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Ritorno al passato del "femminismo-liberal-pop"

Di Michelangela Barba (---.---.---.79) 10 novembre 2017 07:46

Buongiorno, non so quale sia la sua esperienza con il mondo della prostituzione/tratta ma in base alla mia, che dura da tanti anni, mi sento di dissentire su 2 punti: 1) non è detto che il bordello sia meglio della strada. è vero, c’è l’acqua corrente e il riscaldamento MA in strada è più facile mandare via i clienti sgraditi, scappare in caso di aggressione ed essere contattate dalle unità mobili (visto che anche nei bordelli legali ci sono ragazze trafficate che vengono "fatte sparire" in questo modo dal racket) 2) onestamente in questi anni non ho incontrato donne libere, emancipate e disinibite che avevano fatto una "scelta economica" ma una marea di ragazze e ragazzine "di campagna" con idee sul sesso e sui rapporti uomo/donna degne di mia nonna Dada classe 1924, che vanno ad abortire convinte che "il bambino" nell’aldilà "mangerà le loro ossa", profondamente disgustate dal "lavoro" nonché solidamente nelle mani del racket. E se non si ribellano (non subito) è un po’ per paura di ritorsioni un po’ perché talmente "svuotate" e piegate da quella vita da non riuscire nemmeno a immaginarne un’altra. Quindi prima di parlare di regolamentare la "libera scelta" credo che sia priorità mettere in atto azioni CONCRETE contro il racket e per la fuoriuscita delle ragazze....Come diceva uno spot di anni fa "la vita è fatta di priorità", la mia, dopo circa 20 anni al fianco delle ragazze, è questa.


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