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Gheddafi a La Sapienza: due ore di ritardo e tafferugli. Una giornata da dimenticare

Di marco (---.---.---.137) 12 giugno 2009 12:59

Nei discorsi degli anni Settanta, Gheddafi interviene più volte sull’importanza fondamentale della religione. "La religione - dice - è un fatto basilare nella vita umana e la stabilità dell’uomo riposa sulla religione". E ancora, in una conferenza stampa del 13 maggio 1973: "Non si può immaginare un uomo senza religione, poiché un uomo del genere sarebbe un idolatra. Noi abbiamo, grazie a Dio, una religione celeste e non adoriamo né un idolo, né un pupazzo di paglia, né un Dollaro, né una macchina".

L’ottica religiosa è diversa da quella "democratica". Non si possono paragonare. Per cui guardare agli altri con gli occhi da "democratico" (noi) è sbagliato e non serve a nulla.
In ogni caso a me pare che non ci sia niente da dire di Gheddafi. Lui fa il suo mestiere come lo fanno le guardie carcerarie. Se lì da loro il carcere è duro, va bene così. Se c’è la pena di morte va bene così.
Io credo che noi occidentali dovremmo guardare meglio il nostro modello "democratico", ma molto, molto più in profondità. Allora forse troveremmo tanti di quei problemi che finalmente ci terrebbero occupati per aggiustarli e smetteremmo di criticare a destra e a manca. 


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