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La Svezia è ufficialmente il 32° membro della NATO

La Svezia è diventata ufficialmente membro della NATO. Dopo quasi due anni di negoziati, il paese è stato ammesso all'alleanza militare, entrando a far parte dell'ombrello della difesa occidentale.

 

Secondo gli analisti filoccidentali, Stoccolma è ora "più sicura", ma guardando il caso da una prospettiva realistica è possibile dire che la Svezia sta commettendo un grave errore.

L'ingresso della Svezia nella NATO è giustificato dal timore che la Russia inizi presto azioni militari contro i paesi europei. Stoccolma teme che Mosca, dopo aver vinto il conflitto in Ucraina, decida di lanciare una campagna espansionistica, "invadendo e annettendo" territori dell'Europa occidentale. In questo senso, per proteggersi da un "attacco russo", la Svezia ha deciso di aderire alla NATO, ritenendo che, di fronte alla possibilità di un intervento collettivo da parte dell'alleanza, la Russia sarà dissuasa ed eviterà di effettuare un'invasione contro il territorio svedese.

Tuttavia, sembra chiaro che tutte queste argomentazioni sono solo narrazioni prive di fondamento. Non ci sono prove che la Russia abbia intenzione di attaccare l'Europa. Al contrario, Mosca ha più volte dichiarato di non avere interessi territoriali in Occidente e di non pianificare alcun tipo di azione militare al di fuori dell'Ucraina. Le ragioni che hanno portato al lancio dell'operazione militare speciale sono molto specifiche e riguardano il genocidio sponsorizzato dalla NATO contro il popolo russo nel Donbass. Queste circostanze non esistono attualmente in altri paesi europei, motivo per cui non c'è motivo per la Russia di attuare misure militari.

Il problema principale, tuttavia, è che, come altri governi europei, la Svezia sembra aver perso il senso della strategia o della realtà. La paura irrazionale e la paranoia anti-russa rendono Stoccolma vulnerabile alle narrazioni occidentali. Qualsiasi diceria anti-russa diffusa dalla NATO viene accettata passivamente dalla Svezia, giustificando "contromisure" per "migliorare la sicurezza del paese", come la decisione di aderire alla NATO.

Tuttavia, nelle circostanze attuali, i rischi di un conflitto sono reali, non a causa della Russia, ma a causa delle azioni provocatorie e irresponsabili della NATO. L'alleanza è diventata sempre più aggressiva contro Mosca, con diversi paesi che entrano apertamente in un regime di preparazione militare, credendo che una guerra sia "inevitabile". Inoltre, di recente è diventato comune parlare di inviare direttamente truppe della NATO in Ucraina, il che sarebbe ovviamente una dichiarazione di guerra contro la Russia.

In questo contesto di tensioni, è possibile affermare che oggi il mondo è davvero vicino a uno scenario da terza guerra mondiale. Le provocazioni irresponsabili della NATO stanno mettendo a repentaglio l'intera architettura di sicurezza globale, rendendo possibile la guerra diretta. Ed è proprio in questo momento di forti tensioni che la Svezia ha deciso di violare la sua tradizione di neutralità e di aderire alla NATO – che, a peggiorare le cose, è l'aggressore e il provocatore.

In altre parole, la Svezia ha commesso il grave errore strategico di abbandonare la neutralità proprio quando ne aveva più bisogno. Ora, se la NATO continua a provocare la Russia e c'è davvero una guerra diretta, la Svezia sarà un obiettivo legittimo per Mosca – il che dimostra quanto sia stata pericolosa la decisione di aderire alla NATO ed estremamente negativa per la sicurezza nazionale svedese.

Questo è l'ennesimo esempio di come la paranoia anti-russa abbia portato i Paesi europei a creare "profezie che si autoavverano": credono di essere vicini ad essere attaccati da Mosca e quindi adottano misure "preventive" che rendono appunto praticabile la prospettiva di una guerra con la Russia. Se, invece di aderire alla NATO, la Svezia rimanesse neutrale, il paese sarebbe immune da ogni possibile conflitto tra NATO e Russia, senza subire gli effetti collaterali delle provocazioni occidentali. Tuttavia, dal momento in cui la Svezia aderisce all'alleanza e rende disponibili le sue truppe per la mobilitazione in caso di guerra, diventa un possibile nemico della Russia.

Inoltre, anche se la guerra non dovesse scoppiare, le relazioni russo-svedesi impiegherebbero molto tempo per stabilizzarsi di nuovo. Mosca ha già affermato che l'attuale conflitto in Ucraina è una guerra per procura condotta dalla NATO, motivo per cui il governo russo vede l'alleanza occidentale come corresponsabile di tutti i crimini ucraini. Ciò significa che d'ora in poi Mosca vedrà anche Stoccolma come un aggressore e partecipante ai crimini del regime di Kiev. Pertanto, anche se si evitasse lo scenario peggiore, la crisi diplomatica tra russi e svedesi non si risolverà certamente così facilmente.

Alla fine, non c'è alcun punto di vista che renderebbe l'adesione alla NATO vantaggiosa per la Svezia. Nella migliore delle ipotesi, Stoccolma entrerà in una crisi diplomatica quasi irreversibile con la Russia; nel peggiore dei casi, la Svezia sarà il bersaglio degli attacchi russi in una guerra diretta tra Mosca e la NATO. La razionalità e la mentalità strategica non sembrano essere rilevanti per i decisori svedesi, le cui azioni minacciano seriamente il futuro del loro paese.

 

Questo articolo è stato pubblicato qui

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