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Berlusconi e quel piombo caldo sparato a freddo ad Aldo Moro

Berlusconi con la riuscita invasione degli ultracorpi stà per chiudere definitivamente con gli ultimi dettagli ed accorgimenti (vedi ad esempio la questione appena trattata delle intercettazioni telefoniche) il ciclo storico nato con le stragi degli anni ‘70 e con l’assassinio di Moro raggiungendo lo scopo eversivo e delinquenziale – affaristico del PIANO di Rinascita di Gelli.

Berlusconi con la riuscita invasione degli ultracorpi stà per chiudere definitivamente con gli ultimi dettagli ed accorgimenti (vedi ad esempio la questione appena trattata delle intercettazioni telefoniche) il ciclo storico nato con le stragi degli anni ‘70 e con l’assassinio di Moro raggiungendo lo scopo eversivo e delinquenziale – affaristico del PIANO di Rinascita di Gelli.

E’ inutile e vigliacco nascondersi dietro un DITO e far finta di non vedere.

Non abbiamo bisogno di aspettare 20 anni per scrivere la storia di questo periodo né i carri armati che non verranno, la “democrazia autoritaria” dello psiconano è sotto gli occhi di tutti.

ORA ED ADESSO.

CHI non lo vuole ammettere è un ingenuo utile idiota o un servo in malafede.

Piccola premessa storica.

La migliore stagione politica italiana è stata quella che, nascendo dal boom economico degli anni ‘50, ha portato alla rivoluzione tecnologica e di costume che tutti riconoscono, alla crescita delle classi meno abbienti e della condizione femminile e minorile, alle riforme in ogni settore, specie nel mondo del lavoro, ad una rivoluzione culturale democratica ed antiautoritaria (il ‘68) alle riforme di civiltà (aborto e divorzio) ad un sostanziale progresso economico e sociale nel paese intero.

Parallelamente a ciò diversi centri di potere occulto e deviato in accordo con l’estrema destra stragista e con la delinquenza organizzata, appoggiati dalla maggioranza silenziosa impaurita dall’evoluzione della sinistra, si è messo in moto ORGANIZZANDOSI per bloccarne l’efficacia con la strategia della tensione cosi’ da deviare il corso verso una involuzione più adatta ai propri affari (niente di nuovo sotto il sole: era successo anche nel ‘22 con Mussolini).

Con la morte di Aldo Moro questa oscura attività ha raggiunto il proprio scopo e l’Italia è uscita dal tunnel vorticoso degli anni ‘70 in maniera buia tetra con la repressione ed il richiudersi in se stessa di una società che invece si era svegliata ed aperta fino ad allora (basti pensare alla sola evoluzione musicale per capirne la portata) imboccando così la strada per una lenta ed inesorabile discesa verso gli infimi livelli attuali.

E’ innegabile infatti che gran parte di cio’ che di utile e proficuo vi era nella precedente rivoluzione è stato STOPPATO, all’acme della strategia della TENSIONE , proprio dal piombo caldo sparato a FREDDO nel corpo di Aldo Moro.

In quei giorni quei centri di potere occulti e ben coperti da istituzioni deviate si organizzavano anche programmaticamente in senso propositivo: si trattava ormai non più solo di distruggere ma anche di cominciare a proporre un progetto mettere i semi di una controrivoluzione reazionaria e delinquenziale – affaristica e farlo in maniere ORGANICA E DUREVOLE.

Fatta imboccare all’ITALIA la strada in discesa, rintanati tutti nelle case con la PAURA, era POI più facile individuare colui che possedeva i mezzi per mettere in pratica i piani così a lungo ben coltivati nell’ombra di quegli anni bui.

Prima si pensò a CRAXI, ma il corpo ancora sano del paese ebbe un sussulto, POI A BERLUSCONI, CHE NELL’ARCO DI UN VENTENNIO, con l’aiuto del lento veleno delle televisioni e della sinistra ancora non ripresasi dal 1989, ha raggiunto lo scopo.

Il piano di rinascita

Il piano, che si trova dappertutto anche sul web, veniva proposto nel 1976 e Gelli quando nel testo parla di “emergenza”, intende l’emergenza dovuta all’avanzare delle “sinistre” in Italia. Il piano è “eversivo” proprio per gli strumenti che prevede di utilizzare e per gli obiettivi strategici che si pone: alcuni hanno pensato che l’attuazione potesse essere stata facilitata dalla mancata epurazione degli iscritti alla P2 nelle varie istituzioni pubbliche…

“Il vero potere risiede nelle mani dei detentori dei Mass Media” (Licio Gelli).

Il documento fu sequestrato alla figlia di Licio Gelli nell’estate del 1982.

Oggi, ogni giorno che passa, il Piano si avvera dalla costituzione di un sistema bipartitico, al controllo dei media (anche attraverso l’abolizione dei contributi pubblici), alla divisione delle carriere dei magistrati, alla abolizione del valore legale del titolo di studio, al “riordino” dei sindacati dopo averli divisi dal chiudere l’agibilità politica alle ali estreme dello schieramento alla ricercata ed ottenuta pax mafiosa.

Solo su quest’ultimo punto basta pensare come la camorra abbia ben servito il nuovo governo della RINASCITA: creare terrore tra la popolazione e sfruttarla a fini elettorali.

Utilizzare il gruppo d’assalto della camorra per manifestazioni politiche o per alimentare tensioni sociali (vedi nell’ordine le manifestazioni contro le discariche a Giugliano e la cacciata dei rom dal campo di Ponticelli).

Sostanzialmente ha dato una buona mano a cacciare Prodi e le sinistre.

Per coloro che hanno la memoria corta ricordo in ultimo cosa diceva tempo fa il leader della Lega, Umberto Bossi, in Tutta la verità, Sperling & Kupfer 1995, pagg. 31-32. «Berlusconi è la materializzazione di un sogno antico, accarezzato da quel tale Licio Gelli… Andate a rileggervi il Piano di rinascita… Forza Italia è un partito tutt’altro che nuovo, è la riedizione – con lo stile e i mezzi degli anni Novanta – delle “premonizioni” gelliane. Al pari della Loggia P2, il partito berlusconiano è un’invenzione di uomini di potere, una creatura costruita in laboratorio e messa in circolo attraverso il monopolio televisivo privato… La P2 era nata per tutelare grandi interessi affaristico-massonici attraverso il diretto controllo del potere politico e dei corpi dello Stato; Forza Italia nasce allo scopo di perseverare il potere politico-affaristico del gruppo Fininvest e delle “entità” che lo hanno generato, non più tutelati dall’asse di ferro Dc-Psi».

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