• AgoraVox su Twitter
  • RSS
  • Agoravox Mobile

 Home page > Tribuna Libera > Caro Saviano... con tutto il rispetto

Caro Saviano... con tutto il rispetto

Caro Saviano... con tutto il rispetto

Ieri sera, nella trasmissione Tv “Che tempo che fa”, è stato dato felicemente e giustamente molto spazio a Saviano, che vive sotto scorta perché reo di avere acceso i riflettori sulla camorra che, come tutte le mafie, preferisce il silenzio e l’omertà.
 
Ci ha ricordato la immonda realtà dello smaltimento clandestino dei rifiuti tossici provenienti dal sistema produttivo del Nord nelle discariche campane (anche in quelle legali), ricordandoci che l’avidità dei padroni non ha limite, anche se sanno benissimo che questo sistema uccide, per malattie ed inquinamento, persone e ambiente.
 
Ma alla domanda di Fazio se entrerebbe in politica (visto che glielo hanno offerto), ha risposto dicendo che la politica non è il suo mestiere.
 
Con tutto il rispetto, mi permetto qualche osservazione: la politica non è un mestiere, lo è di fatto per quelli che la fanno come scelta di vita, soprattutto nella “sinistra sparita”, che vegetano negli agi grazie ad una legge che non vieta la rielezione dopo due legislature (come per i presidenti americani).
 
Ciò che manca oggi nel panorama politico, che vive ottusamente nel giorno per giorno, è proprio l’assenza di progettare il futuro, l’assenza di etica e di ideali, la subalternità alla dittatura della economia che agisce senza regole, mentre c’è bisogno di credibilità personale e, come il caso Vendola in Puglia dimostra, se sei una persona per bene la gente ti segue, infischiandosene di ciò che tramano i partiti.
 
Se cominciassimo a considerare la politica non più un mestiere a vita in mano a furbi e mediocri, ma a considerarla un servizio alla comunità per un piccolo periodo della propria vita (due legislature al massimo), e a considerarla il punto geometrico dove c’è il vero potere per cambiare qualcosa, ecco che tutti ci dovremmo rendere conto che la cosa più necessaria è fare arrivare in politica le persone perbene, e non più quelle che arrivano dalla burocrazia dei partiti o dal potere economico o da quello vaticano.
 
Le persone perbene, quelle di cui abbiamo fortemente bisogno, attraverso il meccanismo delle primarie, possono entrare in politica, da indipendenti, e se sono in molti possono fare molto senza omologarsi ai riti della attuale palude politica.
 
Sostenere che la politica è un mestiere è un errore, mi perdoni Saviano, ma è un servizio che le persone migliori devono offrire alla comunità, se desiderano cambiare in meglio questo paese.
 
Dalla scomparsa del Partito Comunista che, con il suo peso reale, controbilanciava il potere delle classi dominanti, si è aperta una crisi che ha portato alla scomparsa di una vera opposizione. Il PD oggi è un partito liberale di centro, la classe operaia è stata divisa, precarizzata, emarginata, ricattata, è oggi ininfluente e come soggetto sociale non esiste più.
 
C’è l’urgente compito di creare una nuova opposizione che pretenda legalità, difesa della Costituzione, smantellamento dei monopoli mediatici, salario sociale per i disoccupati, difesa dello ambiente, referendum contro il nucleare e contro la privatizzazione dell’acqua, riconversione energetica con le rinnovabili.
 
Una nuova opposizione può nascere, non da una somma di vecchie sigle e unione di partiti, ma da questo programma su cui far crescere una nuova classe politica dirigente, in cui le persone come Saviano non possono mancare.
 

Commenti all'articolo

  • Di Valeria (---.---.---.114) 14 aprile 2010 09:38

    Io non stimo Saviano penso che il suo discorso sia infarcito di mala fede.
    Semplicemente non scende in politica perchènon gli conviene.
    Guadagna molto di piu’ in questo modo.
    Sono i soldi il motore e la benzina di tante persone, ma non gli spiccioli, ma i soldi.
    Sono rimasta sconvolta ieri (sì rimango ancorta sconvolta da queste cose, putrtoppo) di leggere che Fazio il lecca lecca guadagna ben 2 milioni e piu’ di euro l’anno...facendo un calcolo corrispondono piu’ o meno a 7.000 euro al giorno...
    Poi, calcolando che per loro tutto si puo’ detrarre dalle tasse...tutto....beh...fatevo un calcolo....
    Come si puo’ non essere chiavi del padrone quando si guadagna tanto?
    E’ una questione di ricattabilità....e un modo per far tacere....

  • Di (---.---.---.161) 15 aprile 2010 00:12

    Ok Valeria, allora fate a cambio.

    Tu vai al suo posto a scrivere di camorra e a incassare soldi senza poterteli godere pèerché vivi sotto scorta co la paura costante che ti ammazzino.

    E lui al tuo posto, a scrivere commenti superficiali e populisti su un forum.

    CI STAI?

  • Di Pietro Cuccaro (---.---.---.161) 15 aprile 2010 00:24
    Pietro Cuccaro

    IN MERITO ALL’ARTICOLO...

    Penso che se tutti si limitassero a far bene il proprio mestiere le cose funzionerebbero meglio.

    Ovvio che Saviano fa politica, ma nel senso più alto del termine, in quanto si occupa della polis.

    Lui intendeva che non può, non sa, non deve occuparsi di politica come gestione del potere, magari attraverso i partiti: ciò non gli permetterebbe più di fare il suo mestiere in piena autonomia e libertà.

    Lo obbligherebbe a scendere a compromessi, a mediare, perché politica è soprattutto gestione del consenso, della popolarità.

    E questo non è possibile se scrivi cose che vanno contro il sentire popolare, contro quella parte mafiosa che è dentro ognuno di noi.

    IN MERITO AL COMMENTO DI VALERIA...

    Hai usato esattamente gli stessi argomenti che usa la camorra per screditarlo.

    Facciamo così... non pensare a Saviano, limitati a leggere ciò che scrive e ad ascoltare le sue parole. E pensa: sono cose giuse, sono notizie che vale la pena leggere e ascoltare?

    Attraverso la delegittimazione della fonte, la camorra tenta di delegittimare le parole che si oppongono ad essa.

    E tu stai facendo lo stesso.

    E’ la stessa opera di delegittimazione compiuta contro Giovanni Falcone e Carlo Alberto Dalla Chiesa poco prima che morissero.

    Facciamo in modo che ciò non si ripeta...

    NON LASCIAMOLO SOLO

  • Di l’incarcerato (---.---.---.139) 15 aprile 2010 10:15
    l'incarcerato

    Concordo con il commento di Pietro Cuccaro, questa è opera di delegittimazione pura. Stesso stile mafioso.

    Bisogna capire che se Saviano si candida, è finita. Ci giochiamo pure lui...

  • Di Valeria (---.---.---.114) 15 aprile 2010 15:27

    Io piu’ volte ho espresso la mia opinione su Saviano, io non credo nel fatto che la scorta gli sia stata data perchè sussisteva un reale pericolo, ho provato piu’ volte a parlarne sui vari forum o direttamente con le persone....
    Gli assegnò la scorta una commissione della quale faceva parte l’allora prefetto Stasi, anni dopo, ossia qualche mese fa,colui che avrebbe dovuto controllare se susisteva il reale pericolo per il quale gli si voleva affidare una scorta disse queste parole e suscitò grandi antipatie... l’articolo lo trovate qui:
    http://www.corriere.it/cronache/09_ottobre_14/fulvio_bufi_saviano_non_dovev a_avere_la_scorta_aeaba4e6-b881-11de-9ba8-00144f02aabc.shtml
    Ho letto Saviano e tutto ciò che ha scritto non solo era già di dominio pubblico, ma erano fatti già conosciuti e sui quali si indagava.
    ho avuto modo di leggere inchieste ben piu’ forti non poubblicate dalla Mondadori che hanno venduto molto, ma molto poco e che non sono arrivate al pubblico, probabilmente per mancanza di pubblicità adeguata.
    La casa editrice Mondadori questo problema non lo ha certo....
    Tutto ciò che Saviano dice l’ho sempre trovato in giro per la rete prima che lui ne parlasse.
    Questo è il mio pensiero e non è diffamazione, ma solo la mia opinione.
    Sul disastro ambientale, per esempio, un giornalista di nome Alessandro Iacuelli scrisse un ottimo libro facendo nomi e cognomi... ed anche lui fu minacciato,ma a lui la scorta non fu affidata, mi chiedo come mai....

  • Di Mariagrazia Di Stasi (---.---.---.126) 19 aprile 2010 17:35

    Secondo me Saviano comunque "fa politica" nel senso che essere impegnati nel proprio campo ed esprimere comunque delle posizioni che influiscono in qualche modo sul pensiero della gente è un modo per influire sulla realtà che ci circonda. Saviano nel bene e nel male si è messo in gioco, ha rischiato personalmente, per denunciare ciò che in tanti sapevano ma su cui si preferiva tacere. Il fatto che abbia alle spalle una grande casa editrice ha certo facilitato e molto la diffusione del suo libro e allora? sarebbe questo un demerito? Perchè mai dovrebbe scendere in "politica". Lui fa il suo "mestiere" scrivere libri di denuncia e lo fa egregiamente.
    Non capisco davvero perchè lo si critichi.

Lasciare un commento

Per commentare registrati al sito in alto a destra di questa pagina

Se non sei registrato puoi farlo qui


Sostieni la Fondazione AgoraVox







Palmares