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Commento di

su Stato sull'orlo del fallimento


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23 luglio 2012 14:51

"Filosofia di basso profilo" e "luoghi comuni". Con queste etichette oggi si bollano le analisi reali di chi è veramente stanco di accettare lo squallido status quo in cui il Paese versa. Pensare è gratuito, informare è un diritto, anzi un dovere in uno Stato che ha abdicato ad ogni volontà di ribellione. Agitare i fantocci di "sprechi", "spread", "antipolitica" non è certo un modo migliore per proporre un’alternativa o rispondere a dei quesiti di fondamentale importanza. Dal canto mio poi sono un convinto sostenitore dei modelli keynesiani che già in passato hanno comportato l’uscita di una grande potenza economica dalla crisi economica più nera che la storia ha conosciuto... fino ad allora. 

Mentre stati, anzi Nazioni (multietniche e multiculturali) più unite della nostra lottano per difendere il proprio futuro, la propria economia, le proprie conquiste, noi stiamo ancora a cincischiare su quanto sia credibile o meno Grillo. Chi ci governa ci deve rappresentare. Io non mi sento rappresentato da nessuno degli scalda poltrone impegnati solo a creare intrallazzi, accordi e fideiussioni per salvarsi le natiche. A chiunque di loro preferirei piuttosto un NO TAV e, lo dico con assoluta sincerità, sono un convinto pacifista.

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