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I giovani italiani fuggono dalla crisi

Per sfuggire a un tasso di disoccupazione giovanile che si avvicina al 37%, i giovani italiani optano per l'estero prediligendo la Germania e la Svizzera.

Quasi ottantamila giovani italiani hanno lasciato il nostro paese lo scorso anno per stabilirsi all'estero, con un incremento di un terzo in più rispetto al 2011.

Questo fenomeno è probabilmente attribuito a causa di un sempre crescente numero di giovani che scelgono di andare all'estero per sfuggire alla crisi. La disoccupazione giovanile in Italia è arrivata a circa il 37%, e il fenomeno non dà segnali che possa diminuire a breve, mentre il tasso di disoccupazione per l'intera popolazione era dell'11,6% nel mese di febbraio.

Il profilo dei nuovi migranti è segnata anche da un notevole ringiovanimento, fra le partenze del 2012, il 44,8% ha la media dei trent'anni. I giovani laureati non trovano opportunità di lavoro in Italia e, dopo anni di ricerche in un mercato del lavoro ormai vuoto, mirano a essere apprezzati e l'Italia non consente loro di esprimere le capacità e le conoscenze maturate. In tutti i paesi, da sempre, i giovani scelgono di andare all'estero, una sorta di scambio di esperienze e mentalità, soprattutto nel settore della ricerca, ma, a differenza di altri paesi europei, l'Italia non fornisce mai alcuna garanzia per il loro ritorno. In questo modo non contribuiamo alla crescita culturale e intellettuale nel nostro paese, bensì forniamo "cervelli" a quei paesi che, tra l'altro, ospitano i nostri giovani più brillanti offrendo loro ampie disponibilità e garanzie per un futuro roseo.

La maggior parte dei giovani sono originari di Milano e della Lombardia, vero cuore economico d'Italia. Destinazioni preferite: Germania, Svizzera, Inghilterra, ma anche USA, Canada e Cina.

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