Ma Grillo non deve dimettersi, deve andare a casa, ritirarsi dalla politica. Per coerenza rispetto a quanto da lui affermato.
Perché di politici che dicono una cosa e ne fanno un’altra è pieno e se si comporta allo stesso modo degli altri allora è come loro.
Perché quando si sbaglia e si perdono elezioni stravinte sulla carta i leader politici seri fanno un passo indietro e lasciano il campo ad altri. Non è successo spesso nella storia italiana, ma qualche volta si. E se anche fosse la prima volta, sarebbe una dimostrazione di novità, la prova che davvero il M5S è diverso dagli altri.
Perché la politica non si fa con le battute, altrimenti le fanno tutti e non ha senso dialogare coi propri rappresentanti se non per raccontarsi barzellette, tanto niente di ciò che dicono è vincolante.
Grillo ha la velleità di essere diverso dal politicante di mestiere che non lascia la poltrona: lo dimostri coi fatti.