• AgoraVox su Twitter
  • RSS
  • Agoravox Mobile

 Home page > Tribuna Libera > Chi è l’italiano che può ancora votare Berlusconi?

Chi è l’italiano che può ancora votare Berlusconi?

Ammettiamolo, in 20 anni può anche esser capitato di aver votato almeno una volta Forza Italia o Pdl, non tanto per convinzione, ma per mancanza di un’alternativa. Nel 1994 anche lo stimato Mario Monti ha confessato di aver creduto in ciò che andava dicendo il Cavaliere. Se ha sbagliato un bocconiano, possiamo aver abboccato anche noi. Ma adesso?

Dopo anni di mal governo, promesse mancate, discredito internazionale, e le donne portate direttamente dal letto in parlamento, quale italiano medio riaffiderebbe la gestione dell’Italia (ma anche del proprio condominio) a Silvio Berlusconi?

Esclusi i dipendenti di Mediaset, della Mondadori, di Mediolanum, dell'AC Milan (in questo caso anche qualche tifoso) e del Giornale che votano il Silvio per necessità (di salario), chi può veramente pensare di ridare il proprio voto a colui che in pochi anni ha reso l’Italia la più blasonata tra le repubbliche delle banane?

L’identikit del berlusconiano dell’ultima ora, corrisponde a soggetti appartenenti a categorie sociali presto descrivibili. In primis c’è un gran numero di anziani e nostalgici i quali pensano veramente che Berlusconi possa sconfiggere la “cattiva” Merkel e farci tornare alla Lira, raddoppiando i risparmi e pensioni. Poi si annovera un’ampia fascia di liberi professionisti, che si illudono che la destra del bunga bunga non metterà più le mani nelle tasche degli italiani, ignari che il partito del Cavaliere fu il primo a volere (e votare) l’IMU, e che la gestione Tremonti-Berlusconi ha portato il debito pubblico a oltre 2000 miliardi.

Poi voterà per l’ex premier la totalità degli evasori fiscali sempre coccolati dai governi del Cavaliere, alcuni imprenditori del nord che ancora credono alle tre I (impresa, informatica, inglese) un tempo sbandierate dalla propaganda di Arcore, e qualche cattolico intransigente tendenza Ruini che reputa come miglior spot per la famiglia tradizionale la famiglia allargata (due mogli, una Ruby, 7 D’Addario, 58 olgettine...) di Silvio.

Sicuramente non si asterranno dal mettere una crocetta sul simbolo del PDL con Berlusconi Presidente (della coalizione): Francesca Pascale e le donne come lei sempre alla ricerca di un compagno miliardario, gli omosessuali dichiarati come Alfonso Signorini che vivono nel culto della virilità berlusconiana, gli imputati e gli agenti dei Vip come Lele Mora che sperano nel ritorno del Cavaliere per ottenere un nuovo condono fiscale o giudiziario, infine qualche laziale che ancora ritiene Storace meglio della Polverini e qualche lombardo che reputa Maroni diverso da Formigoni.

Tutti questi, insieme a qualche amico di Dell’Utri e Cosentino e qualche collega di Feltri e Ferrara fanno il 15,3 % dei consensi. Se contiamo il 2,4 % degli italiani che secondo i sondaggi sono tornati all’ovile dopo il Berlusconi versione “commedia all’italiana”, ospite da Santoro, il totale fa il 17,7% dei voti.

Sono ancora tanti, forse troppi. Basta però che il restante 82,3% degli italiani voti Grillo, Monti, Ingroia, Bersani o chiunque altro per mandare a casa (una volta per tutte) il Cavaliere e la sua corte di nani, ballerine e Berluscones. Sarà la volta buona.

Questo articolo è stato pubblicato qui

Commenti all'articolo

  • Di (---.---.---.54) 17 gennaio 2013 11:01

    Lo stesso che vota Monti, Casini e soprattutto Bersani. Non hanno fatto comunella finora per gabbare gli italiani? Adesso fingono di litigare per carpir voti ai gonzi, ma, al di là delle apparenze di circostanza, stanno insieme. Ma è davvero così difficile capirlo?

  • Di (---.---.---.26) 17 gennaio 2013 12:13

    Il senatore Berlusconi sostiene che:

    - il debito pubblico italiano di 2.000 miliardi di euro era (ed è) perfettamente sostenibile in quanto il patrimonio complessivo del paese (pubblico e privato) ammonta a 8-9.000 miliardi.

    Risposta: in questo caso, non è confrontando il debito con il patrimonio (tra l’altro anche quello privato) che si misura la sostenibilità del debito pubblico. Nel caso italiano gli interessi sul debito ammontavano, già nel 2011, a 80 miliardi l’anno (il 20% di tutti i costi del bilancio pubblico!) e per sostenere tale spesa si era (e si è) costretti ad aumentare le tasse e diminuire le spese pubbliche (molto spesso a danno dei cittadini che pagano le tasse e hanno sempre meno servizi). 

  • Di (---.---.---.26) 17 gennaio 2013 12:14

    Il senatore Berlusconi afferma che:

     

    - oggi si sta molto peggio di come si stava quando al governo c’era lui

    Risposta: tutti gli indicatori economici sono peggiorati in quanto le manovre finanziarie eseguite (salva Italia, cresci Italia, decreto sostenibilità) e tutte votate anche dai parlamentari del PDL, sono recessive. Si sapeva già da prima di votarle che avrebbero avuto questo effetto ma lo si è fatto perché il governo Berlusconi aveva preso l’impegno con l’Europa di anticipare al 2013 il pareggio di bilancio altrimenti previsto nel 2014.

    Certo, è cresciuto anche il debito pubblico (mai come quest’anno era cresciuto così tanto) ma nel 2012 abbiamo dovuto sostenere il finanziamento di alcuni trattati europei tra i quali il meccanismo di stabilità europea (votato anche questo dal PDL) che è costato circa 20 miliardi di euro. Tra l’altro chi volesse provare a mettere a confronto il debito pubblico negli anni scoprirebbe che ai governi Berlusconi è attribuibile niente di meno del 30% del debito complessivo.

  • Di (---.---.---.26) 17 gennaio 2013 12:14

    Il senatore Berlusconi racconta che:

     

    - vuole togliere l’IMU sulla prima casa tramite l’istituzione di nuovi giochi e alcune imposte, ad esempio sugli alcolici

    Risposta: togliere l’IMU per favorire chi si è comprato una casa con mille sacrifici è senza dubbio un nobile ideale, ma se lo si fa istituendo nuovi giochi o altre imposte "proporzionali" (es. il 20% sul vino) si sposta il carico fiscale da un prodotto ad un altro ma si facendo pagare il peso del taglio dell’IMU alle stesse categorie a cui la si è tolta. Mi spiego meglio. Le imposte proporzionali pesano sulle fasce più povere di più che su quelle ricche. Oltretutto, mentre con l’IMU pagherebbero i proprietari di casa che almeno hanno un patrimonio, nel caso di tasse, nuovi giochi, il peso graverebbe soprattutto sui più poveri. A meno che non si pensi che la reazione dei cittadini sarebbe quella di giocare meno e comprare meno alcol ma in quel caso l’effetto dell’aumento delle tasse sarebbe vanificato e saremmo punto e a capo. Perché Berlusconi non propone un’imposta sui grandi patrimoni?

  • Di (---.---.---.26) 17 gennaio 2013 12:15

    Il senatore Berlusconi dice che:

     

    - vuole il 51% del consenso per poter cambiare la Costituzione e dare più potere al Presidente del Consiglio

    Risposta: a parte che i suoi governi hanno avuto le maggioranze più ampie della storia della Repubblica e lui è riuscito a litigare con tutti i suoi alleati: Casini, Fini, Bossi; e all’estero con Sarkozy e Merkel. Sempre in Italia ce l’ha con: giornalisti, i giudici, i comunisti. Sembra proprio che con il senatore Berlusconi si possa discutere solo se si è d’accordo con lui. Aggiungiamo anche il fatto che i suoi ultimi governi hanno governato quasi solo per decreti e fiducie (senza tra l’altro che il Presidente della Repubblica si sia mai opposto). I poteri che Berlusconi vuole non sono compatibile con una democrazia e non li ha nessuno. In USA per esempio Obama ha una camera a maggioranza Repubblicana contro di lui. In Gran Bretagna chi governa tra Tories e Labour deve mettersi d’accordo con il terzo partito (i liberal). In Francia abbiamo visto tanti parlamenti in coabitazione con il Presidente. In Germania c’è stata la grande coalizione. Nessuno si è mai lamentato in quei paesi perché per loro il dissenso non è u problema. Si trova comunque un valido compromesso.

  • Di (---.---.---.12) 17 gennaio 2013 12:52

    Basta solo dire che i mafiosi hanno sempre votato la "destra" di Berlusconi, per capire che tipo di persone possono votarlo.


  • Di Toscana (---.---.---.33) 17 gennaio 2013 17:31

    Votare berlusconi ?? Dopo tutti questi anni , dopo tutte le buffonate, dopo tutti gli scandalosi processi, dopo che meno di un anno fà ci ha abbandonato nel più totale declinio (grazie a 8 anni di promesse irrealizzate) .
    Solo tre categorie possono votarlo:
    *Coloro di memoria corta che guardano tanto la tv ma non si sono mai interessati della politica .
    *Coloro che guadagnao a non fare le leggi anticorruzione e non vogliono la giustizia alle calcagne.
    * Coloro che sperano di mandare l’italia (ancora una volta) a rotoli e spero di approfittare delle enormi difficoltà della gente comune.
    Non credo esistano altre categorie, il problema è che la prima racchiude un 30% degli italiani.

    Ciao dalla toscana

  • Di (---.---.---.252) 18 gennaio 2013 09:55

    Egregio D’Antrassi c’è una categoria che hai dimenticato di inserire, quella degli italiani che odiano la politica, vale a dire l’antipolitica.

    Nel ’94 B fece il pieno in questa categoria sociale onnipresente nella storia d’Italia. Oggi ha un feroce concorrente: Grillo. Inoltre la stanchezza per i suoi comportamenti antipolitici sempre ripetuti fa il resto. Tuttavia rimane pur sempre un importante serbatoio di voti per la destra populisa e autritaria berlusconiana. 

  • Di (---.---.---.43) 20 gennaio 2013 19:35

    Indietro tutta >

    Berlusconi è categorico. Gli italiani si aspettino il cambiamento del paese, l’uscita dalla crisi e il rilancio dell’economia ad una sola condizione.
    Il PDL dovrà ottenere, da solo, la maggioranza assoluta alla Camera ed al Senato.

    Spiega Berlusconi che per fare la sua “rivoluzione liberale” bisogna prima cambiare la Costituzione (Consulta, iter legislativo, poteri Premier, ..). Altrimenti il paese “non è governabile”.
    Riprova?
    Se finora non ha potuto realizzare le “vere riforme” è colpa degli italiani che “continuano a votare i piccoli partiti” che “in una democrazia sono una iattura”.
    Proprio così. In quasi 10 anni di governo il Cavaliere non ha potuto neppure ridurre la spesa pubblica perché “non aveva gli strumenti per operare”.
    Chiaro!
    Sappiamo così perché è dal Contratto del 2001 che la maggior parte dei contribuenti sta ancora aspettando di pagare una sola aliquota (23%) “promessa” per i redditi fino a 100.000 euro.
    Ora però c’è la crisi.
    Meglio promettere, in caso di vittoria, “un posto sicuro per i 3 milioni di disoccupati”.
    Forse è Tutta colpa di “Carosello” se anche in politica piovono spot …

  • Di (---.---.---.43) 20 gennaio 2013 19:46

    Terza Scelta >

    Per Monti, gli italiani che credono alle parole di Berlusconi sono come “i topini incantati dal pifferaio magico” che finirono affogati nel fiume.
    Se “confessa” che, nel 1994, anche lui fu “illuso” dalla promessa di “rivoluzione liberale”, a Monti non torna in mente che, proprio allora, è diventato Commissario Europeo su designazione del primo governo Berlusconi.
    Ancora.
    C’è la crisi, ammette il Professore, ma subito aggiunge che “anche un ragazzino” sa che, presa la medicina, ci vuole del tempo perché passi la malattia.
    Forse non lo hanno informato che, con la sua ricetta del “rigore”, mese dopo mese lo stato di salute del paese è andato vieppiù peggiorando (come Debito, disoccupazione, inflazione, ecc.).
    Di più.
    Per Monti si potrà alleggerire la pressione fiscale purchè ad ogni riduzione corrisponda “un taglio alla spesa pubblica”.
    Stando ai primi passi della sua spending review c’è da chiedersi quanti reparti ospedalieri chiusi e posti letto in meno vale il taglio di 1 punto di tasse.

    Anche dietro parole “forbite” possono echeggiare i toni di un Dossier Arroganza ...

  • Di (---.---.---.45) 26 gennaio 2013 21:16

    MA PERCHE’ MARIO MONTI NON VA A QUEL PAESE? HA DISTRUTTO TUTTO PERO’ ANCORA HA LA FACCIA TOSTA DI DI PARLARE DI RIFORME CRESCITA ECC..L’UNICA COSA CHE DEVE FARE ANDARSENE E NON FARSI VEDERE MAI PIU’ DA NESSUNA PARTE PERCHE’ E’ STATO E LO SARA’ UN FALLIMENTO!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

Lasciare un commento

Per commentare registrati al sito in alto a destra di questa pagina

Se non sei registrato puoi farlo qui


Sostieni la Fondazione AgoraVox







Palmares