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Iran, accordo sul nucleare: chi ride e chi piange

Di (---.---.---.225) 5 aprile 2015 11:32

Certo, la situazione è veramente preoccupante, ma non credo che oggi sia più preoccupante di prima di questo pseudo-pre-accordo.



L’Iran è sempre quello della fatwa contro Salmon Rushdi, quello che non riconosce Israele, quello che prende ostaggi nell’ambasciata USA, che sostiene Hamas e Hezbollah, che minaccia lo Yemen... cioè: è proprio una brutta e pericolosa teocrazia.

Ma metterlo sotto osservazione sul rispetto di un accordo è certo meglio che isolarlo dal mondo. Il punto è questo: la teocrazia iraniana mente al mondo intero, ma mente anche agli iraniani. Se, con i controlli sul nucleare, diventa palese che mente al mondo, è possibile che gli iraniani trovino la forza per ribellarsi al loro regime anche se quando ci hanno provato, dopo i brogli elettorali, la repressione è stata ferocissima ed efficace.

 


L’articolo ha il pregio di sollevare un altro problema, diverso da quello classico Iran -Israele: il rischio che sunniti e sciiti, estremisti e moderati pensino di combattersi o di difendersi con l’arma atomica. Lo scenario sarebbe spaventoso ma, anche qui, un non accordo non migliorerebbe la situazione.

 

GeriSteve


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