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Dimagrire con un tweet

Fa ancora freddo certo, ma la prova costume non è poi così lontana. E in molti, moltissimi, si ricordano della linea solo all'ultimo momento. Ed ecco che la tecnologia ci viene in soccorso, o, semplicemente, ci illude di farlo. L'ultima dieta, infatti, si fa digitando 140 caratteri: è la "Twitter-dieta", secondo la quale ad ogni tweet si dimagrisce dello 0,5%. Lo sostiene uno studio pubblicato su una rivista Translational Behavioral Medicine condotto da ricercatori americani.

Prima di avventurarsi in articolate riflessioni sul social network più di moda del momento oppure chiedersi perché il classico twittatore seriale non sembri proprio un'acciuga, bisogna leggere fino in fondo la ricerca dell'Arnold School of Public Health dell'Università della Carolina del Sud che ha coinvolto 96 uomini e donne sovrappeso e obesi. Metà di questi sono stati scelti per un programma che prevedeva l'uso di Twitter via smartphone per confrontarsi con gli altri "colleghi" sui successi alimentari, incoraggiare i sacrifici di uno, biasimare i peccati di gola dell'altro. Insomma, una sorta di gruppo di auto-aiuto che utilizza il social network come luogo virtuale dove farsi coraggio l'un l'altro.

Nel giro di sei mesi i "fuori forma digitali" si sono scambiati circa 2600 messaggi, il 76% dei quali con indicazioni utili agli altri per resistere alla fame. Uno scambio che sembra funzionare, se unito anche ad un notiziario quotidiano con informazioni nutrizionistiche ed esercizi ginnici. Tra i due gruppi, mediamente dimagriti del 2,7%, a ottenere il dimagrimento maggiore è stato quello che usava Twitter: lo 0,5% in meno di ciccia ogni dieci messaggi postati su Twitter.

Una notizia curiosa certo, ma per diventare magri come un uccellino non basta "cinguettare"!

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