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Nuovi virus e vecchi pericoli

Epidemia virale sconosciuta in Messico. Secondo le stime dell’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) sarebbero almeno 103 i decessi e migliaia i probabili infetti di una nuova forma virale che si è diffusa in Messico e che potrebbe aver colpito anche una decina di cittadini statunitensi. La causa potrebbe essere un virus influenzale tipico dei suini che a causa di una mutazione "casuale" è ora pericoloso anche per l’uomo ed è in grado di passare da persona a persona come un normale virus influenzale.

La situazione è particolarmente preoccupante a Città del Messico, dove, per prevenire il diffondersi dell’infezione, le autorità hanno annunciato la chiusura a tempo indeterminato di scuole, asili, università e di tutti i centri culturali (cinema, teatri, biblioteche, musei). Per contrastare il diffondersi del virus è stata iniziata una massiccia campagna di vaccinazione di massa anche se il vaccino in questione potrebbe essere inefficace visto che il nuovo virus era "forse" fino ad ora sconosciuto.

La notizia di questa nuova epidemia è particolarmente sospetta perché coincide con un fatto piuttosto strano che si è verificato poche settimane fa e che vede coinvolta l’azienda farmaceutica Baxter (che studia un’eventuale vaccino per l’aviaria) che ha "inavvertitamente" contaminato centinaia di vaccini antinfluenzali con il virus H5N1 (virus dell’influenza aviaria) attivo. Fortunatamente vari laboratori dell’est Europa si sono accorti di questo pericolossisimo errore ed hanno dato l’allarme. Il consiglio direttivo della Baxter si è giustificato dicendo che è stato un semplice errore.



Questo "semplice" errore avrebbe potuto scatenare una pandemia, inoltre è virtualmente impossibile che campioni di un virus così pericoloso possano per "sbaglio" contaminare i vaccini antinfluenzali, quindi siamo di fronte, come minimo, ad una gravissima negligenza o ad un tentativo, secondo alcuni, di scatenare un’epidemia su vasta scala per poter poi guadagnare somme enormi con il vaccino sperimentale attualmente in studio presso questa azienda.

Ora arriva anche quest’influenza suina e questa volta la situazione si è rivelata subito gravissima. Il direttore del reparto di Epidemiologia dell’Istituto Superiore di Sanità (Iss) Stefania Salmaso ha commentato così quello che sta succedendo in Messico: "Se fosse confermato che la trasmissione del virus dell’influenza suina nei casi segnalati sia effettivamente avvenuta da uomo a uomo, ciò indicherebbe un salto di specie compiuto dal virus: il virus potrebbe quindi essere capace di infettare e propagarsi nell’uomo innescando il rischio di pandemia".

Di certo i tempi e le modalità di inizio di questa nuova epidemia sono quantomeno sospetti se rapportati alle notizie dell’errore compiuto dalla Baxter. Speriamo che le misure di contenimento abbiano effetto o che le notizie che giungono dall’America sianoparzialmente false o esagerate. Però i rischi rimangono...

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