La storia non è di sinistra o di destra. Quanto descritto dall’autore è quanto è accaduto, non un’ opinione.
Ritengo comunque sia giusto non rinnegare le proprie radici culturali. Infatti nessuno chiede di farlo.
Aggiungo che è probabilmente un’ utopia immaginare che tutti i "disperati" del mondo possano essere accolti e integrati nella piccola Italia o nella comunque piccola Europa.
Ma a questo punto pongo una domanda:
Non è altrettanto utopico pensare che bastino alcune leggi, condite da qualche ronda e un po’ di xenofobia a fermare flussi migratori che coinvolgono milioni di "disperati"?-
Si parla di persone capaci ad esempio di viaggiare nel doppio fondo di un camion dall’Asia all’Europa, tanta è la loro determinazione.
Non ho risposte in proposito, ma mi stupisce sempre vedere quante certezze sull’argomento si esprimano da parte di politici, commentatori, e persone comuni.
Per tornare alla storia: anche i più potenti Imperi del passato hanno dovuto aprirsi al mondo che spingeva alle loro porte.
Sarà questa Europa debole politicamente, con una popolazione vecchia o cresciuta nel benessere e poco disposta al sacrificio, a dimostrare di possedere maggiore forza per resistere? Permettetemi di dubitarne.