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Ponti bruciati alle spalle

Di (---.---.---.52) 3 maggio 2014 14:13
Ci sarebbe sempre la possibilità di una moneta interna parallela. E forse, studiando il problema con l’intento di trovare davvero una soluzione, senza troppe remore e paure (indotte spesso ad arte da chi ha interesse a farlo), potrebbero esserci anche altre strade praticabili. Tutto si può fare, basta organizzarsi bene: alle volte basta un sassolino per bloccare un enorme ingranaggio.
E poi, se è vero che siamo legati mani e piedi a questa Europa, deve essere vero anche il contrario, cioè l’Europa deve essere partecipe delle nostre fortune ma anche delle sfortune.
Per conseguenza, se "l’andarsene danneggerebbe in modo severo il Paese e la sua economia", danneggerebbe in pari misura anche quello che rimarrebbe dell’Europa.
Se sei legato in modo indissolubile a qualcuno che cade in un precipizio, puoi resistere per un po’ ma alla fine ti trascina giù con se. Perciò, se è vero che dobbiamo pensare bene prima di fare passi avventati, è vero che anche l’Europa (ed i poteri forti che la comandano) deve stare attenta a non innescare processi che sarebbero incontrollabili per chiunque: in fondo, i poveri che ogni giorno aumentano in numero e in rabbia, già ora hanno poco o nulla da perdere. Senza che si veda la fine del tunnel, nemmeno un lumicino lontano, lontano!
Chi ha da perdere davvero sono proprio quelli che vogliono mantenere lo status quo e continuare ad ingrassare: sono preoccupati, non per la gente o per le conseguenze sociali negative, ma per i loro privilegi ed il loro portafoglio.
Per questo fanno leva su queste paure e questi ricatti. 
Ma devono stare attenti: nelle condizioni attuali, un’altra crisi finanziaria, originata stavolta in Europa, ammazzerebbe definitivamente l’economia mondiale e infiammerebbe il mondo.

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