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Stato sull’orlo del fallimento

Fare i compitini a casa. Odiosa espressione, becera e fuori luogo che in questo momento significa nodo scorsoio intorno al capo di ognuno di noi. Ormai l'Italia si sta sfaldando. Sta crollando grazie ad uomini che la stanno picconando, non eletti, calati dall'alto che stanno lasciando solo ruderi dietro le loro spalle. Eppure se siamo in recessione i primi a dover rinunciarie ai loro congrui stipendi dovevano essere loro, invece non solo non è così ma si sono chiamati tra loro, per occupare posti in consigli d'amministrazione e puntellare attraverso i loro luogotenenti ogni ganglio della società civile.

Il tutto tagliando servizi, abolendo province, cancellando la Sanità, la scuola pubblica l'università per ridurre gli sprechi. Non i loro, ma quelli di una massa di barboni straccioni e disoccupati che non hanno più niente, mentre lo spread avanza il fiscal compact è passato violando ancora una volta la costituzione, riducendo spazi di democrazia e tagliando alcune province, guarda caso non tutte. Meraviglioso anche il ritorno alle origini. Con l'operazione taglio delle province avremo la regione della Brianza, del Ponente della Ciociaria e ritorneremo forse al tempo degli austro ungarici quando l'Italia era frammentata e divisa e lo staterello che aveva più estensione territoriale e sudditi era il più avvantaggiato. Tutto sta avvenendo in silenzio, grazie ad un'informazione che ormai è succube della finanza e delle banche. Ci vorrebbe radio Londra come ai tempi della seconda guerra mondiale, per sintonizzarsi su frequenze che spiegavano la reale situazione interna nelle realtà di regime dove tutto andava bene si diceva e la gente crepava di stenti.

Sono molte le anomalie e se Berlusconi è stato allontanato per uno spread che saliva meno di quello di oggi, se si continua in questa aberrazione mentale mantenendo Monti al suo posto calato dall'alto per difendere la finanza presto non rimarrà più nulla di noi. Una cosa sembra chiara: i governi sono solo fumo negli occhi dal momento che gli Stati sono appannaggio di pirati e barbari che li stanno distruggendo insieme al genere umano.

Questo articolo è stato pubblicato qui

Commenti all'articolo

  • Di alfadixit (---.---.---.180) 23 luglio 2012 11:18
    alfadixit

    Un articolo pieno di luoghi comuni e qualunquismo. Mancano dati e soluzioni. Se abbiamo accumulato un debito enorme, saccheggaindo le finanze pubbliche per dare pensioni, servizi, sanità, scuola, case, ecc... potrà questo conitnuare all’infinito? Dal punto di vista pratico, chi paga? Qual’è la soluzione alternativa se non adeguare i servizi alle entrate e tagliare gli sprechi? Perchè gli "altri" dovrebbero pagare i nostri privilegi?
    E’ vero che l’attuale governo non è stato eletto ma qual’è l’alternativa? Cicchitto, Santanchè, Vendola, Grillo, un collettivo socialista, tornare al baratto?
    A queste domande dovrebbe rispondere l’articolo, altrimenti è solo filosofia di basso profilo.

    • Di (---.---.---.166) 23 luglio 2012 14:51

      "Filosofia di basso profilo" e "luoghi comuni". Con queste etichette oggi si bollano le analisi reali di chi è veramente stanco di accettare lo squallido status quo in cui il Paese versa. Pensare è gratuito, informare è un diritto, anzi un dovere in uno Stato che ha abdicato ad ogni volontà di ribellione. Agitare i fantocci di "sprechi", "spread", "antipolitica" non è certo un modo migliore per proporre un’alternativa o rispondere a dei quesiti di fondamentale importanza. Dal canto mio poi sono un convinto sostenitore dei modelli keynesiani che già in passato hanno comportato l’uscita di una grande potenza economica dalla crisi economica più nera che la storia ha conosciuto... fino ad allora. 

      Mentre stati, anzi Nazioni (multietniche e multiculturali) più unite della nostra lottano per difendere il proprio futuro, la propria economia, le proprie conquiste, noi stiamo ancora a cincischiare su quanto sia credibile o meno Grillo. Chi ci governa ci deve rappresentare. Io non mi sento rappresentato da nessuno degli scalda poltrone impegnati solo a creare intrallazzi, accordi e fideiussioni per salvarsi le natiche. A chiunque di loro preferirei piuttosto un NO TAV e, lo dico con assoluta sincerità, sono un convinto pacifista.
  • Di (---.---.---.230) 23 luglio 2012 11:31

    Tornare ad erogare servizi invece di cancellarli con la scusa della crisi. Dare respiro alle imprese puntando su di loro per far ripartire l’economia. Fare una bella patrimoniale , lavorare rinunciando ai congrui stipendi che i signori tecnici percepiscono occupando giornali e rai. Non perdere la nostra sovranità nazionale approvando decreti capestro e violando le norme della costituzione, così come si sta facendo in sfregio a tutto. Chi parla poi evidentemente non è tanto scellerato o sprovveduto da raccontare stupidate. Mi rendo conto altresì che affermazioni simili corrispondono a toccare i fili dell’alta tensione. A proposito di sprechi. Come mai la società Ponte sullo stretto non è stata ancora chiusa e continua a nutrirsi di congrui finanziamenti? Lo sapete o fate finta di non saperlo che l’esproprio dei terreni per la mega costruzione galattica stanno continuando? Ma di cosa stiamo parlando?

  • Di (---.---.---.34) 23 luglio 2012 12:59

    A parte l’infarcitura di populismo e luoghi comuni, la verità è che l’Italia NON rischia il fallimento. Il Paese ha i fondamentali più solidi d’Europa. Ma purtroppo al giorno d’oggi a parlare di economia sono soprattutto coloro che meno ne capiscono.

  • Di (---.---.---.230) 23 luglio 2012 13:25

    Infatti chi ne capisce ci sta portando al fallimento.. Stiamo per annegare e si ha il coraggio di dire che l’Italia non è a rischio. Bisogna essere folli, per fare simili affermazioni.Certo è che se per non fallire avremo bisogno di licenziare e di favorire il crollo di un sistema che si ritorce sulle nuove generazioni , siamo davvero messi bene.A me pare che di esperti economisti come Monti non ne abbiamo bisogno, perchè anche le scimmie riescono a fare come lui forse anche meglio di lui. Si vada a vedere come oggi lo spread è schizzato alle stelle. Manovre speculative si dirà. Ebbene se chi è esperto non riesce a barcamenarsi per fermare la speculazione vuol dire che deve ritornare di nuovo sui banchi di scuola, in quanto i compiti non li ha fatti bene 

  • Di pv21 (---.---.---.118) 23 luglio 2012 19:42

    Due settimane >

    Non serve aspettare che lo spread risalga ai 550 punti di Berlusconiana memoria.
    Con un Debito da 2000 miliardi, al tasso del 6%, sono almeno 90 i miliardi di interessi/anno da pagare.
    Per i mercati finanziari la “credibilità” del “super Mario” non conta come “affidabilità” della sue ricette anticrisi.
    Se il Debito cresce di 14 miliardi al mese ed il Pil perde il 2% è illusorio pensare di sfuggire al “contagio” delle turbolenze speculative.
    E’ come se i pompieri si limitassero a contenere gli incendi aspettando l’arrivo di “provvidenziali” temporali. (Vedasi i 255 miliardi prestati dalla Bce alle nostre Banche)

    Di solo “rigore” è fatta la via che porta all’asfissia.
    Manca perfino la “traccia” di un “percorso” di uscita dalla crisi che dia senso ai sacrifici fatti e da fare.
    In ben 8 mesi Monti e la sua “strana” maggioranza non hanno saputo né concordare, né gettare solide basi di una qualche “prospettiva” di risalita.
    Cosa aspettarsi dai prossimi 6 mesi?

    Resta una sola possibilità.
    Per i partiti la “chiamata alle urne” è l’unica vera sfida “politica” delle loro capacità progettuali e propositive.
    Per decidere di anticipare le elezioni ci sono ancora 2 settimane di tempo.
    E’ tempo di non dare più spazio a quella casta di Primi Super Cives attenta a …

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