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Intervista al Maestro Augusto Loppi

Augusto Loppi, insigne oboista e didatta, è uno dei massimi esponenti della musica italiana ed internazionale... Vincitore del premio internazionale di esecuzione musicale di Ginevra, ha suonato in importanti orchestre quali l’Orchestra del Carlo Felice di Genova, la Scala di Milano, e l’Orchestra Sinfonica Nazionale dell’Accademia di Santa Cecilia oltre ad aver fatto parte dei più importanti complessi di musica da camera.

Maestro, come è nata la sua passione per la musica?
Come è nata la mia passione per la musica? Diciamo che è una passione che esprimevo da quando ero piccolo, da quando avevo 4-5 anni, poi nel mio paese la formazione di una banda musicale mi ha permesso di frequentare una scuola di musica e la fortuna è stata che il mio maestro, che già aveva avuto un allievo che aveva fatto strada nella musica, mi mise in mano un oboe e un anno dopo andai a studiare a Roma, al Foro Italico che era una sezione distaccata del Conservatorio di Santa Cecilia. Appena finito gli studi vinsi il concorso internazionale di esecuzione musicale di Ginevra - avevo 20 anni - e purtroppo la mia attività musicale fu interrotta dal servizio militare che per mia fortuna feci nella banda dell’ Arma dei Carabinieri dopodiché la mia carriera concertistica riprese e vinsi il concorso in orchestra al Carlo Felice di Genova, nel 1966... Un anno dopo vinsi il concorso alla Scala di Milano, dove rimasi per 7 anni poi vinsi il concorso all’Accademia Nazionale di Santa Cecilia dove presi il posto del mio maestro. All’ Accademia sono rimasto per 30 anni, in cui oltre alla vita in orchestra mi sono dedicato all’attività concertistica facendo parte di complessi di musica da camera soprattutto nei Virtuosi di Roma, con i quali ho suonato per 13 anni facendo concerti in tutto il mondo oltre a varie incisioni discografiche. A 60 anni, anzi 2 anni prima sono andato in pensione e adesso continuo ad insegnare e a suonare con i Filarmonici di Roma...
 
Prima si parlava di banda...Ultimamente è tornato in banda...
No, tornato no... ho avuto occasione di dirigerla, perché la banda è la mia passione ma dalla banda si parte non si torna mai. E’ sempre piacevole comunque dirigere o ascoltare la banda, che è stata a tutti gli effetti l’inizio della mia carriera musicale...

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