Certo, la situazione è veramente preoccupante, ma non credo che
oggi sia più preoccupante di prima di questo pseudo-pre-accordo.
L’Iran è sempre quello della fatwa contro Salmon Rushdi,
quello che non riconosce Israele, quello che prende ostaggi nell’ambasciata
USA, che sostiene Hamas e Hezbollah, che minaccia lo Yemen... cioè: è proprio
una brutta e pericolosa teocrazia.
Ma metterlo sotto osservazione sul rispetto di un accordo è certo
meglio che isolarlo dal mondo. Il punto è questo: la teocrazia iraniana mente
al mondo intero, ma mente anche agli iraniani. Se, con i controlli sul
nucleare, diventa palese che mente al mondo, è possibile che gli iraniani
trovino la forza per ribellarsi al loro regime anche se quando ci hanno provato,
dopo i brogli elettorali, la repressione è stata ferocissima ed efficace.
L’articolo ha il pregio di sollevare un altro problema,
diverso da quello classico Iran -Israele: il rischio che sunniti e sciiti,
estremisti e moderati pensino di combattersi o di difendersi con l’arma atomica.
Lo scenario sarebbe spaventoso ma, anche qui, un non accordo non migliorerebbe
la situazione.
GeriSteve