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Cipro, confisca dei depositi e crollo del dollaro

Dopo la decisione della Troika (FMI, BCE, UE) di tassare i conti correnti di Cipro e scatenare così un panico generale tra i risparmiatori di tutta europa, la FED sta orchestrando nel frattempo una manipolazione al ribasso delle quotazioni dell’oro e dell’argento per mantenere stabile la fiducia verso il dollaro e pià globalmente nell’insieme del sistema monetario internazionale.

La FED e le banche centrali tentano di prevenire una fuga di massa dei risparmiatori verso l’oro fisico.

Chi può comprensibilmente e logicamente spiegare questo movimento al ribasso del prezzo dell’oro e dell’argento quando un bankrun generalizzato è in corso in Europa? È impossibile da capire salvo se non si ricorre alla manipolazione del prezzo, come dimostra il Gold Anti Trust Action Committee da parecchi anni.

Per quanto tempo ancora i media e le autorità di vigilanza ignoreranno questo scandalo della manipolazione del prezzo dell’oro e dell’argento?

Lo scandalo del Libor ha già provato l’altissimo livello di collusione bancaria, quello della manipolazione del prezzo dell’oro finirà per essere conosciuta ma troppo tardi per permettere alla maggior parte della gente di proteggersi correttamente.

L’inflazione, permessa da un sistema bancario che autorizza una creazione illimitata di moneta, ha già distrutto silenziosamente ma significativamente il potere d’acquisto dei risparmiatori. 

- Il dollaro ha perso più del 90% del suo potere d’acquisto dal 1913.

- Il prezzo dell’oro si è moltiplicato più di 44 volte dopo la fine della convertibilità del dollaro con il metallo giallo, decisa dal presidente degli Stati Uniti Nixon il 15 agosto del 1971. In realtà è il potere d’acquisto del dollaro ad essere crollato dopo il 1971.

L’amnesia globale e l’ignoranza delle masse in merito al funzionamento del sistema monetario attuale impediscono ai risparmiatori di proteggersi in maniera adeguata dall’inflazione e dalla nuova ondata di confisca presa come modello per il salvataggio delle banche.

La manipolazione del prezzo dell’oro nasconde le piste ai risparmiatori che vogliono difendere i proprio risparmi.

Cipro non è un caso isolato, il piano di "salvataggio" che Ron Paul non esita a qualificare come "Gran furto ciprioto" verrà applicato anche ad altri paesi della Zona Euro o dell’ovest, come Usa e Canada, come confermato dalla risoluzione comune della Banca d’Inghilterra e della FDIC.

Paul Craig Roberts, ex sottosegretario di Stato al Tesoro degli Usa sotto Reagan, che intervistai qualche mese fa, spiega molto chiaramente quello cha la FED sta facendo.

«La FED manipola il corso dell’oro e dell’argento per proteggere il valore del dollaro. La FED ha creato un trillione di dollari l’anno ma nello stesso tempo il mondo sta cercando di fermare l’utilizzo del dollaro come moneta di scambio e di riserva internazionale»

Per spiegare la relazione tra il dollaro e l’oro, e comprendere perché la FED ha interesse nel manipolare il metallo giallo, occorre comprendere che il valore del dollaro è determinato dalla legge della domanda e dell’offerta e dalla fiducia che gli viene accordata.

Un calo del valore del dollaro dovrebbe sistematicamente tradursi in un aumento del prezzo dell'oro. Il metallo giallo agisce come indicatore del valore del dollaro e delle monete cartacee.

I miliardi stampati dalla FED tutti i mesi rappresentano un’offerta colossale supplementare di biglietti verdi. Nello stesso tempo però paesi come Cina, Russia, India e Brasile arrestano progressivamente l’uso del dollaro nei commerci, causando una diminuzione massiccia della domanda del dollaro.

Questi paesi non hanno più bisogno di comprare dei dollari (calo dello domanda del dollaro) per le loro transazioni internazionali.

L’offerta del dollaro sta rapidamente diventando superiore alla domanda. Il prezzo dell’oro dovrebbe riflettere un calo del valore del dollaro, a siccome è manipolato dalla FED, tramite diverse tecniche, la maggioranza della gente continua ad aver fiducia nel dollaro.

I BRICS però hanno perfettamente capito il sistema, e da parecchio tempo, ed acquistano ogni mese tonnellate d’oro fisico. Non guardano il corso spot dell’oro "cartaceo" ed approfittano del prezzo artificialmente basso per accumulare dell’oro fisico. 

Quando il dollaro crollerà, la FED non potrà più continuare a finanziare il deficit del paese stampando altro denaro ed allora dovrà toccare i fondi per le pensioni ed i conti correnti. È una delle previsioni che ha formulato Paul Craig Roberts nella recente intervista.

Un crash del dollaro non permetterebbe più alla Fed di controllare i tassi d’interesse e dunque il valore dei buoni del Tesoro detenuti in molte banche (considerate come solvente grazie all'alto prezzo dei bond US che detengono).

L’esplosione della bolla dei buoni del Tesoro porterà il settore finanziario e bancario alla completa rovina.

La FED si trova dunque in una situazione disperata.

Si trova stretta tra:

- L’obbligo di stampare miliardi di dollari per finanziare il deficit Usa.

- L’obbligo di stampare per mantenere i tassi d’interesse bassi per impedire lo scoppio della bolla dei buoni del Tesoro statunitensi.

- Il rapido deprezzamento del dollaro.

- La fine dell’uso del dollaro da parte di numerosi paesi per regolamentare gli scambi commerciali. Fatto molto rilevante di questa tendenza di cui si parla molto poco, è la creazione di una banca centrale dai BRICS, il cui obiettivo non è solo finanziare dei piccoli progetti di sviluppo ma di uscire progressivamente da un sistema dominato dal dollaro.

La manipolazione del prezzo dell’oro e dell’argento è un tentativo disperato dei banchieri centrali occidentali di mantenere la fiducia nelle monete di riserve internazionali e nelle altre monete come l’Euro.

Il recente attacco alle quotazioni di oro ed argento è una strategia che mira a frenare i movimenti di massa verso questi due beni rifugio. Ma ad ogni calo artificiale, i paesi che fanno parte del BRICS, i ricchi investitori e le banche centrali dei paesi emergenti, il cui potere d’acquisto è colossale, acquistano oro fisico in previsione della crisi che farà crollare il dollaro.

Storicamente, le esperienze di moneta non convertibile non sono mai durate.

 

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