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Pietro Cuccaro

Pietro Cuccaro

Cronista per vocazione (e forse perché è l'unica cosa che so fare), da quando avevo 15 anni cerco di raccontare ciò che vedo, con una particolare sensibilità per alcune tematiche che stanno sparendo dal dibattito pubblico italiano: la difesa dell'ambiente, la legalità, la tolleranza, i diritti civili, l'etica...
 
Mentre cerco un lavoro che consenta di pagare l'affitto, Agoravox rappresenta un piacevole diversivo in cui (quando ho un po' di tempo) il giornalista sognatore che è in me ogni tanto trova libero sfogo.
 
Da poco è uscito il mio primo libro, "Ogni volta che chiudo gli occhi": una raccolta di sensazioni oniriche raccontate in prima persona da Antonio Tessitore, malato di Sla, che mi ha affidato le sue memorie (frutto di sedute di psicoterapia) affinché io le trasformassi in un libro.

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  • Primo articolo giovedì 10 Ottobre 2008
  • Moderatore da sabato 03 Marzo 2010
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Ultimi commenti

  • Di Pietro Cuccaro (---.---.---.173) 16 ottobre 2010 11:31
    Pietro Cuccaro

    correzione: il link corretto al video di Balotelli è questo

  • Di Pietro Cuccaro (---.---.---.171) 22 agosto 2010 16:52
    Pietro Cuccaro

    Aggiungo, infine, che un’azienda dal respiro internazionale come Sky, che punta sulla completezza e sulla qualità dei servizi, proponendo il proprio "brand" come superiore a tutti gli altri, non può lasciarsi sfuggire i diritti di tanti film di qualità e di competizioni sportive importanti come l’Europa League e il Mondiale per club...


    Poi non possono lamentarsi se i tifosi del Napoli, della Juve e del Palermo li lasciano per passare a Mediaset...

    CHIARISCO MEGLIO IL CONCETTO DI PRIMA, QUANDO PARLAVO DI FRAMMENTAZIONE;

    - se a me interessa SOLO il calcio devo essere libero di poter comprare solo quello, senza avere l’obbligo di avere anche i documentari o la musica o l’intrattenimento...

    - viceversa, se mi piace SOLO David Letterman, non devo per forza avere anche altro

    E’ anche giusto, però, che chi prende TUTTO poi paghi, in proporzione, meno di chi sceglie solo un prodotto.
  • Di Pietro Cuccaro (---.---.---.171) 22 agosto 2010 16:44
    Pietro Cuccaro

    Due anni fa avevo Mediaset Premium, lo scorso anno sono passato a Sky, questa estate sono tornato a Mediaset...


    Vi posso dire che ho avuto con entrambi gli stessi problemi amministrativi:
    - promesse non mantenute,
    - servizio clienti inefficiente e inefficace,
    - un mare di soldi buttati ascoltando la musichetta al centralino.

    La verità è che non sanno trattare i clienti e che bisogna leggere attentamente tutte le clausule del contratto prima di firmare. Contemporaneamente - però - bisogna partire dal presupposto che se vuoi un servizio devi pagarlo...

    -------

    Dal punto di vista della convenienza, secondo me, dipende da cosa si cerca.

    PER ESEMPIO...
    A parità di prezzo, Mediaset ha più quantità, Sky più qualità ed un’offerta più articolata, che comprende anche prodotti non proprio popolari in Italia (documentari, musica di qualità, serie tv in anteprima, etc...), ma che consentono di allargare il proprio orizzonte mentale.

    E’ anche vero, però, che per poter usufruire di tutti i servizi Sky bisognerebbe smettere di vivere e stare 24 ore al giorno davanti alla tv... anche per questo motivo, secondo me, Mediaset è più conveniente se ti interessa solo vedere - per esempio - le partite e qualche film carino di tanto in tanto: è questo infatti l’obiettivo della stragrande maggioranza degli abbonati.

    Se mi posso permettere, quindi, un consiglio al dott. Mockridge - che senza dubbio leggerà questo mio commento... sic! smiley) - Sky dovrebbe ulteriormente frammentare l’offerta, per consentire effettivamente agli utenti di poter personalizzare il proprio pacchetto secondo i propri interessi.

    Forse ne perderebbe in fatturato nei primissimi tempi, ma guadagnerebbe molti clienti sul lungo termine e - soprattutto - aumenterebbe il loro livello di soddisfazione, quella che in gergo loro chiamano la customer satisfaction.

    Insomma: meno offerte promozionali, più libertà al cliente.
  • Di Pietro Cuccaro (---.---.---.133) 29 luglio 2010 11:24
    Pietro Cuccaro

    La ringrazio, ma purtroppo non tutti la pensano così...
    Queste cose le scrivevo già dieci anni fa sul Corriere di Caserta e non sa quanti problemi mi hanno creato... alla fine sono stato costretto a dimettermi!

    Purtroppo, non è piacevole fare da "Cassandra". Eppure tutto quello che scrivevo si è verificato... ed i nostri politici sono ancora lì a dividersi le poltrone.

    Ultimo caso: tutti se la prendono con i consorzi, ma nessuno ricorda che se non funzionano è proprio perché sono stati lottizzati dalla politica, sia ai vertici (spartendosi le cariche, le poltrone, gli stipendi) sia alla base (dividendosi i posti di lavoro da assegnare).

    E i pochi giovani preparati e intelligenti che potrebbero protestare spesso si vendono per un piatto di maccheroni...

    Chi dovrebbe fare il proprio lavoro di controllo sta zitto perché occupato da altro o perché ha i suoi interessi... ed eccoci qua, che viviamo in un bomba atomica.

  • Di Pietro Cuccaro (---.---.---.161) 15 aprile 2010 00:24
    Pietro Cuccaro

    IN MERITO ALL’ARTICOLO...

    Penso che se tutti si limitassero a far bene il proprio mestiere le cose funzionerebbero meglio.

    Ovvio che Saviano fa politica, ma nel senso più alto del termine, in quanto si occupa della polis.

    Lui intendeva che non può, non sa, non deve occuparsi di politica come gestione del potere, magari attraverso i partiti: ciò non gli permetterebbe più di fare il suo mestiere in piena autonomia e libertà.

    Lo obbligherebbe a scendere a compromessi, a mediare, perché politica è soprattutto gestione del consenso, della popolarità.

    E questo non è possibile se scrivi cose che vanno contro il sentire popolare, contro quella parte mafiosa che è dentro ognuno di noi.

    IN MERITO AL COMMENTO DI VALERIA...

    Hai usato esattamente gli stessi argomenti che usa la camorra per screditarlo.

    Facciamo così... non pensare a Saviano, limitati a leggere ciò che scrive e ad ascoltare le sue parole. E pensa: sono cose giuse, sono notizie che vale la pena leggere e ascoltare?

    Attraverso la delegittimazione della fonte, la camorra tenta di delegittimare le parole che si oppongono ad essa.

    E tu stai facendo lo stesso.

    E’ la stessa opera di delegittimazione compiuta contro Giovanni Falcone e Carlo Alberto Dalla Chiesa poco prima che morissero.

    Facciamo in modo che ciò non si ripeta...

    NON LASCIAMOLO SOLO


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