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A Letta viene sempre in sogno Cossiga

La Boldrini non ci sta a fare la parte della signorina Rottermaier e allora scrive a presidente del consiglio una bella letterina...

Nella quale sottolinea ad Enrico Rasputin che il governo presenta troppi decreti legge che paralizzano i lavori delle camere, e, inoltre, denuncia che queste proposte vengono messe in pacchetti troppo eterogenei; per dirla in talleri: il governicchio di Letta infila nelle stesse proposte emendamenti troppo diversi tra loro, come ad esempio il pacchetto che prevedeva insieme sia la cancellazione dell’Imu che l’aumento di capitale di Bankitalia.
 
Letta è un vecchio marpione, ha quell’età indefinibile che si aggira intorno ai“settantordicianni”, e nella sua lunga esperienza di intrallazzatore ha capito che il metodo dell’attache è quello migliore: presentare pacchetti enormi di legge dove c’è una proposta traino per la quale il voto è necessario e condiviso e poi schiaffare nel sottobosco tutta una serie di schifezze sia indicibili che improponibili. Enrico non butta via né il bambino e né l’acqua sporca. Tanto a berla siamo noi, cosa gliene può mai impipare al reverendo?
 
Letta col tempo sta anche mostrando doti di drammaturgo: infatti nel rispondere alla Boldrini se ne è guardato bene dall’entrare nel merito della lettera e ha imbastito una tragedia greca degna di Euripide: “Le risse in aula sono un attentato alla democrazia, un partito di minoranza vuole prendere il sopravvento con la violenza, siamo stati tolleranti sino ad ora ma agiremo di forza e infine piena solidarietà all’attacco al presidente della Repubblica.”
 
Caro Letta, ma questa strategia l’ha mutuata da Berlusconi usando come tramite lo zietto? Dove ha imparato a esasperare le realtà per creare un clima di tensione sociale? Le è venuto in sogno Cossiga?
 
Ebbene di pugni e ingiurie in aula se ne vedono da sessant’anni, certo non sono cose belle, ma ci sono sempre state; cito solo i più tragicomici: nel lontano 1949 Giuliano Pajetta (precursore dei moderni wrestlers), preso dalla rabbia per l’approvazione dell’ingresso dell’Italia in Nato si gettò in picchiata su un deputato dal suo banco, si vide anche volare del mobilio in aula.
 
Nel 1953 il democristiano Stella prese a pugni il monarchico Ettore Viola, quest’ultimo non ebbe neanche il tempo di gettare il guanto di sfida e di designare i padrini per il duello.
 
Nel 1981, durante il dibattimento in aula sulla loggia P2 scoppiò una furibonda rissa in aula. Il meglio di sé lo diede il radicale Roberto Cicciomessere, il quale, credendo di essere una rockstar si gettò dal suo seggio nel vuoto… ma trovò solo il pavimento ad accoglierlo a braccia aperte. 
 
Nel 1994, il relatore Mauro Paissan fu accolto in aula da un boato di protesta proveniente dai banchi di Alleanza Nazionale; a quel punto partì alla carica una compatta falange di deputati “neocamerati” per travolgere Paissan; e l’onorevole Voccoli, nel disperato quanto eroico tentativo di difenderlo, si trovò a terra dopo una aver ricevuto una sberla condita dal grido “Eila Eila Alala!” 
 
Nel 1996, durante la discussione sul finanziamento pubblico ai partiti, il leghista Cavaliere– credendo di esser Spiderman – si lancia dal banco nel tentativo di raggiungere il berlusconiano Giovine. La ragnatela di Spider-Cavaliere si inceppa e precipita miseramente rovinando su Vittorio Sgarbi.
 
Nel 1998 – una vera e propria chicca -, il deputato ed ex calciatore Massimo Mauro apre un’accesa discussione con il collega di An Gramazio per stabilire se la Juventus fosse più forte dell’Inter o viceversa ( com’è noto da sempre annosa e scottante questione di rilevanza istituzionale). Dagli attacchi verbali si arrivò alle mani, e Mauro – da buon difensore – inizio a prendere a calci Gramazio forse in evidente possesso palla. 
 
E giusto per concludere va ricordato che nel 2007 un gruppo di leghisti realizzò lo stesso assalto compiuto dai grillini due giorni fa: una task force targata carroccio occupò i banchi del governo sventolando la scritta: il governo fuori dalle balle, dopo un po’ fu sospesa la seduta e partì una bella rissa in aula. 

Dunque, Caro Letta, di pessime figure il parlamento ne ha fatte tante – e grillini non sono stati neanche tanto originali. Ora perché vuole far passare i pentastellati per dei terroristi? E se proprio vogliamo dirla tutta, il Movimento 5 stelle non è affatto un partito di minoranza, bensì è il primo movimento di questo paese - ahinoi aggiungerei -, è l’evidente espressione del malcontento dei cittadini, puntualmente ignorata e messa in minoranza dalla spallata antidemocratica delle Larghe InteseLei è responsabile quanto loro di ciò che sta accadendo. Loro protestano e creano disordine, ma lei e il suo governo non rappresentate nessuno, solo gli interessi di una classe politica inquinata dalla corruzione e dalle lobbie. Voi alimentate loro, siete il loro nutrimento, e loro esisteranno fin quando resisterete voi. Siete le due facce della stessa pessima moneta. 

Questo articolo è stato pubblicato qui

Commenti all'articolo

  • Di (---.---.---.239) 1 febbraio 2014 20:29

    Tutto ottimo sino quasi alla fine, quando smerdi tutto mettendo sullo stesso piano gli intrallazzatori (come tu stesso definisci Letta), e chi cerca di contrastarli onestamente.

    E’ proprio grazie a questa mentalità che i Letta possono trovare acqua in cui nuotare.
  • Di (---.---.---.29) 4 febbraio 2014 10:01

    Bravo 239!

    Le cose stanno proprio così. Grazie a questi detrattori del cavolo, che parlano in modo pretestuoso, la gente vede meno l’enorme distanza etica dei grillini dall’altra massa di delinquenti. E finiamola una buona volta di dire che i grillini sono l’espressione del malcontento - è falso e riduttivo. Sono i vari Franco Giordano e colleghi a essere ed esprimere malcontento, capaci solo di criticare e neanche nella direzione giusta. Vedo su AgoraVox scrittori che parlano male dei grillini e, quanto rintuzzati, si mettono a parlare male pure di tutti gli altri. E’ QUELLA l’espressione del malcontento, non l’azione di parlamentari puliti e volenterosi che ALMENO LOTTANO NELLE SEDI CORRETTE.

    Saluti,

    Gottardo

    • Di Franco Giordano (---.---.---.73) 4 febbraio 2014 11:55
      Franco Giordano

      Caro Sig. Gottardo, 

      comprendo il suo dissenso ma non lo faccio mio. Io non scrivo né per massificare e né per compiacere questa o quella compagine politica (compresi i movimenti apolitici ma inseriti in politica per riformare la stessa ). Ho letto molti dei suoi commenti su questa testata e noto una sistematicità notevole. Apprezzo il suo impegno quasi matematico e comprendo i motivi per cui "credo" sia stato "prescelto" per comunicare verso l’esterno: scrive bene, possiede spiccate doti dialettiche, e - a differenza di molti altri guerrieri - non ha l’ingiuria facile. Spero che col tempo persone come lei si moltiplicheranno sempre più, ma fin quando leggerò in giro frasi del tipo: "non ti preoccupare, quando arriverà il momento, ci ricorderemo anche di te", non vedrò mai la distanza etica di cui parla. Non mi preoccupano i parlamentari 5 stelle, anzi alcuni li ammiro, ma gli esagitati che li accompagnano e che vengono puntualmente fomentati dall’esterno. Le dirò di più, credo che tra un po’ questo movimento arriverà a un bivio: dovrà decidere se combattere seguendo le regole (comprendendo che deve rinnovare la politica senza intaccare le istituzioni, se la dimora è bella ma chi ci abita è un ladro non si da fuoco a tutta la casa per bruciare i cattivi) o se agire alla Grillo Casaleggio stando ridicolmente con un piede fuori e uno dentro: cioè sparando idiozie fomentatrici,che puntualmente aizzano gli animi più disturbati che demoliscono tutto il lavoro interno. Sa meglio di me che prima o poi accadrà. Agoravox ha una politica editoriale molto aperta e linea editoriale effettivamente corale, spero che questo non la disturbi, o vuole un mondo che le dia sempre ragione? Per fortuna non è stato pubblicato un post del mio blog su Grillo e la Boldrini di ieri, altrimenti molti dei sostenitori di Grillo (gente che spesso non sa neanche cosa fanno i pentastellati in Aula, ma ai quali piace far casino e basta) sarebbero venuti sotto casa mia per dimostrarmi che si RICORDANO DI ME. A me non fa paura il movimento a me fa paura i mostri incotrollabili che può arrivare a creare. Le dico di più, se doveste fallire .. si arriverà al punto che quella rabbia potrà arrivare ritorcersi anche contro di voi. 
      Ed infine le chiedo di fare un altro passo rivoluzionario: chi scrive, scrive, espone le proprie opinioni, e chi fa politica fa politica, cerca di realizzare le proprie idee e costruire soluzioni. Quindi non è compito di chi scrive proporre soluzioni, ma è un suo diritto criticare se lo ritiene giusto (o vuole sempre un mondo dove esistono una sola opinione e una sola soluzione?). Quindi non chieda a chi scrive un articolo di proporre un alternativa politica, non confonda i piani, quello non è il suo compito. 
      Saluti 
  • Di (---.---.---.29) 4 febbraio 2014 16:46

    Gentile sig. Giordano,

    grazie della risposta. Devo riportare qualche precisazione, cerco di andare nello stesso ordine che ha usato lei nella sua risposta.

    Non ho scritto che lei massifica o cerca di compiacere una parte politica. Ho scritto che non sono i grillini l’espressione del malcontento ma giornalisti e simili, suoi "colleghi" e lei magari incluso, che invece lo sono. C’è un sacco di gente che non è contenta ma non si esprime; poi ci sono altre persone, come lei e me, che si esprimono pubblicando articoli o commenti. Solo che, di solito, gli articoli esprimono malcontento mentre i miei commenti non sono esattamente dello stesso tenore perché cercano di far vedere quello che c’è di positivo nel movimento 5 stelle. Aggiungo che, fra gli autori che vedo su questo sito, lei è per mia opinione più equilibrato della media; peccato che alla fine passa sempre il messaggio che va tutto male, e che i grillini non servono a niente (se non peggio). E’ evidente che io non la pensi così, ma il discorso è più ampio; noto un accanimento scientifico nel porre vicini i fatti concreti, le ragioni del moVimento, i difetti di quest’ultimo, e infine il messaggio più o meno lampante che non c’è speranza. Io non resisto: amo l’obiettività, e credo che si potrebbe fare un servizio migliore pur continuando a criticare chi se lo merita. Tanto per chiudere sul suo ultimo articolo, non ho apprezzato la frase "loro esisteranno finché esisterete voi" rivolta a Letta e governo. Come dire che i grillini non sono una vera forza politica, ma il cane da guardia di una politica malata. Invece i grillini hanno un primario obiettivo che, guarda caso, NON E’ mandare a casa tutti i politici attuali. L’obiettivo è la realizzazione del programma, e il mandare a casa i politici attuali è un passaggio obbligato (non mi faccia spiegare il perché, tanto lei lo sa).

    Lei mi da’ del guerriero, e ha ragione. Io non sono stato scelto, sono un normalissimo iscritto al movimento e non ho contatti con alcun altro attivista o politico. Faccio quello che faccio (applicarmi in modo matematico a commentare gli articoli che ritengo faziosi o non obiettivi) come mia personale battaglia politica, convinto come sono che non c’è altra possiblità per me, per la mia vita, per gli italiani (tra l’altro non sono neanche un italiano puro) se non sostenere come posso il movimento 5 stelle. Mi fa piacere che lei dica che sono educato e che mi esprimo correttamente. Meno piacere mi fa vedere, di nuovo, la sovrapposizione tra il movimento 5 stelle e chiunqua scriva in internet; un cafone qualsiasi che simpatizza col movimento e scrive cose volgari, non è detto che APPARTENGA al movimento. Ma chi pensa che il movimento 5 stelle incarna il malcontento, è automaticamente spinto a pensare che chi esprime malcontento (specie con volgarità) sia un grillino. Vede l’equazione distorsiva?

    Facciamo un esempio di attualità: gli insulti alla volta della Boldrini. Roba indegna, sono pienamente d’accordo. Ma nessuno si è premurato di aggiungere che:

    1. Il blog di Beppe Grillo è un blog pubblico. Chiunque può fare commenti.

    2. Esistono i Troll, "gente di uno schieramento avverso" che posta commenti studiati ad arte per sporcare il dibattito. Mi pare che il PD abbia reclutato centinaia di giovani per un non ben specificato lavoro che aveva a che fare con la comunicazione via internet. La cosa mi fa venire sospetti, ma naturalmente sono solo sospetti.

    3. Che siamo in Italia, paese (troppo) amante del Calcio da cui mutuiamo linguaggio e, peggio ancora, anche modelli di ragionamento.

    3. Che sul blog di Beppe Grillo compaiono sovente raccomandazioni a non essere offensivi

    Vede, sig. Giordano? E’ troppo facile prendere una serie disgustosa di commenti apparsi sul blog di Beppe Grillo e concludere che i grillini sono cafoni e violenti. Troppo facile. Vorrei aggiungere che non ci sono altre forze politiche che usino allo stesso modo la comunicazione di internet. Mi piacerebbe vedere un Blog di Calderoli, grande quanto quello di Beppe Grillo, giusto per imparare qualche nuovo impareggiabile insulto. Cito Calderoli per chiarezza espositiva, ma non credo che il discorso cambierebbe tanto se parlassimo del Blog di Matteo Renzi (anzi... qualche cosa mi dice che vedremmo anche di peggio).

    Il suo amore per le istituzioni lo capisco, e lo condividevo pure io fino a qualche tempo fa. Ora penso che io rispetto l’istituzione quando istituzione è: se diventa facciata del malaffare, allora mi dispiace, non riesco a rispettarla neanche volendo. Tanto per citare l’istituzione politica più alta d’Italia, il presidente della repubblica: io non riesco a rispettarla. Vorrei davvero, sarei contento di essere rappresentato da un Presidente. Ma se il presidente non mi rappresenta perché fa altro, allora perché dovrei continuare a rispettarlo? Per masochismo?

    Veniamo al passo rivoluzionario. Lei dice che chi scrive scrive, espone le proprie opinioni, e quindi non gli è richiesto fornire un’alternativa politica. E chi ha mai chiesto questo? Comprendo che io non mi spiego bene. Chi scrive scrive, e lo fa bene quando è obiettivo. Lo fa meglio ancora quando spiega bene quello che scrive; talvolta chi scrive tralascia di spiegare, a volte perché in realtà non c’è una spiegazione dietro. Infine, è molto bello anche se non richiesto fare critiche costruttive. Sia chiaro, non mi riferisco a lei in particolare. Ma succede che leggo articoli che accusano Grillo di essere solo capace a criticare - l’articolista per primo non fa altro. Altrove, leggo che i grillini sono manichini pilotati da Grillo e Casaleggio; ma ci si dimentica di dire che anche Renzi e Berlusconi sono dispotici (anche più di Grillo). Tanti dicono che Grillo spara cavolate su materie che non conosce e, di nuovo, l’articolista conosce solo quella singola materia e neanche tanto bene. Capirà, sig. Giordano, che dopo un po’ un lettore come me si stufa e gli monta la rabbia, anche perché chi scrive pubblicamente ha una grande responsabilità: deve essere cosciente che molte persone leggeranno, e non tutte hanno le armi per difendersi da affermazioni tendenziose, improprie, false, inesatte.

    Guardi, signor Giordano: io ho una deformazione professionale che mi porta a spaccare il capello in quattro e a dare valore a ogni singola parola. Glielo dico un po’ per giustificarmi, le parole che scrivo hanno il loro significato normale, a volte forte, per brevità e per contrastare la prevaricazione verbale che ogni tanto percepisco (non è il caso attuale).

    Cordiali saluti,

    Gottardo

  • Di (---.---.---.29) 4 febbraio 2014 16:52

    Mi scusi Giordano,

    ho saltato alcuni punti che lei aveva introdotto, come "l’aver sempre ragione". Se ha voglia ne discuteremo prossimamente.

    Di nuovo, saluti,

    Gottardo

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