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EURO 2016 e sicurezza: posso andare a vedere una partita e sentirmi sicuro?

Euro 2016 è stato annunciato come uno degli eventi sportivi più blindati di sempre. La Francia e Hollande si giocano molta della loro credibilità dopo le falle nella sicurezza interna dell'ultimo anno, mentre il terrorismo internazionale in netta ritirata sul fronte della guerra aperta in medio oriente, punta a spaventare l'occidente durante le sue manifestazioni di svago. Ma la domanda di migliaia di tifosi che ancora si apprestano ad assistere alle partite è: "Gli Europei sono sicuri?" Vi racconto la mia esperienza.

Premetto che ho ottenuto i biglietti di Euro 2016 mediante richiesta direttamente sul portale Uefa dedicato alla vendita degli stessi a gennaio di quest'anno. Sorvolo sulle modalità alquanto cervellotiche di assegnazione dei biglietti e sulle tempistiche di invio dei tagliandi stessi. In ogni caso, sono riuscito ad ottenere il modo di vedere Italia-Svezia per me e altre 2 persone. La partita programmata per venerdi 17 Giugno a Tolosa, è perfetta per organizzare una mini vacanza nel sud della Francia e nel contempo sostenere la certamente non favorita dai pronostici squadra italiana.

Decidiamo di partire da Milano il giorno prima per prendercela comoda e visto che dopotutto si tratta di un viaggio di 900 km, optiamo per fare una tappa notturna nella zona di Montpellier. Per quanto riguarda il viaggio nulla da segnalare, sinceramente mi aspettavo di essere fermato almeno una volta dalla polizia francese; in realtà solo un'occhiata senza stop da parte della Gendarmerie ad uno dei tanti (troppi!) caselli francesi. La situazione a Tolosa e nella zona dello stadio è decisamente ben diversa, ho avuto subito la sensazione di essere in una città militarizzata. Innanzitutto l'uscita della tangenziale più vicina allo stadio è stata chiusa e le auto dirette in zona deviate verso un'altra uscita, dove sono stati adibiti dei parcheggi per auto e bus dei tifosi e organizzate delle navette di collegamento con lo stadio. La particolarità dello stadio "Municipal" di Tolosa è di trovarsi dentro un'isoletta sul fiume Garonna che scorre all'interno della città.

L'accesso a questo isolotto è stato bloccato al traffico ed è stato possibile accedervi solo a piedi attraversando un cordone di polizia in assetto di guerra piazzato sui ponti di accesso alla zona dello stadio, il quale ha effettuato un primo controllo di sicurezza a zaini e borse. Il controllo vero e proprio però, lo abbiamo subito poco prima di entrare nell'impianto; per prima cosa ci sono stati controllati i biglietti dagli addetti UEFA e subito dopo ogni spettatore è stato perquisito fisicamente dagli uomini della sicurezza, mentre per borse e zaini è stato allestito un servizio guardaroba in moda da far entrare allo stadio solo le persone e pochi oggetti personali ammessi.

Anche sugli spalti la presenza di stewart e staff non è mancata, anche se in questo caso più che in funzione antiterrorismo, la loro presenza mi è sembrata preventiva ad eventuali scaramuccie fra tifosi (pubblico nel nostro caso civilissimo, nessun tafferuglio nonostante fossimo mischiati fra le due tifoserie). Unica perplessità, forse dovuta alla mia abitudine alla serie A italiana, dove all'accesso allo stadio devi mostrare carta d'identità, tessera del tifoso e abbonamento/biglietto nominativo, non ci è stato richiesto alcun documento; effettivamente i biglietti per EURO 2016 non sono nominali nel senso più comune, cioè non vi è indicato il nome dello spettatore, ma è scritto piuttosto il nome del compratore del biglietto, forse per arginare il fenomeno del bagarinaggio, ed evitare che una persona possa comprare molti biglietti e non essere fisicamente presente quando il gruppo con i biglietti a suo nome entra allo stadio.

Resta il fatto che comunque non mi è stato richiesto alcun documento e infatti i bagarini si aggiraravano indisturbati nei pressi dello stadio.A fine partita, l'evacuazione dello stadio è avvenuta senza problemi, lunghi cordoni di poliziotti schierati per strada hanno controllato il regolare deflusso degli spettatori.

Esperienza positiva dunque, ma questo significa europei sicuri al 100% e nessun rischio per tifosi e appassionati? No decisamente: sebbene il dispiegamento di forze e la minuziosità dei controlli mi abbia fatto percepire una sensazione di sicurezza, soprattutto durante la partita all'interno dell'impianto, non è pensabile che durante un evento che muove simili flussi di migliaia di persone all’interno delle città, si possa controllare ogni cosa; prima, durante e dopo l’evento. Non sarebbe stato difficile colpire in città nelle ore precedenti il match, non sarebbe stato difficile attaccare gruppi di persone mentre si allontanovano dallo stadio.

Seppur con meno gravità, gli scontri fra tifosi prima di Inghilterra-Russia ne sono la prova. Acquista così ancora più significato il lavoro delle intelligence europee: la coordinazione, la cooperazione se non addirittura l'integrazione fra loro, allo scopo di tracciare, controllare e poi bloccare uomini e materiali sospetti, è l'unico modo per ottenere quella sicurezza che altrimenti non può essere monitorando il territorio.

 

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