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Berlusconi: nuove promesse, nuove illusioni

I soldi per il sud "A oggi a otto"

Chiunque abbia letto “L’Oro di Napoli”, raccolta di racconti di Giuseppe Marotta o visto l’omonimo film sceneggiato da Zavattini e magistralmente diretto da Vittorio De Sica, ricorderà l’episodio dell’infedele Sofia Loren che vendeva pizze “a oggi a otto”. Questa tipica espressione napoletana significa che si pagherà la pizza che si mangia oggi otto giorni dopo, quando, con molta probabilità, si andrà a mangiarne un’altra. Questa è esattamente la tecnica che il governo Berlusconi adotta tutte le volte che si tratta di finanziare qualcosa che riguardi il Mezzogiorno d’Italia, questo Mezzogiorno che negli ultimi anni ha visto, non solo per proprie responsabilità, aumentare il divario che lo separa dall’opulento nord ed è precipitato sempre più verso un botro di cui non si vede la fine.

 

I soldi per i terremotati di L’Aquila saranno distribuiti in piccole tranches che vanno da ora al 2031 mentre li si illude con favole fantasmagoriche raccontate dai vari Minzolini.. I lavori che attualmente si stanno effettuando, per quanto se ne sa, saranno pagati con i famosi fondi FAS distratti da altre regioni del sud e ai quali fondi, a furia di essere spostati da una parte all’altra del paese, sarà venuto il mal di stomaco.

Il tempo passa, cambiano i soggetti e i complementi oggetti, ma la tecnica rimane sempre la stessa: Mussolini per ingannare Hitler e lasciargli credere che l’Italia fosse una grande potenza militare, spostava aerei e carri armati da una città all’altra. Berlusconi sposta danaro.

Da qualche giorno è poi scoppiata la rivolta degli uomini della maggioranza che governano in Sicilia. Mi riferisco particolarmente a Lombardo e al suo movimento, e alle minacce di Miccicchè di dar vita a una sorta di Partito del sud. I due in particolare hanno ventilato l’ipotesi di una crisi di governo se non si smette di saccheggiare i fondi riservati allo sviluppo del sud per favorire solo e sempre le richieste ricattatorie della lega nord (vedi multe quote latte) e se non si stanziano subito ingenti risorse per mantenere le promesse fatte durante le campagne elettorali.

La risposta del Premier non si è fatta attendere. Come per incanto sono spuntati diciotto miliardi di euro (“a oggi a otto”) da spendere entro il 2013, ma indovinate da chi? Dal governo centrale. Ed ecco che sono costretto a ripetermi. E la devolution? E gli amministratori locali che conoscono meglio le esigenze dei propri cittadini?

Se c’è ancora qualcuno che non capisce allora gliela spiego io: queste regole valgono solo per quelli della Lombardia e del Veneto. Il governo, con Berlusconi e Bossi ai posti di comando, non si fida, probabilmente a ragione, dei propri rappresentanti regionali? Allora li cambi.

Quanto ai siciliani, che non si facciano soverchie illusioni. Le proteste di Lombardo e Miccicchè non sono certo nate per tutelare interessi popolari di intere cittadinanze che vivono il dramma della disoccupazione e che spesso non avendo acqua corrente nelle proprie abitazioni sono costrette a comprarla a prezzi esosi da quelle organizzazioni mafiose che con i loro voti sostengono questi governi regionali. Queste proteste sono scoppiate perché i maggiorenti che hanno sostenuto e fatto eleggere la coalizione di destra vedendo che i rubinetti, quelli dei soldi questa volta, erano, dopo gli interventi per Palermo e per Catania ormai asciutti, hanno iniziato a scalciare. La cosa finirà come sempre a “tarallucci e vino”: arriveranno un po’ di soldi per tacitare i pezzi grossi che da anni menano la danza, si darà inizio (forse) ai lavori del ponte sullo stretto con i quali si arricchiranno gli industriali amici di chi ci governa e le organizzazioni mafiose e mentre i siciliani continueranno a soffrire tutto si riaddormenterà nell’estiva calura.

Intanto l’uomo di gomma, tra un annuncio sensazionale e l’altro, assorbe qualsiasi colpo. Volgari scandali che metterebbero in crisi qualunque altro capo di governo vengono rispediti al mittente dal caucciù di cui questo strano signore sembra essere fatto. La cosa più desolante è che egli ci scherza sopra e i suoi vassalli, per compiacerlo, ridono.

Il problema è che in Italia i veri giornalisti si contano ormai sulle dita di una o due mani. Tutti gli altri non sono che dei solerti dipendenti attenti a non commettere errori per non giocarsi il posto di lavoro. Per questi ultimi non conta la verità vera, ma la verità che conviene al loro datore di lavoro.

Intanto la stampa estera continua nella sua doverosa opera di informazione sui discutibili comportamenti del nostro premier mentre i nostri TG hanno steso un velo di impenetrabile silenzio sui bagordi che B. e i suoi corifei tenevano nelle sedi istituzionali della nostra povera Italia.

Commenti all'articolo

  • Di paolo praolini (---.---.---.121) 29 luglio 2009 22:33

    Soldi, soldi, soldi, solo denaro nelle avide fauci di politici del Sud.
    Ma fino ad ora signori onorevoli cosa ne avete fatto di questo ben di Dio che è stato elargito nei decenni?
    Con quale presunzione chiedete denaro, di fronte ad ospedali che devono essere rapidamente chiusi perchè costruiti con la sabbia? Così son spesi bene i nostri soldi?
    O dobbiamo continuare ad alimentare le voragini NEI BILANCI Dei vari comuni di CATANIA, TARANTO ETC.?
    Dobbiamo continuare a mantenere in piedi una sanità che con i tanti soldi versati al sud genera solo inefficienza, bilanci in rosso profondo, malasanità ed insoddisfazione della popolazione?
    Basta, date segni tangibili di un cambiamento di rotta!
    Perchè nessuno di voi si pone il problema di cambiare questa gestione intrisa di sprechi, ruberie, dirottamento di denaro nelle tasche dei Politici invece di chiede nuovamente DENARO?
    Non siete più credibili solo qualche corrotto della stessa vs stoffa può ancora seguirvi!
    Con ciò avete dato dimostrazione lampante che il Sud con Voi al potere non potrà mai tirarsi su e raggiungere il resto d’Europa nel raggiungimento di uno status civile.

  • Di Kocis (---.---.---.150) 30 luglio 2009 00:34
    La Sicilia, di fatto, dalla fine della guerra, cioè dal 45 del secolo scorso, è stata sempre governata dal centro-destra nelle sue variegate forme e dizioni…………..la fantasia nel creare nomi non è mai mancata, già a partire dalla Democrazia Cristiana, in strutturale alleanza con la mafia: una tipica creazione locale dietro la quale si “nasconde” il potere politico-affaristico-criminale, quello che da sempre campa succhiando il sangue ai siciliani e alle pubbliche risorse..
     
    I “Cristiani” demo sono spariti, sono comparsi i nuovi. I trasformisti di sempre, che pur di continuare a tirare le fila del “teatro dei pupi”, sono in stretta alleanza politica con “tutto il resto del mondo”: dai fascisti, più o meno estremi ai leghisti che, allevando in culla il razzismo inseguono il “dio pò” e la “fantomatica Padania”, ai più beceri e feroci affaristi più o meno monopolisti.
     
    Certo, nel corso del tempo anche alcune specie di autonominatosi “sinistri”, hanno fatto la parte degli sciocchi valletti, per incapacità di reale uso o per assaggio dell’osso rimasto al banchetto.
     
    Lo dico da siciliano.
     
    Questo grande sistema per mantenersi in vita ha bisogno di grandi risorse economiche, per i propri osceni arricchimenti illeciti e per oliare la grande macchina del clientelismo strisciante e biascicante, che pur di “godere” delle peggiori condizioni di vita e vivibilità d’Europa, continua ampiamente a votare per questi lucidi carnevaleschi “tirabusciò”, di tragici ed osceni “comici”
     
    Il tutto, come ben noto, è stato sempre condito da decine di migliaia di omicidi, a far conto della storia recente degli ultimi 65 anni, stragi ed omicidi mirati di siciliani o di servitori della legalità che hanno tenuto “alto la testa”, in molti casi in stretta connessione con i cosiddetti poteri deviati ( mitiche figure delle fiabe narrate ai bimbi come vere e proprie ninne-nanne).
     
    Eppure sono state impegnati, in conto pubbliche risorse nazionali ed europee, enormi valori economii…..si è ormai perso il conto complessivo degli zero: 000.000.000………..in lire o euro.
     
     
    Ora, nell’asse Milano-Roma- Palermo, viste le enormi difficoltà elettorali emerse con le ultime europee ( …la clientela locale, dato lo scarno numero dei candidati, è rimasta orfana) in aggiunta alle avventure locali soprannominate autonomiste, si vorrebbero inventare il partito del sud: l’ultimo “grido” della lunga serie per continuare a prendere per il culo i cittadini residenti sfruttati e disfatti ( togliendo la parte da sempre beneficiante di questo sistema di potere).
     
     
    Speriamo che Li colga una grande sventura di riscatto popolare.
    • Di Paolo Cufino (---.---.---.237) 30 luglio 2009 14:02

      Per Paolo Praolini e Kocis.
      Alle vostre parole illuminanti posso solo aggiungere che il governo riunitosi ieri ha stanziato, a tambur battente, 4 miliardi per la Sicilia. ( Da stabilire come e quando arriveranno). Le altre regioni del sud, visto che sono amministrate dal centro-sinistra, possono attendere. Che fine faranno questi soldi lo abbiamo già, io e voi, previsto, ma mi corre l’obbligo di ricordare che la tecnica da me già denunciata, quando scrissi delle difficoltà di Cialente e della Pezzopane nel disporre di soldi effettivi da spendere per i terremotati, continua a essere esercitata sfacciatamente da questa strana maggioranza che ci governa. Insomma le popolazioni delle regioni governate dalla sinistra devono capire che se vogliono ottenere l’attenzione che meritano ciò può avvenire solo dopo aver votato per Berlusconi. In ottemperanza all’ultima boiata di non so quale esponente leghista vi saluto con un’espressione dialettale: STATEVE BUONE!

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