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Il suprematismo cristiano (anche) in Michele Serra

Di Fabio Della Pergola (---.---.---.12) 10 dicembre 2014 09:46
Fabio Della Pergola

C’è un errore di fondo in quest’ultimo commento e lo dico senza voler fare alcuna polemica. In fondo è una questione di cui si parla da tempo e nessuno muore se c’è un presepe o se invece non viene fatto.
Ma l’errore di fondo mi pare significativo. Qui la questione, secondo me, prescinde dal problema immigrazione (o almeno possiamo mettere fra parentesi la sensibilità o meno degli immigratri che possono essere cristiani, come i sudamericani o i filippini, islamici, induisti, atei o altro). Il problema è di chi è l’identità nazionale di questo paese. Quando ci si chiede «perché NOI, QUI, dovremmo modificare le nostre abitudini...» di quale "noi" si parla ? Ebbene leggiamo che «l’Italia è abitata in gran parte da italiani...» eccetera. Si sta cioè parlando di una maggioranza, non di tutti i cittadini.

Questa logica è comprensibile se si parla di un partito, perfino di un governo (anche se non dovrebbe essere così), ma MAI si può pensare che uno Stato possa essere lo stato di una maggioranza: lo Stato è e deve essere lo Stato di TUTTI. E le istituzioni repubblicane sono tali se sono istituzioni di TUTTI.

In questo paese vivono minoranze - pensiamo agli ebrei che sono qui da secoli prima di Cristo, pensiamo agli atei che sono una minoranza non insignificante, pensiamo ai buddisti o di altre forme minori - che sono ITALIANI, non immigranti. E che hanno versato sangue, quando è stato loro richiesto, per FARE questa nazione. Vogliamo ricordarci di quell’ufficiale di artiglieria cui fu chiesto di sparare il primo colpo contro Porta Pia per "fare" l’Italia ? Era ebreo, perché il Papa aveva minacciato la scomunica per chi avesse iniziato a sparare contro le mura di Roma.

Vogliamo pensare ai morti durante le guerre o ai partigiani ? Non c’erano atei fra loro ? non c’erano ebrei ? E quindi da dove viene fuori quest’idea che una parte, per quanto maggioritaria, degli italiani si sarebbe approppriata dell’identità nazionale ? Chi l’ha deciso ? E quando ? Dove sta scritto che l’identità della Repubblica è cristiana, quando ha essa stessa rinunciato ad avere una "religione nazionale" ?
 
Quindi se la "gran parte di italiani" vogliono "tenere i crocefissi dove gli pare e il presepe lo fanno se ne hanno voglia" e mangiare quello che vogliono eccetera... nessuno glielo impedisce, né mai - MAI - nessuno gliel’ha impedito. Ma lo fanno a casa loro, non negli spazi pubblici, cioè nelle case di tutti. Oppure all’aperto dove ciascuno fa quello che vuole, se rispetta le disposizioni di legge.

Le case dello Stato non sono case SOLO loro, invece. Lo Stato è casa di tutti e deve rispettare tutti. Anche quegli italiani (e non sono pochi) che nelle tradizioni religiose della maggioranza non si riconoscono. Poi, ma solo POI, c’è anche la questione degli immigrati. So benissimo che le cose non stanno così in realtà, e che i crocefissi stanno ovunque perché la magistratura non è d’accordo con questa impostazione, ma così la vedo io e non mi pare di offendere nessuno. Casomai l’idea che la maggioranza si sia appropriata dell’identità nazionale potrebbe offendere me, perché mi fa sentire ospite a casa altrui, quando invece questa è casa MIA. Ma di questo sembra che non importi niente a nessuno. Sono solo una minoranza.


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