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25 aprile: annullato il corteo a Roma

Di Fabio Della Pergola (---.---.---.67) 21 aprile 2015 15:06
Fabio Della Pergola

Gli ebrei ci azzeccano eccome con i valori di cui sopra.
Sulla "fiamma dei valori" capisco bene che si sia affievolita, come tendenzialmente si affievoliscono tutte le ricorrenze storiche con il passare del tempo (e non è detto che sia un bene), ma resta il fatto che i partigiani comunisti costituivano decisamente la parte maggioritaria, anche se non unica, della Resistenza. E, ovviamente, anche prima che iniziasse la resistenza. Che cosa abbiano fatto dopo lo raccontano gli storici. Conosco le ricostruzioni di Pansa, a cui lei forse si riferisce, ma non ne ho mai condiviso il senso di equiparazione fra violenze fasciste e violenze partigiane che anche lei sembra richiamare. C’è, nella storia, chi ha dato inizio a certa violenza e chi, a seguire, si è vendicato. Forse non doveva farlo e molto probabilmente in molti fatti si sono insinuate meschinerie, personalismi eccetera. Ma resta indiscutibile che la "fonte" primaria di quello che è successo anche dopo la guerra è stata la sciagurata politica fascista prima e repubblichina poi. Del "sangue dei vinti" si potrà discutere a lungo, ma le equiparazioni mi piacciono poco.
Se vuole citare i testi da cui trae le sue affermazioni, ben vengano. Studiare la storia non può fare che bene, se è fatto con spirito critico e non banalmente apologetico.
Sul fatto che i partigiani rossi abbiano occupato le strutture della Repubblica nata dalla Resistenza mi permetta di avere più di un dubbio. Casomai il problema è la scarsa prassi di defascistizzazione dell’Italia repubblicana (anche grazie a Togliatti).


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