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L’automobile: un grande amore finito con gli autovelox

Si conoscono in questi giorni i dati delle immatricolazioni di auto relativo al mese di settembre 2010.

Dati molto negativi in tutta Europa che senz’altro mettono in evidenza una crisi generale finanziaria ed una strutturale del mercato dell’auto. Vediamo prima i dati per nazione secondo le rilevazioni della ACEA rispetto al settembre 2009: Spagna (- 27,3%), Italia (- 18,9%) e Germania (-17,8%); Francia (- 8,2%) e Gran Bretagna (- 8,9%).
 
Come mai l’Italia che, in base ai dati forniti dal governo, ha per ora subito meno gli effetti negativi della crisi mondiale, presenta però uno dei dati (-18,9%) più negativi rispetto all’acquisto di nuove auto?
 
Penso che molto probabilmente sta influendo in maniera molto pesante un atteggiamento repressivo nei confronti degli automobilisti, prima di tutto con l’uso di autovelox che spesso costituiscono una maniera, per certi comuni, di trovare un minimo di liquidità in bilancio. Oltre che costringere talvolta l’automobilista ad andare su strade extra-urbane, spesso poco trafficate, a limiti assurdi di 50 km/h specialmente per auto di grande cilindrata, si è anche creata una apprensione continua sia per l’esborso oneroso della sanzione, ma anche e soprattutto per la perdita di 5 punti.
 
In poche parole su un'auto che tranquillamente procede a 61 km/h (sic!) lungo un innocuo rettilineo in aperta campagna con il cartello del limite di velocità a 50 Km/h, dove è in agguato l’odioso autoVelox, l’incauto guidatore si vedrà arrivare a casa una multa che può variare da 148 euro a 594 euro con la perdita di 5 punti .
 
Il nuovo codice prevede inoltre che alla terza identica sanzione con perdita di 15 punti totali deve essere rifatto l’esame teorico per la patente di guida e la visita medica per l’idoneità fisica.
 
Non parliamo poi del giusto e sacrosanto controllo del livello alcolico nel sangue del guidatore. Alcuni automobilisti fermati e testati hanno dichiarato di avere superato i limiti imposti dalla legge dopo avere bevuto due bicchieri di vino. La sicurezza certamente comporta sacrifici, ma è ovvio che anche questa paura sta creando molta disaffezione alla guida, specialmente quando si deve andare a mangiare fuori casa .
 
Insomma, aumenti non giustificati del carburante, delle polizze rca auto, test alcolici, stanno creando un grande disamore verso l’auto in generale. E’ inutile, secondo molti, spendere grosse cifre per grandi auto con prestazioni favolose, se poi non è praticamente possibile godersele tranquillamente. Si può invece soprassedere ad una simile spesa e tenersi per altri anni la vecchia auto. Che tutto sommato sembra più idonea all’utilizzo che in pratica ci viene richiesto. 

Commenti all'articolo

  • Di illupodeicieli (---.---.---.144) 3 novembre 2010 11:02

    Dici bene e te lo dice uno che, vivendo in Sardegna, non può (per legge) superare i 90 km orari. Da Cagliari a Olbia, che sono 300 km, puoi immaginare quanto tempo occorre: ma non solo, perchè come ricordi anche tu, a volte il limite è di 50 km, oltre ai lavori in corso. Dimenticavo che la strada che ho ricordato prima è a 4 corsie e con spartitraffico centrale.Da non scordare poi i parcheggi in città, introvabili se non a pagamento e a costi elevati e non alla portata di tutte le tasche, oramai vuote.

  • Di Damiano Mazzotti (---.---.---.216) 3 novembre 2010 18:47
    Damiano Mazzotti


    I parcheggi a pagamento non possono superare una certa percentuale dei parcheggi totali per legge...

    Iniziate a denunciare gli amministratori locali che non rispettano le leggi...

  • Di paolo (---.---.---.176) 3 novembre 2010 19:56

    Ciao Mauro 


    Vedi per le strade circolare carrozze a cavallo , ti risulta che gli autobus scoppino di utenti , vedi folle di biciclette come a Pechino oppure file di pendolari a piedi per strada ? Io no e tu ?
    Non credo che gli assurdi e demenziali autovelox (questo si’) messi dai comuni per fare cassa o il timore di perdere i punti della patente siano determinanti nella scelta di acquistare o meno un’auto . La realta’ ,checche’ ne dica il nostro amato ministro della propaganda , e’ che mancano i soldi , i dane’ , le svanziche , i dobloni e gli italiani , forse per la prima volta dal dopoguerra , devono fare i conti con acquisti primari come il pane , il latte , la pasta e prima di cambiare l’auto ci pensano su non una ma dieci o cento volte perche’ puo’ significare poi non avere soldi per pagare i libri dei figli. 
     Veramente credi che gli italiani non comprano auto di superiori prestazioni perche’ non possono godersele ? Oppure piu’ probabilmente perche’ non hanno i soldi per comprarsele e le banche e le finanziarie pretendono garanzie che sempre meno potenziali acquirenti sono in grado di dare a meno di non avere ancora qualcosa da ipotecare ,cuccia del cane compresa .
     Mi piacerebbe sapere cosa ne pensi .

    paolo
  • Di Mauro Guidi (---.---.---.204) 3 novembre 2010 23:53
    Mauro Guidi

    Caro Paolo ,


    ti ringrazio prima di tutto per l’attenzione che hai posto al mio articolo con giuste osservazioni che
    condivido in larga parte . Anzi , mi permettono di chiarire ulteriormente il mio pensiero che forse nello scritto risulta troppo riduttivo. Come tu asserisci , prima di tutto è bene sottolineare la disastrosa situazione che chiaramente ha ulteriormente aggravato i magri bilanci del ceto medio e medio-basso italiano. Resta però il fatto che decrementi così massicci nelle immatricolazioni delle auto fanno supporre anche una disaffezione da parte del ceto medio alto che forse ha invece sentito meno la stretta creditizia . Nel mio articolo vorrei sottolineare una possibile motivazione che ha portato anche gente con meno problemi finanziari a rimandare l’acquisto di nuove auto.

    Mauro

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