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E un’altra tappa verso l’oligarchia è raggiunta

Di (---.---.---.245) 25 giugno 2014 19:39

Girandole >

Andando in Europa ogni volta RENZI ripete che “prima i programmi e poi le nomine”. Un criterio gestionale valido per ogni tipo di gruppo organizzato.

STANAMENTE però, proprio RENZI non lo applica al suo modello di riforma del Senato. Secondo tale logica prima si dovrebbero definire in modo compiuto il ruolo ed i compiti da assegnare al nuovo Organismo. POI (di conseguenza) si dovrebbero individuare i soggetti meglio qualificati e le modalità operative della attività assembleare.

Viceversa. RENZI ha piantato come pregiudiziale (paletti) la “non eleggibilità” dei futuri Senatori e l’assenza di ogni specifica “indennità”. Il tutto in nome di una “promessa” di abolire il bicameralismo, riducendo i costi della politica.

OBIETTIVI parimenti perseguibili tramite altre formule alternative. MAGARI evitando la serie di obiezioni, distinguo e riserve via via suscitate e tutt’altro che risolte.

La coerenza è il primo segnale del senso di responsabilità e credibilità di un soggetto. QUASI MAI si concilia con la voglia di “protagonismo”. Il tempo non cancella le Voci dentro l’Eclissi esempio di coerenza, impegno …


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