• AgoraVox su Twitter
  • RSS
  • Agoravox Mobile

 Home page > Attualità > Cronaca > Quel terrone di Peppino Impastato

Quel terrone di Peppino Impastato

Ho appreso la notizia gironzolando su Facebook. Un link, un nome, una foto mi hanno fatto cadere l’occhio su una notizia che altrimenti non avrei mai notato. Si faceva riferimento ad un paesino della bergamasca, ad una targa, ad una biblioteca comunale. Ma non era chiaro il perchè. Ho voluto approfondire e, seguendo il link a Bergamo News, mi sono letto tutta la vicenda. Tristissima vicenda.

Tutto parte delle elezioni comunali di qualche mese fa. Il paesino si chiama Ponteranica. Uno dei tanti affastellati nelle valli attorno a Bergamo, ai piedi del monte Maresana. A giugno si è insediata la nuova giunta leghista che ha sostituito la precedente di centro-sinistra. Il nuovo sindaco è un certo Cristiano Aldegani, padano doc, che ha voluto subito imporre la ferrea legge della Lega: "padroni a casa nostra". Con tutti i piccoli-grandi problemi che possono interessare un comune di circa 7000 abitanti, la prima promessa solenne che fece il sindaco appena insediatosi fu infatti quella che avrebbe fatto di tutto per smantellare la targa che campeggiava all’ingresso della Biblioteca civica. Una targa che aveva provveduto ad installare la giunta precedente, si capisce. Una targa offensiva dell’orgoglio orobico-casereccio. Una targa commemorativa "d’un terùn". Passi per il nome: Peppino. Ma il cognome proprio era inaccettabile. Di quelli impronunciabili, brutti, cacofonici. Di quelli del profondo sud, che proprio non si addicono alla biblioteca comunale di un comune leghista.

Quel cognome, Impastato, era davvero un pugno alla dignità e all’onore dei padani. Ma sarà mai possibile intestare una biblioteca comunale di un paesino della bergamasca ad un tizio che si chiama Peppino Impastato? Che brùt nòm! Ricorda proprio quel profondo sud, povero, troglodita, rozzo ed arretrato. Im-pa-sta-to. Proprio suona male. Dà l’idea di qualcosa di sporco, impiastricciato, infangato, zozzo. Qualcosa di impastato, appunto. Niente a che vedere con la forza, la fierezza e la pulizia di un Mereghetti, di un Cappellini e, perchè no, di un Aldegani. Sicuro che questo Impastato sarà stato un siciliano, di quelli che parlano quella lingua incomprensibile, che fanno finta di lavorare e passano le giornate a prendere il sole. Sicuro che sarà stato anche mafioso. Tutti quelli lì son mafiosi. Tutti della stessa razza.

E allora che venga tolta immediatamente quella targa! Che venga ridato lustro e onore padano ad un’istituzione culturale come la biblioteca! Via subito quel nome da terrone e dentro uno tutto bergamasco: padre Giancarlo Baggi, questo sì che suona bene, un sacramentino morto nel 2000 e residente per molti anni proprio a Ponteranica. Peccato che, non essendo ancora passati dieci anni dalla sua morte, la legge non permette di intitolargli edifici pubblici. E allora che fare da qui a maggio 2010, quando ricorrerà il decennale della morte? Beh, non vi aspetterete che la giunta potesse attendere ben sette mesi prima di apporre la nuova targa! Sette mesi in cui i Ponteranicesi che avessero voluto trascorrere qualche ora in biblioteca sarebbero stati costretti a passare davanti ad una targa su cui fosse scolpito quel nome altamente offensivo: Peppino Impastato. Sarebbe stato effettivamente qualcosa di inaccettabile.



E allora, nell’attesa di maggio, che venga smantellata la targa! Se ancora per qualche mese non sarà possibile chiamarla biblioteca Giancarlo Baggi, che ritorni almeno all’antico nome! Semplice e pulito: Biblioteca Comunale di Ponteranica. Altro che Biblioteca Peppino Impastato. Con una delibera urgente del 31 agosto il Consiglio comunale leghista ha dato mandato all’unanimità di togliere di mezzo quel terrone impertinente così caro ai comunisti della giunta precedente (si sa che ai comunisti gli piacciono i terroni, tutti la stessa razza) e di provvedere affinchè fosse immediatamente ripristinato l’antico nome.

Finalmente un sindaco con le palle. Di quelli che quando promettono qualcosa poi la mantengono. Mica come quei quaraquaquà del profondo sud che pensano solo a mangiar soldi e magari a intrallazzare con la mafia. Noi non siamo mica mafiosi. Noi non siamo mica siciliani. Siamo padani e a noi la mafia ci fa schifo. Anzi, vi dirò di più: la mafia è una montagna di merda. Non mi ricordo più chi ha pronunciato questa frase, ma deve essere stato sicuramente qualcuno a cui va tutto il mio rispetto. Altro che Peppini Impastati. Noi la mafia la combattiamo, mica come quei terroni che se la sono voluta loro. E che si vede che la mafia sotto sotto gli piace. Dovremmo lasciarli tutti al loro destino, come diceva il professor Miglio 17 anni fa. Loro e la loro mafia. Che si facciano uno stato a parte, magari comandato dalla mafia, e che ci lascino in pace a noi che volgiamo lavorare.

E già che ci sono si portino via anche quei comunisti antidemocratici della giunta precedente che se non incensano qualche terrone non sono contenti. E hanno poco da lamentarsi, hanno perso le elezioni: che stiano zitti. Questa è la legge della democrazia. Sputano bile, ma è solo invidia. "So che stanno ancora smaltendo la pappina elettorale, ma noi manteniamo le promesse". Parola di sindaco.

Peppino, se ci riesci, perdonali.

Commenti all'articolo

  • Di Mah (---.---.---.72) 11 settembre 2009 11:20

    Sebbene Peppino Impastato sia un’icona per tutta italia, probabilmente quel padre Baggi è più importante per quel paese in particolare in cui ha vissuto.
    Non vedo la necessità di cercare lo scandalo dietro ogni sasso.

    • Di piero (---.---.---.83) 11 settembre 2009 11:41

      non vedi la necessità.... sei proprio un cog.....

    • Di pas (---.---.---.130) 11 settembre 2009 11:47

      Gli intitolassero qualcos’altro a padre Baggi, no???

    • Di L.F. (---.---.---.81) 11 settembre 2009 11:59

      Abito a Ponteranica da 25 anni, non ha mai sentito nominare padre Baggi prima di adesso, come me l’80% della popolazione, forse anche di più ...
      Se qualcuno ne conosce le opere ce le faccia sapere per piacere1
      Sicuramente non meritava di essere usato per una squallida prova di celoidurismo vendicativo leghista

    • Di Eugenio Musso (---.---.---.162) 11 settembre 2009 12:15

      Sono un vecchio " padano "del Piemonte, in senso di nascita e di generazioni fino al medioevo. Non di Lega, della cui esistenza ormai provo solo vergogna.
      Non credo sia commentabile tanta protervia ignoranza e malafede. L’ indifferenza verso valori come patria, libertà, resistenza, che tanto sangue del nord hanno richiesto ( e non solo ovviamente ) e di cui i Peppino Impastato sono i veri eredi, l’ intolleranza verso la fratellanza che ci dovrebbe legare a chi ha dato la vita per la libertà dalla mafia e verso tutti gli altri italiani, l’ imbecillità che si trasmette con questi gesti ai nostri figli, mi lasciano triste e amareggiato. Evidentemente i nuovi valori sono meglio espressi da puttanieri che vanno per la maggiore..............
      Quanto allo stimabilissimo padre Baggi, non c’era propio nessun altro posto per onorarlo ? un parco un giardino, una fontana da mettere davanti alla biblioteca, .... in tutto il paese solo la targa di Peppino Impastato , neanche un altro mezzo metro quadro...... Non si tratta di cercare lo scandalo sotto ogni sasso, ma di non farsi prendere per i .......... Grazie e speriamo che i valori che avevano i nostri padri ( magari emigranti in Argentina o negli U.S.A..... arrivino per miracolo anche ai figli di questi padani che li hanno smarriti.
      Eugenio Musso.

    • Di Enzo (---.---.---.14) 18 settembre 2009 10:21

      Sono in tanti, per fortuna, a disprezzare l’atto vile e disgustoso di questo sindaco legaiolo, ma il tuo breve e sincero messaggio, secondoi me, vale più delle mie parole e di quelle di tutti gli altri, perché viene da uno che lì ci vive e vive l’atmosfera e l’umore della gente vera.
      Grazie, grazie per ricordare a tutti che al nord, in certe regioni, non sono tutti trogloditi ignoranti.

  • Di peppino (---.---.---.5) 11 settembre 2009 11:40

    Concordo parola per parola : un gesto intriso di ottusità, provincialismo, meschinità, codardìa. Complimenti Sig. Sindaco, lei farà strada, poichè è una pagliaccio autentico... 

  • Di CICCIO 71 (---.---.---.181) 11 settembre 2009 11:52

    LA SOLITA ROTTURA DI COGLIONI, DEI SINDACI MANGIASOLDI E CORROTTI.!!!!!!!!!!!!!!!!

  • Di (---.---.---.113) 11 settembre 2009 12:08

    l’unica cose che offende l’Italia intera è l’ignoranza l’ottusità e l’arroganza dei cafoni-leghisti.
    Non hanno nemmeno il cervello per capire i gesti che fanno...
    vergogna ignoranti!!!

  • Di fausto (---.---.---.194) 11 settembre 2009 12:15

    incredibile ma vero, sfido il sindaco a fare almeno un millesimo di quello che ha fatto Peppe...se ne è capace.

  • Di Sabino (---.---.---.126) 11 settembre 2009 12:19

    Bravo Federico, bel pezzo.
    La notizia letta ieri in Rete (non è da tg "ovviamente", figuriamoci se si "sporcano" così) mi aveva colpito e anche amareggiato.
    Per fortuna, è di poche ore fa: http://www.tgcom.mediaset.it/cronac...
    e allora va un pochino meglio.



  • Di maga (---.---.---.224) 11 settembre 2009 12:20

    ma chi e’ Peppino Impastato ????

  • Di titti (---.---.---.100) 11 settembre 2009 12:30

    E questo è quello che fa un sindaco? quello che insegna? Che schifo è davvero una vergogna signor Sindaco, lei è quelli che concordano con questo suo gesto e scritto!

  • Di (---.---.---.78) 11 settembre 2009 14:11

    Una domanda per tutte: ma chi minchia è (l’espressione è in un certo modo a ricordo della Sicilia di impastato) ’sto padre Giancarlo Baggi?

  • Di Rocco Pellegrini (---.---.---.3) 11 settembre 2009 14:14
    Rocco Pellegrini

     questa brutta gente, razzista, xenofoba ed ora anche terribilmente ottusa è ignorante e prepotente.
     Devono revocare questa scelta e su di loro deve essere esercitata ogni pressione. Peppino Impastato è stato un grande uomo e questi nanerottoli stanno cercando rogna....

  • Di antirazzista (---.---.---.85) 11 settembre 2009 14:20

     leghisti = nazisti

    l’ideologia di cusono intrisi i leghisti è quella nazi-fascista..

    per tutte quelle merde a piazzale loreto c’è ancora spazio..


  • Di Dino Brancia (---.---.---.101) 11 settembre 2009 14:24
    Questa mentalità frustrata colpisce tutti gli amministratori è veramente uno schifo. Illustrissimo Sindaco Sicuramente Lei conosce solo la storia del suo paese, mi permetto di accennare solo una piccola parte della storia di Peppino Impastato era un uomo famoso per la militanza antifascista ma soprattutto per le denunce delle attività della mafia in Sicilia, che gli costarono la vita. è davvero una vergogna signor Sindaco. Cinque anni passano in fretta è Lei Sindaco non verrà rieletto, ma verrà ricordato come il sindaco che ignora la storia Italiana. Un primato lo otterrà sicuramente.
  • Di paolo praolini (---.---.---.142) 11 settembre 2009 14:25

    E’ la conferma data da molti importanti personaggi Padano-leghisti, dell’ignobile vizio di calpestare i simboli importanti con azioni bieche ed incivili.
    Dall’attacco all’inno di mameli, al dare a fuoco il tricolore, fino a vilipendere il meridione, ma deridere un valoroso giornalista che ha difeso diritti civili e moralità nella sua terra in una agguerrita lotta conto le mafie locali che lo hanno azzittito per sempre, proprio ci mancava.
    Dimentichiamo queste azioni indirizzate ad esclusivo propagandismo, che dobbiamo combattere con la diffusione dell’informazione e lo svergognamento.
    Per chi non conosce peppino può informarsi a questo Link.

    • Di Giovanna Allone (---.---.---.100) 11 settembre 2009 15:02

      L’ unico modo per onorare Peppino ed il pretino ( che non conosco) è operare in ogni parte del territorio Italiano e non solo ed in particolare nella padania come Peppino ha fatto , durante la sua vita , nella sua terra spendita e martoriata da individui simili al sindaco

  • Di virginia (---.---.---.53) 11 settembre 2009 16:12

    Sono rimasta anch’io basita alla notizia della revoca della targa.
    Però resto ancora più basita ed amareggiata per il tono di certi commenti. Che più che dare del coglione ed altri insulti vari a chi dissente, non sanno dire. So che cosa ha detto e fatto Peppino, un grande davvero che ha avuto il coraggio di affrontare da solo la Mafia e tante sue piccole e grandi corruzioni. Se proprio voleste contestare questo articolo dovreste incominciare da qui. A che serve sfogare la rabbia repressa con epiteti ed espressioni che lasciano il tempo che trovano?
    Bravi! Continuate così, con questa vostra impostazione mentale e... sarete premiati.

  • Di Italien (---.---.---.94) 11 settembre 2009 17:08
    Non si ha rispetto neanche per la morte. Uno sfregio che non rende omaggio neppure al "sostituto": padre Giancarlo Baggi è stato solo strumentalizzato dai leghisti. Preferisco pensare a gente per bene come Saviano, andato ad onorare, a Cinisi, la memoria di Peppino Impastato e quella di sua madre.
  • Di Antonio Federico (---.---.---.58) 11 settembre 2009 17:25

    Messaggio Per Cristiano Aldegani, il Sindaco di Ponteranica - Se qualcuno sa come raggiungerlo vi prego di trasmetterglielo a nome mio.

    Dopo il sindaco del comune di Gerenzano (Va) che a luglio scorso intimava ai suoi abitanti di non affittare o vendere case a stranieri ecco il comune di Ponteranica.

    Carissimo Sindaco Aldegani, sono un meridionale, precisamente calabrese che vive e lavora a Roma (la Roma ladrona si, quella lì) .
    No, non voglio parlare del gesto ignobile che lei ha compiuto per far urlare un pò i suoi adepti leghisti durante la prossima sagra e farli sbevazzare ancor più allegri e contenti, no perchè è cosi che voi leghisti siete arrivati sempre più numerosi al Parlamento, a furia di eccitare le folle con questi inutili rigurgiti razzisti e antimeridionalisti mentre le vostre aziende del famosissimo nordest andavano a gambe all’aria e non per colpa di Roma ladrona ma semplicemente per mancanza di formazione, istruzione, lungimiranza imprenditoriale adeguata ai tempi della globalizzazione e mi scusi, anche per mancanza di umiltà.  Questa è la base sociale su cui vi siete costruiti, un coacervo omogeneo di padani, per noi cittadini italiani sarebbero cittadini come noi o al massimo lombardi, veneti , friulani o piemontesi, ma voi avete voluto dare un connotato che non vi ha aggiunto alcunchè alla dignità e all’onore che già avevate anzi, avete portato le discussioni su terreni che più bassi non potevano essere. Ma tanto è che oggi state al governo, al parlamento e scendendo giù per varie amministrazioni locali. Io rispetto, rispetto la legge, rispetto i risultati elettorali.
    Rispetto ma non sono nè cieco, nè sordo, nè muto.

    Motivo di questo mio messaggio è parlarle di un personaggio che, perdoni la mia presunzione, sono sicuro che lei non solo non conosca ma che molto probabilmente non avrà mai neppure sentito nominare :

    UMBERTO ZANOTTI BIANCO

    Non si spaventi, non è il nome di un nuovo prosecco da gustare con gli amici padani ma è semplicemente il nome della scuola che ho umilmente frequentato per ben 5 anni in quel della provincia di Reggio Calabria. Guardi pure su un atlante, Reggio, Aspromonte ...è un posto bellissimo , ci vada d’estate o meglio in autunno, si fanno meravigliose battute di caccia, si va per i boschi per funghi e si beve dell’ottimo vino, tutto condito da ospitalità genuina e sincera. Li ci sono persone straordinarie, persone colte, lavoratori, molti giovani .

    Ma torniamo al carissimo Zanotti Bianco. Quest’uomo, spinto da amore per il prossimo e dal desiderio di conoscenza, lasciò Moncalieri (padanissima allora e anche oggi, stia tranquillo) per correre in soccorso dei terremotati di Messina dopo il catastrofico terremoto del 1908. Quello fu solo il principio di una lunga permanenza nel sud ed in particolare in Calabria dove condusse studi validissimi ancora oggi e dove analizzò le condizioni socioculturali ed economiche non con l’occhio del nordico (o peggio ancora del padano) ma con lo sguardo dello studioso privo di inutili e ingombranti pregiudizi e attento ai particolari ed alle differenze rilevanti. Ancora oggi a distanza di un secolo, rimane conosciuto e studiato, argomento di dibattiti e conferenze, patrimonio comune di calabresi, piemontesi, e degli italiani tutti.

    Ad essere sincero, non so chi ha avuto la brillante idea di intitolare la mia scuola a Zanotti Bianco, ma chiunque sia stato gliene sono grato. Non ho mai sentito dire da nessuno, nè professori, politici, compagni di scuola o facchini di cambiare nome alla scuola e di intitolarla ad un calabrese o a un meridionale doc. Zanotti Bianco è stato un grande uomo e tale è rimasto nel tempo senza revisioni e ripensamenti per i calabresi come per i piemontesi.

    Io ho vissuto alcuni anni a Torino e poi definitivamente vivo a Roma, spesso mi sono sentito dire delle cose inesatte sulla mafia, delle approssimazioni sulla gente del sud e delle volgari generalizzazioni. Oggi voi leghisti siete al potere, una volta eravate contro il sud, contro Roma, contro queste regioni parassite che rallentavano la crescita e lo sviluppo del nord. Sinceramente da quando siete al governo avete manifestato una colpevole complicità per quanto riguarda delle ingiustificate elargizioni finanziarie alle regioni del sud per tappare buchi di malgoverno enormi come voragini. Basti pensare il caso di Catania un anno fa, poi Palermo e poi la Regione Sicilia che casualmente ha un governatore vostro alleato di governo (con qualche bizza di tanto in tanto poichè deve ricordare a tutti che è del sud) .
    Dare soldi al sud in modo assistenzialista è uguale a dare i soldi alla mafia e la lega è in un silenzio a dir poco imbarazzante. Aggiungiamo al tutto che ad esempio la Sicilia è una regione a statuto speciale, come mai non avete mai menzionato il tema e sopra i fondi straordinari per la sicilia statutaria iniettate di altri che solo Dio sa che fine faranno... A dire belle parole quando si cercano seggi in Parlamento vedo che sono bravi tutti, ma voi leghisti a mio parere l’avete fatta più grossa. Perchè non parlate? perchè non dite come stanno le cose? cos’è un do ut des ? quali favori vi scambiate? Perchè non mandate il Ministro Brunetta in Sicilia a cercare i fannulloni ? ci sono uffici pubblici dove ci sono più dirigenti che impiegati. VERGOGNA.... Dovete dare il contentino agli elettori con queste smargiassate che offendono la memoria di un uomo morto invece di dire le cose che contano.

    Potessi farlo io, porterei io con le mie mani la targa di Impastato dal suo comune per metterla in un luogo di pace e di rispetto. In cambio vi direi, adesso parliamo delle cose serie, dei conti, dei fondi pubblici che vanno al sud per la solita e vergognosa politica clientelare. Vi direi , basta con questo rospo che vi tirate giù, mettiamo le mani al sud cosi lo togliamo dalle mani dei baroni mafiosi...Questo signori leghisti non succederà mai, perchè....adesso vi insegno un bel proverbio non padano ma calabrese : "U cumandari è megghiu du futtiri" e questo oggi più che mai lo avete scoperto pure voi.

    Peppino Impastato è morto poichè si è misurato con qualcosa di veramente grosso, con il vero cancro della nostra società cioè la mafia che insieme alla massoneria e ai poteri occulti portano di qua e di la voi politici come bimbi su una giostra e noi cittadini ci rimettiamo ogni giorno e a titolo personale.

    Faccia ciò che crede con la targa di Peppino Impastato ed ogni tanto ringrazi Odino ( non so chi pregate voi padani abitualmente) o chi per lui per aver fatto esistere questo giornalista che ha dato la vita per amore di verità e che le ha dato la possibilità di essere nominato sui giornali almento per qualche giorno(non di più, non si culli).

    Per il resto, la storia continuerà e noi cittadini italiani e i nostri figli e nipoti ci terremo Peppino Impastato, Umberto Zanotti Bianco, Dante Alighieri, Gaetano Salvemini, Luca Goldoni, Alessandro manzoni, Giovanni Verga, Piero Gobetti............Lei invece Sindaco Aldegani, polvere era e polvere ritornerà.

    Con rispetto

    Un Calabrese convinto

    Antonio Federico - Roma
    [email protected]

    • Di Federico Elmetti (---.---.---.147) 11 settembre 2009 17:52

      Caro Antonio,
      questo è l’indirizzo email del sindaco come compare nel sito ufficiale del comune di Ponteranica a cui potrai inviare la tua lettera:

      [email protected]
      .bg.it

    • Di adriano napoli (---.---.---.91) 11 settembre 2009 17:53

      Ho più vergogna a condividere il 100 per 100 del mio DNA con questo neo sindaco padano che il 98 per 100 con quello di una scimmia.
      Grande grandissimo articolo e grande , immensa la lettera dell’amico calabrase che condivido in pieno e al quale faccio tutti i miei più sinceri complimenti.

  • Di Paolo Cufino (---.---.---.204) 11 settembre 2009 18:24

    Questo sindaco Aldegani non può che essere un epigono di quei popoli che nel buio del medioevo calavano dal nord alla conquista dei territori che erano stati di Roma. Si chiamavano barbari.
    Egr. sindaco, le do un consiglio: invece di fare questi gesti da razzisti, entri nella biblioteca e legga, legga molti libri. Si potrà fare un’idea di quello che hanno pensato i grandi uomini e non si sa mai, potrebbe imparare la tolleranza ed il rispetto per il prossimo.
    .Mi viene però il dubbio che, tra tanti libri, lei andrebbe a scegliersi il "mein kampf". 
    Si vergogni!

  • Di Gianluca Ricupati da PARTINICO (---.---.---.213) 11 settembre 2009 19:18

    Non ci sono parole per esprimere un sentimento di rabbia e delusione insieme per questa triste vicenda.

    Vorrei inoltre aggiungere virtualmente un breve tralcio all’ottimo articolo di Federico:

    "Perché meravigliarsi del gesto di un sindaco leghista e razzista, quando nei comuni limitrofi a quello in cui viveva Peppino soltanto pochi coraggiosi sindaci hanno voluto intestare qualche strada o bene comunale alla memoria di Peppino Impastato?" Vi scriviamo da Partinico (paese nel quale Peppino frequentò il liceo classico, a 10 km da Cinisi), dove alla memoria di questo eroe, è intestato solamente il circolo della nostra sezione di Rifondazione Comunista. Abbiamo chiesto centinaia di volte nel corso degli anni una strada per Peppino, oggi la pratica che finalmente è stata avviata, risulta incartata e dimenticata in un cassetto, forse volutamente, dall’attuale sindaco, come lo era per i precedenti.
    A questo punto la rabbia diventa ancora più grande.

    Per fortuna, qualche nota positiva ve la possiamo dare: ci ha contattato il sindaco del comune di Borgetto (contiguo al nostro) dando la sua piena disponibilità all’intestazione di una strada o di un bene comunale a Peppino Impastato. Domani faremo una richiesta formale, sia a Borgetto che a Partinico, vi faremo sapere nei prossimi giorni.

    per contattarci [email protected] o www.gcpartinico.blogspot.com

    Gianluca Ricupati - portavoce Giovani Comunisti/e di Partinico - sezione PEPPINO IMPASTATO

  • Di lo scemo del villaggio (---.---.---.230) 11 settembre 2009 19:29

     il carteggio seguito a questo (bello) articolo dimostra che l’esperimento storico dello stato nazione in questo paese (di merda) non e’ riuscito.
     il "terrone" e’ un sottouomo, i "negri" li affondiamo nel mediterraneo...viviamo sotto un regime e non ce ne accorgiamo. Perche’ siamo sempre piu’ razzisti, egoisti, ignoranti.

     Falcone e Borsellino sono sepolti, ammazzati e dimenticati. Mentre Gelli va in tv a pontificare, uno psiconano pedofilo e corruttore e’ a capo di tutto e i nostri ascari sterminano esseri inferiori (NON "democratici") in Afghanistan...

     piu’ guardo questo paese e piu’ mi vergogno di esservi nato e di viverci.

     Non c’e’ piu’ socialita’, non c’e’ spazio pubblico, ne’ partecipazione ne’ attivismo. bisogna solo guadagnare...
     che paese di merda.
     C’e’ forse da stupirsi che quei cavernicoli grezzi e ignoranti della lega nord cancellino la memoria di un eroe meridionale, ma pur sempre "terrone"? Anche per i nazisti essere ebrei era piu’ "importante" di ogni altra peculiarita’.

     si chiama razzismo.

     L’italia, questo PAESE DI MERDA, e’ un paese profondamente razzista, sempre piu’ razzista.

     Il fatto che non vogliamo riconoscerlo testimonia che siamo piu’ ipocriti dei nazisti. punto

     non abbiamo piu’ valori

    non abbiamo piu’ morale

    non abbiamo piu’ sogni


     ci e’ rimasta solo la nostra paura. di tutto
     ci sono rimasti i nostri soldi
     ci rimane la nostra arroganza di ricchi, degenerati, ipocriti


    questo paese sta marcendo. si sta decomponendo come un cadavere.
    finira’ come la Jugoslavia.

    in fondo questo e’ quello che si merita, quello che ha seminato, quello che raccogliera’.

     
    a Peppino Impastato questo, forse, sarebbe spiaciuto, come spiace a me.
    e non si capisce se e’ di piu’ il disgusto o la malinconia...

  • Di Pietro Giuliani (---.---.---.214) 11 settembre 2009 19:42

    " Stamattina Peppino avrebbe dovuto tenere il comizio conclusivo della sua campagna elettorale.
    Non ci sarà nessun comizio e non ci saranno più altre trasmissioni. Peppino non c’è più, è morto, si è suicidato. No, non sorprendetevi perché le cose sono andate veramente così. Lo dicono i carabinieri, il magistrato lo dice. Dice che hanno trovato un biglietto: voglio abbandonare la politica e la vita.
    Ecco questa sarebbe la prova del suicidio, la dimostrazione. E lui per abbandonare la politica e la vita che cosa fa: se ne va alla ferrovia, comincia a sbattersi la testa contro un sasso, comincia a sporcare di sangue tutto intorno, poi si fascia il corpo con il tritolo e salta in aria sui binari. Suicidio.
    Come l’anarchico Pinelli che vola dalle finestre della questura di Milano oppure come l’editore Feltrinelli che salta in aria sui tralicci dell’Enel. Tutti suicidi. Questo leggerete domani sui giornali, questo vedrete alla televisione. Anzi non leggerete proprio niente, perché domani stampa e televisione si occuperanno di un caso molto importante. Il ritrovamento a Roma dell’onorevole Aldo Moro, ammazzato come un cane dalle brigate rosse. E questa è una notizia che naturalmente fa impallidire tutto il resto. Per cui chi se ne frega del piccolo siciliano di provincia, ma chi se ne fotte di questo Peppino Impastato. Adesso fate una cosa: spegnetela questa radio, voltatevi pure dall’altra parte, tanto si sa come vanno a finire queste cose, si sa che niente può cambiare. Voi avete dalla vostra la forza del buonsenso, quella che non aveva Peppino.
    Domani ci saranno i funerali. Voi non andateci, lasciamolo solo. E diciamolo una volta per tutte che noi siciliani la mafia la vogliamo. Ma no perché ci fa paura, perché ci dà sicurezza, perché ci identifica, perché ci piace. Noi siamo la mafia. E tu Peppino non sei stato altro che un povero illuso, tu sei stato un ingenuo, sei stato un nutto immescato cu niente "

    salvo vitale

  • Di Viviana Ettorre (---.---.---.153) 12 settembre 2009 18:47

    Un linguaggio un pò più adatto ad agoravox? E’ possibile?

    • Di lo scemo del villaggio (---.---.---.230) 12 settembre 2009 19:12

       oh ci scusi signora contessa,
      se noi poveri plebei ignoranti e (SOPRATTUTTO) incazzati ci esprimiamo con un eloquio grezzo e volgare, privo di quello spessore culturale, di quel pathos, di quella elegante forma che contraddistingue L’IPOCRISIA E IL CINISMO della sua classe dirigente e che dissimulandoli li rende accettabili.
       ci scusi quindi signora, lei e tutte/i quelli della vostra "nobile" specie ovvero la classe dirigente e quelli che vorrebbero farne parte, ci scusi se ogni tanto queste grida plebee disturbano le sue nobili orecchie.

       io, personalmente, me ne frego. E disprezzo, sommamente disprezzo chi, in tempi come questi, non alza, e di molto, la voce perche’ ha solo la panza piena o e’ un vigliacco.

       A gaza si grida.

      In Afghanistan si grida.

      In Iraq si grida.

       E sono grida di morte.

      Lo so, la tv le cancella, per non disturbare le nostre nobili orecchie. Pero’ ci sono.
       Ecco perche’ bisogna gridare.
       Ecco perche’ "il linguaggio consono" non e’ altro che il linguaggio dei vigliacchi.
      L’unico linguaggio ammissibile, in questi tempi di menzogna universale, e’ quello di dire la verita’, anche se fa male.
       E la verita’ e’ che le nostre mani e quelle dei nostri criminali governi sono piene di sangue. Sangue. Sangue.

       E’ questo sangue che disturba le sue orecchie, cara contessa,

       E lei non deve chiedere di smetterla alle vittime e ai testimoni. Lei, e quelli come lei, devono chiedere di smetterla ai nostri politici assassini, ai nostri giornalisti complici, alle nostre istituzioni fallite e corrotte.

       Le grida continueranno.
      Lei comunque segnali i miei commenti (articoli non ne scrivo piu’ per AV) alla redazione. mi hanno gia’ censurato, quindi lo potrebbero fare ancora. Con grande giovamento per le sue orecchie.

      saluti.

       

  • Di Max (---.---.---.84) 14 settembre 2009 00:24

    Ma è possibile che gli italiani siano governati da simili coglioni? Nessuno si ribella?

  • Di luciano bruscaggin (---.---.---.34) 16 settembre 2009 15:33

    onore a peppino rispetto per il parroco oblio per il sindaco

    • Di Bruzio (---.---.---.58) 17 settembre 2009 11:40

      Oblìo per il sindaco è poco, se i cittadini di quel paesino hanno gli attributi per come li ha svergognati dovrebbero prenderlo a calci e strattonarlo dalla poltrona buttandolo fuori.

  • Di gaspare (---.---.---.74) 23 settembre 2009 18:37

    Che stile! Che registro linguistico!
    Un abbraccio affettuoso anche se non ti conosco
    Gaspare D’Angelo

Lasciare un commento

Per commentare registrati al sito in alto a destra di questa pagina

Se non sei registrato puoi farlo qui


Sostieni la Fondazione AgoraVox







Palmares