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Fiera Radici: Civiltà della caccia, della pesca e della raccolta

Di Zeno ex cacciatore - Osio di Sotto - Bergamo (---.---.---.205) 12 settembre 2009 13:24

Il sig. Mazzotti scive questo testo: "O pensa che i cani che vanno a caccia facciano solo della fatica senza divertirsi? O che lo facciano solo per istinto? Lo fanno principalmente per istinto, ma la relazione con l’uomo portano i cani ad un comportamento più elaborato e ludico... e lo stesso accade per la ricerca del tartufo..."

I cani da caccia vengono tenuti a stecchetto e affamati perchè abbiano più desiderio di prendere la preda, inmoltre l’addestramento anche a suon di botte, li porta a capire che quando tornano a casa ricevono il pasto.
Certo è che tenuti in un cortile a pane e acqua una settimana quando vanno a caccia capiscono che hanno la loro ora di libertà come i detenuti.
Questa è la cultura dei cacciatori ai quali io purtroppo ho appartenuto.
Non c’è cultura nella caccia ma solo violenza. Se ho voglia vado oggi con il cane a farmi una passeggiata senza uccidere animali per nulla.
Per il tartufo la lottaa lla sopravvivenza che si compone del fatto di "trovo il tartufo" ricevo un premio mangereccio non mi sembra certo un divertimento del cane ma un indotto dell’addestramento del tutto naturale.

Glielo dice un ex cacciatore (pentito quando ha visto agonizzare un animale nelle mani del figlio e la sofferenza del figlio) e raccoglitore di tartufi neri.


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