PSEUDO sociale >
Fanno tuttora notizia gli 80 EURO elargiti dal premier RENZI al fine di
integrare i magri compensi dei lavoratori, dipendenti e assimilati, delle
categorie meno abbienti. Un contributo di tipo fiscale con “dichiarate”
finalità sociali.
NON E’ un mistero che in diversi settori operano lavoratori
stagionali, saltuari, a termine o comunque inseriti in attività a
dimensione/conduzione familiare.
Le loro prestazioni effettive spesso debordano
dai canoni contrattuali e/o dalle norme di legge. Prestazioni EXTRA, che
vengono compensate, anche in modo forfettario, al di fuori della normale busta
paga.
Il punto.
Nessuno sembra interessato a verificare se e di quanto risulti così
aumentata la loro retribuzione complessiva (già convenuta). Ovvero se tale “beneficio”,
anticipato per conto dello Stato, non sia rimasto in tasca al datore di lavoro.
Secondo.
Il premier RENZI intende ora elargire una “quattordicesima” a chi
percepisce fino a 13.000 euro di pensione. Misura di “dichiarata” valenza
sociale.
Peccato che, salvo ulteriori specifiche distinzioni, al momento potrebbero
beneficiarne anche soggetti titolari di altre cospicue fonti di reddito.
Ne
consegue che i percettori “giusti” sono quota minoritaria rispetto ai tanti soggetti
“rallegrati”.
In sostanza.
Certe dichiarazioni “di principio” hanno sicuro impatto
e presa in termini di consenso. RESTA però il fatto che solo dalle susseguenti
concrete modalità attuative si evince l’effettiva capacità (e volontà) di un
uomo di governo di promuovere l’equità sociale.
Come ben altra cosa è la Tagliola
Tributaria che da ormai troppo tempo corrode il potere d’acquisto …