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Le indifendibili 5 stelle

Lo spettacolo che ha messo in scena in questi giorni il Movimento 5 stelle nelle istituzioni democratiche del paese è molto avvilente.

La carenza culturale ed intellettuale di un movimento nato per scardinare l’Italia è disarmante. La delusione nel vedere, giovani di belle speranze che dovevano “rivoltare”, l’Italia e il Parlamento mentre invece sarebbero inadatti anche a gestire le assemblee dei propri licei non può lasciare indifferenti.

Qualcuno ha mai spiegato ai virgulti pentastellati cosa vuol dire Democrazia? Lo sanno costoro che essere eletti non da il diritto di pretendere ciò che per proprie carenze politiche non si può ottenere?

Se i parlamentari di Grillo sono palesemente incapaci a fare politica, non possono per questo soltanto passare il loro tempo, a fare ostruzionismo, a recriminare, a dar del boia o del morto vivente a tutti coloro che non vogliono assecondare la loro perenne ricreazione da studenti svogliati.

A quando un piano, una proposta seria, una ricetta che non dico risollevi l’Italia, ma che almeno valga le pena di discutere ed analizzare?

L’errore più grande degli eletti del movimento 5 stelle è quello di pensare che tutto gli sia dovuto. Tutti dovrebbero ascoltarli, capirli ed assecondarli. Ma andiamo. Oltre ad essere dei ragazzotti un po’ troppo esagitati, privi di caratura intellettuale e morale, questi chi sono? Cosa hanno fatto e dimostrato? Oltre a scrivere messaggi spesso insensati ed offensivi su internet cosa sono capaci di fare di buono per la loro comunità?

Spetta a loro e non agli altri l’onere di concepire una strategia politica che porti a all’approvazione dei loro provvedimenti, sono loro, i deputati 5 stelle, che dovrebbero trovare il consenso non solo sulla rete ma anche nella Camera e nel Senato, che fino a quando non verranno aboliti, sono gli organi che elaborano ed approvano le leggi. A maggioranza.

Le immagini delle proteste sterili messe in atto in questi giorni, segnano plasticamente il fallimento del partito-setta di Grillo e Casaleggio, che oltre a telecomandare a distanza i propri “rappresentanti” non hanno saputo e voluto far nulla di buono per l’Italia. Il movimento 5 stelle si è arroccato sulle proprie posizioni, ha pensato che con un quarto dei voti dell’elettorato italiano si potesse permettere di tutto, e che tutto gli fosse concesso di diritto. Peccato che il 25% dei voti non corrisponda al 51%. Peccato che le proteste volgari e pirotecniche di queste ore servono solo a nascondere la nullità della propria azione politica. Ai vari, Di Maio, Di Battista, Fico, Crimi e compagnia urlante, bisognerebbe chiedere: chi vi credete di essere? Cosa avete portato a casa per allievare la crisi, e riformare le istituzioni italiane? Nulla.

Non vale come sempre dire: non ci consentono di farlo. La politica è un’altra cosa. È lotta intelligente, e confronto di idee, anche con le idee più lontane e più sbagliate. È trascinare gli altri con la forza del dialogo sulle posizioni proprie. Il politico che sa solo urlare e gridare al complotto non è un politico, è un inetto, è il manifesto di una generazione che ha sbagliato tutto, o che non ha capito nulla; è la dichiarazione costante di un illusione che è difficile da gestire ed impossibile da attuare. In poco tempo gli adepti di Grillo sono diventati da speranza per l’Italia al peggio dell’Italia, mettono sullo stesso piano Giorgio Napolitano, che umanamente e onorevolmente svolge la sua funzione, con il criminale Berlusconi che da questo caos guadagna consensi.

Al movimento 5 stelle manca una componente necessaria, la funzione principale che dovrebbe guidare un politico: la facoltà che fa comprendere la realtà e che dovrebbe far capire gli errori compiuti fino ad adesso. Se continuano così è meglio che i 5 stelle presentino l’impeachment non contro Napolitano ma contro il preside del loro Liceo Beppe Grillo o contro il suo bidello Casaleggio. Con tutti il rispetto per i bedelli che quotidianamente nel loro lavoro ci mettono almeno la faccia.

I commenti più votati

  • Di (---.---.---.80) 3 febbraio 2014 13:53

    Sig. Andrea,

    "A quando un piano, una proposta seria, una ricetta che non dico risollevi l’Italia, ma che almeno valga le pena di discutere ed analizzare?"

    Io, magari sbagliando, sono convinto che il movimento 5 stelle un barlume di idea ce l’ha, su questo piano per risollevare l’Italia. Per favore, me ne indica un altro? Grazie.

    Cordiali saluti,
    Gottardo

Commenti all'articolo

  • Di (---.---.---.80) 3 febbraio 2014 13:53

    Sig. Andrea,

    "A quando un piano, una proposta seria, una ricetta che non dico risollevi l’Italia, ma che almeno valga le pena di discutere ed analizzare?"

    Io, magari sbagliando, sono convinto che il movimento 5 stelle un barlume di idea ce l’ha, su questo piano per risollevare l’Italia. Per favore, me ne indica un altro? Grazie.

    Cordiali saluti,
    Gottardo

    • Di Persio Flacco (---.---.---.1) 3 febbraio 2014 20:22

      E’ stupefacente che lei, sig. Gottardo, insieme a molti altri che sono rimasti sostenitori del m5S, non riesca a focalizzare l’origine delle attuali difficoltà sia del Movimento sia del sistema politico italiano.

      Idee, passione, zelo, sono virtù che i parlamentari grillini li possiedono. E non hanno radici nelle infinite ramificazioni clientelari di quel cancro che è la partitocrazia italiana. Sono lo specchio fedele della parte migliore dell’Italia, portano la freschezza, le speranze, l’idealismo, la voglia di cambiare la politica per riaprire l’orizzonte sul futuro.

      Seguo abbastanza frequentemente per radio i lavori parlamentari: chi vuole può rendersi conto di persona del lavoro che i parlamentari del M5S stanno facendo.

      Ciò che rende del tutto inutile il loro lavoro si può riassumere in quattro parole: divieto di fare alleanze.

      Questa ferrea condizione imposta dal duo Grillo & Casaleggio costringe il M5S ad essere sempre minoranza, dunque ad essere ininfluente. Un quarto dei voti degli italiani sono irrilevanti, su un binario morto, solo a causa di questa direttiva. E si tratta di una direttiva le cui motivazioni sono indubbiamente pretestuose se non grottesche: il Movimento punta alla maggioranza assoluta del Parlamento e a governare da solo.

      Ciò che rende grottesca la direttiva è che dal ’48 ad oggi nessun partito politico in Italia ha mai avuto la maggioranza assoluta in Parlamento; ciò che la qualifica come pretestuosa è l’ostentata e voluta ignoranza delle sue conseguenze: l’irrilevanza del Movimento nell’organo legislativo. Tenga presente che sto esponendo dei fatti, non delle opinioni.

      Come è un fatto che ora al governo potrebbe esserci il M5S insieme al PD di Bersani, quello delle lenzuolate di liberalizzazioni; quello del "Mai con Berlusconi".

      Il M5S ora potrebbe essere al lavoro al governo con la parte più pulita e coerente del Partito Democratico, con una maggioranza parlamentare sicura, con un Presidente della Repubblica diverso da Napolitano. Un Presidente che non ha mai avuto problemi a controfirmare rapidamente i provvedimenti berlusconiani.

      Ricorda con quali motivazioni i due robottini telecomandati da Grillo: Lombardi e Crimi, respinsero la proposta di governo in 8 punti fatta al M5S? Qualcosa come: Il PD è impuro e noi non vogliamo averci a che fare. Come se la politica non fosse scegliere il meno peggio per attuare i propri obiettivi per quanto possibile.

      E ricorda che effetto ebbe quella scelta?
      - rielezione di Napolitano
      - abbraccio di PDL e PD nel governo delle larghe intese
      - riesumazione del Cavaliere che già batteva i denti all’idea di cosa avrebbero potuto fare bersaniani e grillini di quel vergognoso vuoto legislativo che gli ha consentito di prescindere dal suo redditizio conflitto di interessi.
      - sconfitta dei bersaniani, ascesa dei democristiani del PD, apertura all’ascesa del Cavalierino Renzi.

      La direttiva di Grillo & Casaleggio ha oggettivamente evitato alla Partitocrazia una Caporetto tale che avrebbe effettivamente cambiato il panorama politico italiano per i decenni futuri.

      Dunque non ha senso lodare il valore dei parlamentari grillini se essi rispondono a dei capi che li guidano scientemente alla sconfitta e alla irrilevanza. Che aiutano oggettivamente a conservare ciò che a parole dicono di voler abbattere.

      Questi sono fatti, caro Gottardo, dei quali prima o poi dovrà prendere coscienza anche lei.

    • Di Persio Flacco (---.---.---.1) 3 febbraio 2014 20:38

      Aggiungo solo una constatazione a totale disdoro dei parlamentari eletti nel M5S: che pur rappresentando un quarto degli italiani scelgono di rappresentare invece Grillo & Casaleggio, che puntellano una Partitocrazia traballante e la difendono dal dissenso di otto milioni di italiani.
      Non hanno vincolo di mandato, tantomeno hanno vincolo di obbedienza al Gatto e alla Volpe che hanno il copyright del Movimento.

      Se avessero ben compreso come funziona la Democrazia, se avessero ben presente il loro dovere di rappresentanza, se avessero un briciolo di coraggio, confluirebbero o in un altro partito o in un partito nuovo. Le risorse le avrebbero se smettessero con la buffonata populista di restituire i rimborsi. Portassero dalla loro parte qualche politico esperto e pulito: e ce ne sono ancora in giro, e iniziassero a fare politica sul serio.

    • Di (---.---.---.46) 6 febbraio 2014 08:44

      Salve sig. Persio,

      grazie per la risposta.

      Cito: "stupefacente che lei non riesca a focalizzare l’origine delle attuali difficoltà ..."

      Io focalizzo molto più di quello che lei pensa, sa. E’ il metodo di ragionamento che ci separa. Le ricordo che la storia del mondo ci insegna che usare il pensiero consueto (e desueto) a volte porta a grandi errori. Galileo Galilei pensava che la Terra girasse intorno al sole ma, secondo il pensiero del tempo, era un eretico. Invece aveva ragione lui: sarebbe bastato uscire dagli schemi consueti per accorgersene. Ci sono voluti centinaia di anni, ma alla fine perfino la Chiesa ha ammesso il suo sbaglio. Centinaia di anni PERSI per niente.

      Provi anche lei a seguire un ragionamento diverso! Lei riconosce che in parlamento i grillini lavorano bene. Però vuole segarli! Già questo stride, ma giustamente lei adduce delle ragioni: lei pensa che non si schioderanno da quel 25%, per cui è un tentativo fallito. E’ così sicuro che quel 25% non possa diventare un 28%? Un 30%? E poi: se lei è sempre convinto che il tentativo del movimento è inutile, voterà altro o si asterrà. Non voterà SC, non Lega, non SEL, sono tutti ancora più piccoli. Rimangono PD ed FI, che sappiamo (e lei mi pare d’accordo) che non lavorano bene. Allora qual’è il suo punto? Votare male perché l’unico voto sensato "potrebbe" essere sprecato? Cominciamo a fare la cosa giusta: votiamo per la gente che lavora bene.

      Lei sostiene che è tutto inutile se non si fanno alleanze. Eppure abbiamo un esempio che la contraddice (veramente anche più di uno): la Lega ha avuto un periodo di splendore, con un’alleanza prese addirittura più potere del partito suo alleato, che era più grosso. Ma poi ha fallito. Forse si può pensare che non era gente capace, che erano corrotti, che hanno commesso degli sbagli. Secondo me, invece, volevano l’uovo oggi e si sono persi la gallina domani. Nel momento in cui hanno stretto un accordo con un caimano della politica si sono compromessi e hanno perso il potere di cui disponevano. La politica (intendo proprio la politica fine a sè stessa) è una giungla piena di pericoli: mentre ci si difende dai pericoli, si perde di vista il proprio obiettivo. Io ricordo la Lega dei primi tempi; non lavorava neppure male (dal punto di vista pratico). Eppure, è andata così. Dopo la prima allenza (fallita) ne hanno fatta un’altra. Ogni volta che si sono alleati hanno perso qualche cosa, perché sono rimasti invischiati sempre più nella giungla.

      Lei poi dice che un quarto dei voti è irrilevante. Non è vero. Già con la legge precedente sarebbe bastato poco di più per avere la maggioranza alla camera. Con l’Italicum, ammesso che veda mai la luce, è possibile che un 25% di voti si aggiudichi il 53% del parlamento. Ma le faccio notare che, benché entrambe le leggi possano in teoria avvantaggiare i grillini, essi le avversano, perché non ragionano usando il politichese consueto: per capirlo occorre cambiare ragionamento.

      Lei dice che dal ’48 a oggi nessun partito ha preso la maggioranza assoluta. E’ vero; però ci è riuscita qualche coalizione. Le coalizioni però hanno un brutto difetto - sono litigiose. Infatti hanno sempre litigato, e anche nell’ultima elezione SEL, alleata del PD, è andata all’opposizione (finta, ma lasciamo perdere). Bel meccanismo questo! Il PD si è preso un sacco di seggi (incostituzionali) e SEL è rimasta a bocca asciutta: si è alleata per regalare potere al suo avversario!

      Poi lei teorizza un governo, che sarebbe stato ipoteticamente possibile, con PD ed m5s. Quel PD che disse "mai con Berlusconi" e alla fine disse "sì, andiamo con Berlusconi". Ma che significato ha la parola "mai"? Quando la pronunciavano, sapevano quello che stavano dicendo? Evidentemente erano sicuri che i grillini li avrebbero appoggiati. Erano sicuri che i grillini, dopo aver ripetuto fino alla nausea "noi non ci alleiamo con nessuno" invece avrebbero buttato nel cesso la coerenza per adoperare il buon senso, e appoggiare il partito che negli ultimi vent’anni ha sempre lavorato da schifo. Politichese "corrente", come per l’eresia di Galileo. Comunque è andata così, e tutti i disattenti sognano (perché sono sogni, non fatti) che si poteva fare chissà che cosa. Non lo sapremo mai; abbiamo solo un esempio contrario (la Lega) che pensò così e si bruciò.

      La cosa che mi solletica è che lei stesso dice "il m5s poteva collaborare con la parte pulita del PD". Già sta riconoscendo che il PD ha una parte pulita e una sporca (seconda me il PD è tutto sporco, ma prendiamo per buono quello che dice lei). E la parte "sporca" del PD sarebbe stata a guardare, naturalmente. Il PDL sarebbe stato anche lui a guardare. Io credo (credo, come lei crede il contrario) che m5s+parte pulita del PD non avrebbe potuto fare molto contro PDL+parte sporca del PD. Naturalmente non lo possiamo sapere per certo, ma direi che vedere il comportamento del PD durante le votazioni per il Presidente della Repubblica è illuminante sulle proporzioni tra le parti buona e cattiva del PD. Sentire il PD dire fiamme e fuoco sul Porcellum, ma poi votare compatto contro la sua abrogazione proposta DA UNO DI LORO (la parte pulita), è altrettanto illuminante. Con questi FATTI, ci si vuole ostinare a pensare che si poteva collaborare con il PD? Non si poteva allora e non si potrà mai, secondo me.

      Lei poi cita anche "un presidente diverso da Napolitano". Siccome lei fa esercizio di futurologia sul passato, lo faccio anch’io: il PD NON HA MAI VOLUTO un presidente diverso da Napolitano. Veda di dimostrarmi il contrario, se ci riesce.

      Lei poi dice che la politica "è scegliere il meno peggio per attuare i propri obiettivi".
      Questo è il pensiero corrente di molti. Mi permetta di ricordare ancora una volta che il pensiero corrente non è giusto per diritto divino: può anche essere sbagliato. Io penso che la politica è votare per le persone giuste. Facendo così non solo faccio quello che è giusto, ma mi evito anche i sensi di colpa. E’ da più di vent’anni che scelgo "il compromesso del meno peggio", e sono stato puntualmente deluso. Quest’ultima volta ho votato una forza diversa, che non va misurata con il metro consueto del politichese. Una forza che vuole abolire le provincie, e difatti non si presenta alle elezioni provinciali. Una forza che vuole abolire il finanziamento pubblico, e difatti lo rifiuta. E via dicendo. Lei è convinto che solo un quarto degli italiani possa capire il discorso? Io penso che questo numero è destinato a crescere. Gli altri partiti continueranno a fare quello che stanno facendo da vent’anni: alzare le tasse, regalare soldi alle lobby, fare condoni e indulti. La situazione esploderà in modo naturale, in una delle due vie possibili: con violenza o senza violenza. Che ognuno scelga la strada migliore.

      Lei poi elenca tutte le nefandezze successe "perché i grillini hanno rifiutato la collaborazione con Bersani". Tra le cose, la più bella è "la sconfitta dei bersaniani e l’ascesa di Renzi". Renzi aveva già vinto prima, anche se non in modo ufficiale. E comunque, siamo passati da "mai col giaguaro Berlusconi / facciamoci il governo insieme" a "Berlusconi game over / facciamoci la legge elettorale insieme". Non mi pare una grande differenza: la coerenza è sempre la stessa. Lo stesso livello di coerenza che ci sarebbe stato nel caso di un accordo con i 5 stelle. Col PD è come giocare alla roulette: io sono scemo, ma questo lo capisco - lei no.

      Sig. Persio, lei mi fa venire in mente il tifoso da stadio: paga il bigletto e si entusiasma ai successi della sua squadra del cuore, o soffre quando la sua squadra perde. Speriamo che vinca, anche facendo falli quando l’arbitro non vede. Infine la sua squadra vince. Scudetti, coppe, sponsor, grossi stipendi ai giocatori. Ma lei non si porta a casa lo scudetto, non si intasca lo stipendio da giocatore, non intasca i soldi degli sponsor. Lei ha pagato il biglietto per stare a guardare. Questa similitudine, portata in politica, è ancora peggio. Perché, in più, lo sponsor è lei - oltre che essere buono solo per pagare il biglietto e stare a guardare. Se lei continua a votare PD, lei continua a pagare un biglietto per vedere approvare nuove tasse, nuove accise, nuovi regali alle banche, nuovi condoni. Lei è arrabbiato con Berlusconi, ma chi è che l’ha sempre aiutato? Sempre con lei che stava a guardare? Se non fosse stato per il m5s, ci sarebbe stata una votazione segreta in aula, e il Berlusca starebbe ancora in parlamento (si ricorda i discorsi del PD nella giunta per le elezioni?). Lei è un tifoso acritico. Se Bersani fa le larghe intese con il PDL, non è colpa di Bersani! E’ colpa dei grillini! Se la sua squadra commette fallo da rigore, non è un fallo così grave! E’ l’arbitro che è venduto! Lei voti per la sua squadra, e vinca lo scudetto. Io proprio non ce la faccio. Fino a che i grillini ci saranno, e saranno come sono ora, io voterò per loro. E molti altri con me (più di quelli che lei crede, vedrà). E se per ipotesi con l’Italicum si arrivasse a un ballottaggio tra PD e FI, io voterò FI - e sarà colpa vostra, per aver fatto una legge che non mi permette di votare chi voglio io.

      Cordiali saluti sig. Persio,
      Gottardo

    • Di Persio Flacco (---.---.---.248) 6 febbraio 2014 10:03

      Grazie per la risposta. Ovviamente rimango della mia opinione, che è frutto di una analisi attenta, per quanto posso permettermi almeno, e per quanto possibile oggettiva.
      Voglio solo aggiungere che non voto PD e non l’ho mai votato; che alle ultime politiche ho votato M5S sperando facesse come in Sicilia: dare forza a quelli che vogliono il rinnovamento della Politica, sia in quella disgraziata regione sia a livello nazionale. Dunque rilegga il mio intervento eliminando il pregiudizio che io sia un piddino stolidamente fedele al partito e forse potrà comprenderlo meglio.

      Non so quale sia il suo punto di vista sulla situazione generale di questo Paese, il mio è che sia una condizione disastrosa. La cappa di letame lo ricopre fatta di onnipresente clientelismo, connivenze col malaffare, corruzione estesa a tutti i livelli, incompetenza premiata e competenza punita, populismo, demagogia allo stato dell’arte, rischia di soffocarci tutti, compresi quelli che la producono.

      Per rimuovere questa montagna di letame occorre forza e destrezza nell’usare gli strumenti giusti. Ebbene, se qualcuno si offre per spalarla via e poi, una volta ingaggiato e avuto l’anticipo, dimostra non solo di non saper usare la pala ma pretende anche di rimanere pulito non posso che mandarlo a quel paese e pensare che mi ha fregato.
      Ed è questo che penso di Grillo & Casaleggio: che hanno preso il posto per evitare che andasse ad un altro che la merda magari avrebbe iniziato a spalarla davvero.

      Saluti

    • Di (---.---.---.46) 6 febbraio 2014 17:45

      Sig. Persio,

      mi perdoni sull’ "elettore del PD"; io ho scritto "Non voterà SC, non Lega, non SEL, ..." alla fine mi rimaneva solo il PD. Ho sbagliato ragionamento e le chiedo scusa (davvero).

      Sulla situazione del paese concordo pienamente con lei, c’è tanto letame da spalare. Mi ricorda una delle famose Fatiche di Ercole, dove egli ripulì le stalle di Augia senza sporcarsi. Solo Ercole lo poteva fare, perché era diverso dagli altri. Per un lavoro immane come spalare il letame dall’Italia occorre essere diversi dagli altri. Sig. Persio, lei non vede il fiume che si sta spostando! Ma io lo vedo, ed è anche impressionante!

      Cordiali saluti,

      Gottardo

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