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Mercato dell’oro: Analisi dei recenti eventi geopolitici, economici e bancari

Ci sono parecchi eventi da analizzare in queste ultime settimane. Come ogni anno, l'estate si conferma un periodo ricco di avvenimenti. Si tratta di eventi di tipo geopolitico, economico, finanziario, bancario o storico (fine del fixing di Londra) tutti con un particolare influenza, nel medio e nel lungo termine, sul mercato dei metalli preziosi.

In una logica d'investimento a lungo termine, è preferibile analizzare prima gli eventi di tipo geostrategico, siccome ci forniscono un'idea di evoluzione del sistema monetario internazionale, indipendentemente dalla fluttuazioni nel breve termine.

Tutti questi episodi possono essere legati tra loro e costituiscono degli indici che confermano, come dimostro con il resto dell'equipe redazionale di Goldbroker.com da parecchi anni ormai, che è in atto un cambiamento di paradigma finanziario e che ciò porterà, come sempre nella storia, ad un ritorno ad una forma di standard-gold. Non inventiamo niente: detenere un attivo come l'oro fisico è sempre stato un modo per proteggere il patrimonio durante le fasi di transizione da un sistema monetario all'altro.

Seguire le nostre analisi permette di seguire le tappe di questo cambiamento in un contesto di inquinamento mediatico e di disinformazione finanziaria. 

 

Performance dei corsi nelle ultime settimane

I corsi hanno avuto ottime prestazioni nelle ultime settimane, dall'inizio di giugno, uscendo dalla fase di correzione a lungo termine, prima di involvere significativamente, lunedì 14 e martedì 15 luglio, in seguito a nuovi attacchi sul mercato del COMEX.

Nel momento in cui i due fixing di Londra sull'oro e l'argento sono rimessi in causa, possiamo analizzare questa nuova manipolazione flagrante come un segnale di disperazione da parte dei manipolatori. Per riassumere, e come dice Egon Von Greyerz in un nuovo articolo, i manipolatori (banche d'affari occidentali e governi) non hanno quasi più oro a disposizione e cercano in tutti modi di uccidere la tendenza al rialzo sui mercati per impedire un ritorno degli investitori verso l'oro e l'argento fisico, cosa che farebbe esplodere la domanda, quando in realtà non c'è oro fisico disponibile a questi prezzi artificialmente bassi. Dunque non c'è abbastanza oro fisico per assicurare la convertibilità di milioni di contratti cartacei in mano a migliaia d'investitori.

Questi nuovi attacchi, alle ore meno importanti della giornata, costituiscono delle nuove prove di manipolazione alla luce del sole. Il Gold Anti Trust Action Committee (GATA) avrà il piacere di aggiungere questi due episodi alla lunga lista di prove che accumula da una decina d'anni. Nessuno dubita che il BAFIN (organismo regolatore finanziario in Germania) abbia notato il comportamento anomalo del corso lunedì e martedì. Il BAFIN appare negli ultimi mesi come il solo regolatore interessato realmente alla manipolazione dei corsi (interesse nato sicuramente dopo il rifiuto degli Stati Uniti nel rimpatriare una piccola parte delle riserve d'oro teutoniche) con direttore principale convinto che la manipolazione del mercato dell'oro sia più importante di quella del LIBOR.

Abbiamo visto come le inchieste giudiziarie siano progressivamente migrate dal LIBOR al FOREX, per arrivare infine al mercato dell'oro. Questa progressione è in realtà naturale, siccome le manipolazioni del LIBRO e del FOREX possono essere realizzate solo se il mercato dell'oro venga sua volta manipolato.

La stampa economica e finanziaria non parla di questo fenomeno, o ne accenna parzialmente nei paesi occidentali, ma sappiamo bene a quali interessi finanziari rispondono i media. Fare affidamento sulle loro analisi per prendere delle decisioni su investimenti mi sembra da suicidio quando sappiamo bene che sono le banche centrali a comprare le azioni facendo salire i mercati. Nessuna traccia di questo nei media finanziari tradizionali.

Questo silenzio mediatico contribuisce ad esporre milioni d'investitori ad attivi in piena bolla (azioni, titoli di stato, immobili in alcuni paesi).

In ogni caso i manipolatori sono in trappola siccome i crash organizzati non fanno che aumentare il trasferimento di oro e d'argento fisici verso l'oriente (Asia, in particolare Russia, Cina ed India) e dunque la loro capacità nel fornire del fisico nel momento in cui nessun acquirente di peso (Russia, Cina ed i BRICS) non si fida delle forme di oro cartaceo. Qualunque cosa facciano ormai, la fine della loro capacità di manipolare il corso dei metalli preziosi si avvicina inesorabilmente.

Il sito Zerohedge ha dettagliato, in due articoli (leggere qui e qui), il numero colossale di contratti oro venduti al fine di far crollare i corsi, lunedì 14 e martedì 15 luglio.

Paul Craig Roberts, vecchio segretario di Stato del Tesoro, ha recentemente spiegato in un articolo, l'ampiezza di questa manipolazione.

Sono ormai anni che assistiamo alla manipolazione dei corsi, cosa che può essere a volte esasperante, vista la durata del fenomeno, ma la realtà non può essere manipolata all'infinito. Come per altri fenomeni, i disequilibri finiscono per essere corretti da movimenti ciclici a lungo termine.

COMEX : conferma della deconnessione fisica/virtuale sul sito ufficiale del CME

Ho pubblicato, qualche settimana fa, un articolo che metteva in evidenza la deconnessione tra il mercato fisico e quello virtuale per quanto riguarda l'argento. Ne abbiamo avuto ulteriore prova osservando da più vicino la definizione ufficiale dei contratti futures sull'argento sul sito ufficiale del CME. Qui possiamo leggere, in basso nella pagina, in "informazioni da sapere sui contratti" che, cito, "price may be managed separately from physical supply". Traduzione: "Il prezzo può essere determinato indipendentemente dall'offerta fisica". Conferma di una disconnessione nella determinazione del prezzo dell'argento sui contratti futures. Noi sappiamo, come ci spiega Paul Craig Roberts, che attualmente sono i contratti future a determinare il prezzo dell'argento. Nessuno può sapere, in questo contesto, il valore reale di argento fisico, data la quantità di contratti di carta che galleggiano su un mercato molto piccolo di l'argento fisico disponibile.

Rischio di confisca di oro in Germania?

Il sito tedesco Goldreporter.de ha avuto la conferma che il BAFIN aveva chiesto alle banche informazioni sui clienti che hanno investito in oro, alimentando rapidamente voci di confisca da parte delle autorità tedesche.

Non sono d'accordo; il BAFIN è negli ultimi mesi, l'unico regolatore che parla apertamente di manipolazione dei corsi, ed è certamente la causa del ritiro della Deutsche Bank dal processo di fixing di Londra.

In un contesto in cui la Germania ha assaporato il rifiuto degli Stati Uniti di fornire rapidamente l'oro custodito nei depositi della FED di New York, prendendo così le distante dal governo Usa e spostandosi verso Russia e Cina (Berlino ha espulso il capo della CIA in Germania a causa dello spionaggio).

Penso che il BAFIN cerchi piuttosto di sapere il livello di esposizione degli investitori tedeschi alla frode che rappresentano i contratti cartacei.

Il BAFIN sa perfettamente che il corso dell'oro è manipolato, lo ha detto più volte, e questa verifica traduce piuttosto un senso di irrequietezza per le conseguenze dell'implosione del mercato dell'oro cartaceo per gli investitori tedeschi.

Tale verifica sull'oro riguarda solo i derivati ed i certificati sull'oro venduti da banche e fondi d'investimento ad investitori tedeschi e non lo vendite di oro fisico. Che io sappia, nessuna informazione è stata chiesta alle società per la custodia di oro fisico.

Il BAFIN si preoccupa di una probabile implosione futura dei derivati sull'oro.

A livello finanziario e bancario adesso, una serie d'informazioni confermano che la situazione è preoccupante (lo è sempre stata in realtà dalla crisi del 2008) e rivela la fragilità del sistema bancario internazionale. La situazione è peggiorata ulteriormente e gli investitori dovrebbero prenderne nota.

Les banche sottovalutano il rischio

Come ha precisato Philippe Herlin in questa recente analisi per Goldbroker.com, secondo alcuni analisti, le banche avrebbero rivisto i loro modelli di rischio per ridurre i loro livelli di capitale richiesti, sottovalutando il rischio avendo una valutazione ottimistica dei conti.

È il BRI ha dirlo nel suo ultimo rapporto, l'84esimo annuale. Il BRI, "la banca centrale delle banche centrali", è notoriamente incaricata di editare le norme prudenziali delle banche commerciali nel mondo (Basilea III).

Sottovalutare i rischi le rende più fragili di fronte agli imprevisti, come i numerosi che si sono susseguiti nelle ultime settimane:

La prima banca austriaca (Erste Bank) e la prima banca portoghese (Banco Espirito Santo) hanno annunciato di essere in serie difficoltà. C'è anche stato un bank run in Bulgaria.

Capiamo meglio gli annunci recenti di Mario Draghi, presidente della BCE, che alludono ad un piano di salvataggio eventuale di 1000 miliardi di euro destinati alle banche, anche se afferma che l'obiettivo è di rilanciare il credito. Nello stesso tempo, il FMI torna alla carica per il sequestro dei conti bancari.

Il quotidiano tedesco Die Welt ha riferito che il Fondo Monetario Internazionale (FMI) ha pubblicato, il 22 giugno, un nuovo invito a servirsi dei conti bancari dei risparmiatori per pagare i debiti degli Stati (solo dopo i prelievi forzosi per risistemare i conti delle banche piegati dai derivati).

«FMI prepara un nuovo round di espropriazione per gli investitori»

Negli Stati Uniti, la SEC formalizzerà una legge che rende impossibile (non sappiamo se è temporanea o no) il recupero dei fondi investiti in alcuni fondi d'investimento di tipo 'Money Market Funds', una forma di bail-in o di controllo delle fughe dei fondi in caso di crisi.

In questo caso, è il denaro investito in fondi che sarà impossibile recuperare. Concludiamo infine con gli eventi geopolitici. Sono in corso cambiamenti colossali; i rigetto globale del dollaro è una realtà concreta e ciò rende obbligatorio la creazione di un nuovo sistema monetario internazionale, ed i BRICS si preparano attivamente, di fronte al rifiuto dei paesi occidentali nel modificare l'attuale sistema.

 

BRICS : Lancio di una nuova banca di finanziamento concorrente del FMI

La Banca dei BRICS è ormai una realtà. Nei miei articoli, dal 2011, ho parlato spesso di eventi futuri che avrebbero confermato la volontà di ribaltare il sistema monetario attuale: la creazione della Banca dei BRICS è una tappa importante.

Il caso della Germania:

La Germania, esasperata da diversi fattori, tra cui la politica monetaria lassista della BCE, alla quale si oppone da tempo, oppure il rifiuto di rimpatrio di parte del suo oro custodito nei depositi della FED a New York o ancora le rivelazioni di spionaggio da parte del governo a stelle e strisce, sta prendendo le distanze dall'influenza distruttrice dei paesi anglofoni e dall'Europa, per avvicinarsi all'Est (integrazione nella Zona di scambi euroasiatica) e dei BRICS.

Non sarei sorpreso di vedere la Germania lasciare l'UE per integrarsi ai BRICS, che come abbiamo visto, stanno ponendo le basi per un nuovo sistema monetario attraverso la loro nuova banca per lo sviluppo, in completa opposizione al FMI.

E' difficile accusare ai BRICS di volere allontanarsi da un'istituzione distruttrice e predatrice (caso recente dell'Ucraina, il FMI ha accordato un prestito di 17 miliardi a condizione che l'Ucraina non perda il controllo dei territori ad Est)

Un FMI che propone come evoluzione la sola istituzione di SDR (special drawing rights), nuova esperienza di carta moneta, senza alcuna modifica dei diritti di voto, quando molti paesi sono scarsamente rappresentati.

La posizione della Germania non deve essere confusa con la posizione di Angela Merkel, accusata notoriamente dalla industrie tedesche di non tenere conto degli interessi commerciali della Germania con la Russia. La sua posizione non riflette gli interessi della base industriale e commerciale in Germania e ciò la porterà certamente ad uscita prematura o a terminare il mandato in anticipo poiché ha apertamente parlato di lasciare l'incarico prima della fine del suo mandato nel 2017.

Queste dimissioni anticipate, se confermate, riveleranno la fine dell'influenza dei circoli politici, bancari e finanziari in Germania, e la presa del controllo degli industriali. Come sempre, sono gli interessi commerciali che alla fine determinano la direzione strategica di un paese.

Il comportamento della Germania, uno dei pilastri dell'Unione europea, è quello di monitorare attentamente la situazione nei prossimi mesi. La sua inclinazione verso l'Est una volta formalizzata, probabilmente in risposta alla prossima crisi finanziaria prevista per la fine 2014/inzio del 2015 avrà conseguenze rapide e gravi per l'Unione europea e per la sopravvivenza dell'euro.

Movimento di de-dollarizzazione e la sfiducia nella leadership americana

Le sanzioni contro la Russia ora si stanno rigirando contro gli USA, poiché nove paesi europei sono disposti a ignorarle, siccome la Russia rappresenta un partner commerciale più importante degli Stati Uniti per alcuni paesi europei.

Inoltre, questi stessi paesi ritengono che il Trade & Investment Partnership (TTIP), spinto dall'amministrazione Obama, è un tentativo di annessione dell'Europa in una NATO economica ad esclusivo beneficio delle grandi aziende statunitensi.

L'influenza della Russia in Europa, in merito al commercio e all'energia non può essere messo in discussione, ha portato i paesi europei ad ignorare le sanzioni e gradualmente a rimettere in causa l'uso del dollaro.

Questa rimessa in causa dell'uso del dollaro è stata del resto annunciata pubblicamente, di recente, anche da due francesi. Speriamo che la Francia seguirà la Germania in questo movimento verso l'Est.

TOTAL: Christophe de Margerie, dirigente, ha annunciato che non vedeva alcun motivo per mantenere gli acquisti di petrolio in dollari, aggiungendo che era perfettamente sensato usare altre valute internazionali nel regolamento di tali operazioni.

Questo rimettere in causa lo status del petrodollaro da parte dei dirigenti di una delle più grandi società petrolifere del mondo è tutto fuorchè banale perchè sappiamo che la stabilità del dollaro ripone principalmente sul fatto che il petrolio venga acquistato in dollari, cosa che sostiene automaticamente il corso.

Dal 2013/2014, la rimessa in causa diretta dell'uso del dollaro non proviene solo da paesi considerati "nemici" come Libia, Iraq o Iran ma direttamente da dirigenti di paesi importanti che non possono essere preoccupati da pressioni economiche o militari (come Russia e Cina). 

Un altro esempio:

Il presidente della Banca di Francia, M. Christian Noyer, nonchè membro del consiglio di amministrazione della Banca Centrale Europea, ha annunciato che le sanzioni contro la BNP invoglieranno le aziende a rifiutare in maniera massiccia il dollaro.

Annuncia chiaramente che "le transazioni commerciali tra Cine ed Europa dovranno essere fatte in euro. Smetteremo di usare il dollaro, questo caso (la sanzione contro la BNP Paribas) avrà delle conseguenze".

Le sanzioni che gli Stati Uniti impongono direttamente ai suoi partner europei, o la loro richiesta di sanzioni da applicare contro la Russia, quando il Trattato transatlantico (TTP) è negoziato, non sono apprezzate, o semplicemente ignorate, con conseguenze dirette sul dollaro.

Verso un nuovo sistema monetario

Tutti gli eventi che ho potuto citare partecipano alla tendenza dei fondi, ovvero la migrazione verso un nuovo sistema monetario.

L'oro fisico migra verso est (Russia, Cina), e causa una ridistribuzione del potere e della capacità di influenza. Lo vediamo con la Cina e la Russia che gradualmente impongono la loro volontà, ma in maniera più consensuale, con una larga maggioranza di paesi che desiderano porre fine al dominio americano resa possibile dalla capacità (privilegio) di emettere moneta di riserva internazionale.

Il motto "chi ha l'oro (fisico) impone regole" è più attuale che mai. L'annuncio della creazione della banca BRICS è la prima pietra della nuova struttura monetaria internazionale. Non rimane che attendere il primo annuncio ufficiale da Oriente di una nuova modalità di regolamentazione del commercio internazionale basato su beni materiali, come l'oro. Sarà certamente seguito, logicamente, dall'annuncio della convertibilità in oro di alcune monete o dalla creazione di una nuova moneta convertibile in oro.

 

Fabrice Drouin Ristori

Fondatore/Dirigente Goldbroker.com

Seguirmi su Twitter : @fabricedrouin

 

 

Questo articolo è stato pubblicato qui

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