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Canone RAI, governo all’attacco

In arrivo un'originale quanto discutibile decreto dal il ministro dello Sviluppo Economico, Paolo Romani, per far pagare il tanto discusso
canone RAI a tutti...
Ma proprio tutti.

"A tutti i titolari di un contratto di fornitura di elettricità verrà chiesto di pagare il canone perché, se uno ha l'elettricità, ha anche l'apparecchio tv", "Chi non ha la televisione dovrà dimostrarlo e solo in quel caso non pagherà'''. Un annuncio dato da Romani al Corriere della sera e riportate dall'ANSA.

Le parole del ministro sono inequivocabili, una "guerra dichiarata" per azzerare l'evasione del canone che coinvolge il 30% del totale dei "bersagli" di tale balzello. Ovviamente ci sono anche delle buone notizie, infatti dal 2012, secondo Romani, l'importo si ridurrà secondo il principio che se pagano tutti, pagano meno.

Tralasciando il fatto che molte delle promesse fatte dai vari governi che si sono susseguiti dalla fine della seconda guerra mondiale sonno sempre state promesse "da marinaio" (qualcuno si ricorda del milioni di posti di lavoro promessi?) e quindi ci sono seri motivi per credere che si ridurrà il costo del canone, il principio secondo cui chi ha la corrente ha la TV risulta molto discutibile.

La corrente elettrica serve per alimentare dispositivi ben più importanti e quasi obbligatoriamente presenti in tutte le case degli italiani, tipo frigoriferi, luci, caldaie, lavatrici. Sistemare la TV fra i dispositivi di cui non si può fare a meno risulta quantomeno strano...

Inoltre l'onere di dimostrare che non si ha una televisione spetta all'utente del contratto di fornitura elettrica, cosa che creerà molte proteste e molti problemi.
Per i non possessori dello strumento d'informazione (o disinformazione, a seconda dei punti di vista) più diffuso si prospettano biblici problemi...

Si ritornerà alle caverne per sfuggire alle persecuzioni dei funzionari addetti alle riscossioni?

Vedremo...

Forse la soluzione più saggia sarebbe stata oscurare tutti i canali e permettere la visioni in chiaro ai soli utenti che dimostrano (con il codice utente) di aver pagato il canone, ma forse queste soluzioni appartengono ad un mondo di fantasia e senza burocrazia.

Attendiamo curiosi le reazioni delle varie associazioni a difesa del consumatori sul nuovo provvedimento.

Ammesso che vada in porto, cosa non proprio scontata.

Commenti all'articolo

  • Di enrico (---.---.---.201) 26 novembre 2010 18:02

    e a tutti quelli che hanno una fornitura idrica sarà imposta una tassa nautica

  • Di bobm (---.---.---.74) 26 novembre 2010 20:24

    Si potrà dimostrare di non avere apparecchi atti alla ricezione di segnale TV firmando un’ autocertificazione. La differenza in questo caso è che , se beccati, si verrà denunciati penalmente invece che civilmente in virtu’ del reato di falsa dichiarazione. Questo è uno stato dove tutti cercano di non pagare le tasse con le scuse piu’ improbabili. "Non guardo la RAI quindi non pago il canone": questo è il motto dell’evasore tipo. Io ho l’assicurazione sanitaria che copre il 100%, forse non dovrei pagare le tasse? Non tutti si possono permettere SKY o PREMIUM e, se volete un briciolo di libertà la RAI deve rimanere servizio pubblico. Bisogna, invece, cacciare a pedate tutti i parenti, amichette e politicanti da questa azienda.

    • Di pint74 (---.---.---.69) 27 novembre 2010 00:05
      pint74

      Giusta osservazione però c’è un problema non da poco...
      Questa è una tassa di possesso.
      Noi paghiamo già l’IVA sui televisori e dobbiamo,secondo lo Stato,pagare pure il canone annuale...
      Cosa che definirei,senza mezzi termini,ingiusta.
      Se vogliamo essere onesti,la RAi,dovrebbe essere oscurata come tutti gli altri canali.
      Se vuoi vederla paghi il canone RAI e ti forniscono il codice personale per poter vedere in chiaro il servizio pubblico,altrimenti con la TV ti guardi i DVD o ci giochi e basta.
      Questo sarebbe onesto e basta.
      Il canone, a mio parere,è praticamente una truffa ai danni del cittadino che si trovano a pagare televisore,IVA sull’apparecchio e ,in più,un’altra tassa sul medesimo apparecchio.
      Questo sarebbe un paese democratico e civile?
      Con l’attuale tecnologia il mio suggerimento sarebbe attuabile senza tanti problemi.
      Purtroppo la gente accetta tutto...
      Noi dovremmo essere lo Stato.
      Noi dovremmo decidere cosa è giusto o no.
      Invece noi ce ne freghiamo di tutto e loro ,quelli che si definiscono Stato,ci dissanguano.
      Questo è giusto secondo lei?
      Io credo proprio di no.
      Però un’opinione è un’opinione...
      Almeno finchè non ci toccherà pagare anche per parlare.

  • Di paolo (---.---.---.126) 27 novembre 2010 09:02

    Il canone tv non è un’imposta sul possesso dell’apparecchio televisivo ma il prezzo che ogni nucleo famigliare , o singolo individuo che abbia una residenza, deve pagare per avere il diritto ad intercettare onde elettromagnetiche .

    In sostanza se sei vivo e vuoi intercettare i segnali televisivi devi pagare un prezzo .
    La storia del canone tv ci ha consegnato l’immagine esilarente di colui che ,in previsione della visita di controllo dei funzionari ,teneva pronto un vecchio apparecchio a valvole che poi veniva sequestrato e portato via oppure martellato sul posto per renderlo inutilizzabile .
    Ovviamente in sala il furbacchio aveva una macro tv al plasma da 50 pollici .
    Quindi per evitare furbate ,tasso l’onda elettromagnetica e non il ricevitore .
    E’ cosa recente , per esempio , la disposizione che impone il pagamento della tassa anche a chi utilizza la tv in streaming ,utilizzando un pc ,pertanto equiparato ad apparecchio televisivo.
    Nel paese dei balzelli e delle tasse sui vasi di fiori esposti agli ingressi dei negozi di parrucchiere , questo è il minimo che può capitare .

    paolo

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