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 Home page > Tribuna Libera > Ma il redditometro deve far paura?

Ma il redditometro deve far paura?

Intanto registro che tutti i partiti, ma tutti, qualche mese fa parlavano a favore del redditometro. La lotta all'evasione deve essere fatta su una operazione algebrica fra entrate ed uscite.

Ora avete sentito qualcuno in questa campagna elettorale che parla di questo nuovo strumento che sta diventando un incubo per i cittadini?

Ancora un piccolo inciso. Non è assolutamente vero che i pensionati saranno esclusi. Perché anche loro, se avranno una partita doppia in negativo (più uscite rispetto alle entrare) saranno colpiti. Bene! Detto questo andiamo al nocciolo. 

Da quel che ho capito e da quello che ho potuto registrare, tutti i cittadini, o quasi tutti, sono sottoposti ad un controllo con quello che percepiscono (debitamente registrato) e quello che spendono (anche qui debitamente registrato). Nel caso di una discrepanza... beccati 'sta multa e sta a te dimostrare il contrario. Intanto anche qua succede come quando fai ricorso al giudice di pace. Intanto paghi un obolo, (credo che ad oggi sia arrivato a 90 euro, anche se la multa è di 50 euro) a fondo perduto. Indipendentemente se poi dimostri se hai avuto ragione e che la pubblica amministrazione ha sbagliato. Quell'obolo è pagato e pace ai suonatori.

Tralascio per il momento lo spirito con cui è stato concepito questo strumento. Sarà oggetto di un'altra mia riflessione

Ma questo strumento cosa porterà come conseguenza?


Beh se la chiave di volta è una somma algebrica questa darà un risultato pressoché uguale a zero o positivo non porterà sicuramente a costringere ad aumentare le entrate registrate che dovrebbe essere lo scopo per colpire le evasioni fiscali, ma a diminuire le registrazioni delle uscita e contemporaneamente ad aumentare le entrate non registrate. Cioè esattamente il contrario per una lotta efficace all'evasione fiscale.
Altra conseguenza è che con questo strumento si colpirà ancora e sempre il soliti fessi.

Sì, perché il grande evasore che ha lo Yacht (lo metto in maiuscolo perché è di grande dimensione) e che va in vacanza nelle isole caraibiche, ha tutto registrato in nome della società, magari registrata in qualche paradiso fiscale e con contabilità falsificate, tanto è tutto legale e legalizzato! Lui sarà congruo (neologismo che entrerà nel linguaggio corrente).

Come è successo quando sono andati i finanzieri a Cortina con gran battage pubblicitario e alla fine non hanno beccato uno che dico uno degli evasori. In quanto tutti hanno dimostrato che la loro Porsche era della società, e i commercianti passato quel giorno hanno continuato a non emettere scontrino fiscale.
Ma non è finita qua.

Supponiamo che un giovane precario che è "congruo", debba affrontare una sua necessità e chieda in prestito i soldi al proprio genitore (cosa normalissima e frequentatissima). Cosa succederà? Che quel giovane precario non sarà più congruo e non solo si dovrà spogliare del pudore, ma non sarà neanche creduto! Come fare a dimostralo? Sulla parola? Intanto paghi e poi si vede!

E pensate che il ricco (o anche medio) evasore che, però, risulta congruo chiederà la ricevuta fiscale, che so, al dentista?

Alla fine gli evasori continueranno ad essere evasori, al riparo e difesi dalla legge e dalla legislazione. E il povero fesso o sarà costretto a entrare nel giro del nero o a pagare per il non dovuto.

Commenti all'articolo

  • Di paolo (---.---.---.219) 2 febbraio 2013 14:38

    Caro Zag ,chi ha paura del redditometro (o reditest) significa che ha il culo sporco .
    Io sono tranquillo ,dipendesse da me passerei tutti ai raggi X per vedere se nascondono il "caveu " anche nel buco del ........

    E’ ora di farla finita con bastardi che vivono da nababbi alle spalle di chi la sfanga tutti i santi giorni ,non esiste peggiore infamia di questa .
    Tutti i diritti e la privacy passano in secondo ordine e spero che ,nei casi più eclatanti ,si attivi il carcere .
    E vero puo’ darsi che sia poco o per nulla efficace nel colpire i grandi evasori allocati in paradisi fiscali ma intanto spero che quei figli di buone donne che abitano dalle mie parti in ville milionarie e dichiarano un quinto del mio reddito vengano passati al setaccio , contandogli anche i peli del culo ,se serve a qualcosa.
    Gli evasori fiscali vanno stanati e colpiti senza alcuna pietà ,qualunque strumento , anche non democratico e lesivo delle libertà individuali ,è legittimo perché si tratta di una guerra civile che è stata dichiarata da mascalzoni che hanno infilato le mani nelle tasche di gente onesta senza il minimo scrupolo morale .

    Quello di criticare e smontare qualsiasi strumento accertativo è un escamotage per non fare un tubo e perché tutto rimanga come nulla fosse .
    Quindi ben venga il redditest per tutti !! Spero solo che sia incisivo,anzi ferocemente incisivo.

  • Di (---.---.---.13) 2 febbraio 2013 15:02

    Capisco il tuo sentimento, lo codivido, ma a tua differenza , io non rispondo col cuore, ma con il cervello.
     E la mia domanda è
    Ma dal punto di vista della sostanza il redditometro risolve il problema di far pagare le tasse a quello della porta accanto?
    Ma veramente facendo solo un semplice conto non di quello che appare( che il redditometro non fa e non vuole fare) , ma attraverso le spese contabilizzate e le entrate altrettanto contabilizzate si scopre l’evasore della porta accanto?
    Ma siamo sicuri che questo ( e escludendo anche i grandi evasori e elusori) faccia le cose in modo tale che una semplice somma algebrica contabile li possa scovare?
    Io lo escludo ,e non solo perchè a questa bisogna ci sono i comemrcialisti, ma anche perché è stata fatta una legge ad hoc per questo che depenalizza il reato di falso in bilancio! Quindi non solo trucco il bilancio , ma seppur vengo scoperto , il tutto diventa lecito e legale.

    Io sono invece propenso , che anche questa sia la solita manovra come la giornata dei finanziari passata a Cortina.
    Nessuno di quelli presunti pizzicati col SUV h apoi pagato il fisco. Tutti hanno dimostrato che l’auto era di proprietàò della società sua o dell’amico o dell’amico dell’amico.

  • Di paolo (---.---.---.219) 2 febbraio 2013 17:37

    No guarda che non sto parlando con il cuore ,sto facendo una valutazione fredda come il Polo Nord .
    Vediamo un po’ di capirci . Gli studi di settore hanno stabilito due criteri o parametri di valutazione per imprese ed autonomi : coerenza e congruietà . Lasciamo perdere tutte le storture ,anche le situazioni paradossali che hanno creato ,un risultato pero’ lo hanno raggiunto che è quello che per non essere accertati dalla Agenzia delle Entrate chi prima era abituato a pagare per un decimo o un ventesimo di quello che era il reddito reale ha almeno dovuto plafonarsi su una media presunta (appunto di settore) . E’ uno strumento perfetto ? no,tutt’altro . Il suo limite più grave ,tra altri che sarebbe troppo lungo citare , è che non colpisce gli evasori totali ,ovvero quelli che non denunciano le attività e non presentano la dichiarazione dei redditi e di conseguenza non consente di "stanare " le situazioni più eclatanti ,inoltre è indirizzato su categorie specifiche e quindi per esempio non è in grado di far emergere il "lavoro nero " dietro il quale spesso operano le organizzazioni criminali .

    Il redditest è uno strumento di indagine rivolto a tutti i cittadini ,già questo lo trovo più giusto , si basa non su un reddito presunto per l’attività che svolgi ma per il tenore di vita che conduci in rapporto a quello che dichiari .Gli strumenti sono i dati incrociati sui consumi e le proprietà (insomma la "roba ").Non è vero che ci sono multe ,il redditometro è facoltativo e il rischio di accertamento è su coloro che superano una soglia differenziale (credo sia il 25% ) di quanto teoricamente potrebbero permettersi . Il rischio è che ,come per lo studio di settore ,la marginalità prevista consenta una evasione (legalizzata ) del 25% , ma è già un passo avanti . resta da vedere quali sono gli strumenti per l’incrocio dei dati .Comunque chi sarà in grado di giustificare il proprio tenore di vita non correrà alcun rischio.

    Davanti ad uno strumento che tenta di riportare i cittadini su un piano di parità cvica (diritti e doveri),non esiste privacy che tenga ,anche a costo di andare contro a principi democratici .
    E’ una guerra l!!! ,chiaro ?
    Mi sono dilungato ma , a parte le inevitabili storture che ci saranno finché non sarà perfezionato il tutto ,lo ritengo uno strumento fondamentale ,senza se e senza ma .
    L’allarme sociale che si sta creando attorno al redditometro è fomentato da chi ha interesse a farla franca e non mi meraviglierei se fossero anche elettori di Silvio.
    ciao

    • Di (---.---.---.13) 2 febbraio 2013 18:12

      Naturalmente ognuno ha una opinione. Tu parti dal presupposto che siamo in guerra e quindi anche se ci cascano dei morti e chi se ne frega! Io invece ritengo che questo non è da paese civile e se vogliamo e pretendiamo rispetto e giustizia il sistema deve essere giusto e equanime. Tu parti dal presupposto minimalista del menopeggismo ( meglio questo che niente) io invece dal fatto che il sistema per colpire chi veramente evade e non a campione esiste, è possibile, e che basta solo la volonta politica.
      Ma in questo spazio sarebbe troppo difficile specificare meglio. Inoltre del redditometro , forse,hai una visione rispetto a quello che i mass media hanno raccontato. Lo strumento non è così.
      Ma anche qui lo spazio non consente di andae nei particolari.

  • Di paolo (---.---.---.219) 4 febbraio 2013 00:26

    @ xxx.13 . I morti che ci cascano ? ma di che stai parlando ?

    Per chi non vuole fare niente c’è sempre qualcosa che non basta ,che non è sufficiente ,che non garantisce abbastanza .E’ la logica del benaltrismo. caro amico la volontà politica c’è quando fai ,non quando non fai un tubo.
    Siccome non posso controllare direttamente 50 milioni di cittadini allora non controllo nessuno , neanche a campione ; lo trovo veramente un concetto curioso cosi’ come quello di non avvalersi di uno strumento informatico che può essere utilissimo e che è utilizzato in tutti i paesi civili del mondo fosse solo anche perché è un potenziale deterrente .
    Il redditometro  è uno strumento analatico comparativo i cui limiti sono e saranno inevitabili ma è una prima griglia di selezione ,nessuno andrà in galera o gli verrà sequestrata la casa se qualcosa non torna .Tra l’altro si parla di una prima griglia di 35.000 soggetti a campione che presentano le tipologie più eclatanti .E’ questo l’allarme sociale?

    Ripeto , ma di che stai parlando ? Ho l’impressione che sei tu ad essere suggestionato da determinati mass media , e penso anche di sapere quali .

  • Di Zag(c) (---.---.---.13) 4 febbraio 2013 10:44
    Zag(c)

    1) Il controllo non è a campione, ma per tutti i contribuenti, conociuti ( ma non quelli non conosciuti) Non esistono le tipologie ecclatanti( tant’è che anche i pensionati saranno controllati) perché non si acccerta lo stile di vita le macchine con cui si viaggia ecc ecc , ma solo i conti contabili, le entrate e le uscite documentati che il contribuente presenta.
    2) il metodo non è compartivo ma una semplice somma algebrica fra tutto ciò che è documentato e fatto alla luce del sole( tutto quello che è al nero non rientra nella somma algebrica)
    3) il metodo non è un potenziale deterrente, ma solo un invogliare a incrementare il nero ( se non è documentato non compare nella somma algebrica)
    4) in chi incappa in una discrepanza ( che a questo punto è solo un pollo, perché solo un pollo fa le cose e documenta anche le sue frodi) c’è subito l’emissione della cartella esattoriale. O paghi entro sessanta giorni il presunto dovuto o scattano gli interessi di mora!
    5) la questione non è in alternativa non fare nulla! Le cose da fare ci sono ( se vuoi ne possiamo parlare in altra sede) , ma vanno in un’altra direzione.
    6) negli altri paesi "civili" il redditometro esiste come stumento di indizio al quale fa seguito accertamente puntuali e messa sotto osservazione lo stile e il tenore di vita, ecc ecc . In nessun paese scatta la cartella esattoriale per un risultato in rosso di una semplice somma algebrica e su documentazione che il contribuente presenta (a sua discrezione presenta, la spesa che non mi garba non la documento). Se il dentista non presenta fattura ( e non ha nessun interessa a rilasciarla ( è un addendo positivo) il cliente non può scaricarla ( è un addendo negativo e se non ho il corrispettivo dell’entrata non mi conviene.
    Verso chi è indirizzato il redditometro?. Ma solo a quei ceti che inevitabilmente non possono sfuggire perché tutto documentato alla fonte. Perché si fa allora? Ma perché fa scena e tanti (come te daltronde) è portato a dire "finalmente si fa qualcosa!" Come i raid a Cortina che non ha portato ancora uno che dico un Euro alle casse , ne ha pizzicato uno che dico uno di evasore.

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