Se andiamo a cercare le cause lontane si può avviare un
discorso troppo lungo: l’attacco "a tradimento" a Pearl Harbour è
stata una montatura, quasi un auto attentato, voluto dalla lobby USA delle
armi: i giapponesi erano disposti a ritirarsi dall’Indocina perchè cercavano la
pace con gli USA, ma questi la rifiutarono con la famosa "nota di
Hull" che provocò la prevista reazione militare; la Militar Navy era stata
perfettamente informata dall’IM6 inglese sulla tempistica dell’attacco, però
non allertò la sua flotta alle Havay, ma tenne bene al largo le sue preziose
portaerei. Fu una operazione sporca e disgustosa, eppure io ringrazio chi la
fece -e ringrazio gli eroi di Stalingrado- perchè altrimenti io sarei cresciuto
e vissuto in una europa nazista senza alcuna speranza di liberazione.
La resistenza italiana
si caratterizzò proprio perchè gli italiani capirono che l’obiettivo forte era
quello di combattere i nazifascisti e per farlo - a differenza di quanto
purtroppo era successo in Spagna- superarono tutte le loro contrapposizioni
interne e così partigiani comunisti combatterono con partigiani cattolici,
monarchici, socialisti, ebrei, stranieri... così come in Polonia combatterono
contro i nazisti sia ebrei che cristiani cattolici, che prima si odiavano.
Gli imbecilli che vogliono contestare la "presenza
sionista" rappresentano quindi esattamente il contrario di ciò che avvenne
nella resistenza, e infatti con la resistenza italiana non c’entrano proprio
niente: ci vogliono entrare soltanto per esprimere il loro odio razziale e il
loro antisionismo.
L’ odio razziale è inacettabile e ingiustificabile, mentre
l’antisionismo è inacettabile, ma parzialmente giustificato da ciò che
purtroppo- ha fatto il sionismo israeliano.
Non ho seguito la vicenda, ma se le organizzazioni
rappresentative della resistenza non hanno emarginato quella intrusione
palestinese mi sembra chiaro che proprio qualcuno di loro ha voluto chiudere il
bel capitolo dell’antifascismo e della stupenda resistenza popolare. Questo
avviene in un momento in cui la resistenza popolare alla globalizzazione
capitalistica non è affatto brillante, se è vero che la partecipazione alle
manifestazioni anti TISA e TTP non è massiccia.
Qualche millennio fa qualcuno contava sul : "divide et
impera" ; a me sembra che funzioni così anche oggi.
GeriSteve