carne e derivati animali e cercare di far apparire inconsistenti le ragioni salutistiche di chi sceglie di cibarsi di soli vegetali.
    La realtà dei fatti, invece, è che determinati cibi (quelli di origine animale e anche alcuni di origine vegetale) sono nocivi, perchè hanno caratteristiche intrinseche che hanno un’azione dannosa nei confronti dell’organismo. Poi è ovvio che più si assume un alimento dannoso e più alti sono i rischi di sviluppare patologie e viceversa, ma questo non cambia le cose.
    Ma non dimentichiamo il perchè di tutta questa discussione: ossia il vostro indignarvi e stracciarvi le vesti su un argomento su cui, alla fine della fiera, non avete uno straccio di conoscenza per poter esprimere un qualsivoglia giudizio. Ma nonostante ciò, voi il giudizio l’avete già dato a priori.
    Nemmeno vi siete posti il dubbio se quella mostrata nei servizi delle Iene possa essere una cura vera o meno, no. Siete partiti all’attacco immediatamente e clamorosamente, come se aveste le idee totalmente chiare sulla faccenda, quando poi, come stiamo vedendo e come abbiamo appurato, in realtà non ne sapete niente e non avete alcunchè su cui fondare le vostre proteste.
    Questi sono i fatti, nudi e crudi.
    Vogliamo quindi continuare a discutere a oltranza inutilmente?


    • Di (---.---.---.162) 15 maggio 2014 21:32

      Non esattamente: come le ho già detto, molti alimenti hanno proprietà ben precise (aniinfiammatorie, antiossidanti, antiossidanti, ecc...), il che fa di essi dei mezzi per curare e guarire. Il fatto che non ci siano degli studi effettuati non cambia questa realtà oggettiva.

      Come fa a dire che è oggettiva se non è provata?

      Quanto all’abstract su cui insiste, le ho già detto che quel link e gli altri li avevo messi per farle capire che il cibo non è un banale mezzo con cui alimentare il corpo. Li lasci pure perdere, non riguardano il fulcro della questione. 

      Capisco, ma io le avevo chiesto se conosceva studi che confermassero le proprietà curative di alimenti in caso di patologie conclamate, quindi non capisco perché abbia citato questi studi che, per sua stessa ammissione, niente c’entrano con la mia richiesta.

      Ma anche ammettendo che , come dice lei, il cibo avesse solamente una valenza preventiva,

      Non lo dico io, ma proprio gli studi da lei citati, che nell’articolo la parola "curativo" non l’hanno minimamente inclusa.

       sa spiegare come fa ad avere questa valenza? Come fa il cibo a prevenire l’insorgenza di patologie? Per magia? Oppure perchè contiene sostanze che contrastano processi biologici che possono dare il via a all’insorgere di patologie e debellano eventuali sostanze patogene ingerite e/o assimilate in altro modo (ad esempio col fumo o con l’inquinamento)?

      E questo dimostrerebbe che sono in grado di curare una patologia già conclamata?

      Guardi, come ha fatto intelligentemente notare l’autrice dell’articolo, un preservativo protegge dalle malattie sessualmente trasmissibili e non certo per magia. Ma da qui a dire che possa essere prescritto come cura per debellare la candida o la sifilide da un organismo infetto ce ne corre.

      Vedo che continua a fingere di non aver capito e cerca di sminuire la cosa: le Iene in tv non hanno semplicemente detto che un’alimentazione equilibrata faccia bene (in effetti, come dice lei, dove sarebbe stata la notizia?), hanno invece mostrato come eliminando i cibi di origine animale e assumendo vegetali e succhi di vegetali costituisca un metodo di guarigione. Il che è ben diverso dal promuovere banalmente un’alimentazione equilibrata.

      E infatti è proprio quello che viene contestato in questo articolo, finalmente ci siamo arrivati. Il problema non è se una dieta equilibrata e corrette abitudini alimentari possano essere di ausilio alla prevenzione di patologie, ma che si vada in tv a dire che bevendo un frullato vegetale si possa guarire da patologie mortali.

      Questo è quello che volete far credere a tutti i costi, allo scopo di sminuire l’importanza del ruolo dell’alimentazione e di ciò che si mangia e allo scopo di difendere carne e derivati animali e cercare di far apparire inconsistenti le ragioni salutistiche di chi sceglie di cibarsi di soli vegetali.
      La realtà dei fatti, invece, è che determinati cibi (quelli di origine animale e anche alcuni di origine vegetale) sono nocivi, perchè hanno caratteristiche intrinseche che hanno un’azione dannosa nei confronti dell’organismo. 
      Poi è ovvio che più si assume un alimento dannoso e più alti sono i rischi di sviluppare patologie e viceversa, ma questo non cambia le cose.

      Quindi anche l’acqua è nociva per l’organismo umano, dato che è dimostrato che bevendone troppa si muore. Ha da consigliare qualche succedaneo?

      Vogliamo quindi continuare a discutere a oltranza inutilmente?

      Ma anche no :)

  • Di (---.---.---.62) 15 maggio 2014 13:54

    Mi correggo: nella quarta riga ho ripetuto antiossidanti due volte, volevo scrivere antitumorali.

  • Di (---.---.---.62) 15 maggio 2014 23:00

    "Come fa a dire che è oggettiva se non è provata?"
    Come sarebbe a dire che non è provata?

    "io le avevo chiesto se conosceva studi che confermassero le proprietà curative di alimenti in caso di patologie conclamate, quindi non capisco perché abbia citato questi studi che, per sua stessa ammissione, niente c’entrano con la mia richiesta."
    Di nuovo: li avevo messi per mostrarle come il cibo non è un mero nutrimento, ma ha delle proprietà, preventive e curative. Se un cibo ha sostanze che hanno proprietà antiinfiammatorie significa che contrastano un processo infiammatorio. Se un cibo ha sostanze che hanno la proprietà di favorire l’apoptosi significa che innesca il suicidio cellulare delle cellule tumorali. Lei queste cose come le definisce?

    "E questo dimostrerebbe che sono in grado di curare una patologia già conclamata?"
    Vedo che o non legge o fa finta di non leggere ciò che ho scritto (o di non capire ciò che ho scritto): se un cibo ha proprietà antiinfiammatorie, antiossidanti, e che favoriscono l’apoptosi significa che ha proprietà curative contro un tumore. E se ci fa caso, stati infiammatori e stati ossidativi sono condizioni che favoriscono i tumori.

    "Guardi, come ha fatto intelligentemente notare l’autrice dell’articolo, un preservativo protegge dalle malattie sessualmente trasmissibili e non certo per magia. Ma da qui a dire che possa essere prescritto come cura per debellare la candida o la sifilide da un organismo infetto ce ne corre."
    Intelligentemente??? Come ho fatto notare all’autrice, è un esempio per niente calzante, anzi assurdo, poichè un preservativo è una semplice barriera fisica che separe pene e vagina, non ha certo proprietà intrinseche, il cibo invece le ha.

    "Il problema non è se una dieta equilibrata e corrette abitudini alimentari possano essere di ausilio alla prevenzione di patologie, ma che si vada in tv a dire che bevendo un frullato vegetale si possa guarire da patologie mortali."
    Il problema è tutto vostro, dato che credete che il cibo sia semplicemente un banale mezzo per alimentare il corpo e niente più. Ripeto: eliminare le cause che favoriscono il tumore (carne e alimenti animali, fumo, ecc...), modificare la dieta in modo da far morire di fame il tumore e assumere solo sostanze che ne favoriscono la morte cellulare (vegetali e loro succhi) è a tutti gli effetti una cura. La chemioterapia, che lei immagino considererà una cura, non agisce anch’essa aggredendo il tumore? E perchè essa sarebbe una terapia e quella citata dalle Iene no, pur provocando a sua volta la morte del tumore?

    "Quindi anche l’acqua è nociva per l’organismo umano, dato che è dimostrato che bevendone troppa si muore. Ha da consigliare qualche succedaneo?"
    A lei consiglierei piuttosto qualche succedaneo di argomenti validi da esporre. L’acqua bevuta in eccesso causa la morte non per sue caratteristiche intrinseche nocive, ma perchè se troppa provoca una diluizione dei sali minerali corporei con conseguenti complicazioni e possibile morte.
    La carne, invece, contiene ad esempio grassi saturi che favoriscono l’infiammazione o il ferro-eme che ha una forte azione ossidante che favorisce i tumori.

    "Ma anche no :)"
    Concordo, ma se continua a obiettare inutilmente non la finiamo più. Tanto lo si è capito da un pezzo che state dando giudizi su questa vicenda senza avere niente in mano per poterli dare, l’ha ammesso anche lei. L’unica cosa che mi sento di dirvi è di porvi dei dubbi e indagare, come dovrebbe essere nel mondo scientifico, invece di attaccare immotivatamente e per principio e sputare sentenze senza alcunchè in mano che supporti il vostro punto di vista.

    • Di (---.---.---.14) 16 maggio 2014 11:46

      Come sarebbe a dire che non è provata?

      Che non ci sono studi che attestano la capacità curativa di un dieta alimentare.

      Di nuovo: li avevo messi per mostrarle come il cibo non è un mero nutrimento, ma ha delle proprietà, preventive e curative.

      Io non le avevo chiesto di dimostrarmi che il cibo ha proprietà preventive, ma curative. E quell’articolo non parla minimamente di proprietà curative del cibo. Questo è un passaggio logico estraneo agli autori di quello studio che sta inferendo lei.

      Vedo che o non legge o fa finta di non leggere ciò che ho scritto (o di non capire ciò che ho scritto): se un cibo ha proprietà antiinfiammatorie, antiossidanti, e che favoriscono l’apoptosi significa che ha proprietà curative contro un tumore. E se ci fa caso, stati infiammatori e stati ossidativi sono condizioni che favoriscono i tumori.

      Scusi ma se funziona come dice lei, perché non ci sono studi a riguardo? E perché nell’articolo da lei citato non si affrontano e sottolineano anche queste fantomatiche capacità curative del cibo, ma si limitano ad indicarlo come un fattore utile per la prevenzione?

      Intelligentemente??? Come ho fatto notare all’autrice, è un esempio per niente calzante, anzi assurdo, poichè un preservativo è una semplice barriera fisica che separe pene e vagina, non ha certo proprietà intrinseche, il cibo invece le ha.

      Le "proprietà intrinseche" curative del cibo non sono provate e infatti non è in grado di riportare un solo articolo scientifico che ne parli.

      Il problema è tutto vostro, dato che credete che il cibo sia semplicemente un banale mezzo per alimentare il corpo e niente più. Ripeto: eliminare le cause che favoriscono il tumore (carne e alimenti animali, fumo, ecc...), modificare la dieta in modo da far morire di fame il tumore e assumere solo sostanze che ne favoriscono la morte cellulare (vegetali e loro succhi) è a tutti gli effetti una cura. 

      No, è solo prevenzione. Ovviamente se ci sono studi che indicano che bere frullati vegetali porta alla distruzione di tumori, sarei curioso di leggerli. Vorrei capire in che modo agiscono queste famose proprietà intrinseche da lei citate quando si tratta di una patologia tumorale conclamata.

      La chemioterapia, che lei immagino considererà una cura, non agisce anch’essa aggredendo il tumore? E perchè essa sarebbe una terapia e quella citata dalle Iene no, pur provocando a sua volta la morte del tumore?

      Perché l’efficacia della chemioterapia è dimostrata. Di quella citata dalle Iene lei non è in grado di rintracciare un minimo di prova. Che portino alla morte il tumore lo dice lei e fino a che non lo trovo scritto in un articolo peer-review io ho tutto il diritto di non dare affidamento a queste cose.

      A lei consiglierei piuttosto qualche succedaneo di argomenti validi da esporre. L’acqua bevuta in eccesso causa la morte non per sue caratteristiche intrinseche nocive, ma perchè se troppa provoca una diluizione dei sali minerali corporei con conseguenti complicazioni e possibile morte.

      Mi scusi, ma la capacità di diluire i sali minerali non è una "caratteristica intrinseca" dall’acqua dovuta alle sue molecole? Non fa parte delle sue proprietà termodinamiche o è magia? Non è uno dei motivi per cui è necessaria alla vita e l’assunzione è benefica, se non in quantità eccessive? O le "proprietà intrinseche" le considera solo quando fa comodo a lei? 

      La carne, invece, contiene ad esempio grassi saturi che favoriscono l’infiammazione o il ferro-eme che ha una forte azione ossidante che favorisce i tumori.

      Anche qui dipende dalla quantità di carne assunta. Un eccesso di carne può rappresentare un fattore di rischio, non la carne di per sé. Così come l’acqua di per sé è un elemento fondamentale per il metabolismo umano, ma un suo eccesso può portare alla morte.

      Concordo, ma se continua a obiettare inutilmente non la finiamo più. Tanto lo si è capito da un pezzo che state dando giudizi su questa vicenda senza avere niente in mano per poterli dare, l’ha ammesso anche lei. 

      Veramente non ho mai detto questo.

      L’unica cosa che mi sento di dirvi è di porvi dei dubbi e indagare, come dovrebbe essere nel mondo scientifico, invece di attaccare immotivatamente e per principio e sputare sentenze senza alcunchè in mano che supporti il vostro punto di vista.

      Quindi se invita ad indagare, significa che prove di quanto afferma non ci siano. Direi che possiamo chiuderla qui, non trova?

  • Di (---.---.---.233) 16 maggio 2014 11:56

    Consiglio a tutti questo evento o altri sempre dell’iniziativa La Bufala è servita, qui trovate il calendario città per città! 

  • Di (---.---.---.108) 16 maggio 2014 14:15

    "non ci sono studi che attestano la capacità curativa di un dieta alimentare."
    No, ma io non mi riferivo a questo: la realtà oggettiva di cui parlavo è che i cibi hanno proprietà curative (antiinfiammatorie, antiossidanti, antitumorali, che favoriscono l’apoptosi).
    Giusto perchè lei non continui a dire che non è una cosa provata, le faccio l’esempio dell’aglio:
    " Attività antitumorale

    L’ attività antiproliferativa nei tumori umani di numerosi derivati dell’aglio è ormai assodata I meccanismi di azione attraverso cui tale attività si esplica sono molteplici:induzione dell’apoptosi, rallentamento della progressione del ciclo cellulare (ed in particolare nella fase G(2)/M)(Knowles LM, Milner JA, J Nutr, 2001 Mar; 131(3s):1061s-6s)(Hirsch K et Al;Nutr Cancer, 2000;38(2):245-54)(Frantz DJ et Al;Nutr Cancer, 2000;38(2):255-64), modificazione nelle vie di trasduzione del segnale al nucleo (Pinto JT, Rivlin RS, J Nutr, 2001 Mar; 131(3s):1058s-60s)"
    http://www.smbitalia.org/notizie/ar...

    "Io non le avevo chiesto di dimostrarmi che il cibo ha proprietà preventive, ma curative"
    E io le ho mostrato come il cibo abbia proprietà che sono ad esempio antiinfiammatorie, antiossidanti e antitumorali. Se quindi soffro di uno stato infiammatorio ad esempio allo stomaco e assumo cibi che hanno propietà antiinfiammatorie, l’infiammazione verrà debellata. E questa non è una proprietà preventiva, ma a tutti gli effetti curativa.

    "Scusi ma se funziona come dice lei, perché non ci sono studi a riguardo? E perché nell’articolo da lei citato non si affrontano e sottolineano anche queste fantomatiche capacità curative del cibo, ma si limitano ad indicarlo come un fattore utile per la prevenzione?"
    Sarebbe bello sapere perchè non ci sono studi al riguardo. Se lo chiedono anche gli autori di uno degli studi da me linkati. Forse, e dico forse, perchè non c’è interesse a indagare su questa strada, dato che non converrebbe molto a chi vende le cure attualmente approvate?

    "Le "proprietà intrinseche" curative del cibo non sono provate e infatti non è in grado di riportare un solo articolo scientifico che ne parli."
    Gliel’ho linkato sopra un articolo che dimostra le proprietà curative del cibo.
    E ancora mi deve spiegare, se il cibo non ha proprietà curative, come fa ad avere proprietà preventive, ossia che impediscono l’insorgere di patologie. Grazie a cosa il cibo ha il potere di inibire patologie e tumori? GLiel’avevo già chiesto, ma ha astutamente glissato, com’era prevedibile.

    "No, è solo prevenzione. Ovviamente se ci sono studi che indicano che bere frullati vegetali porta alla distruzione di tumori, sarei curioso di leggerli. Vorrei capire in che modo agiscono queste famose proprietà intrinseche da lei citate quando si tratta di una patologia tumorale conclamata."
    La rimando di nuovo all’articolo che le ho messo sopra sull’aglio.

    "Perché l’efficacia della chemioterapia è dimostrata. Di quella citata dalle Iene lei non è in grado di rintracciare un minimo di prova. Che portino alla morte il tumore lo dice lei e fino a che non lo trovo scritto in un articolo peer-review io ho tutto il diritto di non dare affidamento a queste cose."
    Talmente dimostrata, che è emerso che la chemio favorisce i tumori.
    Che portino al suicidio delle cellule tumorali (apoptosi) lo dico solo io, come no:
    http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/...
    http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/...

    "Mi scusi, ma la capacità di diluire i sali minerali non è una "caratteristica intrinseca" dall’acqua dovuta alle sue molecole? Non fa parte delle sue proprietà termodinamiche o è magia? Non è uno dei motivi per cui è necessaria alla vita e l’assunzione è benefica, se non in quantità eccessive? O le "proprietà intrinseche" le considera solo quando fa comodo a lei? "
    Certo, ma nessuno si sognerebbe di berne dieci litri al giorno. E bevuta nelle normali quantità non ha effetti negativi. Mentre ad esempio il ferro-eme della carne ha sempre e comunque effetti ossidativi, anche in quantità modeste. Non è che tali effetti ossidativi, anche se la carne viene assunta nelle giuste quantità, hanno effetti positivi, come invece accade per le proprietà dell’acqua nelle normali quantità.

    "Anche qui dipende dalla quantità di carne assunta. Un eccesso di carne può rappresentare un fattore di rischio, non la carne di per sé."
    No, proprio la carne di per sè e a prescindere dalla quantità, come le ho appena detto sul suo effetto ossidativo, che tale rimane sia che se ne consumi un boccone alla settimana che un chilo al giorno.

    "Veramente non ho mai detto questo."
    O ha la memoria corta, o è disonesto. Suo commento del 14 maggio alle 15:01:
    "
    A me non risulta in alcuna pubblicazione scientifica di persone guarite da un tumore semplicemente cambiando l’alimentazione, pertanto mi sento di confermare questa sua frase".
    La mia frase di cui parlava era "Voi affermate categoricamente che modificare l’alimentazione non ha alcuna efficiacia nel far guarire da un tumore"
    E poi (14 maggio ore 18:15):
    "il massimo che posso ammettere è che l’efficacia di un cambio di alimentazione nella cura dei tumori è ignota, dubbia, non dimostrata, non misurata."
    A cui le ho risposto:
    "E io cosa sto dicendo da mille commenti a questa parte? Proprio che non avete niente in mano, che non sapete niente in merito a questa faccenda, eppure vi permettete di dare sentenze definitive e categoriche"
    Quindi, come da lei affermato, non avete nulla per dare dei giudizi, poichè non esistono studi in merito."
    Per cui, in sintesi, ha confermato che non ha alcunchè in mano per poter dare dei giudizi.

    "Quindi se invita ad indagare, significa che prove di quanto afferma non ci siano. Direi che possiamo chiuderla qui, non trova?"
    Vedo che si diverte a giocare con le parole.
    Dicendo che vi invito a indagare intendo dire che invece di dare giudizi categorici, basati sul nulla dato che non avete nulla in mano per poterli fare, dovreste interessarvi all’argomento piuttosto che snobbarlo e bocciarlo a priori così, per principio.
    In ogni caso non usciamo dai binari della questione focale di questa vicenda, che consiste nel fatto che voi date un giudizio su un argomento di cui non sapete niente e di cui non avete alcun dato per poterlo dare. E’ questo il fatto grave: sputare sentenze senza avere niente in mano che le supporti.
    Dal vostro versante c’è solo il pregiudizio e l’arroganza di dare giudizi del tutto immotivati, dall’altro versante ci sono come minimo dei forti indizi e delle persone che sono guarite grazie a quelle che voi bollate per partito preso come idiozie.
    E tutto ciò, ripeto, depone decisamente a favore delle cure mostrate nei servizi delle Iene.
    Questi sono i fatti, punto.
    Appurato questo, direi di sì: possiamo chiuderla qui. Anche se so già che lei continuerà a obiettare inutilmente (inutilmente perchè, per quanto lei possa dire, rimane il fatto che non avete niente dalla vostra per dare giudizi) al fine di non darla vinta ai "ciarlatani" (che almeno dalla loro hanno persone che tali terapie le hanno provate e le stanno provando e con successo).

    • Di (---.---.---.238) 27 dicembre 2014 10:38

      Dal 1200 avanti Cristo la medicina ayurvedica, che è un sistema medicale tradizionale e non una fantasia new age, tant’è che la medicina occidentale la sta saccheggiando sistematicamente da anni (si veda la riflessologia tra le molte predazioni) attribuisce lo sviluppo dei tumori all’alimentazione e da molto prima del 1200 a.c., sempre la medicina ayurvedica, ha insegnato che noi siamo ciò che mangiamo e che la malattia è squilibrio.

      Sarebbe ora di fare ciò che facevano in India, il medico che non mantiene la popolazione sana va condannato a morte, ovvero il medico che fa ammalare i suoi pazienti va condannato a morte perché non sa fare il suo lavoro. E’ di sicuro un atto di civiltà.
      Stiano sperperando miliardi di euro per mantenere alla ricerca medica persone che non producono alcun risultato se non di tipo economico per le società farmaceutiche.
      Comunque ecco alcuni scienziati di cultura occidentale che hanno studiato ed applicato la nutrizione alla cura delle malattie tumorali:
      Gerson, Pantellini e Warburg
      Gerson con le sue cure ottiene il 40% di guarigioni affrontando solo casi in metastasi avanzatissime o di casi terminali.
      E questo dal 1922
      Pantellini ha individuato una cura efficace con l’utilizzo di vitamina C e bicarbonato di Potassio e questo dagli anni ’30 del novecento.
      Otto Warburg, nobel per aver scoperto l’effetto Warburg, ovvero per aver sostenuto che l’acidosi provoca l’espulsione dell’ossigeno dalla cellula e che tale attività produce una reazione cellulare di autodifesa che fa sviluppare la cellula tumorale.
      Oltre a questi soggetti ecco un altro soggetto stravagante:
      The National Cancer Institute (non la signora Elvira con le cure della nonna) ammette che la vitamina c è un agente antitumorale ma ammette di non poter effettuare studi in merito non trattandosi di un farmaco ma di un integratore alimentare (cioè dato che non possiamo far arrichire nessuno non possiamo studiare se guarisce). Però ammettono che negli esperimenti fatti in modo informale i risultati sono stati tutti positivi.
      Questo è il link;
      Ed è su un sito governativo del Governo Americano e non su un sito new age di sfattoni post sessantottini.
      Per esperienza personale ho visto molteplici persone malate di tumori usare la chemio e tutte le persone che conosco sono morte entro i 5 anni, non conosco nessun sopravvissuto alle cure mediche ufficiali per i tumori. Sarò sfigato.
      Mentre conosco diverse persone tra i miei conoscenti che si sono rivolti alle cure alternative e sono ancora vivi. Sarà un caso.
      Fate voi.
      Dieci anni fa mi sono sentito male, non avevo più la forza di alzarmi dal letto.
      Ero vegetariano da anni, ho fatto degli esami del sangue e la Dottoressa del laboratorio, rilevando dei Trigliceridi molto alti la prima ed unica cosa che ha detto è stato: lei deve ridurre gli insaccati!.
      non mi ha chiesto quale fosse la mia dieta, il mio stile di vita, la mia condizione fisica.
      Ha solo sentenziato una cazzata gigantesca.
      Quello che mi rende furente è che al sistema sanitario nazionale nella mia vita ho dato decine di migliaia di euro per mantenere incapaci ed ignoranti.
      In tutti i paese civili le cure ayurvediche, tibetane, cinesi e steineriane sono state inserite da anni a pieno titolo nelle cure mutualistiche (si veda la Svizzera) e sono mutualistiche perché funzionano, fanno guarire e fanno risparmiare soldi.
      Quindi smettetela di parlare per sentito dire e prima di chiedere prove scientifiche a chicchessia accertatevi di averle per negare la validità di un qualunque processo.
      Ecco cos’è la modernità scientifica occidentale: approssimazione, superficialità, mancanza di metodo, ma ciò che è peggio un inadeguata capacità intellettuale in relazione alla funzione ed al ruolo.
      E questo thread ne è l’esempio.
      Sono molto più "scientifici" i lettori che i tecnici. Io lo trovo imbarazzante.
      Buona giornata
  • Di (---.---.---.165) 30 maggio 2014 17:29

    Mi piace pensare che questa signora Ilaria Ampollini si occupi di tutto. Vorrei le sue referenze visto non ci sono. Si occupa di enologia, fisica, medicina, genetica, nutrizione.. Vorrei conoscere il suo percorso di studi, visto che crea "informazione" e le persone pure la seguono.
    Cordiali saluti.

    Roberta 
    • Di Ilaria Ampollini (---.---.---.38) 30 maggio 2014 17:44
      Iaia Leone

      Gentile Roberta,


      grazie dell’interessamento. Sono laureata con 110/110 con lode in Filosofia (indirizzo filosofia e storia della scienza) all’Università di Bologna e attualmente dottoranda con borsa in Storia della scienza presso l’Università di Trento. Porto avanti progetti di divulgazione scientifica rivolti sia ai bambini che agli studenti delle classi superiori. Trova il mio profilo completo su Linkedin

      Se lei legge i miei articoli si accorgerà che non è che mi occupo di tutto, anzi. Piuttosto, tutti gli argomenti che lei cita sono accomunati da un problema epistemologico, prima ancora che di contenuti, che risulta dunque evidente anche senza entrare nel merito delle questioni. Non sono tanto le nozioni, quanto proprio l’approccio. Per lavoro e per passione mi occupo di come si sia venuto a delineare, nella storia del pensiero filosofico e scientifico, il metodo sperimentale come lo conosciamo noi oggi e del progressivo differenziarsi di scienza e pseudo-scienza (e magia). 


  • Di (---.---.---.165) 30 maggio 2014 18:16

    Credo che il suo mero filosofeggiare su cose che non la competono rischia di arenarsi in un pourparler senza significato. Pur condividendo che alle volte l’informazione sia veicolata (vedi video sulle iene) mi rendo conto che non ha titoli per fare "opinione scientifica". Infatti ho letto tutti i suoi articoli riguardanti la materia che tratto e chiesto ad amici professionisti di leggere i suoi scritti riguardo le rispettive materie. Concordiamo tutti in merito alla sua disinformazione, alla sua incapacità di esposizione olistica e alla sua supponenza. Perciò, per evitare di creare ulteriori misunderstandings pubblici, le chiediamo di trattate tematiche che la riguardino, mettendo in campo le sue competenze ed evitando di sfociare in ambiti che non le spettano.

    Rimarremo a valutare le sue prossime creazioni.
    Cordiali saluti,
    Roberta

  • Di Ilaria Ampollini (---.---.---.38) 30 maggio 2014 18:26
    Iaia Leone
    Mah, guardi, le tematiche che tratto mi riguardano. Non so come dimostrarglielo, se non rinviandola nuovamente al mio profilo Linkedin o citandole nel dettaglio in che cosa consiste la mia formazione, universitaria e lavorativa. 
    Poi, se lei e i suoi amici professionisti concordate tutti sulla mia disinformazione ecc. mi faccia pure scrivere per posta privata ([email protected]) contestandomi i punti in cui, a vostro giudizio, le mie competenze non sono sufficienti. Sono ben disposta a mettermi in discussione, ma soprattutto a fare tesoro della cultura di altre persone. 

    • Di (---.---.---.182) 30 maggio 2014 18:54

      G.le Ilaria Ampollini,

      mi permetto di chiederLe di non essere egoista, ma lasciare anche agli altri la possibilità di fare tesoro della cultura di altre persone.

      Se questi amici professionisti possono dimostrare le proprie tesi, che tutti possano goderne. Magari finalmente spunta questo famoso articolo peer-reviewed che dimostra le proprietà curative dell’alimentazione nella lotta alle patologie tumorali, non vorrà tenerlo solo per sè?!

      Io quando leggo qualcuno che parla di scienza e ci infila dentro l’olismo divento sempre curioso, colpa mia.


  • Di (---.---.---.188) 30 maggio 2014 20:34

    La sua incompetenza, Ilaria (e non solo la sua... è in buona compagnia, se la può consolare), sussiste sicuramente in materia di alimentazione e salute, come si può evincere da questo suo articolo e da come ha non-risposto (o risposto in modo assurdo e/o non attinente quando le si è chiesto su che cosa basasse le sue convinzioni e di conseguenza questo articolo).
    Se uno scrive degli articoli su una materia di cui poi, nodi al pettine, non è in grado di dare spiegazioni significa solo che sta parlando a vanvera, vuoi per principio o pregiudizi vuoi perchè imbeccato da altri al fine di gettare fango su un determinato argomento, come mi pare essere il caso di questa vicenda.
    La prossima volta che pubblicherà un articolo, almeno, chieda a sè stessa se è debitamente informata sull’argomento e soprattutto se è in grado di spiegare razionalmente le motivazioni che la spingono a scrivere certe cose, dal momento che alla fin fine è emerso che parla così tanto per, piuttosto che sulla base di una qualsivoglia argomentazione.

    • Di Ilaria Ampollini (---.---.---.38) 30 maggio 2014 21:42
      Iaia Leone

      Buonasera,


      la ringrazio delle osservazioni. Al fine di ricevere una critica costruttiva, le chiederei gentilmente di specificare quali sono i passaggi in cui ho mostrato incompetenza o ho parlato a vanvera. 
      Vorrei nel frattempo specificare che io non ho riportato mie convinzioni, ma la posizione della comunità scientifica. Dove ho risposto in modo assurdo? 
  • Di (---.---.---.188) 30 maggio 2014 23:29

    Scusi ma, se non se ne è resa conto, l’assurdità sta già nell’esistenza di questo articolo che lei ha scritto: gridare allo scandalo senza poi sapere spiegare per quali motivi, senza sapere perchè lo sta facendo = parlare senza sapere cosa si sta dicendo e perchè.
    Questo è appunto un comportamento che denota incompetenza, è parlare a vanvera ed è anche rispondere in maniera assurda. Ma non tutto il male viene per nuocere, almeno si spera in un dibattito e una discussione chiara e seria, così da giungere sempre più vicini alla verità piuttosto che più lontani. Buona continuazione

    • Di (---.---.---.8) 31 maggio 2014 11:07

      Io invece direi che lei sta proiettando i suoi comportamenti sulla dottoressa Ampollini.


      Lei sta gridando allo scandalo per questo articolo, senza poi spiegare il perché, senza sapere perché lo sta facendo.

      E questo è un comportamento che denota incompetenza, è parlare a vanvera ed è anche rispondere in maniera assurda.

      Ha ragione, che si apra un dibattito e una discussione seria!

      Immagino lei abbia motivi fondati, scientificamente fondati, per affermare che le critiche di Ilaria Ampollini al servizio delle Iene siano indigeste. Ha intenzione di svelarli ai comuni mortali o preferisce dare la sensazione, usando le sue parole, di gridare allo scandalo senza poi saper spiegare perché?

      Io sto qui, ho pazienza, aspetto ma non mi lascio distrarre dalla fuffa, preferisco i fatti.

      Visto che lei, a differenza della dottoressa Ampollini, è altamente informato, può avere la gentilezza di condividere il suo sapere o preferisce delegittimare gli articoli che non le garbano senza neanche spiegare il perché?

      Qualcuno potrebbe pensare che non entra nel merito perché non se lo può permettere.
  • Di (---.---.---.57) 31 maggio 2014 00:25

     "Io non ho riportato mie convinzioni, ma la posizione della comunità scientifica": è esattamente qui l’errore, affidarsi al giudizio altrui ripetendo a pappagallo nozioni non verificate personalmente, con la pretesa di saperne di più di chi invece tale esperienza l’ha fatta. Chiunque abbia messo in pratica con successo cure alternative come la Gerson, la Breuss o l’alimentazione vegana per curare il cancro o il diabete, parla con cognizione di causa, mentre voi che negate l’efficacia delle suddette cure senza avere alcuna esperienza in merito parlate a vanvera. Chi si affida all’ipse dixit è inevitabilmente condannato al ruolo di scimmietta, capace solo di ripetere gli errori altrui. Ci sono arrivati nel Rinascimento a capirlo, voi ancora no. Tanto per gettare un sasso nelle acque stagnanti delle vostre convinzioni, basate sempre sulla totale assenza di esperienza con le cure alternative: date un’occhiata al sito www.carcinomaepatico.it e alla pagina fb "Non sono pronto" di Arturo Villa e imparate qualcosa sulla relatività delle vostre certezze. Sono indicazioni utili per voi, per quel che mi riguarda io ho già fatto esperienza in famiglia con la terapia Breuss per il cancro e con l’alimentazione vegana per il diabete di tipo 2, quindi qualsiasi obiezione abbiate da fare per me rimane lettera morta: aria fritta. Ho letto anche l’ennesimo commento ironico sulla terapia Gerson scritto da chi non ha mai messo in pratica la cura ( e come ti sbagli?): anche in questo caso, solo l’opinione del mio amico infermiere che, a casa sua, ha salvato la madre dal cancro proprio con la terapia Gerson ha valore, il resto è fuffa.

    • Di (---.---.---.8) 31 maggio 2014 11:59

       "Io non ho riportato mie convinzioni, ma la posizione della comunità scientifica": è esattamente qui l’errore, affidarsi al giudizio altrui ripetendo a pappagallo nozioni non verificate personalmente, con la pretesa di saperne di più di chi invece tale esperienza l’ha fatta. Chiunque abbia messo in pratica con successo cure alternative come la Gerson, la Breuss o l’alimentazione vegana per curare il cancro o il diabete, parla con cognizione di causa, mentre voi che negate l’efficacia delle suddette cure senza avere alcuna esperienza in merito parlate a vanvera. Chi si affida all’ipse dixit è inevitabilmente condannato al ruolo di scimmietta, capace solo di ripetere gli errori altrui.


      Se ne deduce che lei è guarito da un tumore facendo clisteri di caffè, perché lei evidentemente parla per esperienza diretta, con cognizione di causa e non per ipse dixit. Lei non è un scimmietta che ripete a pappagallo (ah, gli orrori degli OGM!!!) nozioni non verificate personalmente.

      Potrebbe gentilmente condividere il suo caso clinico, spiegare di quale patologia soffriva, in che stadio, quali terapie convenzionali si sono dimostrate inefficaci, per quanto tempo le ha seguite e cosa ha poi modificato nella sua alimentazione per arrivare alla completa remissione? Da quanto tempo è fuori dal problema, se ha avuto recidive, come le ha curate, come le ha prevenute?

      Ad esempio, una piccola curiosità: i clisteri di caffé si preparano con la moka o la macchinetta espresso? Finalmente abbiamo una fonte che può spiegare come li pratica con successo e conseguenziale soddisfazione!!

      Se non sbaglio il suo mentore (Gerson) considerava alimento vietato l’acqua (!!!) eppure in questa discussione nessuno si è sognato di mettere in dubbio la necessità della sua assunzione, anzi ne vantava le "proprietà intrinseche", qualsiasi cosa ciò significhi, perché detto così sembra più oscuro linguaggio alchimista che divulgazione del sapere.

      Il che pone un quesito: ma Gerson lo tirate in ballo tanto per, o lo seguite a corrente alternata, solo quando fa comodo? L’acqua fa bene o male? Mi sto confondendo a leggervi.
    • Di (---.---.---.235) 31 maggio 2014 20:21

      Che cos’è che se ne dedurrebbe, secondo lei? Neanche ha capito chi ha usato la terapia Gerson e chi la terapia Breuss e scrive una filippica partendo da una premessa sballata? Complimenti vivissimi, comprensione del testo nulla! Prima che io usi il mio tempo a illustrarLe i casi riguardanti la mia famiglia (neanche questo ha capito, figuriamoci!), mostri la sua capacità di recepire ciò che Le viene detto e vada ad imparare qualcosa dal caso già documentato in rete che ho segnalato nel mio precedente commento. Cominci a studiarsi il decorso della malattia di Arturo Villa, confronti le sue ecografie degli ultimi due anni, esponga in questa sede le sue considerazioni al riguardo e cambi atteggiamento, se vuole essere preso sul serio e vedersi mostrare la documentazione da Lei richiesta. Da un lato c’è chi, come Arturo Villa, impiega il suo tempo per mostrare a tutti la sua storia e far aprire gli occhi a coloro che, come lui, hanno un tumore considerato incurabile, dall’altro ci sono quelli come Lei che scrivono baggianate sulle caffettiere credendo pure di sembrare acuti, senza aver mai - ovviamente! - messo in pratica la terapia o conosciuto persone che l’abbiano fatto. Esperienza contro supponenza: come volevasi dimostrare.

    • Di (---.---.---.19) 31 maggio 2014 21:59

      Lei è Arturo Villa? Se non lo è, non parli a nome di altri, altrimenti fa ipse dixit.


      Ha quindi sconfitto in prima persona una patologia tumorale bevendo frullati? In caso contrario non è diverso dalle scimmiette che parlano a pappagallo di esperienze altrui da lei tirate in ballo.

      Un po’ di coerenza.
    • Di (---.---.---.235) 31 maggio 2014 22:01

      Ho scritto per distrazione "ecografie", cerchi le TAC.

    • Di (---.---.---.235) 31 maggio 2014 22:03

      Poveretto, neanche ha mai sentito nominare il principio d’autorità, per scrivere simili sciocchezze sull’ipse dixit. Lasciamo proprio perdere, visto il livello.

    • Di (---.---.---.19) 31 maggio 2014 22:12

      Veramente la filosofia l’ho studiata anche io, solo che poi ho lasciato per altre discipline da secoli separate da essa. Per fortuna.


      Ripeto la domanda: lei parla per esperienza personale o di cose che hanno vissuto/sperimentato altri? Da quale patologia tumorale si è salvato cambiando alimentazione?

      Faccio presente che la mia domanda, volutamente provocatoria, prende spunto dalla ridicola accusa rivolta all’autrice di questo articolo, quella di divulgare informazioni assunte altrove e non in prima persona.
    • Di (---.---.---.235) 31 maggio 2014 22:48

      Ripeto, Lei non ha capito niente del riferimento all’ipse dixit, visto che è l’esatto contrario dell’esempio rappresentato da Arturo Villa.

      Arturo Villa dimostra, TAC alla mano, il regredire della sua patologia incurabile con la Medicina Ufficiale: fa proprio l’opposto di chi tira in ballo l’autorità altrui (PubMed, peer review) per credere fideisticamente a quanto asserito da altri, senza avere la benché minima competenza in materia. Oltretutto non siete stati neanche in grado di citare un solo studio che dimostri che l’alimentazione previene le malattie, ma non le può curare. Che dimostri, badi bene. Però ripetete come pappagalli: "E’ impossibile!"
      Le TAC può leggerle anche Lei, non deve mica fare un atto di fede e credere a quanto dice Marco: infatti siete voi che credete ai dogmi, mica noi. E’ sempre lo stesso discorso: di fronte all’evidenza dei fatti, nicchiate. Abbia l’onestà intellettuale di andarsi a studiare il caso Villa e di esprimere un giudizio al riguardo. Poi, se ne varrà la pena, posso decidere di pubblicare quanto conosco perfettamente io per esperienza personale. Ovviamente un muro di gomma non merita proprio considerazione.

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