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Datagate: l’FBI sulle tracce di un nuovo Snowden

L'FBI sarebbe sulle tracce di un nuovo Snowden, un addetto alla sicurezza informatica ache come il suo predecessore avrebbe divulgato all'esterno informazioni classificate. Lo rivela Yahoo News, con un'inchiesta firmata da Michael Isikoff.

La polizia federale americana avrebbe già perquisito la casa di un impiegato informatico di una società che lavora in subappalto per il governo americano. Il sospetto è che questi abbia fornito a Firstlook.org/The Intercept documenti riservati relativi al database governativo contenente i nomi ed i profili dei sospetti di terrorismo su suolo americano. 680,000 nominativi di cui il 40% non avrebbe però alcun legame riconosciuto con organizzazioni terroristiche, come riportato dall'articolo pubblicato da Firstlook, portale di giornalismo investigativo co-fondato da Glenn Greenwald, il reporter che per primo rese pubblico lo scandalo NSA grazie ai documenti ottenuti da Snowden.

Viene inoltre rivelato che l'amministrazione Obama ha operato un'espansione senza precedenti del sistema di screening per l'identificazione di possibili terroristi, con relative limitazioni per la privacy dei cittadini statunitensi.

Jeremy Schahill, autore insieme a Ryan Devereaux dell'articolo di Firstlook.org, durante un'intervista radiofonica, ha detto che i documenti ottenuti dal suo informatore contenevano le linee guida utilizzate dall'intelligence per inserire i sospetti in una moltitudine di watch list. Schahill descrive la fonte come una persona coraggiosa e di sani principi, che agisce a rischio della propria incolumtà personale.

Alcune risorse dell'intelligence americana hanno però fatto trapelare il sospetto che il Dipartimento di Giustizia sia divenuto più riluttante, negli ultimi tempi, a prendere di petto casi simili a quello di Snowden. “Non c'è più fame di giustizia per questi casi”, ha rivelato a Isikoff una fonte anonima dei servizi.

Questa mancanza di entusiasmo potrebbe dipendere dalle molte critiche piovute addosso alla presidenza Obama e all'amministrazione nell'ultimo anno, dopo che si è venuto a sapere che, nel tentativo di limitare la diffusione di documenti riservati, erano state registrate le comunicazioni telefoniche dell'Associated Press e un reporter di Fox News era stato messo sotto-accusa per aver tentato di ottenere informazioni classificate da una fonte confidenziale.

Sta di fato che, da settembre in poi, il Dipartimento di Giustizia non si è più occupato di fughe di notizie e casi affini. Inoltre, il Procuratore Generale Eric Holder, colpito personalmente dalle critiche, ha autorizzato il rilascio di nuove linee guida per limitare l'ingerenza del Dipartimento nei confronti dei media, nell'ambito di inchieste su casi analoghi. 

Ciò non significa che i nuovi Snowden avranno capo libero. Le fughe di notizie nell'ambito della sicurezza nazionale continuano ad essere prese molto sul serio e la caccia, seppur in tono minore, resta aperta.

Foto: greensefa, Flickr

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