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La Germania scarica Giorgia Meloni

Di Enzo Salvà (---.---.---.97) 18 settembre 2023 17:40
Enzo Salvà

La questione è vecchia e purtroppo dimenticata: dopo lavori di due anni il Parlamento Europeo votò nel Novembre 2017 a larga maggioranza la revisione del Trattato Dublino III con l’obbligo di redistribuzione dei migranti e supporto finanziario ai Paesi di dislocazione.

Vado a memoria: Lega, il cui Gruppo non aveva mai partecipato alle riunioni ma che aveva un suo rappresentante in Commissione LIBE, Fontana oggi Presidente della Camera, si astenne, il M5S votò contro perché la revisione era poco ambiziosa dal punto di vista dei “minori”. I deputati dei Paesi Visegrad votarono abbastanza compatti contro. 

Tramite un escamotage della Bulgaria, allora Presidente di turno, la revisione venne sospesa dal Consiglio Europeo (quello in cui siedono i capi di Stato e di Governo, vero, purtroppo, potere europeo. E lì siamo rimasti, salvo che l’Italia, semplicemente non registrando i migranti, li lascia transitare. Da qui il blocco di Francia e Germania, applicando alla lettera, adesso, il vecchio trattato ancora in vigore.

La Meloni serve: siamo in campagna elettorale, lo è anche Von der Leyen che ambisce ad un altro mandato, il problema è che tra il dire ed il fare c’è di mezzo il mare: dubito che i 10 punti verranno recepiti dalla Commissione e dal Parlamento. E’ una sorta di vittoria di Pirro a parole: oggi vinci domani dimentichi.

Quasi certo che la Tunisia, per vie traverse, otterrà i suoi 105 milioni di euro e così saremo di nuovo sotto ricatto. Qualcuno crede che l’Hotel Libia ci costi davvero qualche motovedetta usata?

Che poi, come dice paolo, ci siano “tributi trionfali, non fa altro che confermare quanto sia fragile e poco praticata la storia breve in questo Paese,

Un Saluto

Es.


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