Girandole >
Andando in Europa ogni volta RENZI ripete
che “prima i programmi e poi le nomine”. Un criterio gestionale valido per ogni
tipo di gruppo organizzato.
STANAMENTE però, proprio RENZI non lo applica al
suo modello di riforma del Senato. Secondo tale logica prima si dovrebbero definire
in modo compiuto il ruolo ed i compiti da assegnare al nuovo Organismo. POI (di
conseguenza) si dovrebbero individuare i soggetti meglio qualificati e le
modalità operative della attività assembleare.
Viceversa. RENZI ha piantato come
pregiudiziale (paletti) la “non eleggibilità” dei futuri Senatori e l’assenza
di ogni specifica “indennità”. Il tutto in nome di una “promessa” di abolire il
bicameralismo, riducendo i costi della politica.
OBIETTIVI parimenti
perseguibili tramite altre formule alternative. MAGARI evitando la serie di obiezioni,
distinguo e riserve via via suscitate e tutt’altro che risolte.
La coerenza è
il primo segnale del senso di responsabilità e credibilità di un soggetto. QUASI MAI si concilia con la voglia di “protagonismo”. Il tempo non cancella le Voci
dentro l’Eclissi esempio di coerenza, impegno …