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Marchionne: le stesse parole già dette in passato

Marchionne: discorso già fatto in passato da Gianni Agnelli. Tutto in sintonia e nelle tradizioni storiche della FIAT. La disponibilità di riconoscere e concedere benefici e diritti per favorire e migliorare la condizione dei lavoratori alla FIAT non è cosa nuova.

Una volta lessi da qualche parte che un professore di nome Valletta, capo della FIAT prima di Agnelli, forse ispirato anche lui dalla voglia di progresso e benessere disse:"Voglio che tutti i miei operai la domenica facciano bollire la pignatta del brodo". Anche Gianni Agnelli si distinse e fece la sua parte a favore degli operai. Erano gli anni della lotta di classe, gli operai scioperavano per migliorare le loro condizioni, il salario, ulteriori diritti e altro. I sindacati allora funzionavano a meraviglia, si sedevano ad un tavolo con i padroni e alla fine qualche obiettivo lo centravano sempre. Agnelli in una di quelle occasioni disse: "Come fanno ad alzarsi le cinque la mattina e venire in fabbrica a lavorare con quelle condizioni". Da allora è cambiato poco, anzi pena un certo peggioramento per ovvi motivi. Marchionne quindi non ha scoperto l’acqua calda tutto sta nelle tradizioni della FIAT.
 
E comunque l’intenzione fa ben sperare e riaccendere le speranze. Sempre che siano proposte condivise dagli altri industriali ed imprenditori. parlare è un conto, eseguire e concedere ne è un altro. Personalmente non ci credo molto. A parte, poi, i soliti trucchetti per spillare finanziamenti o risanamenti dello stato. Sempre gli stessi trucchi, quasi fosse una tradizione, anche della Famiglia Agnelli: dopo essersi spattaccati ben bene in giro per il mondo, giù a chiedere soldi altrimenti gli operai, sorteggio a caso e tutti a casa.
 
Tutto ciò che era stato conquistato dalla fine degli anni sessanta in poi, lo stiamo piano piano (ma mica tanto) riperdendo... Anche questo in linea con la politica italiana. Da quando i sindacati hanno cominciato fare altro e a navigare in barca a vela a tutta randa, da quando le colazioni delle riunioni con industriali e politici sono diventati dei banchetti, la classe operaia ha cominciato a perdere ció che si era guadagnato con anni di lotta di classe. Non finirò mai di denunciare questi fatti... E dormire non si voglia, quando alcuni con beffarda ironia, dicono: ma cosa vorranno gli operai, dove potranno spendere i soldi regalati dalla FIAT, tra lavoro e pendolarità hanno tutta la giornata impegnata... I soldi li dia a Bonanni ed Angeletti che hanno tanto tempo libero da sparar ca... nei salotti TV. Da notare che quando lo sciopero è da fare in una partecipata Statale sono i primi ed i più ostici "vendere Tirrenia".
 
In effetti i turni massacranti furono ideati apposta. L’operaio doveva avere solo il tempo di portare la busta paga a casa per allevare i figli, leggere il giornale una volta era tabù.

Commenti all'articolo

  • Di pv21 (---.---.---.115) 1 settembre 2010 19:18

    Il vero problema della Fiat sono i massicci crolli di vendite degli ultimi mesi. L’ondata settembrina di Cassa Integrazione non ha nulla a che vedere con la ricerca di nuove relazioni industriali. Da oltre 120 giorni (ben 4 mesi) "latita" il Ministro dello Sviluppo Economico mentre sul suo tavolo giacciono ammucchiate oltre 200 pratiche di ristrutturazione aziendale. Potrebbe andare peggio, dice Sacconi. L’importante è che non si parli delle "nebbie" autunnali di una crisi (ex-ripresa) che da mesi grava sul paese come Se fosse STAGNAZIONE ...

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