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Legge elettorale: cosa vuole Napolitano

Di Rocco Di Rella (---.---.---.229) 20 ottobre 2015 05:56
Rocco Di Rella

Scusi Giannuli, ma non la sfiora l’idea che Giorgio Napolitano sia un autentico patriota??? Lei lo dipinge come la causa di tutti i mali italiani. Ma a me questo anziano signore dà l’impressione di essere sinceramente animato dalla volontà di risolvere alcuni dei gravi problemi che affliggono l’Italia. Si è battuto tantissimo per avviare le riforme istituzionali. Oggi quelle riforme sono definite e, tra un anno, saranno sottoposte a referendum confermativo. Si tratta di riforme accettabili e capaci solo di migliorare il nostro inceppato assetto istituzionale. Se non ci fosse stato Napolitano a spingere, non si sarebbe fatto assolutamente niente!
Poi, cosa avrebbe dovuto fare l’allora presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, dopo le elezioni del 24 e 25 febbraio 2013??? Si era creata una situazione di stallo e ha cercato di sbloccarla. Non poteva certo convocare nuove elezioni che avrebbero riprodotto la situazione d’ingovernabilità determinata dalle elezioni appena tenute. E non poteva certo incaricare Ulisse (Nessuno) per la formazione del nuovo governo, visto che nessun nome gli venne fatto dal Movimento 5 Stelle durante le consultazioni.
Lei, nel suo articolo, ha scritto: "Dunque, non è affatto impossibile che il ballottaggio avvenga fra Pd e M5s e che questo, pur con una base molto inferiore al primo turno, vinca le elezioni. Il che, per inciso, mostra quanto siano incompetenti in materia di leggi elettorali il Pd ed i suoi “esperti”.". In questo modo, lei si sta dando dell’incompetente da solo, dal momento che lei fu incaricato dal Movimento 5 Stelle di redigere una proposta di riforma elettorale, ma oggi ammette che la migliore legge elettorale per il M5S è stata scritta dai parlamentari del Partito Democratico. In sostanza, lei ha redatto una proposta di legge elettorale proporzionale non solo sbagliata ed antistorica, ma anche inutile e dannosa per il suo committente politico (il M5S).


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