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Bolivia. Fallito attentato contro il presidente Evo Morales

Di pedro navaja (---.---.---.251) 22 aprile 2009 22:29

Ho già scritto questo commento in altri siti. Nonostante Alex Giacometti cerchi di metterci qualcosa di suo, restano molte preplessità.:

 

La domanda è la stessa: verifichi le notizie o si passano semplicemente le veline governative come vengono?

Ammesso anche che fossero terrorista-mercenari, in Bolivia nemmeno molti ferventi apologeti di Morales credono allo scontro a fuoco, anche perchè conoscono la polizía boliviana (le sue esecuzioni e torture di cui molto, troppo spesso sono stranieri a farne le spese…strana analogia con l’Italia di Silvio) . Si è trattato di una esecuzione di cui, peraltro come detto, la polizia boliviana è una specialista.

Mi dirai che i terrorista-mercenari non godono di alcun diritto umano: può anche esser comprensibile. Qualcuno potrebbe dire anche che per le colpe accumulate meritavo l’esecuzione, pur non essendo vigente in Bolivia la pena di morte (ne l’ergastolo…in Venezuela, Morales con a fianco Chavez , affermò: “saludo la policia…por detener, acabar con estos mercenarios extranjeros”…chi sa lo spagnolo sa che “acabar” significa “liquidare”, “finire” ).

Qualche particolare sui diritti inesistenti per questi terrorista-mercenari? I cadaveri dei tre sono rimasti 15 ore seminudi nelle stanze dell’albergo dove sono stati massacrati, con i 40ºC di temperatura di santa cruz de la Sierra (la città più grande della Bolivia, città tropicale: 2/3 del paese sono aree tropicali, nonostante l’immagine esclusicamente andina della Bolivia).

Comunque per avere informazioni più fedeli, non c’è bisogno di andare ad organi di informazione delle oligarchie fasciste, come definisce il governo di Morales ogni oppositore (anche il Giornale, Tgcom, La7 o rainews hanno difuso la stessa velina del regime). Basta leggera l’articolo di Sfefanori sul Manifesto per avere notizie più chiare, complete e meno di regime di quella di Alex.

Naturalmente le cose da dire sarebbero molte di più, come per esempio che i terroristi- mercenari alloggiavano in hotel col proprio nome, che Rozsa Flores è una figura controversa non fácilmente ascrivibile all’estrema destra (era amico di Ilich Ramirez, il comandante-terrorista Carlos, ammiratore del Che, intrevistato da organi di stampa chavisti venezuelani, anti israeliano, pro palestinese, mussulmano, di padre comunista esiliato prima dalla dittatura di Banzer in Bolivia poi da quella di Pinochet in Cile, con un blog dov’è scritta la sua storia, peraltro mostrata in un film premiato in vari festival…ecc.), che i terroristi-mercenari accusati di alcuni attentati (accuse finora non provate) non erano responsabili, se può servire, di nessun danno alle persone (ne morti ne feriti, anche se erano “killer” per il corriere).

Solo alcuni altri dettagli sul massacro deliberato della polizia boliviana:

- le teste di cuoio boliviane hanno disattivato prima dell’incursione le telecamere di sicurezza dell’hotel.

- il cadavere dell’irlandese appare in alcune foto con le manette. Ciò può significare due cose: o che è stato assassinato dopo la cattura o che, più probabilmente, ancora vivo dopo l’incursione, è stato lascito morire dissanguato. Del resto, come scritto in precedenza, i cadaveri sono rimasti 15 ore nel luogo dell’uccisione prima di esser rimosssi, con il che, oltre alla macabra putrefazione, è logico che non sono state prestate eventuali cure mediche (cosa che probabilmente i cultori dell’ultranazionalista Morales apprezzeranno).

- Alcuni appunti sull’infamante accusa di essere un gruppo di mercenari: di Rozsa Flores, appare abbastanza chiaro dal suo sito web che non lo fosse. Gli altri erano probailmente troppo giovani per avere esperienze del genere (l’irlandese 24 anni, e il rumeno-ungherese, 28, ma era un musicista). Chiunque può facilmente trovare notizie, foto, interviste di Rosza Flores e Arpad in vari blog di internet.

 

 

 

Infine, bere a man salva, senza verifica, l’ennesina boutade del ministero della propaganda di Morales sul progetto di attentato all’osannato gararca aymara (gli stessi guidici che stanno indagando hanno detto che finora non ci sono prove di un coinvolgimenti degli assassinati ed arrestati in un piano per uccidere il presidente) non è prova di grande giornalismo.

Insomma, un po’ di verifica o approfondimento alle notizie non starebbe male.

 


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