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Omicidio a Napoli: identificato il killer di Mariano Bacioterracino, l’uomo ucciso nel video alla Sanità. Ma restano troppi dubbi

Identificato dell’uomo ucciso nel video della Sanità.

E’ un pregiudicato di 30 anni di Secondigliano l’autore dell’omicidio di Mariano Bacioterracino, detto Tuttù. Attualmente risulta irreperibile.

Dal giorno della diffusione del video in molti avevano riconosciuto il killer, sia alla Sanità che a Secondigliano e Scampia erano in tanti a conoscerne l’identità.

Un pregiudicato legato al clan Amato-Pagano, gli scissionisti usciti vincenti dall’ultima guerra di camorra. Sono proprio quest’ultimi i veri padroni, oggi, della Sanità.

Fonti dell’area nord di Napoli parlavano di Bacioterracino come l’autore dell’omicidio di Gennaro Moccia, boss dell’omonimo clan, avvenuto nel 1976. Ma le ragioni vanno cercato altrove.

Nella Sanità si fa sempre più strada la pista di un omicidio "d’onore" poiché sembra che Tuttù avesse una relazione con la moglie di un capo clan: "faceva le cose sporche con...".

Sia l’eventualità di una rapina non autorizzata sia una vendetta a trent’anni di distanza sono ipotesi poco probabili, sembra, anzi, che sia il clan stesso ad aver sparso la voce per coprire il boss "tradito".

Si attendono nelle prossime ore i provvedimenti dei titolari dell’inchiesta, il procuratore Sandro Pennasilico e il pm della Dda Sergio Amato.


Restano parecchi dubbi. Come è possibile che la procura non sia riuscita fin da subito ad identificare i killer? Se si conosceva persino il clan il cerchio si stringe, quindi, intorno 40/50 nomi che possono realizzare un "pezzo" (come viene chiamato, in gergo, un omicidio). Il killer è, inoltre, un pregiudicato, quindi schedato e di facile identificazione. Come è possibile che non sia stato subito identificato?

Com’è arrivato il video sul cellulare della figlia
? I carabinieri hanno avuto il video dieci minuti dopo l’omicidio, chi l’ha, poi, spedito?

Se la telecamera è della Procura come mai ha una risoluzione molto più elevata rispetto ad una telecamera di sorveglianza "normale"? Basta confrontare il video con quello dell’omicidio di Petru.

Se è una telecamera di sorveglianza della Procura perché non appaiono data e ora in basso allo schermo
?

E’ leggittimo credere che la Procura non fosse riuscita nemmeno ad identificare il "presunto" specchiettista? E’ plausibile che dopo tre mesi dall’aquisizione del filmato non fosse stato possibile identificare un semplice dipendente comunale residente nel quartiere?

La storia come ce l’hanno raccontata ha molti dubbi e poche certezze. In troppi conoscevano il killer. In troppi sapevano che proveniva da Secondigliano.

A Napoli è successo qualcosa di strano e non è la morte di Tuttù.

Commenti all'articolo

  • Di poetto (---.---.---.123) 1 novembre 2009 17:28

     In effetti tutta la vicenda appare un po’ strana.

    Come è possibile non riuscire a riconoscere un pregiudicato, avendo a disposizione un video dove si vede chiaramente il suo volto?

    Non riconosci un incensurato oppure una persona che viene da “fuori”, tanto che si ipotizzava che il killer venisse dall’est, ma un pregiudicato del posto non puoi non riconoscerlo!

    Mi viene da pensare che quella persona fosse stata identificata ma sia stata messa in scena una operazione per arrivare a scoprire, conoscere, altre cose.

    Ripeto, suona troppo strano il fatto che un pregiudicato, ben visibile nelle immagini, non sia stato riconosciuto e si sia reso necessario l’aiuto della gente, con un video finito in mezzo mondo, per identificarlo.

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