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Omaggio a Marco Pannella: divorzio, aborto e rapporti con la sinistra

E’ morto Pannella. E’ doveroso un omaggio a quest’uomo, al suo amore per la lotta, che ha accompagnato sempre la sua azione politica. 

Le sue battaglie per il divorzio e l’aborto fanno parte della storia. Le sue intuizioni per un partito transnazionale, sul ruolo della comunicazione in politica, sono la testimonianza del suo intuito e della sua genialità politica.

Le sue battaglie per i detenuti e per gli immigrati, ci ricordano la sua umanità.

Ma l’omaggio che forse più avrebbe gradito, è l’omaggio sincero, della gente di sinistra, per ciò che ha fatto, ma anche per i suoi rapporti difficili con la sinistra.

Sono poche le idee di Pannella che la sinistra condivide. Non condivide il suo liberismo, specie quando pervade i diritti civili. I diritti civili, così come concepiti da Pannella, aiutano "la persona individuo”, mai la persona nei suoi rapporti con gli altri.

Il divorzio radicale mai si coniuga con i principi di uguaglianza, sempre con i principi di libertà.

Il divorzio radicale non nasce dall’esigenza di uguaglianza tra uomo e donna, tra donna povera e donna ricca. 

L’ amore di Pannella per Israele, mai comporta una valutazione critica della crudezza verso l'Intifada, della ingiustizia dei territori occupati.

La sinistra non ha condiviso, forse perché non ha capito, il suo tentativo di sostituire la cultura della lettura, della parola scritta, con la cultura dei media, dove l’apparire si sovrappone all’essere, gli interessi percepiti su quelli reali.

Alla sinistra non è andata giù la sua inerzia di fronte alla guerra tra i poveri, giovani contro vecchi, occupati contro disoccupati.

Ha provato e prova rabbia per il suo silenzio sui 400milioni il fatturato del lavoro in nero o sui nuovi schiavi, così li chiama papa Francesco, che vogliono togliersi il cappio dal collo stretto loro dall’impresa e dal caporalato,e su quelli che muoiono sul lavoro e per il lavoro.

Ma onore a quest’uomo testimonianza ed esempio della politica vera, del ruolo dell’ideologia in una società mediatica, della genuina passione che nasce dalla fede in un'idea.

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